Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: marta_granger    13/02/2017    0 recensioni
Hermione, Ron e Harry decidono di tornare a Hogwarts affrontare il settimo anno. Orgogliosi di poter definire quell'anno, l'anno della “tranquillità” prendono l'espresso per Hogwarts. Ma si sa, le cose non vanno mai come ci si aspetta...
Dopo la sconfitta di Voldermort molte cose sono cambiate. A questo avvenimento ognuno ha reagito in modo diverso. Il magico trio si scontrerà contro un nuovo vento. Nasceranno nuove amicizie e nuove rivalità. Tutte le case saranno pronte a reagire? E gli insegnanti? Chi ha il coraggio di combattere ancora?
Ma la vera domanda è: in tutto questo Hermione Granger e Draco Malfoy riusciranno a trovare una storia tutta per loro?
Chi non aprirà non saprà.
Dal testo:
-sveglia ragazzi!-esclamò Hermione ricevendo in risposta solo due grugniti.
-Hermione cara- disse Ginny guardando suo fratello e il suo ragazzo ronfare- tu sbagli metodo. Non si svegliano così due dormiglioni cronici... ma così!- tirò fuori la bacchetta e con sguardo maligno sussurrò -accio!- e in men che non si dica , la rossa si ritrovò in mano un mestolo e una pentola - SVEGLIA PIGRONI, SI DEVE PARTIRE PER HOGWARTS!-e iniziò a sbatterli
I ragazzi caddero dal letto.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

When I Look At You

Hermione incontrò i suoi amici subito dopo colazione.

-Come stai?- domandò Harry appena la vide.

-Bene. Tutte le ferite sono guarite. Le cure di Madama Chips sono davvero magnifiche.-

-E come si è comportato Malfoy?- Hermione distorse il naso. - Diciamo che lui in infermeria non c'è arrivato.- I due ragazzi sghignazzarono, mentre la ragazza sospirava- spero che le lezioni di Difesa non si concludano tutte così.-

-Sei stata fortunata.- la consolò Ron con la voce impastata dal sonno.- Storia della magia è stata la solita rottura. Il professor Rüf fa davvero addormentare.-

-Spero che abbiate preso appunti almeno il primo giorno.- disse severa, fulminandoli con lo sguardo.

-Ma si, ma si.- risposero alzando gli occhi al cielo. Harry si affrettò a cambiare discorso -Poi a colazione è successa ancora la cosa di ieri.-

-Altri filtri d'amore?- domandò preoccupata Hermione, dirigendosi verso l'aula di trasfigurazione con i libri sotto il braccio.

-Purtroppo. Non capisco da dove prendano tutto questo coraggio per scriverci. Gli anni scorsi non erano così insistenti.- mugolò. L'amica gli tirò piccoli colpi sulla spalla per consolarlo -Primo o poi si stuferanno. Vedrai.-

-Speriamo.-

Mentre parlavano la porta dell'aula in cui aveva insegnato la McGranitt per anni si aprì. Il nuovo professore uscì in corridoio.

-Dentro.- ordinò. Aveva uno sguardo autoritario nonostante la sua giovane età.

Tutti ubbidirono all'istante. Harry si guardò intorno. La stanza aveva subito alcuni cambiamenti. Era più cupa del solito, le tende erano tirate e l'unica luce proveniva dalle candele accese. Quando si sedette uno strano stato di inquietudine lo percosse. Come aveva fatto la professoressa Brooks, anche il professor Knight si presentò e subito dopo fece l'appello. A ogni cognome lasciava un commento ironico, ma l'apoteosi lo raggiunse quando lesse quello di Harry.

-Potter...vedo che abbiamo una celebrità in mezzo a noi.- disse con disgusto. Il ragazzo represse un brivido, mentre Malfoy, Goyle e la Parkinson sghignazzarono.

-Bene- continuò teatralmente- La trasfigurazione è una materia difficile. Mi sorprende pensare che tutti voi abbiate raggiunto un livello tale per stare in quest'aula- lanciò un occhiata indicativa al gruppo di Tassorosso e Grifondoro.- Tuttavia io purtroppo non posso cacciarvi da quest'aula, quindi dovrete restare con me. Sono sicuro che alcuni di voi non mi deluderanno.- sorrise ai Serpeverde.

-Ora dovete sapere che la trasfigurazione è il ramo della magia più potente e utile del mondo- si alzò in piedi- in battaglia se sapete usare bene questa arte siete sicuri di uscirne vivi e vincitori. Bene, iniziamo dalle basi. Chi sa dirmi qual'è la formula che serve per eseguire perfettamente un incantesimo di Trasfigurazione?- Hermione alzò la mano immediatamente mentre il resto della classe taceva.

-Nessuno?- il professore si guardò intorno ignorando Hermione. -Siete una delusione.- si girò verso la lavagna e con movimenti circolari della bacchetta scrisse una formula:

t= (WxC)/(VxA) xZ

-Come spero sappiate, ci sono una serie di fattori che un mago deve prendere in considerazione quando esegue un incantesimo di Trasfigurazione.-

Hermione continuava a sbracciarsi -Signore..- lo chiamò, ma fu ignorata ancora una volta.

-La trasformazione intesa, cioè t, è direttamente influenzata dal peso corporeo a..-

-Scusi signore, t è influenzato direttamente dal peso corporeo a, dalla ferocia v, dal potere della bacchetta w, dalla concentrazione c e da un ultima variabile chiamata z.- concluse soddisfatta. Il professore si girò lentamente verso Hermione con uno sguardo di fuoco -A quanto pare abbiamo una saccente so-tutto-io che non riesce a stare zitta. Cinque punti in meno a Grifondoro per il suo comportamento e altri dieci punti in meno per avermi interrotto mentre stavo parlando.- Dichiarò categorico mentre i Serpeverde ghignarono ancora una volta.-Ora fareste bene a tirar fuori le vostre pergamene e il vostro inchiostro per prendere appunti visto che vi mancano le basi.- Hermione a testa bassa, trattenendo la rabbia, iniziò a scrivere quello che già sapeva. Lo odiava già.

-Oggi riprenderemo l'evocazione che è limitata dalle Cinque Principali Eccezioni alla Legge di Gamb sulla Trasfigurazione degli Elementi. Vediamo un po'- si girò verso gli studenti e indicò Theodore Nott in ultima fila- Tu, me ne sai dire almeno una?-

-Il cibo.- buttò lì il ragazzo.

-Ottimo, dieci punti a Serpeverde.-

-Ma signore- si lamentò Ron -Hermione le ha detto tutto è ha tolto punti. Lui ha detto una cosa semplicissima che sanno tutti e gli mette addirittura dieci punti? È un' ingiustizia.-

-A quanto pare i Grifondoro di questa classe non sanno proprio stare al proprio posto.-altra risata che il professore non richiamò- Bene, tu allora, visto che dici che è una cosa semplicissima, saprai dirmi le altre quattro eccezioni immagino.-

-Amore e denaro.-

-E le altre due?- Hermione alzò la mano, ma il signor Knight continuò a guardare con superiorità Ron -non sai rispondere?- Il grifondoro abbassò il capo non sapendo cos'altro dire. -Bene. Come avrete capito da questa patetica scena, qua sono io il professore, quindi decido io. Altri dieci punti in meno a Grifondoro per l'insolenza di Weasley. Qualcun' altro vuole intervenire?- Nessuno fiatò e il professore, soddisfatto della reazione della classe, continuò a spiegare.

Mentre scriveva alla lavagna concetti chiave, Draco Malfoy sorrideva. Quel nuovo professore gli stava simpatico. Gli ricordava Piton. Certo un Severus molto più giovane, più bello e senza olio da frittura nei capelli. Rise tra sé. Se non ci aveva visto male avrebbe favorito la sua casa. Altro che quella vecchia della McGranitt, lui si che era un vero professore. Lanciò uno sguardo alla Granger. Era visibilmente poco a suo agio. Le spalle erano tese e continuava a muovere la gamba destra senza sosta, segno di nervosismo. Probabilmente subito dopo lezione si sarebbe lamentata con i suoi amichetti di quel nuovo prof che non voleva sentire le sue patetiche risposte. Ben le stava.

-Draco- richiamò la sua attenzione Blaise.

-Cosa vuoi?- chiese senza staccare gli occhi dalla Granger.

-Se non ti conoscessi bene direi che non riesci a non guardare la Mezzosangue.- sputò schifato.

-Beh direi che farebbe bene- si avvicinò Theodore dall'altro lato. Blaise e Draco si girarono in contemporanea verso il ragazzo increduli e confusi.

-Cosa intendi?-

-Intendo che la Granger è una ragazza.- Quel coso una ragazza? Na. Poi con quei capelli...era semplicemente un nido gigante di ippogrifi. Agli sguardi contraddittori che aveva davanti, Theodore continuò- dico solo che la Granger è cresciuta bene.- I due sgranarono gli occhi -Vuol dire che ti piace?- urlò Draco attirando l'attenzione di tutta la classe, compresa quella del professore che si limitò a lanciargli un'occhiataccia per poi continuare a spiegare i limiti imposti dalle leggi magiche.

-Ovviamente no. Non è il mio tipo.-liquidò in fretta. I due continuarono a guardarlo con un sopracciglio alzato che fece sbuffare il Serpeverde.

-Guardatela- prese con forza la mascella di Draco e lo costrinse a guardare la Granger -se non fosse una sangue sporco e tutte le vostre baggianate, ammettetelo, ve la vorreste fare.-

-Non credo proprio.- rispose Blaise incrociando le braccia. Theodore alzò gli occhi al cielo. -Vi ho detto di guardarla.- e Draco la guardò. In quel momento la ragazza si girò verso Weasley mettendo innocentemente in mostra il suo profilo. Il naso era piccolo e dritto e le labbra erano in contrasto con la pelle chiara. I denti erano piccoli e dritti, non più le due zanne che le aveva fatto crescere al quarto anno. Quelli si che erano bei tempi, ricordò sghignazzando.

-Ma chissene frega!- esclamò scocciato Blaise, interrompendo la sua piccola esplorazione. -è comunque una sangue sporco. Non è degna di essere neanche guardata.- all'affermazione Draco non negò ma neanche annuì e questo non sfuggì a Theodore -Forse capirete un giorno che questo vi rende ciechi. Per ora giocate pure a mosca cieca- ironizzò. Blaise continuò a rispondere a tono mentre nella mente di Draco il ricordo del pomeriggio precedente ripiombò prepotente. Quel sangue. Si era lavato le mani ma era sempre lì impresso nella sua mente. Non sarebbe riuscito a cancellarlo facilmente. Non aveva raccontato a nessuno di quell'episodio. Non si fidava ancora così tanto di Zabini e Nott. Goyle non ascoltava a meno ché non si parlava di dolci e Pency gli avrebbe riso dietro per giorni. Si mise più comodo sullo schienale della della sedia guardando la Grifondoro. Come era riuscita a demolire così, in un attimo, tutte le sue convinzioni? Ora era tutto un mistero.

Hermione si girò verso di lui in quell'esatto momento sentendosi osservata. Gli lanciò uno sguardo di puro odio e si sorprese quando lui abbassò gli occhi per la prima volta in otto anni. Continuò a studiare le sue mosse mentre Malfoy prendeva appunti veloci sulla sua pergamena.

-Signorina Granger è pregata di girarsi e di prestare attenzione alla lezione.- la rimproverò di gusto il professore facendola arrossire di vergogna ancora una volta.

 

 

Erano le sei di pomeriggio e il silenzio incombeva nella stanza. Al più piccolo rumore Madama Pince era pronta a intervenire e a restaurare il silenzio. La luce che entrava dalle finestre era lieve . Il sole era già in procinto di sparire oltre al castello. Ai lati delle vetrati i grandi scaffali erano ricoperti da libri di tutte le grandezze. Hermione era seduta al suo tavolo preferito. Aveva colto al volo quell'ora buca per copiare gli appunti della lezione di storia della magia che aveva perso il giorno prima per colpa di Malfoy. Ed ora era lì, con libri e pergamene sparse per il tavolo, sguardo serio e capelli raccolti pronta a trascrivere e studiare. Oltre a lei c'erano solo pochi altri studenti degli ultimi due anni. Già dal primo giorno alcuni professori li avevano caricati di compiti e gli studenti più diligenti stavano usando le ore buche tipiche degli orari degli ultimi anni per studiare e cercare di stare in pari con quella montagna di lavoro. Hermione sbuffò girando tutte le pergamene sparse sul tavolo. Ron e Harry avevano preso appunti malissimo. Mancavano cinquant'anni di avvenimenti chiave per capire poi cosa sarebbe successo dopo. Sbuffò ancora una volta. Sapeva che non si poteva fidare dei loro appunti. E ora come faceva? Giurò a sé stessa che non gli avrebbe mai più aiutati a studiare. Sospirò scuotendo la testa. Non era vero. Sorrise teneramente. Sapeva che alla fine, quando gli avrebbero fatto gli occhi dolci, li avrebbe aiutati. In quei casi poteva fare solo una cosa. Si alzò è imboccò uno dei piccoli corridoi della biblioteca alla ricerca di alcuni libri che avrebbero fatto al caso suo.

 

Mentre era in piedi a sfogliare un libro, qualcuno le toccò la spalla facendola sobbalzare.

-Ciao Hermione!- la salutò Patma bisbigliando. Era appena arrivata nel suo stesso scompartimento.

-Ciao!-

-Anche tu a fare Storia della Magia?- chiese prendendo un libro vicino alla spalla della Grifondoro.

-Si. Purtroppo ieri non ero a lezione e pensavo di mettermi in pari. Peccato che Harry e Ron abbiano preso male gli appunti.- si lamentò.

-Se vuoi ti posso far copiare i miei.- si propose la Corvonero. A Hermione le si illuminarono gli occhi -Davvero?-

-Certamente- sorrise all'espessione dell'altra.- seguimi- Hermione la seguì fino al suo tavolo occupato da un'altra ragazza di Corvonero amica di Patma.

-Rieccomi.- la ragazza alzò la testa da un libro che stava leggendo e alzò un sopracciglio vedendo che la compagna non era sola.

-Lei è Hermione Granger. È del nostro anno.- L'altra le scambiò uno sguardo contrariato che subito Patma capì -tranquilla. Non è la classica Grifondoro casinista. Non ci disturberà.- L'altra annuì poco convinta per poi rivolgersi a Hermione.

-Lisa Turpin- allungò la mano.

-Hermione Granger- la strinse con determinazione per poi sedersi al tavolo e ringraziare ancora una volta Patma per l'aiuto.

Dopo minuti di intenso studio qualcuno le disturbò ancora una volta.

-Scusate.- le tre alzarono la testa trovandosi davanti Susan Bones, una ragazza di Tassorosso. -potrei unirmi a voi? Non ho preso gli appunti benissimo di Storia e non ho fatto a meno di notare che state facendo questa materia.- Patma sorrise ancora una volta al contrario di Lisa. -Certo. Siediti pure.- la ragazza strisciò l'unica sedia vuota per sedersi, sotto lo sguardo contrariato della bibliotecaria.

 

Dopo ore di intenso studio le quattro ragazze si accorsero che era ora di cena. Così uscirono dalla biblioteca salutando educatamente madame Pince per dirigersi in sala grande. Quando arrivarono al secondo piano delle voci attirarono la loro attenzione.

-Vai così!-

-Massacralo!-

-Se lo merita. È solo un lurido verme.-

Quando girarono l'angolo si ritrovarono un ragazzo del primo anno di Serpeverde appeso a testa in giù e sotto di lui un gruppo di Grifondoro a ridere. Hermione e Patma si lanciarono immediamente uno sguardo di intesa. In un attimo fecero scendere con la magia il ragazzo e si misero tra i ragazzini.

-Cosa sta succedendo?- domandò Hermione con lo sguardo severo degno della McGranitt. Alcuni primi tentarono di scappare ma Patma si mise in mezzo. -Allora qualcuno si degna di rispondere alla Caposcuola Granger?- le diede una mano.

-Ha iniziato lui.- un Grifondoro indicò il Serpeverde.

-Non importa chi ha iniziato. Non si può usare la magia nei corridoi, soprattutto per far del male.-

-Ma è un Serpeverde!- esclamò un altro ragazzo per giustificarsi. A rispondere fu Patma – e allora lo avete attaccato per questo? Siete degli stupidi!- li sgridò.

-Sono d'accordo. Sono costretta a togliervi trenta punti. E ora filate a cena!- disse severa. I ragazzini ubbidirono con la testa bassa.

-Me la cavavo benissimo da solo.- intervenì guardandole male il piccolo Serpverde sistemandosi la camicia.

-Certo come no. Fila anche tu a mangiare prima che tolga punti anche alla tua casa.- lo rimproverò Patma. Quando anche lui scomparve, Susan e Lisa le raggiunsero.

-Odio Grifondoro e Serpverde!- esclamò altezzosa Lisa, fregandosene della presenza di Hermione.

-In effetti litigano sempre.- intervenì la tassorosso. Hermione sbuffò. -Sono stufa!- Patma rise vedendo la faccia arrabbiata della Grifondoro. -Ritorniamo sempre a parlare di questo. Rivalità di casa e quant'altro.-

-Qualcuno dovrebbe fare da mediatore.- disse Susan.

-E quello che pensiamo anche io e Hermione.- rispose concorde Patma riprendendo a camminare.

-Io ormai ripongo la fiducia su Tassorosso e corvonero.- disse sconsolata Hermione.

Le quattro ragazze continuarono a parlare fino alla sala Grande trovandosi d'accordo e stranamente in sintonia.

Nel frattempo, nel castello, un'ombra scura rideva malvagia.

-Finalmente ti ho trovato!- le sue parole rimbombarono per le mura del castello mentre alzava al cielo, in segno di vittoria, l'oggetto dorato.
 

"When I look At You I see forgiveness
I see the truth"
-When I Look At You, Miley Cyrus-
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: marta_granger