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Autore: Harry Fine    10/02/2017    1 recensioni
(Storia in sospeso)
In questa storia, i personaggi di Shugo chara saranno visti in un contesto pieno di spade, combattimenti per mare, frutti del diavolo, passioni amorose su navi incredibili e desiderio di ricchezza e notorietà, pronti a tradire chi li ha cresciuti e a stringere amicizie indistruttibili. Si vedrà se la ciurma della Black lynx riuscirà a conquistare i mari o se verrà inghiottita dall'ora di un pirata leggendario.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Nuovo personaggio
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Dire che le facce di tutti i ragazzi presenti non avevano prezzo, era senza dubbio riduttivo. Erano tutte deformate da smorfie tremende per la terribile sorpresa nelle espressioni più strane che si fossero mai viste. 《Che cosa!?》 Urlarono tutti insieme in coro. 《Non possiamo viaggiare con loro sulla stessa nave. Sono dei cacciatori di taglie! Hanno cercato di catturarci per conto della marina di Barbanera per darci in pasto al loro capo! E quei due hanno quasi fatto fuori due dei miei fratelli maggiori!》 Asserì Utau puntando il dito niveo verso Amu e Tadase. 《Come? Ikuto e Tsuyo sono tuoi fratelli?》 Chiesero i due, con evidente sorpresa. 《Esatto. E se osate di nuovo attaccarli, vedrete quanto posso diventare spaventosa quando mi arrabbio.》 Ribatté lei in maniera leggermente altezzosa. Per molti dei presenti sembrò un commento un pochino teatrale, ma quando si accorsero che Kukai era leggermente impallidito di paura, e che anche Ikuto e Tsuyo avevano sbarrato gli occhi, dovettero ricredersi. Soprattutto perché quella ragazza non aveva proprio l’aria di una che promette a vuoto. 《E poi, noi non siamo cacciatori di taglie. E anche se lo fossimo, a quanto potrebbero mai ammontare le taglie piazzate sulle teste di otto ragazzini?》 Chiese Rima. 《Scusa tanto nanerottola, ma tutti noi siamo praticamente della stessa età.》 Le rispose Shuraia. L’altra, più che mai piccata per quel commento, stava per tentare di arrostirlo con i suoi poteri, ma poi Yaya prese dei fogli e glieli passò, interrompendola. Appena tutti videro che erano i loro ritratti da ricercati, rimasero di sasso. 《Qui ci deve essere per forza un errore. C’è scritto: Utau Tsukyiomi. La cantante ladra. Per la sua cattura duecento milioni di danari!?》 Urlò Nadeshiko, decisamente scioccata. 《E questo allora? Kukai Soma. Il fante pirata. Per la sua cattura duecentocinquanta milioni di danari!》 Ribatté Kairi, perdendo per la prima volta la sua aria tranquilla di fronte a quella cifra esorbitante. 《Poi, Shuraia Patil. Principe della truffa. Per la sua cattura centottanta milioni di danari!》 Lesse Nagihiko con aria sconvolta, osservando i numeri. 《Non ci credo. Qui si dice: Yaya Yuiki. Bimba fantasma. Per la sua cattura centocinquanta milioni di danari.》 Osservò Lulù con gli occhi sgranati. 《Ok. Anche questo è impressionante. Hikaru Ichinomiya. Furia gelata. Per la sua cattura cento milioni di danari. È solo un bambino di otto anni, come cavolo fa ad avere già una taglia così alta sulla testa?!》 Esclamò Reika. 《Anche questa non scherza proprio. Rikka Hiiragi. La figlia dei fulmini. Per la sua cattura centoventi milioni di danari.》 Disse Rima guardando il foglio a bocca aperta. 《Anche quest’altra taglia è impressionante. Tsuyo Kurumi. Figlio del demonio. Per la sua cattura trecento milioni di danari!》 Urlò Tadase con gli occhi sbarrati. Ma la più sorpresa di tutti era Amu. 《Qui… qui c’è scritto… Ikuto Tsukyiomi. Lince nera. Per la sua cattura… quattrocento milioni di danari!》. Era probabilmente una delle taglie più alte tra tutti i pirati del mondo. E lui non doveva essere nel giro da molto tempo, vista la giovane età sua e della sua ciurma.《Sorpresa confettino? Sono sicuro che adesso ti andrebbe di passare più tempo in mia compagnia visto che oltre che splendido, valgo anche una fortuna.》 Disse con il suo solito sorrisetto malizioso. L’altra arrossì di nuovo. 《Piantala di chiamarmi in quel modo! E non mi interesserai mai da quel punto di vista! Neanche se la tua taglia fosse di un miliardo di danari! Tu, razza di… di… di brutto gattaccio pervertito!》. L’altro battè le palpebre e scoppiò subito a ridere. 《Bru… brutto… brutto gattaccio pervertito? Ma da dove li tiri fuori questi insulti tanto fantasiosi confettino?》《Ti ho già detto che mi chiamo Amu!》 Urlò lei, sempre più rossa per la rabbia e l’imbarazzo. Quella dannata sensazione di nervosismo che le comunicava la presenza di quel tipo era una cosa orribile per lei. La faceva sentire debole e scoperta. Come una bambina. E se c’era una cosa che lei non avrebbe mai voluto mostrare era proprio la sua insicurezza, specialmente di fronte ad un tizio tanto strafottente ed arrogante come lui. Ad un certo punto, una mano la toccò sulla coscia, risvegliandola dai suoi pensieri. Stava per mollare uno schiaffo a chiunque si fosse avvicinato così tanto a lei, ma si accorse che la mano era spuntata dal suo polpaccio e anche tutti i suoi compagni avevano subito lo stesso destino. 《Ma che cosa stai facendo!?》 Urlò Rima rivolta a Tsuyo, l’ovvio responsabile della situazione. 《Mi dispiace, ma è meglio assicurarsi che non abbiate armi nascoste con cui potreste ucciderci nel sonno. Preferirei rimanere vivo.》 Ribatté lui, mentre le mani prendevano ogni arma che loro avevano addosso. 《Infatti. Noi non ci fidiamo affatto degli uomini di Barbanera come lo siete voi. Quindi non vi lasceremo nessuna arma da usare. E vi faremo fuori se proverete ad utilizzare i vostri poteri vi uccideremo con i nostri.》 Dissero Shuraia e Utau con aria dura. 《Ottimo. Ora che abbiamo chiarito le regole che ci sono sulla nave, dovremmo informarli che qui ci sono solo otto camere e che sette sono occupate. Quindi, dovranno dormire con noi fino a quando non li lasceremo sulla prossima isola.》 Disse Kukai, cercando di alleggerire la tensione, ma facendo cadere inavvertitamente la mascella a tutti i componenti del gruppo di Amu. 《Co… come!? Condividere le camere con voi!?》 Chiese Lulù senza parole. Non ci potevano credere. Quei tipi ragionavano in una maniera impressionante. Prima combattevano contro di loro con tutte le forze, rischiando di farli a fette, poi li salvavano dall’esplosione della loro nave, poi affermavano di non fidarsi di loro, e ora gli avevano offerto di restare con loro a dormire. 《Ma poi… perché una camera è libera?》 Chiese di colpo Nadeshiko, la prima ad essersi ripresa. 《Perché io dormo con Tsuyo.》 Disse Hikaru, sempre vicino alla gamba del castano, rimediando una strana occhiataccia da Reika. 《Bene. Allora direi che dovrete sistemarvi da voi.》 Commentò Utau con il suo solito tono leggermente astioso. 《Io allora dormo con te.》 Commentò la ragazza castana, cogliendola di sorpresa. 《Allora direi che io posso stare con te.》 Disse Nagihiko a Kukai. 《Per me va bene.》 Rispose lui con un sorriso allegro. 《Noi dormiamo insieme?》 Chiese Nadeshiko a Yaya. Lei annuì. 《Tadase e Kairi prenderanno la camera libera.》 Disse Amu spiccia. 《Ok. Allora io posso stare con te.》 Disse Rima rivolta a Rikka. Anche lei sembrava contenta della scelta. 《Ok. Spero non ti dispiaccia se io dormo con te.》 Disse Lulù a Shuraia, anche se con una certa riluttanza. Lui non sembrava eccessivamente turbato. 《Per me va più che bene.》 Rispose semplicemente. A quel punto, Amu, notando lo sguardo malizioso che il capitano della Black lynx le stava lanciando, si rese conto di una cosa cruciale. Ovvero che lei sarebbe stata costretta a dormire proprio con Ikuto fino a quando le due ciurme non si sarebbero separate. 《Oh no. E adesso che cosa faccio?》 Sussurrò a bassa voce, sbiancando di colpo. 《Però dovete fare attenzione a come vi sistemate. C’è solo un letto per camera.》 Li avvertì Hikaru. Ad Amu ci volle un minuto per elaborare l’informazione. Dire che le era appena venuto un mezzo infarto era sicuramente riduttivo. Non potè fare a meno di immaginare se stessa nello stesso letto di Ikuto, praticamente incollata al suo corpo, con lui che la teneva stretta a sé e magari avrebbero anche potuto essere.... Inutile dire che, era arrostita fino alla punta dei capelli. Se non si fosse data una controllata, sarebbe sul serio morta di vergogna. Non sapeva se tutta quella sfortuna che le era capitata fosse dettata da chissà quale malata volontà del fato, ma sapeva che doveva assolutamente mantenere il controllo di se stessa, in ogni occasione, altrimenti quel ragazzo l’avrebbe fatta impazzire sul serio. Tutti navigarono fino a sera, aiutandosi a vicenda e cercando di avvistare un’isola il più in fretta possibile, così da potersi separare. Però, nonostante l’apparente calma che regnava sulla nave, nessuno di loro aveva mai smesso di guardare tutti gli altri con un misto di sospetto e simpatia. Ma si vedeva che c’era qualcosa di strano nell’aria. Qualcosa che si preannunciava essere di vitale importanza per tutti loro. Anche se nessuno di loro aveva ancora colto i segni. E quando scese la notte, tutti si ritirarono nelle cabine, dopo aver lasciato Tsuyo e Nagihiko a fare il primo turbo di guardia. Quando Amu e Ikuto entrarono sotto le lenzuola del letto nella cabina del capitano, la prima era in preda al nervosismo e all’imbarazzo più nero, data l’estrema vicinanza che c’era tra di loro, ma cercava di non darlo a vedere, mettendo su la sua solita facciata calma e scontrosa, mentre il secondo non poteva che essere euforico, proprio per il fatto di essere praticamente incollato alla ragazza, ma anche lui cercava di darsi un contegno. Altrimenti, probabilmente, sarebbe finito a dormire sul pavimento. Ad un certo punto, però, la ragazza coi capelli rosa lo colse di sorpresa, dicendo 《Ti ringrazio, comunque. Per aver salvato me e tutti i miei amici da quell’esplosione e per averci accolti sulla tua nave. Non mi fido assolutamente di te o della tua ciurma, ma ti ringrazio ugualmente.》. Lui sorrise, leggermente intenerito. 《Per me è stato un enorme piacere confettino. Dopotutto, ti ho già detto una volta che non lascerei mai che una bella ragazza si faccia del male. Non ti avrei mai lasciata lì a morire, nonostante tu abbia cercato più volte di farmi fuori》. Per la seconda volta, le aveva fatto un complimento, facendola arrossire. Lei stava per dire qualcos’altro, ma poi sentì che il ragazzo si era addormentato di botto, respirando in maniera regolare e rilassata. Anche lei, dopo un po’, si lanciò prendere dalle braccia di Morfeo, senza avere la minima idea di ciò che presto sarebbe accaduto.
   
 
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