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Autore: Leah Murray    12/02/2017    0 recensioni
Harry arrossì aprendosi in un grande sorriso per poi aprire le braccia dove lei si tuffò – Lo so che ti eri preparato il tuo bel discorsetto ma ti giurò mi stavi facendo innervosire ancora una parola e non rispondevo delle mie azioni Potter- alla sua velata minaccia tutti e due scoppiarono a ridere.
-Per un momento ho pensato che non avresti più voluto sapere niente di me, sei troppo importante Herm e mi dispiace che tra noi non abbia funzionato.-
-Bene allora Mezzosangue se vinco io dovrai ammettere davanti a tutta la scuola il tuo smisurato amore per me e la mia superiorità- la ragazza alzò un sopracciglio con un ghigno beffardo sulle labbra –Invece se vinco io tu dovrai chiedermi scusa smettendo di chiamarmi mezzosangue e ammettendo di essere la più grande testa di cazzo che ha mai frequentato questa scuola-
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Harry Potter, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Da VI libro alternativo
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Ehi questa storia l’avevo pubblicata un anno fa su un altro account lasciandola incompleta, ora vorrei scusarmi con tutte le persone che avevano commentato, seguito e preferito questa storia per averla cancellata ma rileggendola ho trovato un sacco di errori ripetizioni insomma non mi convinceva così ho deciso di riscriverla partendo da capo.
ancora in tante a seguire la storia un grande bacio
Leah Murray
 
Introduzione
 
La storia si svolge all’ultimo anno, ma tiene conto dei fatti avvenuti nei libri solo fino a “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”; Silente è vivo, Piton spera ancora di avere la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure, Malocchio Moody insegna Difesa Contro le Arti Oscure e Voldemort forse è davvero andato in pensione per rifarsi quel benedetto naso, o sta solo aspettando il momento giusto per tornare a cimentarsi nella difficile impresa di uccidere un ragazzino di diciassette anni.
La relazione tra Ron e Hermione non è mai esistita e Ginny è ancora innamorata persa di un Harry che sta con Hermione.
 
Estate 1997, Privet Drive n°5
 
Il vento di Agosto stava diventando tiepido segno che Settembre stava arrivando, portava con sé il profumo e il colore degli ultimi istanti dell’estate.
Hermione Granger sentiva quel vento agitare le chiome degli alberi del parco davanti a se, assunse un’espressione preoccupata stringendo le braccia al petto posando il telefono da parte a se cercando di rilassarsi.
- Allora?-
- Hermione io non so da dove cominciare –
- Mi hai portata tu qui. Mi faresti un grosso favore se ti decidessi a parlare, rendendo tutto più facile – lei iniziò a giocherellare con il telefono cercando di distrarsi. Harry “Il Ragazzo che è Sopravvissuto” Potter, si sistemò gli occhiali sul naso cercando di fare ordine nei suoi pensieri.
Hermione rimase in silenzio, aspettando che il ragazzo dicesse qualcosa una sola parola sarebbe bastata per alleggerire l’atmosfera di piombo che era andata a crearsi.
-Io…..è da un po’ che sento che qualcosa tra noi non va, non c’è più quell’attrazione che sentivo nei primi mesi che abbiamo iniziato a frequentarci – Harry ricominciò stava cercando di aggirare l’ostacolo, addolcire la pillola.
Lei alzò gli occhi al cielo ormai innervosita da quel giro di parole. Quel gesto esprimeva però ancora tutto l’affetto e l’amore fraterno che la legava a quel ragazzo così dolce che qualche anno prima l’aveva fatta innamorare.
-Harry James Potter adesso taci e mi ascolti, se no rimaniamo qua fino a Natale. Anch’io mi sono accorta che in questi ultimi mesi le cose tra noi non stavano andando bene ma ho voluto provare fino all’ultimo a risistemare le cose – lui aprì la bocca per dire qualcosa ma lei fece cenno di restare in silenzio.
-Si Harry è finita ma io non ti voglio perdere perché tu rimarrai per sempre il ragazzino che mi ha salvato il primo anno dal troll di montagna, il migliore amico cui confidare tutto ma soprattutto la famiglia e il fratello che non ho mai avuto e per colpa della fine della nostra relazione non voglio perderti.-
Harry arrossì aprendosi in un grande sorriso per poi aprire le braccia dove lei si tuffò – Lo so che ti eri preparato il tuo bel discorsetto ma ti giurò mi stavi facendo innervosire ancora una parola e non rispondevo delle mie azioni Potter- alla sua velata minaccia tutti e due scoppiarono a ridere.
-Per un momento ho pensato che non avresti più voluto sapere niente di me, sei troppo importante Herm e mi dispiace che tra noi non abbia funzionato.-
-Dovremo farcene una ragione James e poi adesso le ragazze del tuo fanclub saranno entusiaste il loro eroe dopo 3 lunghi anni è di nuovo single.-
Alla battuta della ragazza tutti e due scoppiarono a ridere tornando a casa abbracciati, felici di non aver dovuto rinunciare al loro rapporto.
 
Hogwarts, 18 settembre aula Trasfigurazione.
 
Harry James Potter quella mattina di settembre piuttosto uggiosa non degnava nessuno della sue attenzione.
Percorse i corridoi fino ad arrivare davanti alla porta dell’aula di Trasfigurazione chiedendosi per quale arcano motivo non potesse fingersi malato o semplicemente bucare alla prima ora.
Come al solito si sarebbe tenuta la lezione del settimo anno Grifondoro e Serpeverde. Da quando erano tornati a scuola, qualche settimana prima ne erano già successe di ogni. Continui insulti, ragazzi appesi alla torre di Astronomia (un esempio ne era Neville che qualche giorno prima si era svegliato appeso alla torre di Astronomia per le caviglie), pietrificus lanciati per sbaglio e quando i professori gli avevano vietato di usare le bacchette nei corridoi erano ricorsi ai metodi babbani botte tra i ragazzi e unghiate, capelli strappati tra le ragazze. Questa volta i professori erano davvero arrivati al limite.
Quando sempre per sbaglio Blaise Zabini si era ritrovato pietrificato in infermeria con Ron con un labbro spaccato e una spalla slogata, lui e il biondastro malefico (alias furetto platinato) con un occhio nero a testa e due dita della mano rotta il professor Piton e la professoressa McGranitt avevano cominciato a discutere su quanto fossero VIOLENTI I GRIFONDORO e SUBDOLI E PROVOCATORI I SERPEVERDE.
Non si capacitava di come dal quarto anno erano arrivati davvero alle strette con la casa rivale, c’era da dire che la maggior parte delle volte la colpa era sua e di Malfoy che ormai cresciuti potevano benissimo andare a far botte da soli al Lago Nero, ma tutte le volte che vedeva il suddetto furetto platinato entrare in una stanza con il suo corteo di teste vuote e oche giulive al seguito il suo sistema nervoso andava a farsi benedire da Merlino e Morgana.
L’ultima volta erano arrivati alle mani perché Malfoy stava parlando con Zabini, quando di punto in bianco aveva iniziato a sparare le sue solite cazzate sui mezzosangue e i traditori del proprio sangue, Ginny e Hermione li avevano bellamente ignorati mentre tutta la casa del settimo anno di grifondoro aveva preso le loro difese iniziando una scazzottata con i fiocchi. Era incredibile come le due ragazze erano maturate in quegli anni mentre lui e Malfoy sembravano essere diventati come quei teppisti babbani.
Così con arai da funerale era entrato in classe accorgendosi subito della divisione delle due fazioni.
Si avvicino a Dean spigandogli che Ron essendosi svegliato tardi stava ancora facendo colazione mentre l’altro riportava la situazione in aula.
-Che succede?- chiese fissando Malfoy.
-Come sempre direi- e Seamus rise beffardo –se oggi cercano rissa siamo pronti.-
-Lo sapete che se ci becca la McGranitt questa volta ci fa fuori- e Potter era veramente preoccupato, ormai la tensione tra le due case era diventata insostenibile.
-Non lo sai Harry, oggi né Piton né la McGranitt ci sono. Sono stati convocati ieri sera al ministero per trovare una soluzione alla situazione tra le due case.- raccontò Neville.
-Lavanda dice di aver sentito la McGranitt e Silente parlare dicevano che vogliono spostare alcune serpi a Grifondoro o alcuni grifoni a Serpeverde.-
-Ma è un suicidio?- disse Harry –non dureremo due giorni.-
-Per punizione per farci collaborare e ogni prova la dovremo affrontare in coppie e i risultati incideranno sui M.A.G.O.- concluse Lavanda.
Tutti si girarono a lanciare occhiatacce ai Serpeverde.
-Con la vostra geniale idea di appendere Neville alla torre avete fatto incazzare tutti i professori- esplose Seamus.
-Noi?- rispose la Parkinson entrando con la Greengrass- e i dormitori di Serpeverde si sono allagati da soli, giusto?-
-Ragazzi il Carlino si è svegliato- sghignazzò Dean- Parkinson adesso te la fai anche con la Greengrass, Malfoy non ti vuole più nel suo letto- attaccò Potter.
Malfoy gli si mise davanti con gli occhi ridotti a due fessure, prendendolo per il bavero della camicia se lo tirò in avanti alzando il pugno –Vuoi fare a botte sfregiato?- prima che Harry potesse rispondere una chioma di boccoli dorati si frappose tra i due.
-Smettila Harry lo sai che se questa volta la McGranitt ti becca non ti farà più giocare una partita; piuttosto sfidatevi sul campo ma non fate sciocchezze qua- la grifoncina cercò di far ragionare Harry, ma ovviamente Malfoy non poteva starsene zitto –Potter adesso anche la tua ragazza preferisce me- e così dicendo passò un braccio intorno alla vita di Hermione –Cosa c’è Mezzosangue adesso lo sfregiato non ti soddisfa più a letto, vuoi provare qualcosa di meglio?- se prima non aveva risposto cercando di rimanere calma questa volta tirò un ceffone al ragazzo da parte a lei; qui la Parkinson si gettò su di lei tirandole i capelli e lanciando una fattura che però colpì Ron entrato in quel momento nella stanza, questo rispose lanciando a sua volata un Expelliarmus a Nott e da qui fu un susseguirsi di eventi che portò irrimediabilmente a una punizione.
 
Hogwarts, 18 settembre Ufficio di Silente.
 
Nell’ufficio del preside Harry Potter, Hermione Granger, Ronald Weasley, Draco Malfoy, Blaise Zabini e Pansy Parkinson stavano per scoprire il loro destino; davanti a loro seduto alla sua scrivania il preside di Hogwarts Albus Silente e da parte a lui in piedi Severus Piton e Minerva McGranitt.
-Abbiamo scelto voi come rappresentanti e esempio per le vostre case –si alzò posizionandosi davanti ai ragazzi –dopo un attenta e accurata riflessione e visti gli ultimi eventi avvenuti in un mese dalla inizio della scuola- si fermò facendo un piccola pausa.
-Ho preso una decisione drastica e difficile per me- iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza –visti gli ultimi episodi avvenuti, insieme al professor Piton e alla professoressa McGranitt abbiamo deciso che per i prossimi quattro mesi e mezzo i ragazzi di grifondoro andranno a vivere nei dormitori di Serpeverde e per gli altri quattro mesi e mezzo saranno i ragazzi di Serpeverde ad andare a vivere nei dormitori di Grifondoro- alle parole del preside tutti iniziarono ad inveire tra di loro incolpandosi a vicenda tranne Hermione che si dimostrava sollevata per aver evitato l’espulsione.
-Calma ragazzi non è ancora finita, quest’anno tutti voi dovrete affrontare le prove in coppie miste che andranno ad influire sui vostri M.A.G.O. e se vi rifiuterete sarete automaticamente bocciati- a quel punto fu la grifoncina sempre calma e gentile a saltare sulla sedia ed esplodere con le sue lamentele –MA SI È COMPLETAMENTE BEVUTO IL CERVELLO?!? IO CON QUESTI QUA NON CI LAVORO!- intanto il preside ridacchiava sotto i baffi –MA LEI NON CI PENSA AL CALO CHE LA MIA MEDIA SUBIRÀ? –mentre la ragazza riprendeva fiato Silente ne approfittò per finire la sua spiegazione – si calmi signorina Granger la sua media non subirà nessun calo, verrete accoppiati per risultati scolastici così non rischierete di compromettere i vostri voti poi tutto dipende da voi- e così il preside li congedò dicendo di riferire le sue parole alle rispettive case.
 
Inutile spiegare come presero la notizia le due case, si dice che alcuni provarono a buttarsi dalla torre di Astronomia, altri più saggiamente tentarono di avvelenare, accoppare o semplicemente far fuori il nemico mentre Harry e Draco duellarono (cercarono di ammazzarsi) davanti alla foresta proibita mentre gli altri erano impegnati in una lotta senza esclusione di colpi davanti le porte della sala grande; le uniche ad astenersi da tutto ciò furono Hermione e Ginny che nei loro letti aspettarono l’indomani.
Ma alla fine la mattina dopo erano tutti in Sala Grande per la colazione aspettando di sentire le coppie, lanciandosi maledizioni con gli occhi cercando di fuggire a quella tortura gratuita.
-Ma piantatela, sembrate dei bambini so che questa situazione non piace a nessuno ma almeno cerchiamo di ricavarci qualcosa; stare qua a tenere i musi non serve a niente quindi qualcuno ha qualche idea per trovare le coppie?- a parlare era stata Hermione stanca di quella situazione di continua rivalità che ormai andava avanti da anni.
Ginny per sostenere l’amica cercò di darle una mano –Secondo me potremmo prendere due sacchetti in uno mettere i nomi dei Grifoni nell’altro quello delle Serpi ed estrarre- alle parole della più piccola di casa Weasley bene o male annuirono tutti trovandosi per la prima volta d’accordo.
-Bene ma lo faremo dopo le lezione noi adesso abbiamo pozioni e non vogliamo far perdere altri punti alle nostre case vero?!?- così si misero d’accordo per incontrarsi in biblioteca il pomeriggio per sorteggiare le coppie, e poi ognuno andò alle lezioni che aveva quella mattina.

 
Hogwarts, Aula Pozioni settimo anno Grifondoro.
 
Hermione fissava il suo foglio sbalordita. Mai in sette anni di scuola aveva preso una T.
-Stiamo peggiorando, signorina Granger?- la voce odiosa di Piton le ricordava che quello era il suo ennesimo fallimento nella sua materia, andando avanti così si sarebbe rovinata di sicuro la media.
-Non mi delude mai signor Malfoy-
-È un gioco da ragazzi, non sei d’accordo mezzosangue?- ed ecco la voce odiosa di Malfoy a ricordarle ancora una volta la sua superiorità.
Tremante di rabbia la ragazza si alzò come una furia.
-Posso andare in bagno professore?-
Ottenuto il permesso Hermione corse fuori dalla classe appoggiandosi al muro, e prendendo la testa tra le mani si accovacciò a terra “perché non ci riesco?” “Perché non ci riesco più” questi erano i problemi che affliggevano la riccia.
-Qualche problema mezzosangue?- perché doveva darle fastidio, non gli bastava già averla umiliata in classe.
-Non sono affari che ti riguardano- ruggì alzando la testa aspettando che il biondo se ne andasse; invece questo si appoggiò alla colonna da parte a lei iniziando a giocare con l’accendino –In realtà io sono venuto qua perché volevo parlarti- intanto si accese una sigaretta iniziando a fumare.
-Primo non puoi fumare nei luoghi scolastici e secondo adesso perdi anche le lezioni per potermi insultare ventiquattrore su ventiquattro- Malfoy inizio a battere le mani –Ma che spiritosa mezzosangue, in relata ero qui per proporti uno scambio-, la ragazza lo guardò dubbiosa riflettendo se andarsene o rimanere lì e ascoltare, alla fine vinse la sua curiosità.
-E sentiamo Malfoy in cosa consisterebbe questo scambio?-
-Uno scambio di favori. Io ti faccio prendere il massimo in pozioni e tu in cambio mi dai qualcosa- espirò una nuvola di fumo.
-Come faresti a farmi prendere di nuovo il massimo in Pozioni?-
-Semplice ti do ripetizioni e se proprio sei alla pari di Potty e Lenticchia ti passo i compiti-
-Vada per le ripetizioni, non voglio usare le tue pozioni per prendere un voto che non sarebbe mio- alla sua risposta il ragazzo rise “Orgoglio Grifondoro”.
-E in cambio cosa vuoi?- non si poteva fidare di Malfoy magari la voleva usare per fare scherzi di cattivo gusto ai Grifoni o a Harry o se no poteva farsi fare i compiti nelle altre materie per tutto il resto dell’anno, ma no lui andava bene a scuola a differenza di Harry e Ron.
-Prima devi accettare dopo ti dirò cosa voglio in cambio- lo sapeva che c’era la fregatura ma non poteva neanche rovinarsi i M.A.G.O. per pozioni già c’era la punizione di Silente alla fine prese una decisione di cui sapeva già si sarebbe pentita.
-Ci sto, ma adesso dimmi cosa vuoi in cambio- aveva già detto che non si fidava di quel ragazzo bene ora ne avrebbe avuto la conferma.
-Semplice voglio il tuo corpo Granger- l’ultima cosa che si sentì in quel corridoio fu la voce di Malfoy.
-C-Come il mio corpo?- era ancora scioccata dalla risposta ricevuta.
-Hai capito bene Mezzosangue voglio poter usare il tuo corpo ogni volta che voglio, e nessuno a meno che non lo voglia io dovrà sapere di questa cosa- mentre parlava un ghigno spuntò sulle labbra del giovane.
-Tu sei impazzito Malfoy io non sono la tua puttana, scordatelo io non farò una cosa del genere soprattutto con te- a quel punto la sua media in pozioni si poteva andare a far benedire ma lei non avrebbe mai fatto niente con Malfoy.
-Mi dispiace mezzosangue ma hai accettato e adesso non ti puoi tirare in dietro, o per caso hai paura?- come osava dire una cosa del genere lei non aveva paura di niente men che meno di lui.
-Bene Malfoy a quando queste ripetizioni?- alla risposta della Granger, dentro di sé Draco ghignò ormai l’aveva in pugno.
-Decideremo oggi dopo l’estrazione delle coppie, ci si vede Mezzosangue- prima di voltare l’angolo si girò stampando un bacio sulle labbra della grifondoro che rimase imbambolata nel corridoio finche la campanella le ricordò che era ora di pranzo.
 
Hogwarts, Sala Grande
 
-Herm come stai?- Harry si avvicinò preoccupato alla ragazza che lo guardava stranita.
-Bene perché?-
-Quando è rientrato Malfoy ha detto che non stavi bene e che ti ha portato in infermeria perché eri svenuta in corridoio- e così adesso il furetto la copriva anche.
-Ah si, non preoccupatevi sto bene ho solo avuto un giramento; piuttosto dove sono le serpi- alle sue parole un gruppo di ragazzi entrò in sala grande capitanata dal loro capitano.
-Mi stavi cercando Granger, ti sono mancato?- ed ecco che ricominciavano.
-Stalle lontano Malfoy- ruggì Harry che venne prontamente bloccato dalla mano di Hermione.
-Ahahahah, non mi pare ti serva una balia mezzosangue.-
-Harry lascialo stare non ne vale la pensa- la ragazza cercava di calmare il suo migliore amico che sembrava non capire più niente –Ma vedi come ti tratta la deve piantare ho lo spedisco diritto in infermeria con i connotati cambiati.-
-Ehi James guardami sto bene, non vale la pena dargli soddisfazione, e meno litighiamo prima possiamo andarcene.-
Quando il ragazzo si fu calmato tutti si riunirono in fretta mentre Pansy e Ginny scrivevano i nomi di Grifondoro e Serpeverde gli altri controllavano che i sacchetti non fossero incantati. E intanto si erano divisi nelle solite due fazioni.
-Per lo meno le possibilità di finire con la mezzosangue sono altamente basse- la Parkinson parlava con la Greengrass non dimenticando di insultare ogni cinque secondi Ginny e Hermione –Non ascoltarle Herm sono solo un branco di deficienti, se per sbaglio capitassi con Malfoy e ti facesse qualcosa non esitare a dirmelo-
-Ah Potter, Potter, Potter perché devi partire dal presupposto che non le piacerà-
-Forse perché tu puoi solo piacere ha oche come il cagnolino ammaestrato li da parte a te- alla battuta di Potter la Parkinson si infervorò.
-Parla per te Potter, mi viene da vomitare solo al pensiero di chi ti porti a letto-
-Ma sta zitta carlino che Hermione vale cento volte te-
-Geloso della –ex Potty, o è la Mezzosangue che ancora ti sbava dietro, stai attento che poi la Weasley femmina ci resta male- Malfoy e la sua cricca scoppiarono in una grande risata.
-Ti consiglio di stare zitto Furetto se non vuoi rifinire in infermeria- il biondo non smise di ridere –E da chi le dovrei prendere da te? Ma non farmi ridere-
-Malfoy piantala di infastidire Harry e se vuoi dirmi qualcosa parla con me che sono presente- era un brutto segno anche la grifoncina si stava scaldando.
-E si Granger sei proprio presa dal tuo bello sfregiato- ma chi si credeva di essere quel pallone gonfiato.
-Notizia flash Malfoy non tutte sono oche senza cervello come la suddetta Parkinson, si dal caso che io abbia un cervello e lo usi.-
-Invece io sono convinto di riuscire ad addomesticarti mezzosangue, dopo una notte passata con me sono convinto che non riusciresti più a staccarti- alle parole del biondo i grifoni e la Granger scoppiarono a ridere.
-Cos’è una sfida questa Malfoy perché se è così, perderesti in un batter d’occhio-
-Bene allora Mezzosangue se vinco io dovrai ammettere davanti a tutta la scuola il tuo smisurato amore per me e la mia superiorità- la ragazza alzò un sopracciglio con un ghigno beffardo sulle labbra –Invece se vinco io tu dovrai chiedermi scusa smettendo di chiamarmi mezzosangue e ammettendo di essere la più grande testa di cazzo che ha mai frequentato questa scuola-
-Ci sto Mezzosangue- porse una mano alla ragazza che prontamente lei strinse.
-Herm tu non stai parlando sul serio vero?!?- il ragazzo moro iniziò a guardarsi intorno sperando di trovare qualche consenso.
-Stai tranquillo Harry sai già che vincerò io non ci penso neanche a farmi sottomettere da questo furetto platinato. Seamus togli il mio nome e quello di Malfoy noi stiamo in coppia- e dettò ciò aspettò l’estrazione di tutte le altre coppie.
Ginny finì in coppia con Zabini, Ron con la Greengrass, Lavanda con Nott e per la sua gioia Harry fu messo in coppia con la Parkinson.
Dopo l’estrazione delle coppie tra borbotti vari tutti tornarono ai propri dormitori tranne una grifoncina dai boccoli biondo/dorato e un serpeverde dai capelli biondo platino.
-Mezzosangue per le ripetizioni domani al campo da Quidditch- Malfoy l’aveva presa per un polso trascinandola dietro un’armatura.
-E perché devo venire al campo da Quidditch non ti posso aspettare qui Malfoy-
-Ma mai una volta che stai zitta e fai quello che ti dicono tu?!?- il ragazzo davanti a lei si stava alterando.
-Va bene Malfoy dopo gli allenamenti al campo, ci si vede- detto ciò la bruna iniziò a correre verso la torre lasciando il ragazzo li incredulo a quello che aveva appena sentito.

 
   
 
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