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Autore: kuutamo    20/02/2017    1 recensioni
'Mystic Falls. L'aria che si respira in questa cittadina mi è sempre sembrata ambigua. All'inizio sembra di trovarsi in un posto normale, ma basta poco per scoprire che pullula di esseri immondi e crudeli, degli assetati di sangue. Io sono uno di loro.
Il punto è che questa volta Mystic Falls sembra davvero una normale cittadina, tranquilla e felice.
Forse dovevo davvero lasciar perdere e non tornare: forse tutti qui sono stati meglio senza il vecchio e cattivo Damon. Ma ahimè, la felicità altrui non mi è mai interessata molto.'
Gli eventi sono stati ambientati (e scritti) durante la 6a stagione: Elena e Damon si sono lasciati, lei non è caduta nel sonno di Kai e gli eventi della 7a e 8a stagione non sono avvenuti. Inizialmente partita come una one-shot (dal nome "Dressing coffins for the souls I've left behind in time") e ora diventata una long. Buona lettura!
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Matt Donovan, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 I know you missed me



'Ma non è possibile!' 

L'unico posto che Damon era riuscito a trovare, oltre a non essere neanche lontanamente vicino al Grill, era di nuovo di fronte al negozio della strana ragazza incontrata qualche giorno prima. Non aveva fatto segreto a se stesso che quel visino innocente aveva stuzzicato i suoi pensieri di tanto in tanto. Nonostante ciò, ricordava benissimo la sua invadenza e di come non l'aveva apprezzata. 

Non aveva voglia di continuare a girare, quindi si parcheggiò velocemente e si diresse verso il locale. 'Non ricordavo Mystic Falls così piccola. E poi da quando il Mystic Grill è diventato un locale 'in'?' si chiese. Tutto ciò non fece altro che confermare la sua antipatia nei confronti di quel Donovan. 

Quando entrò il locale era strapieno, tanto che una cameriera gli si avvicinò dicendo:

" Buonasera, il suo nome? "

Lui non ci mise mezzo secondo a togliere quel sorrisetto accogliente dalla sua faccia.

" Non ci provare! Spostati dolcezza. " le intimò aprendosi in un sorriso mellifluo. Il vampiro la sorpassò, mentre lei continuava a dire a gran voce che serviva la prenotazione per entrare quella sera. 

Qualche minuto dopo si sistemò al bancone, ovviamente facendo spostare il tipo che era seduto sul suo sgabello, e ordinò il solito. 

Matt girò dietro il bancone e a braccia conserte si limitò a guardarlo male. 

" Donovan, dovresti aver inciso le mie iniziali su questo sgabello e lucidarlo due volte al giorno in mio onore per quante volte ho bevuto qui. Invece è questa la tua accoglienza, così non va " disse mimando con l'indice il suo dissenso. 

" Che ti piaccia o no le cose sono un po' cambiate "

" Sei sempre molto divertente, soprattutto quando non capisci che è il momento di piantarla " ora il suo sorriso era passato dall'essere mellifluo a terrificante. Il giovane lo capì, ma non smise di guardarlo male. 

" D'ora in poi riservami questo fantastico posto, ok? Damon Salvatore è tornato "

" Si paga anticipato, per te "

" Ma di quanto lo hai chiesto il mutuo? Cos'è, hai paura che non paghi i miei debiti? Il piccolo Donovan è cresciuto "

" Non sai quanto. Sai, dall'ultima volta che ti ho visto andare via da quella porta - la indicò mentre asciugava i bicchierini degli shots - il sole è tornato a splendere da queste parti " 

" Lo so che ti sono mancato, non c'è bisogno che inventi storie per autenticare la tua virilità - ammiccò Damon - Chissà quanto ti sarai annoiato, umano e inutile, quando non c'è stato altro che servire in questo bar. Niente più adrenalina, azione. Sarà stato deprimente per te ".

A quel punto il ragazzo da dietro al bancone lo ignorò e prese a servire gli altri clienti insieme a due adolescenti. Era inutile cercare di vincerla con lui. 

 

Ebbene, da quando Damon se n'era andato, anche qualche tempo prima dalla sua partenza, a Mystic Falls non c'era poi stata chissà quale immane catastrofe. Niente di niente. Il male sembrava essersi placato, disperso verso altri angoli del mondo e la cittadina era ripiombata nella solita tranquillità di sempre. 

Stefan lo aveva aggiornato sulla situazione: non c'era stato granché da dire, c'era solo un covo di vampiri in una cittadina vicina, ma che apparentemente non stava creando problemi. 

Il mondo sembrava essersi fermato, almeno lì. O era andato avanti? Forse era lui ad essere rimasto ancorato al passato. Si ripromise di scuotersi una buona volta da quel torpore. Insomma, persino il calmo, riflessivo, e noioso Stefan aveva iniziato una nuova vita, perché mai a lui sarebbe dovuta andare peggio? Forse era solo paura. Un vampiro però non avrebbe dovuto averne. 

 

" Sei stato un vero stronzo! " urlò un'inconfondibile voce dietro le spalle del vampiro. 

" Oh, ora si che c'è davvero aria di casa - sorrise scolandosi il bicchiere e si voltò - Bon Bon! " si abbracciarono genuinamente, come fanno due amici che non si vedono da molto, troppo tempo. 

A Bonnie vennero gli occhi lucidi mentre teneva stretto quel mascalzone di vampiro. 

" Ma dove diavolo sei stato? " poi si ricordò immediatamente quello che aveva passato in sua assenza e gli piazzò un sonoro schiaffone sulla guancia marmorea.

" Ahi " scherzò lui. In quel momento, se lei non fosse stata Bonnie, lui sarebbe scattato come una molla.

" Dovrei lasciarti ad essiccare per quanto mi hai fatto stare in pensiero, idiota "

" Anche tu mi sei mancata "

La strega lo abbracciò di nuovo.

" Ti ho odiato così tanto Damon, non hai mai telefonato "

" Mi si era rotto l'iphone, scusa "

" Sempre il solito! " 

" Dai, vieni con me, usciamo da quest'inferno "

" Non ti piace come Matt ha sistemato il locale? Sta andando a gonfie vele! "

" È proprio questo che non mi piace "

" Capisco ".

La ragazza annuì ed insieme si fecero largo tra i tavoli per uscire da lì. 

 

"Certo che hai una bella faccia tosta a tornare qui ed aspettare che sia io a venirti a cercare. Se non era per Stefan tu neanche me lo avresti detto, ammettilo! "

" Beh, che posso dirti? Il mio ego ne aveva bisogno " 

Bonnie gli rifilò una gomitata.

" Ma dove sei stato? "

" Mhm, qua e là. Niente di permanente. Ah, sono stato in Europa! "

" Cosa?? E ci sei andato senza di me? "

" Oops! " rise. 

" Hai spezzato qualche cuore, bel tenebroso? "

" No, ultimamente mi sono divertito sia a nutrirmi che durante la parte del 'cancella e riparti', mi sentivo molto in modalità spia devo dire " 

I due risero, poi Damon colse un luccichio vicino alle lunghe unghie a forma di mandorla di Bonnie e si girò a guardarla esterrefatto.

" Oh-oh-oh! Ma non dirmelo! Chi è quell pazzo che ti ha sposata?! "

" Certo che non sei cambiato di una virgola, eh "

" Non dirmi che è qualche sfigato di Mystic Falls? Non c'è proprio nessuno d'interessante qui nei paraggi "

" Infatti è di Savannah "

" Ah però, ti sei data molto da fare se sei andata fino a lì per trovarti un marito! Come vi siete conosciuti? "

" Non credo t'importi veramente, ma comunque ci siamo incontrati per caso ad un concerto proprio a Savannah. Lui è un fotografo "

" Mhm, quindi qui a Mystic Falls sarà costretto a fare solo matrimoni e battesimi, ma è fantastico! "

" Odio doverlo ammettere, ma mi era mancata questa tua simpatia Damon "

" E dimmi lui.. beh, lo sa? "

" Se sa che sono una strega? No, certo che no. Sfortunatamente però credo che abbia dei presentimenti, ma non penso che la creda una cosa possibile. A meno che tu non decida di spifferargli tutto, è ovvio "

" Amore, non ti farei mai un torto del genere! "

Damon fece qualche altro passo rimanendo pensieroso su quello che si erano appena detti.

" Cosa c'è? " esclamò lei.

" Nulla, mi stavo solo chiedendo come la cosa possa funzionare visto che vivete nella stessa casa " lei capì al volo dove voleva andare a parare. 

" Ma come sei pessimista Damon, ti dico che non c'è davvero di che preoccuparsi, posso gestire la cosa "

" Oddio, mi pentirò delle parole che sto per dirti, ma ormai ci siamo, quindi.. Bonnie, la verità verrà a galla, in un modo o nell'altro. Certo, a meno che tu non chiami me o Stefan per soggiogarlo a dimenticare ogni volta che aggiungerà un tassello importante al suo puzzle. Mi meraviglio che tu sia stata così incauta Bonnie, non è da te. E, Dio santo, non è per niente da me dirti queste cose " 

" Stiamo insieme da quattro anni e non è mai successo niente Damon, forse le acque si sono calmate per sempre qui intorno e non ho avuto motivo di usare la magia, per cui perché fasciarsi la testa prima di rompersela? "  

Damon scosse la testa, rimaneva della sua opinione. Poi la donna continuò.

" Tempo fa mi sono fatta una promessa, di non perdere più tempo a pensare se una cosa sia giusta o sbagliata, perché l'importante è che sia giusta per me. Sono stanca di negarmi ogni piccolo barlume di felicità. Io.. io sono innamorata di Derek. Noi siamo legati "

' Come fai ad essergli legata se lui non sa neanche chi sei davvero? ' pensò il vampiro, ma tenne quello sgradevole, per quando realistico, pensiero per sè e mise un braccio attorno al collo di lei.

" E va bene Bon-Bon, mi fido di te " 

" E?.."

Damon sbuffò.

" E prometto di non fare il guastafeste, giurin giurello " le porse il mignolo in segno di pace. 

" Ah, ovviamente non sa neanche di voi vampiri. Crede che questo posto sia esattamente ciò che sembra, una piccola cittadina del sud "

" Certo, ho capito " 

Continuarono a camminare, finché giunsero all'auto di Damon.

" Dai, ti riporto a casa, non sia mai che questo Derek pensi male di me. Io sono una persona adulta e affidabile " 

" Una persona adulta e affidabile, come no - rispose canzonatoria Bonnie facendogli il verso - comunque lui è fuori città, c'è una band che suona ad Atlanta ed è lì per lavoro " 

" Non avrai paura a rimanere sola in casa Bon-Bon? "

Lei lo guardò male.

" Oddio, non dirmi che hai anche dei marmocchi?! Troppe informazioni per stasera! "

" Oddio no, almeno per il momento no, Damon. Però ecco, ricordati che, per quanto arrugginita, sono pur sempre una strega che può ridurti in briciole quando vuole " si pavoneggiò sistemandosi sul sedile del passeggero. 

Poi guardò fuori dal finestrino, verso l'insegna intagliata che diceva 'About a Spell'. 

" Dai, chiedimi di quella ragazza, so che vuoi sapere " disse al vampiro alzando un sopracciglio. 

" Ma che???"

" Ti ho visto prima, quando hai guardato per ben sette volte verso quella direzione. Ma sai, a quest'ora il negozio è chiuso! "

" In verità c'era una lampada accesa, ma comunque non m'interessa Bonnie "

" Ah no? Ho imparato a capirti, so quando menti. E poi io c'avrei scommesso che fosse il tuo tipo! "

" Il mio tipo? Una che chiama il suo cane con un nome da umano non ha molte rotelle in testa "

" È un lupo "

" Già, è la stessa cosa che ha detto anche a me "

" Ah, però, quindi vi siete già conosciuti? Bene, ti sei portato avanti. E come ti è sembrata? È molto intelligente " 

" Invadente, vorresti dire "

" Sapevo che ti piaceva! " 

" Quando hai smesso di farti film fammi un fischio Bonnie! "

" Ok, ti credo. Ti credo.. - la guardò in cagnesco - Ho detto che ti credo! "

" Non ho dubbi.. " 

" Beh, comunque si è trasferita qui qualche anno fa, la sua nonnina era un'amica di mia nonna, povera vecchietta. Lei era così spaesata all'inizio, poi ha iniziato a fare l'abitudine all'aria che tira da queste parti "

" E cioè, noiosa? "

" No, pensante. Ora credo che non le importi più, ma la gente non è felice che sia qui. Diciamo che hanno paura di lei. I soliti imbecilli "

" Cos'è, è perché si veste di nero o perché pensano che sgozzi capre nel bosco vicino alle cascate? " 

" Mhm.. vedo che ti interessa.. Comunque penso che la gente creda che abbia un qualche ascendente sulle persone che si recano al suo negozio "

" ..E quindi?.. "

" Tempo fa m'incuriosii anch'io: non fa altro che leggere la mano e i tarocchi, oltre a vendere libri 'occulti'. Che ti aspettavi dai fedeli cristiani di Mystic Falls? Per loro è naturale emarginare il diverso, ma sai, sono contenta che a lei non importi granché. O almeno credo sia così. Certo è che la clientela non le manca, visto che ultimamente è tornata di moda tutta questa roba new age e il trucco pensante "

" Questa è una città di outsider e c'è ancora gente del genere. Io li caccerei " 

" Non so se prenderti sul serio o meno, ma forse è meglio lasciare le cose così non credi? Infondo, Damon, tutti trovano una pecora nera, è così dall'inizio dei tempi. Se non fosse lei, sarebbe un'altra persona "

" Già, ma qui sono io la pecora nera e non mi sta bene che una ragazzina riesca a prendere così facilmente il mio posto " disse esaltando il suo ego. Ma chissà quanto c'era di vero nelle sue parole. In effetti, era abituato ad essere la parte oscura in ogni posto in cui si trovava, figuriamoci a Mystic Falls. 

" Beh, grazie mille per il passaggio e per la chiacchierata " disse Bonnie e fece per scendere. Poi rimase interdetta con una mano a mezz'aria.

" Damon, posso farti una domanda? Dovrai rispondermi seriamente però "

" Già quel tono non mi piace. Su, dimmi pure "

" Perché non mi hai mai risposto? O detto come stavi, avresti potuto almeno farmi capire che eri ancora vivo.. "

Lui si oscurò in volto. Era una domanda difficile, sapeva che ora non si trattava più di scherzi e battute più o meno pungenti, ora Bonnie era seria e si aspettava una risposta. Dal momento che erano stati legati, lui sapeva di dovergli almeno una risposta. 

" Io.. io sono stata davvero male. Ero preoccupata per te… So perché te ne sei andato, non ti biasimo per averlo fatto, avrei agito allo stesso modo, ma.. non c'è stata neanche una parola. Ho cercato di giustificarti per così tanto tempo, ma poi ho iniziato ad odiarti, ad essere arrabbiata con te "

" Bonnie, mi dispiace.. ma tu non c'entravi niente in quella storia. Ero io, io e basta, dovevo stare lontano da tutti. Ne avevo il bisogno. Dovevo stare solo, nessun contatto "

" Mi sarebbe bastata qualunque cosa, qualsiasi piccolo segno che mi avrebbe fatto smettere di preoccupare " aggiunse gesticolando con le mani.     

A quelle parole il vampiro rimase genuinamente colpito; forse non aveva mai davvero realizzato appieno quanto quella piccola streghetta tenesse a lui. Mentre parlava, si accorse che negli occhi color nocciola di quel volto così familiare si erano accumulati dei lucciconi enormi. Uno le rigò il volto fino alle labbra. E poi all'improvviso lui fece un gesto che non era propriamente da Damon, ma forse in quel caso avrebbe potuto fare un'eccezione per la sua amica. Si slanciò in un abbraccio sentito, la strinse forte accarezzandole le spalle per rassicurarla. 

" Scusami Bon-Bon. Hai ragione, ma non pensavo che non c'avresti dormito la notte "

" Che stronzo " disse a denti stretti ridendo, la voce tremante. 

Dopo qualche momento lei smise di piangere e gli intimò di non farlo mai più. Poi si alzò e uscì dall'auto. Lui mise in moto e a metà vialetto Bonnie disse:

" Sai, non sei poi uscito molto dalla tua camera d'hotel a Parigi. Te lo avevo detto che senza di me non era la stessa cosa " disse Bonnie con un ghigno aprendo poi il volto in un sorriso alquanto furbo. 

' Ma che..? Incantesimo di locazione. Dannata strega ' pensò lui con affetto. 

" Buonanotte, ficcanaso " gli urlò dall'abitacolo dell'auto, partendo come un pazzo. 

 

 

 

Quando Damon si accorse d'aver dimenticato la sua preziosa giacca di pelle al Mystic Grill, era ormai a metà strada sulla via di casa. Così gli toccò fare dietrofront, non con poche bestemmie, e recuperare il capo. A quell'ora il locale si era leggermente svuotato, la folla diradata che principalmente si era riunita attorno ai tavoli da biliardo. 

" Donovan, hai visto la mia giacca? " 

Matt si chinò dietro il bancone e glie la tirò addosso malamente.

" Però, devo dartene atto ragazzino, hai maturato del coraggio. Totalmente inutile però - Damon si vestì e spavaldo si chinò verso l'ex quarterback assottigliando lo sguardo e abbassando la voce in un sussurro appena udibile - Fallo ancora e qualcuno dovrà raccogliere i tuoi resti insieme ad i cocci di questo posto " si ritrasse e vestendo la sua solita espressione diabolica fece un inchino per andarsene. 

 

 

" Però, tu e questo bar siete amici per la pelle, non è vero? "

Appena Damon s'immise sulla strada una figura scura gli si parò davanti. A causa del lampione che proiettava ombra su di essa, l'unica cosa che riusciva a vedere era il bagliore della sigaretta che veniva aspirata. Poi si avvicinò, togliendosi il cappuccio.

" Senza cane non ti avevo riconosciuta, ragazzina "

" Ehi, ho un negozio tutto mio non sono più una ragazzina, purtroppo - sorrise smagliante - piacere di rivederti.. "

" Damon " puntualizzò lui sfoderando un falso sorriso. 

" Damon, giusto! Come dimenticarlo " 

" Infatti " ironizzò lui. 

" Non sei più venuto al negozio, deduco che leggere non è il tuo forte " 

" Già, sono un tipo più attivo, rimanere tutto il giorno sul divano non fa per me "

" Peccato, s'impara sempre tanto dai libri " 

" Già " 

Il silenzio scese tra i due, mentre entrambi approfittavano di quel tempo per scrutarsi. Poi lei lo sciolse.

" Davvero, io non ti ho mai visto in giro.. Eppure sono qui da un po' ormai "

" Beh, sono tornato da pochissimo. Prima d'allora vivevo qui a Mystic Falls stabilmente. Una noia, non puoi immaginare! "

" Oh, sì che posso. Qui non succede mai nulla! Mai una rissa, una rivolta, niente di niente. Se non ci fosse quel negozio sarei già andata via "

" Allora fallo, non te lo impedisce nessuno, ragazzina " rimarcò l'ultima parola.

" E dimmi, a chi lascio il negozio? Trovami una sola persona che sia disposta a chiederlo in affitto "

" Tu vendilo "

" Ancora peggio. Non so se te lo ricordi, ma.. siamo a Mystic Falls i buoni cristiani qui cambiano strada quando m'incontrano, pensi ci sia qualcuno fra loro disposto addirittura a comprare l'attività di una 'strega'? "

" Suppongo di no - rispose conciso lui. Dal nulla poi, i due iniziarono a passeggiare - Spero che non ti abbiano spaventata troppo, in realtà sono innocui " subito dopo aver detto quelle parole, se ne pentì. Cos'era questa improvvisa gentilezza? 

" Chi? I cittadini modello di questa fantastica cittadina? Ci vuole ben altro, te lo assicuro. Sono altre le cose che mi preoccupano " 

" Tipo? " chiese.

" La morte.. - Danaë si rabbuiò, come se davanti a sé ci fosse il vuoto. Il vampiro pur non guardandola in volto, se ne accorse. Poi lei si riscosse - la solitudine " continuò.

" Fammi indovinare poi cosa viene, l'amore? " chiese lui per sdrammatizzare la situazione. Di solito avrebbe liquidato una donna in men che non si dica, o al massimo se ne sarebbe nutrito avidamente. Non sapeva perché, ma quella sera era disposto a fare due chiacchiere con una perfetta sconosciuta, anche se la conversazione fosse stata tremendamente banale e con dilemmi così umani da affrontare. La risposta di lei non tardò ad arrivare.  

" L'amore è l'ultimo dei miei problemi "

" Mhm, fammi indovinare di nuovo, cuore spezzato? Beh, sei fortunata qui non troverai praticamente nessuno di interessante.. a parte me, s'intende " ammiccò, ma più che per interesse lo fece automaticamente, perché era nella sua natura di pavone comportarsi così con le donne.

" No, purtroppo o per fortuna faccio parte di quell'insieme di donne che non ha alle spalle una favola d'amore strappalacrime o cose del genere. Ci sono solo io e basta " 

" Allora sei una di quelle che 'meglio sole che male accompagnate' eh? È così evidente " iniziò a prenderla in giro. 

" E da cosa denoti quest'interessantissima teoria? E se fossi io a non voler nessuno tra i piedi? - Danaë smise di camminare, ma al contrario si sporse verso di lui, fino a lasciare solo qualche centimetro tra i loro volti. Damon doveva ammettere che quella ragazza sembrava aver un bel caratterino - La maggior parte degli uomini è del tutto inutile. Non ho ancora capito di che percentuale fai parte tu però " disse poi allontanandosi e riprendendo a camminare. Quando si allontanò però la sua mano sfiorando il braccio del vampiro prese una forte scossa. Contemporaneamente l'immagine di un corvo nero le apparve davanti agli occhi; due secondi dopo scomparve così come si era materializzata, lasciando posto a quei due occhi blu intenso. 

Il vampiro doveva darle atto del proprio coraggio. Poi si ricordò che non sapeva che lui fosse un essere soprannaturale e storse un po' il naso al pensiero che comunque non le incutesse nemmeno un po' di paura. In quell'ultimo istante però si accorse che qualcosa era cambiato nello sguardo della ragazza, il volto si era fatto più pallido e i suoi occhi lo facevano sentire nudo, come se davanti a lei fosse senza maschere, senza segreti. Poi lei si ricompose faticosamente, guardando preoccupata dritto davanti a sé, allontanando quegli strani pensieri. 

" E tu invece? " la voce della ragazza lo risvegliò dai suoi. 

" Io cosa? "

" Anche tu sei uno che sta meglio da solo? Eppure dovrebbe esserci la fila, o sbaglio? " 

Non nascose a se stesso che quel complimento velato lo lusingò, ma passò oltre. Non gli andava di parlare di questioni amorose, almeno non delle proprie. 

" Diciamo che sono uno spirito libero, ecco " risposta enigmatica tattica, che altro non fece se non incuriosire ulteriormente la ragazza. 

" Non dirmi che tu sei uno di quelli con una storia strappalacrime, vero? " 

Damon irrigidì la mascella e lei se ne accorse. 

Ci fu silenzio per qualche momento: mentre la ragazza continuava a camminare con gli occhi puntati verso di lui, Damon rimase con lo sguardo fisso davanti a sè.

" Non sono fatti miei, scusami - iniziò lei - è che non pensavo che.. Non volevo neanche ridicolizzare chi ha una storia da raccontare, ma, cioè, scusami "

" Certo che tu parli parecchio per essere un'emarginata " la punzecchiò.

" Solo con chi voglio. Se chiedi in giro ti diranno esattamente l'opposto di me " 

" Oh, ne sono sicuro "

 

" Non-ci-credo.. Tu, qui! - una voce familiare si fece avanti dall'oscurità e raggiunse i due in un batter d'occhio - Che ci fai qui? " 

" Ma che accoglienza calorosa, Caroline, sai, tu non mi sei mancata per niente " 

" Idem. Beh, che ci fai qui? Elena non c'è, Stefan non te lo ha detto? Scommetto sia stato troppo occupato ultimamente.. " cos'era quella, gelosia? 

Danaë ci stava capendo davvero poco in quella conversazione, ma la cosa certa era che senza dubbio questa 'Elena' doveva aver avuto a che fare con Damon, magari erano queste le cose di cui non voleva parlare. 

" Perché tutti pensate le stesse cose qui? Non posso tornare a casa mia e basta? Ma come siete sospettosi. Lo so che ci sperate sempre, ma non farti troppe illusioni " disse crogiolandosi in un'espressione di sfida. 

" Spero proprio di no, guarda. Ora è finalmente felice " 

" Sì, sì, auguri e tanti figli maschi. Cosa vuoi Caroline? " non lo diede a vedere, ma un piccolo, minuscolo pezzo del suo cuore s'infranse. 

" Niente. Solo raccomandarmi con te. Mystic Falls è un posto tranquillo ora, e si sa che quando arrivi tu.. Ma tu chi sei, a proposito? " Caroline si accorse dopo due minuti abbondanti della presenza dell'altra ragazza e si bloccò, dal momento che percepì che era un'umana. 

" È una mia amica "

" Ah beh, allora - sorrise spavalda Caroline - Aspetta, ma tu sei quella.."

" Esattamente "

" Stavo per dire.. " 

" Stavi per dire 'la strana del negozio voodoo', lo so come mi chiamate in città, non preoccuparti "

" No, non volevo dire quello. Figurati, io non ho nessun problema, anzi le str.. le chiromanti mi stanno simpatiche, te lo assicuro! " cercò di cavarsela Caroline, che aveva platealmente fatto una pessima figura.

" Ma che bambina cattiva! Non devi essere così scortese " la canzonò Damon.

" Beh, io vado - annunciò Danaë - avrete un sacco di altre cose da dirvi, cose che io non dovrei ascoltare " sorrise a Caroline. Se n'era accorta quindi che qualcosa non tornava? 

" Ma no non c'è alcun segreto " 

" Assolutamente " ammiccò Damon con poca convinzione.

" Ci vediamo ragazzi - quando si fu allontana aggiunse - E, Caroline, passa in negozio così posso confezionarti una bambola per qualche tua amica cattiva " 

" Questa tipa mi fa raggelare il sangue sempre di più " sussurrò sorridendo a denti stretti verso l'altro vampiro.

" Sai, mi piace "

" Ma se è stata una stronza! "

" È proprio per questo che mi piace ". 

 

 

  
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