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Autore: war    11/02/2017    1 recensioni
Alcuni cedimenti mentali che mi hanno colpita durante la stesura del seguito di Siwa...
Contenuto altamente demenziale... Siete stati avvisati!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Shura, dove cazzo sei?!?! – tuonò Death Mask all’ingresso della Decima.
Aphrodite roteò gli occhi al cielo, segno di esasperata rassegnazione al linguaggio del Quarto.
Shura posò con delicatezza il batuffolo di cotone intriso d’olio con cui stava facendo manutenzione alla sua preziosa Excalibur.
- Ultima stanza in fondo a sinistra! – si decise a dire (urlare) il padrone di casa.
- Shura! Facimme stu piacere! – esordì mentre entrava nella stanza modello tornado – Ah, Aphro! Ci sei anche tu? Capiti a proposito! – - Io veramente starei togliendo il disturbo… - disse il Dodici prima che due mani abbronzate calassero sulle sue spalle e lo rimettessero seduto a forza. Il ghigno di Death Mask frenò ogni altro tentativo opposizione.
- Qualsiasi cosa sia: no. – disse Shura riprendendo la cura della sua preziosa spada.
- Oh, statti muto e ascoltami! Qui cosa seria è! – ringhiò il Quarto sedendosi di malagrazia sulla sedia libera e posando la caviglia sulla coscia in una posa che era un po’ sconcia persino per un uomo.
- Se il tutto è fondamentalmente colpa dei tuoi insegnamenti sbagliati ti arrangi. – disse il Dodici che iniziò a giocherellare con la rosa nera. Inutile scomodare le bianche e le rosse.
- Sono il miglior Master del mondo! – si indignò allora l’italiano
Gli altri due scambiarono uno sguardo in tralice che per poco non costò un dito a Shura a causa dell’affilatezza della lama di Excalibur.
- Diciamo che allora Nayal non è il tuo masterpiece… - infierì con eleganza Aphrodite.
- U pidocchiu è in gamba… Ma mi dà a pensare… -
Gli altri due si fecero attenti.
- E’ sta sua fissa con Elkayam… Per me sono un po’ troppo… vicini… Quello sgorbio maledetto è attaccato alle sue sottane come un cane da trifola… - Il Dodicesimo a momenti non si strozzò con la propria saliva.
Per la verità era Nayal ad avere una profonda adorazione per il cugino… Se non fosse stato per Gleam e Keshet il figlio di Kanon non avrebbe nemmeno ancora capito la differenza fra maschi e femmine…
Ma i due Saint si guardarono bene dal dire alcun che.
- Quindi, cosa ha fatto Nayal che ti affligge tanto? – chiese Shura che non vedeva l’ora di togliersi dalle scatole i due visitatori e riprendere le cure della sua spada.
- U pidocchiu inizia a fare domande. Domande… strane. Che da figghiola non dovrebbe neppure porsi. –
- Ha quattordici anni… - iniziò Shura.
- Statte zitto! Mi ha chiesto cosa deve fare se quello che le piace non contraccambia. – disse Death Mask tutto crucciato.
Shura sospirò.
Aphrodite si preoccupò, più per la potenziale risposta del Cancro che per il fatto in se…
- E tu che le hai detto? – chiese timoroso.
- Ovvio, che deve gioirne! La sua virtù è salva!–
La rosa nera appassì fra le dita del Dodici.
- Semmai questo è quello che fa contento te … - iniziò a dire Shura
- Lei pura deve restare! L’ho promesso a Ishtar! – sbraitò il Cancro con una nota stridula nella voce.
- Si, va bene. Lasciamo perdere per ora questa cosa… E lei si è arresa così? – chiese il Dodicesimo che conosceva bene la perseveranza della piccola, possibile figlia del Padre degli Dei, ma fin troppo simile al suo amico.
- No. Mi ha chiesto come ho fatto io con Ishtar… Che insomma non sono esattamente un Adone. –
Fu la volta di Shura di tremare al pensiero della probabile risposta.
Death Mask gonfiò il petto e con un ghigno da seduttore del male e rivelò il peggio.
- Le ho detto che l’ho sbattuta al muro e le ho fatto avere così tanti orgasmi multipli che alla fine ha implorato pietà e ha capito chi è il migliore. –
- Prega che Nayal non ripeta tali parole a sua madre o di te non avremo nemmeno un mucchietto di ceneri da seppellire! Come ti è venuta in mente una simile riposta!?!? –
- Non fare l’isterico Aphro! Ne andava del mio onore. Masculo sono! Ma quello che mi ha… Quello che… Insomma, lei mi ha chiesto se funziona anche con gli uomini e io senza riflettere le ho detto che non ne ho idea ma immagino che anche la porta sul retro possa dare orgasmi multipli…–
- Tu che cosa!?!!?! – strillarono all’unisono gli altri due.
-Che strillate, scimuniti! E’ stata solo una piccola mancanza di diplomazia! –
- Certo… Se capita qualcosa, qualsiasi cosa, lo spieghi tu a Kanon e soprattutto a Saga che per la tua poca diplomazia Elkayam e Nayal… -
I due Saint si chiesero se fosse possibile mai un inversione di ruoli. Shura assunse un colorito verdognolo immaginandosi Elkayam con lenzuolo stretto al petto e gli occhini languidi, le gote rosse e circondato da margherite. Aphrodite si immaginò il volto di Nayal sopra al suo, con quell’espressione virile che la contraddistingueva quando si faceva molto seria che gli suggeriva di aggrapparsi alle sue spalle…e tremò.
Death Mask concepiva solo due corpi di cui non vedeva i volti fare sesso sfrenato…
La cosa, nelle loro teste, stava gravemente degenerando.
- Ecco che qui entrate in gioco voi. Castrate quel moccioso e il problema non si porrà nemmeno! –
- Maskie, sei mio amico e ti voglio bene… Ma non puoi fare come i cani che prima cagano e poi cercano di nascondere la loro cacca con la sabbia! Dov’è andata Nayal? –
-Dopo che mi ha detto che non capisco una minchia? Credo da Rime… -



Camus era più rosso dei suoi capelli; il che era già qualcosa che sovrastava le leggi della fisica e della chimica.
Origliare era un azione riprovevole a meschina, quindi quella doveva essere la sua punizione divina ma… In quanto Saint non poteva permettere che un tale delitto si perpetrasse fra le mura del Santuario!
Tralasciando quella cosa della porta posteriore lui aveva capito benissimo a differenza di Nayal e Rime, avrebbe dovuto mettere in ibernazione quel cane infoiato di Death Mask per il prossimo secolo e poi fare un discorso molto serio a quelle due… E il suo sesto senso, che non stava facendo suonare un campanellino di allarme ma aveva scatenato un vero concerto rock nella sua testa, gli comunicava che se una vittima del filtro d’amore fosse stata Elkayam, l’altra era di sicuro lui! Non ci voleva un genio per interpretare le occhiate che Rime gli lanciava sempre più spesso… Era certo che se avesse dato carta bianca all’asgardiana avrebbe finito per essere la cavia di ogni sua curiosità o esperimento… Se lo ricordava ancora quando era appena diventata sua allieva e lo aveva visto in accappatoio… Senza esitare gli aveva discostato i lembi di spugna, lo aveva guardato dritto fra le gambe e aveva detto – Perché i tuoi peli rossi sono ricci? – e lui aveva urlato in maniera niente affatto virile, facendo accorrere mezzo Santuario. Quella cosa era stata archiviata come l’incidente del bagno ma ogni tanto Milo ritirava fuori quella frase quando era allegrotto e voleva deriderlo.
Doveva ad ogni costo sventare i piani di quelle due!
Se solo avesse chiesto qualcosa a lui avrebbe spiegato a chiare lettere che l’amore non è un sentimento piacevole e magico se vissuto a senso unico. E imporre il proprio amore in quel modo non è una cosa giusta da fare… Ma sapeva che le ragazze, a lui non avrebbero mai osato chiedere nulla, quindi non gli restava altra scelta che agire nell’ombra!



Per qualche tempo Nayal e Rime diventarono due topi di biblioteca. Tanto che la cosa insospettì tutta la schiera di Gold e anche qualche Silver.
Il solo che non si era fatto domande e viveva serenamente i suoi giorni era stato Seiya.
Anche quando avevano indetto un incontro speciale dopo le lezioni, il preferito della Dea aveva accantonato il tutto con la frase
- Ma che volete sia mai un po’ di curiosità per l’amore? Lasciatele fare se ne stancheranno presto! -
Camus aveva detto semplicemente che sospettava stessero tentando di fare un ALTRO filtro d’amore.
Shaina avrebbe volentieri riarredato le aule, abbattendo muri e colonne con la testa del Pegaso.
Marin aveva scosso la testa e poi si era rivolta ad Aiolia intimandogli di educare prima di subito Gleam.
Shaka si era detto che se possiedi in Nirvana cose come l’Amore non ti riguardano e che se la smazzassero gli altri.
Mu aveva sospirato e la sua mente era corsa a Kiki, che il Santuario poteva essere pericoloso come un campo di battaglia.
Aldebaran si era limitato a incrociare le braccia e a dire che avrebbe avuto un occhio vigile.
Milo si era stiracchiato pensando che se funzionava sarebbe stata una cosa pazzesca.
Aphrodite pregò che la sua immunità ai veleni funzionasse anche per quello.
Ikki si era limitato a scrollare le spalle dal momento che Shun non era coinvolto nell’interesse di quelle due e a quanto pareva nemmeno lui, mentre Hyoga era fortunatamente lontano o avrebbe fatto da guardia del corpo a Camus chissà per quanto tempo.
June aveva detto che le sarebbe piaciuto sapere se il filtro funzionava e questo aveva messo in agitazione Ikki.
Shiryu si era proposto per chiedere supporto a Dohko beccandosi occhiate assassine da tutti.
Se la cosa fosse arrivata alle orecchie del Gran Sacerdote e del Primo Ministro alias Saga sarebbe stata una catastrofe…
Riflettendoci meglio Shiryu decise che osservare il corso degli eventi era la soluzione meno problematica.



- Fatto! – sorrise Rime mostrando il liquido rosso contenuto in un’ampollina.
- E così questa è l’essenza dell’Amore? – chiese Nayal osservando con reverenza il risultato di tante ore di ricerche, studio e tentativi.
- Mmmm… No… Non credo… Questo dovrebbe solo essere un filtro d’amore, non l’essenza del sentimento stesso… -
- Si, mi sa che per quella dovremmo trovare l’arco e le frecce di Eros… E considerata la mole di armi che sono state nascoste qui al Santuario non mi stupirei se ci fossimo sedute sopra. -
- Se solo fossimo riuscite ad accedere a tutti i segreti delle pergamene del Santuario… Ma quelle paiono essere conservate a Star Hill e noi non abbiamo ancora il premesso di andarci… - sbuffò Rime.
- Onestamente non è il fatto di non avere il premesso a frenarmi… E’ più l’idea di in che lingua siano scritte quelle pergamene… Se sono come i rotoli di Beer Siwa che sono scritti nella lingua degli Oracoli, sono un oracolo li può leggere… E magari quelle sono scritte in una lingua divina che solo gli Dei sanno leggere…-
- Potresti convincere Keshet a richiamare una visione insieme a te? -
- Se glielo chiedo non credo mi direbbe di no, ma io come oracolo faccio un pelo schifo, mai riuscita a vedere una cosa che mi interessi… Forse potrei provare a richiamare qualche anima dall’Ade ma se Maskie se ne accorge ci sfonda. Tutte e due. -
- Lasciamo stare, tanto per le frecce di Eros abbiamo tempo… Però pensa che bello scoccare frecce a destra e manca e vedere la gente che tuba come piccioni…-
- Mmmhhh… Qualcosa mi dice che prima dovremmo migliorare un po’ come arcieri, l’ultima volta hai quasi colpito le terga di Athena e non il bersaglio…Tra l’altro ci stava per scoppiare l’incidente diplomatico internazionale- puntualizzò Nayal. - Già, che figura barbina… Meno male che poi ci ha pensato Keshet a fare peggio di me! Dici che Apollo ce l’ha ancora con lui?– sorrise Rime. - Apollo che l’ha con lui perché mio fratello è un Oracolo migliore del suo… Ma Zeus ci protegge, quindi se ne starà buono buono a schiumare rabbia nel suo angolino. -
Rime sospirò pensando a quanto però le avrebbero fatto comodo quelle frecce, giusto solo per vedere Camus sciogliersi… Ormai era arrivata al punto che non gli interessava poi molto se il suo Master fosse interessato o meno a lei, voleva solo vederlo… Rimestato dalle emozioni. Si, era quello che la amndava ai matti. Il fatto che lui fosse sempre così controllato e composto, così distante…
- Lo provo su Camus. – disse decisa l’asgardiana - E se fosse velenoso? – si intromise la beersiwana - Non vi è nulla di mortalmente velenoso lì dentro… Non potenzialmente almeno… e poi mon è che tu lo possa rifilare a Elkayam così, a muzzo… - - Già…Però sarebbe meglio provarlo prima… Giusto per essere certe che funzioni… - approvò titubante Nayal per poi suggerire. - Possiamo provare con… il chiuaua di Saori? Quello lecca ogni cosa… -
- Si potremmo… ma… Anche se spesso gli uomini sono dei cani non credo che geneticamente siano la stessa cosa… -
- Ma non possiamo andare in giro a chiedere a dei volontari di testare questa cosa…-
- No, non possiamo fare nemmeno questo… - sospirò Rime.
- Possiamo berlo noi? – chiese Nayal.
- Ma noi siamo già innamorate, non credo che questo coso sia così indelicato da funzionare anche su chi già ha una persona amata… -
- Forse non è una cosa tanto giusta allora forzare l’amore in qualcuno… - a Nayal venne il primo scrupolo di coscienza.
Rime ci riflettè a lungo.
- Credo tu abbia ragione… Però è un vero peccato… Tutte quelle ricerche, quei tentativi, quelle ore di studio… Mi sembrano un po’ sprecate… -
Nayal non poteva non sentirsi d’accordo e partecipe a quella delusione.
Prese la bottiglietta di integratori che aveva nello zaino e osservò il liquido rosato che conteneva.
Al solito quella roba era schifosa, ma era la sola che avessero a disposizione.
L’acqua, durante un allenamento come il loro era del tutto insufficiente.
- Perché non affidiamo al caso il frutto delle nostre ricerche? – propose alla fine.
- Al caso? – chiese Rime.
- Si. Adesso mettiamo il filtro d’amore in questi integratori e poi lasciamo la bottiglia sul tavolo della platea dell’Arena. Se qualcuno la prende e beve potremmo sapere se e come funziona il filtro… -
- Tu sei un genio! – sorrise l’asgardiana.



Rime venne di nuovo sbattuta a terra dal suo Master che iniziò a sgridarla piuttosto severamente e a rifilare giri del campo di corsa come se fioccasse. Con rammarico decise di smetterla di tenere d’occhio la bottiglia di integratori e si concentrò nell’allenamento.
Nayal invece a causa della distrazione si fece un giretto nell’Ade e tornare le richiese tutte le sue energie.
A fine allenamento, quando le due ragazze conclusero anche i giri di corsa di punizione che si erano guadagnate, le stelle brillavano fulgide nel cielo.
- Sono morta… - ansimò Rime.
- Io invece sono resuscitata … per morire di nuovo, adesso. – si lamentò Nayal.
Poi la ragazza dai capelli d’argento diede di gomito alla sua amica.
- L’hanno bevuta! – esclamò riprendendo le energie di colpo.
Nayal spostò lo sguardo verso la tribuna e vide che la bottiglia era sparita.
Sorrise entusiasta.
- Già… Peccato che io non ho visto chi sia stato… -
- Io nemmeno… - si rese conto anche Rime, mostrando tutta la sua delusione
Sospirarono all’unisono.
Evidentemente non era destino, si dissero mentre si dirigevano verso le docce.
Forse sarebbero riuscite anche a mangiare qualcosa, ammesso e non concesso che non crollassero prima di finire di vestirsi. Saga sospirò sollevato.
Quelle due avevano finito.
Adesso sarebbero andate al dormitorio femminile, si sarebbero lavate, avrebbero mangiato qualcosa e poi sarebbero crollate esauste dentro i loro letti senza fare danni.
Le seguì con lo sguardo mentre gettava nella spazzatura la bottiglietta di integratori.
Avrebbe dovuto dire qualcosa a Dohko, che andava bene gestire con parsimonia e in spending review dato il momento di crisi economica, ma quegli integratori avevano davvero un sapore stranissimo. Di fieno e fiori… con una punta di frizzante che gli faceva pizzicare le papille gustative…
Sperò che per cena ci fosse della carne, anche se lui non si serviva alla mensa ma spesso si preparava da solo i suoi pasti dati gli orari estremamente irregolari, quella sera aveva incrociato Aphrodite che lo aveva invitato da lui.
Capitava che a volte il Dodicesimo lo facesse.
Quando faceva molto tardi alla Tredicesima di solito. Lo svedese saliva la scalinata infestata dalle rose che su di lui non avevano effetto, gli chiedeva se intendeva fare mattina davanti ai libri contabili e poi si offriva di preparargli qualcosa di veloce…
Sorrise Saga mentre accelerava un po’ il passo.
Non sapeva perché ma aveva voglia di vedere il suo compagno d’armi…
Non badò troppo al cuore che prese a battere più veloce nel suo petto, dopotutto non era più un ragazzino e le scale erano tante, anche prendendo le scorciatoie…
E non si preoccupò nemmeno quando si mise a canticchiare a labbra chiuse un motivetto…
  
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