Anime & Manga > Naruto
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Autore: lele06    12/02/2017    0 recensioni
Salve a tutti. Ho caricato nuovamente questa storia visto che ho deciso di cambiare quasi l'intero primo capitolo, visto che quello che aveva aggiunto prima non mi soddisfaceva molto.
Tratto dal testo:
< E inoltre secondo me è scarso a basket > aggiunse
< Non è scarso, è molto forte > urlò Hinata alzando il capo sorprendendo sia la madre che la sorella, le quali non si sarebbero mai aspettate un comportamento così dalla dolce e tranquilla Hinata
< È bravissimo a giocare a basket. Era uno dei migliori giocatori della squadra delle medie e sono sicurissima che sarà così anche alle superiori > aggiunse certa delle sue parole. Aveva visto come il ragazzo si impegnava non solo durante gli allenamenti con la squadra il pomeriggio, ma anche la sera al parco. Era certa che sarebbe stato un giocatore fondamentale anche per la squadra del liceo
Spero che con questo piccolo estratto vi abbia incuriosito.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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*Come ho detto nel capitolo 14 questo è una doppia pubblicazione.                                              

                                      EXTRA

< Signore > esclamò la segretaria dietro la sua scrivania < Torna già a casa? > domandò notando che il suo capo avesse tutto con se, dal cappotto alla borsa con dentro i documenti che avrebbe guardato una volta tornato a casa
< Si > rispose voltandosi verso la donna < Oggi è il compleanno di mio figlio > aggiunse sorridendo. Aveva promesso al figlio di rientrare prima per festeggiare con lui e tutti i suoi amici il suo compleanno. Se avesse fatto tardi, sicuramente non lo avrebbe perdono per quel piccolo sbaglio.
< È il compleanno di Boruto? > chiese curiosa di sapere se avesse indovinato, visto che il suo capo avesse altri due figli
< Oggi compie 15 anni > rispose il capo sorridendo, ricordando, come se fosse allora, il giorno in cui nacque il suo primogenito. Aveva pianto come un bambino appena vide la sua Hinata con in braccio il loro bambino. Il solo ricordare ciò, lo rendeva di buon umore, facendogli venire una gran voglia di rientrare immediatamente a casa. < Ti ho detto un milione di volte di chiamarmi Naruto, non signore > aggiunse informando la sua segretaria
< Veramente vostra moglie mi ha proibito di chiamarvi per nome > gli comunicò, meravigliando Naruto di quelle parole in quanto non credeva possibile che la sua dolcissima moglie si fosse comportata in quel modo
< Non ti preoccupare, con lei ci parlo io > la informò salutandola, entrando in ascensore dove digitò il pulsante del parcheggio. Appena le porte si aprirono, si diresse a passo svelto verso la postazione dove avesse parcheggiato l’auto. Raggiunta l’aprì per poi accenderla, partendola a tutta velocità verso casa.

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< Papa quando torna? > domandò un bambino guardando la madre negli occhi
< Vedrai che tra poco sarà qui > rispose prendendo in braccio il bambino, voltandosi verso la porta sperando che il marito tornasse a casa in tempo per la torta, per poi riportare lo sguardo sugli amici del figlio, il quale stava parlando con la sorella
< Boruto >lo chiamò facendolo voltare verso di se < Dov’è Shikadai? > chiese non vedendo il ragazzo insieme a loro
< Non lo so > mentì, in quanto sapeva perfettamente che la sorella provava qualcosa verso il suo amico. Non gli piaceva particolarmente l’idea di vedere la sorella insieme a Shikadai, in quanto lo reputava un bambino molto svogliato. Vedeva vicino alla sorella un tipo come lui, allegro simpatico e non uno che preferisse sempre dormire
< OK > disse allontanandosi, continuando la ricerca dell’amico del fratello. Da quando la festa era iniziata, lo aveva visto solo per cinque minuti, per poi sfuggire alla sua vista. Aveva cercato nella stanza del fratello, credendo che Shikadai fosse andato lì a riposarsi. Ma una volta entrata rimase triste non vedendolo sdraiato sul letto. Decise di uscire in giardino, visto che era l’unico posto dove non avesse controllato. Aprì la finestra che portava nel grande giardino dietro casa Uzumaki, dando piccole occhiate. Sospirò non trovandolo da nessuna parte. In quel momento pensò che non avesse ancora vista nel luogo conosciuto solo da loro due. Cominciò a correre verso quel posto con la speranza crescere in lei. Quando arrivò sorrise, notando la presenza di Shikadai, dormire disteso. Si avvicinò lentamente cercando di fare il meno rumore possibile. Si sdraiò di fianco al ragazzo, poggiando dolcemente la testa sul suo petto in modo da non svegliarlo. Respirò profondamente il profumo del ragazzo, imprimendolo nella sua mente quel momento. Chiuse gli occhi, per poi riaprirli di scatto, notando come il suo corpo fosse molto più vicino a quello del ragazzo. Sorpresa di ciò, alzò lentamente il capo, incrociando lo sguardo con quello del ragazzo
< Hai impiegato più tempo del previsto per trovarmi > osservò sorridendo, sorprendendo Himawari da quelle parole. Non credeva che il fratello gli avesse detto che lei provava qualcosa per lui. Pensò che molto probabilmente era arrivato da solo a questa conclusione in quanto era un ragazzo molto intelligente. Non sapeva come controbattere a quelle parole, in quanto non sapeva proprio cosa dire.
< Credevo che mi avresti trovato subito > affermò distogliendo lo sguardo da quello della ragazza
< Ho controllato tutta casa > disse alzando il busto < Non è colpa mia se tu ti nascondi sempre > aggiunse
< Per farmi perdonare > disse allungando il braccio < Ti dono questa > aggiunse posizionando sopra il suo orecchio una piccola margherita
< Ti dono molto > affermò sorridendo, provocando un leggero rossore sulle guance della ragazza, la quale non si aspettava minimamente una cosa come quella. Pensò che forse aveva qualche piccola possibilità di attirare l’attenzione del ragazzo, il quale quando vide il volto di Himawari rosso, pensò che fosse davvero carino. In quel momento sentì il cuore battere un po’ più veloce del normale
< G-grazie > disse balbettando abbassando il capo, sentendo il suo cuore battere all’impazzata per quel piccolo gesto del ragazzo.
< È meglio che torniamo dentro > affermò alzandosi aiutando Himawari ad alzarsi ed incamminarsi verso caso, non lasciando la mano della ragazza, il cui viso era diventato di un rosso acceso.

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< Sono tornato > urlò Naruto aprendo la porta. Il piccolo di casa, quando sentì la porta di casa aprirsi, volle scendere immediatamente a terra per poi correre verso il padre, che dopo aver chiuso la porta, vide avvicinare a lui il suo terzogenito. Si abbassò, allargando le braccia invitandolo a correre. Il piccolo non se lo fece ripetere due volte, iniziando a correre più velocemente che potesse per poi tuffarsi tra le braccia del padre felice
< Sono tornato Minato > disse sorridendo abbracciando forte il figlio, il quale era molto contento di veder il proprio genitore tornare presto dal lavoro
esclamò Hinata con le braccia incrociate al petto. Quando notò quella posizione, Naruto pensò che molto probabilmente avrebbe ricevuto una bella lavata di capo dalla moglie. Ma questa lo sorprese donandogli un tenero bacio sulle labbra
< Non sei arrabbiata? > domandò non capendo il perché di quella posizione poco prima
< Se fossi arrivato più tardi sarei molto arrabbiata, ma visto che hai fatto in tempo sono molto contenta di vederti > rispose sorridendo < Adesso è il momento della torta > aggiunse voltandosi verso i bambini che urlarono dalla gioia.
< Dov’è Himawari? > domandò non vedendo la figlia da nessuna parte
< È uscita fuori al giardino > rispose un amico di Boruto, il quale drizzò la schiena sentendo quelle parole. Aveva visto andare Shikadai in giardino, quindi questo voleva dire che quei due stavano soli soletti
< Nooooo > urlò, a quel pensiero, correndo vicino alla finestra, spaventando i presenti, i quali lo seguirono a ruoto, sorpresi di vedere avvicinarsi alla casa, Shikadai ed Himawari passeggiare mano nella mano
< Cosa vuol dire quello? > domandò Naruto voltandosi verso la moglie, felice per la figlia
< Non lo saprei proprio > rispose sperando che il marito non facesse nessuna scenata davanti agli amici del figlio
Quando i due entrarono, tutti gli sguardi dei presenti erano puntati su di loro. Himawari abbassò il capo, in quanto non gli piaceva molto stare al centro dell’attenzione
< Cosa vuol dire questo? > chiese Boruto indicando le loro mani. Shikadai abbassò il capo osservandole, per poi guardare Boruto e scrollare le spalle. Sapeva che facendo così, avrebbe fatto innervosire il suo amico. Infatti Boruto si avvicinò, allontanando con la forze le mani dei due ragazzi, i quelli le riportarono nuovamente come prima, innervosendo ancora di più Boruto, il quale si voltò verso il padre
< Non dici niente? > domandò sperando che lo appoggiasse.
< Credo che sia meglio che lasci andare la mano di mia figlia > affermò guardando Shikadai, il quale nonostante quell’affermazione, aumentò la stretta < Sarebbe ideale che tu lasciassi andare la mano di mia figlia > continuò con voce seria, notando che il ragazzo non stesse ascoltando il suo consiglio
< Non credo proprio > disse Shikadai sfidando l’uomo, il quale pensò che il ragazzo somigliasse proprio al suo amico < Non ho intenzione di lasciare la mano della ragazza di cui sono innamorato > aggiunse facendo arrossire la ragazza al suo fianco, non credendo alle parole appena uscire dalla bocca dell’amico di suo fratello. Al suono di quelle parole, Naruto non ci vide più dalla rabbia. Si avvicinò ai due e con uno strattone allontanò, di forza, la figlia dal ragazzo.
< Sei un baka papà > affermò Himawari correndo al piano di sopra, facendo rimanere il padre sorpreso da quelle parole.
< Ho fatto qualcosa di male?> chiese voltandosi verso la moglie, incredula di come suo marito si fosse comportato
< Come ha detto tua figlia, sei un baka > rispose, salendo al piano di sopra per vedere come stesse Himawari

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Salite le scale Hinata si avvicinò alla porta della stanza della figlia
< Himawari > la chiamò bussando alla porta
< Lasciatemi sola > urlò singhiozzando la ragazza da dentro la stanza
< Non fare così > disse < Non era intenzione di tuo padre comportarsi in quel modo > continuò < Lo sai è fatto così > aggiunse cercando di giustificare il comportamento del marito. Lei si era abituata al carattere di Naruto, mentre i figli a quanto pareva non ancora
< Voglio stare sola > urlò nuovamente. Sentendo ciò Hinata decise di aprire la porta ed entrare a confortare la figlia, ma proprio quando stava spingendo verso il basso la maniglia, venne fermata dalla mano di Naruto, il quale disse a voce bassa “Ci penso io”.  Ascoltando ciò, Hinata fece cenno di sì con il capo, allontanandosi, lasciando i due discutere da soli, sapendo che in poco tempo suo marito avrebbe risolto il problema, come faceva sempre.
Naruto aprì la porta, vedendo la figlia seduta sul letto asciugarsi le lacrime. Quando la vide, il suo cuore si strinse in quanto capì che se in quel momento la figlia stesse piangendo era solo colpa sua. Lentamente la raggiunse, sedendosi accanto a lei sul letto
< Scusa > iniziò guardando la foto appesa al muro, che ritraeva lui e la figlia abbracciati. Vedendola sorrise ricordando quando quella foto fu scattata < Non volevo comportarmi in quel modo > continuò volgendo lo sguardo alla figlia, ancora con il capo chino < è solo che non voglio lasciarti andare. Per me sei sempre la mia piccola principessina > aggiunse sorridendo
< Papà > disse Himawari alzando il capo volgendolo verso il padre < Io sarò sempre la tua principessina, solo che adesso ho trovato una persona con la quale voglio trascorre gran parte della mia vita > aggiunse sorprendendo il padre
< È solo che non capisco cosa ci trovi in quel scansafatiche di Shikadai > osservò non capendo cosa la figlia trovasse di affascinante nel figlio del suo amico
< Per prima cosa, trovo Shikadai molto affascinante > affermò mettendo in chiaro il primo punto < Inoltre è vero che è uno scansafatiche, ma nonostante questo quando deve fare qualcosa si impegna al massimo per concluderla. Amo tutto di Shikadai > aggiunse, mentre Naruto sospirò sentendo ciò < Lo sai, una volta ho sentito per sbaglio una conversazione tra la mamma e zia Sakura > lo informò attirando la sua attenzione < Durante la quale la zia chiedeva a mamma come faceva a sopportare un baka come te. Lei rispose che se anche hai dei difetti, lei ama tutto di te. Addirittura disse che la sua vita sarebbe stata troppo tranquilla se non ti avesse conosciuto. Disse che ringraziava ogni singolo giorno dio per avervi fatto incontrare > continuò < Quindi spero che mi lascerai andare per la mia strada > aggiunse alla fine alzandosi dal letto ed avvicinandosi alla porta.
Naruto rimase seduto sul letto anche quando la figlia scese al piano di sotto. Iniziò a pensare a quello che Himawari avesse appena detto. Ascoltare le parole che la moglie disse alla loro amica Sakura, scaldarono il suo cuore, facendogli ricordare di avere al fianco una donna d’oro.

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< Tutto bene? > domandò Hinata, ferma alla fine delle scale, appena vide la figlia scendere
< Si > rispose sorridendo raggiungendo Shikadai, il quale appena la vide sorrise. Guardandoli Hinata pensò che i due formasse proprio una bella coppia, anche se un po’ strana. Sorrise a quel pensiero per poi incamminarsi verso il tavolo per iniziare a tagliare la torta. Proprio quando stava facendo il primo passa, qualcuno bloccò il braccio, facendola voltare ed essere abbracciata. Rimase colpita da ciò
< A cosa devo questo abbraccio? > domandò alzando il capo, incrociando gli occhi azzurri del marito
< Sono davvero fortunato ad essermi innamorato di una donna come te > la informò abbracciando ancora di più la moglie, la quale ricambiò. Una volta allontanatosi, Naruto non contento, gli donò un dolce bacio a fior di labbra, che fece arrossire la donna. Rise vedendo ciò, pensando che da quando l’aveva incontrata non era affatto cambiata.
< Ti amo alla follia > affermò Hinata sorridendo abbracciando nuovamente Naruto, il quale le donò un piccolo bacio sulla fronte, ricordandosi, l’indomani, di ricordare alla segretaria di chiamarlo “Signore” e non “Naruto”.
 
Note autore:
Ecco a voi un piccolo capitolo extra della mia precedente storia “Uzumaky Company”. Spero che sia stato di vostro gradimento.
Alla prossima.
   
 
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