Childhood
Mana & Atem
Il Nilo
era così bello, più del solito quel giorno! E
sarebbe stato davvero un peccato
rimanere a casa in una giornata come quella!
Faceva
caldo però, a casa non poteva comunque starci.
Ma
sapeva perfettamente dove recarsi per trovare gioco e refrigerio.
“Mio
principe, quest’oggi ha una lezione molto importante, la
prego di non saltarla
e di non andare nel deserto insieme a …” chi
parlava era Mahad, un giovane ben
più grande del principe che si prendeva cura di lui e che
tentava di fargli
capire che la sua posizione sociale era molto importanti e i doveri non
andavano
trascurati per il piacere .
Allo
stesso tempo il principe Atem, ben consapevole che non poteva ignorare
Mahad
tutto il giorno, decise che magari avrebbe solo ritardato di un
po’ la lezione…Solo
di un po’…
“Certo,
Mahad, farò come dici!” esclamò Atem,
correndo via.
“Ecco,
ora mi toccherà andarlo a cercare, perché di
certo non mi avrà dato ascolto”
sbuffò risentito il ragazzo, anche se era abituato al
comportamento del
bambino, poiché avendo questo solo dieci anni non poteva
aspettarsi una
perfetta condotta.
Il
problema era che ogni qual volta Atem sfuggiva dal suo controllo
c’erano almeno
una ventina di posti nei quali poteva essersi recato con Mana, una
bambina che
aveva conosciuto da poco.
La
responsabilità di quello che gli sarebbe successo ovviamente
era soltanto sua e
se il Faraone lo avesse
scoperto…bè…meglio non pensarci.
Per
fortuna era in atto una guerra in un paese vicino e il Faraone
D’Egitto
avendovi preso parte non si trovava a palazzo.
Questo
almeno contribuiva nel dare un po’ di tempo a Mahad che
iniziò a chiamare il
principe.
“Ouji!”
piccole braccia si gettarono al collo di Atem che ricambiò
la stretta con un
sorriso per poi lasciarla.
“Mana,
dove andiamo oggi?” le disse sedendosi sotto un porticato del
palazzo il quale
essendo pieno di alberi e fiori e soprattutto all’ombra era
il posto perfetto
per decidere il da farsi.
“Ouji,
andiamo di nuovo nel deserto! E poi andiamo a fare il bagno nel
Nilo!” propose
la bambina, entusiasta.
"Mana,
lo sai che se Mahad dovesse scoprire che ci avventuriamo al di fuori
del palazzo
potrebbe arrabbiarsi davvero e se lo dice a mio padre io e te potremmo
non
rivederci più” commentò serio Atem.
Gli
occhi della bambina quasi si inumidirono.
“Nooo,
tu sei il mio migliore amico, Ouji!” esclamò,
prendendogli il braccio al che
Atem la guardò triste.
“Anche
tu sei la mia migliore amica, Mana, anzi, l’unica vera amica
che ho, ma non ci
dovranno separare per forza, dobbiamo solo far attenzione a farci
trovare da
Mahad nel palazzo e non fuori, se siamo attenti andrà tutto
bene” concluse
sorridendole.
“Va
bene ,Ouji” disse Mana, asciugandosi un po’ gli
occhi.
“Allora…al
mercato ci siamo stati pochi giorni fa e per poco non ci
riconoscevano…dobbiamo
andare…” iniziò lui.
“In
qualche posto meno affollato e più tranquillo”
finì lei.
“Già,
ma dove…”.
“Sì,
dove…”.
Ci
pensarono su per qualche minuto buono fin quando una affermazione di
Atem non
ruppe il silenzio.
“Fa
davvero troppo caldo oggi, per tutti gli Dei
dell’Egitto!” disse iniziando a
farsi vento con una foglia di palma, abbastanza grande, caduta
lì vicino.
“Andiamo
vicino al Nilo, Ouji, dai!” cercò di convincerlo
Mana anche se Atem era un osso
duro.
Benché fosse
poco più che un bambino era sempre stato educato in un certo
modo a volte anche
rigidamente, e questa condizione gli aveva permesso di dimostrarsi
più maturo
della sua età .
Certo, avrebbe voluto seguire Mana per giocare nel grande
fiume ma c’erano almeno
dieci buone ragioni diverse che lo persuadevano a non farlo.
Ma non
sapendo quale considerare per prima e ricordandosi che alla fine un
po’ d’acqua
non avrebbe fatto male a nessuno, oltre al fatto che sarebbero tornati
prestissimo, alla fine acconsentì:
“Va
bene, andiamo”.
Per
fortuna Mana era sempre stata una bambina molto allegra, vivace e di
certo non
stava ferma per molto tempo in un solo posto.
Fare l’esploratrice
la divertiva, così aveva trovato sempre un sacco di
stradette, viuzze e
scorciatoie che avevano permesso loro di uscire facilmente dal palazzo
senza
essere visti dalle guardie e di arrivare vicino al fiume senza che
qualcuno li
notasse.
Indubbiamente
un passatempo pericoloso.
“Meno
male che ci sei tu, se dovessi venirci da solo mi perderei di
certo” fece
notare il principe appena arrivati.
“E’
perché
non esci mai dal palazzo, Ouji, e non conosci il mondo che ti
circonda!” disse
Mana.
“Non
è
colpa mia se non lo conosco! Sono …Tutti non vogliono che io
faccia altro se
non imparare l’etichetta e gli esercizi con la spada
e…” ribattè Atem,
risentito.
Anche a lui
sarebbe piaciuto poter andare in giro
come quando a voleva, avere molta più libertà e
soprattutto non essere il
principe!
Così
come era per Mana.
I due
bambini si fissarono seri per qualche secondo, lui con il viso
corrucciato, lei
come se stesse pensando.
All’improvviso
la bambina rise sotto i baffi, prese Atem per un braccio e lo
trascinò in acqua
con sé, bagnandosi entrambi completamente.
“Io so
che in una giornata bella come questa l’unica cosa che si
può far è un bel
bagno nel Nilo, e poi anche se conoscerò tante stradette e
modi per prendere in
giro, non avrò mai la tua istruzione Ouji, non
saprò mai tutto quello che sai
tu” gli spiegò, incupendosi un po’.
A quel
punto di rimando le arrivò un’onda direttamente
sul viso provocata da qualcuno
che adesso parlava così:
“Anche
io sono d’accordo! In queste giornate bisogna farsi il
bagno!” commentò,
continuando a giocare e a schizzare l’acqua
alla bambina che di certo non se ne stava con le mani in mano.
“Torniamoci
di nuovo,Ouji, me lo prometti?” chiese
Mana, cercando di asciugarsi come poteva.
“Non
posso promettertelo”.
“Cosa?
Perché!?”
domandò, preoccupata.
“Perché
appena Mahad ci vedrà così bagnati ci
spedirà a dormire con i pesci!”.
Risero.
Purtroppo
però i giochi hanno una fine, quasi sempre, e sebbene quelle
giornate fossero
le migliori che Atem potesse passare, ancora non sapeva che sarebbero
andate
diminuendo fin quando i suoi doveri non lo avrebbero sommerso del tutto
e
avrebbe dimenticato cosa significasse essere felici e spensierati, cosa
significasse giocare con amico.
La
fan
fiction si conclude con questo capitolo.
Ho
raccontato l’infanzia dei personaggi principali
più che di quelli secondari poiché
mentre dei primi abbiamo degli accenni che hanno potuto dare vita a
questi
capitoli per i secondi si dovrebbe inventare di sana pianta e non mi
sembra il
caso.
Il
capitolo lo dedico al mio fratellino che adora la coppia Mana/Atem
sebbene non
mi sono basata su loro come coppia ma come semplici amici di infanzia
ed era d’obbligo
scrivere su di loro così abbiamo chiuso in grande stile.
(Non è sulla coppia,
nii-chan, non prendertela, spero mi vorrai bene lo stesso come te ne
voglio io
XP)
Per
quanto riguarda il generale del capitolo….bè non
ho niente da aggiungere, non
mi sono soffermata su grossi particolari ma al rapporto che legava Atem
e Mana
che alla fine per me è stata la sua unica vera amica
d’infanzia, che poi
seguissero i guardiani di corte, Mahad, Seth è
un’altra cosa.
Fatemi
sapere cosa ne pensate mi raccomando! E se c’è
qualcuno che ha letto e non ha
commentato finora, bè mi piacerebbe che mi facesse sapere
qualcosa almeno nell’ultimo
capitolo ^^
Ringrazio
allora chi ha messo la fan fic tra i preferiti e chi tra le seguite
cioè:1- giaggia
2-Lust_lovesmariku 3 - Pichu95 4-
valerya90
E chi
ha commentato lo scorso capitolo^^
Valerya90
Rinalamisteriosa
Lust_lovesmariku
Masayachan
Dragoon
Dragoon
Pichu95
Grazie
mille davvero a tutti **
Ci
vediamo al prossimo capitolo di Heart Broken! Un bacio e grazie.