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Autore: Giuly_2905    20/02/2017    1 recensioni
Scena tra Remus e Nimphadora che precede l'inizio della seconda guerra magica, che si svolge ad Hogwarts.
Remus/ Nimphadora.
una voce ricca di preoccupazione e stanchezza, ruppe quegli attimi di silenzio.
*
La barriera, che proteggeva la scuola, si infranse e figure incappucciate invasero il castello. Dominava il caos, ma in mezzo a esso si riuscivano a scorgere due mani, che si fondevano in un'unica cosa.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kingsley Shacklebolt, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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C'erano molti studenti che correvano da tutte le parti; la paura animava le persone. 

Nella torre del castello, quella di Astronomia, c'erano alcuni studenti di Hogwarts che, insieme agli Auror, stavano aspettando l'esercito del Signore Oscuro marciare verso di loro. 

Molti alunni e docenti stavano fuori, a proteggere il castello e a creare una barriera in grado di poter fermare, temporaneamente, gli attacchi del nemico. L'angoscia si uní alla paura, scatenando dentro le persone una folle sete di vendetta per gli amici morti prematuramente per mano dei Mangiamorte. 

Ad illuminare il castello di una luce sovrannaturale ,fu la barriera innescata dai maghi e dalle streghe accorsi in aiuto degli altri combattenti. Quella barriera non era una semplice e innocua protezione, ma era anche simbolo di speranza: finché tutti quelli che si trovavano nel castello avessero avuto la forza e il coraggio di credere nel bene; nessuno sarebbe riuscito a distruggerla. Mentre la barriera incominciava a scendere lentamente sul castello, in modo da creare una cupola, gli spettatori si godevano la visuale ammirando lo spettacolo di luci , e per pochi attimi il silenzio sostituì il rumore. 

Una persona in particolare fissava la barriera in un modo al quanto strano: se da una parte si sentiva protetto e al sicuro; dall'altra vedeva in essa anche la distruzione.
 La luce che emanava era così pura e cristallina, sembrava il chiarore della luna riflesso sull'acqua; forse era proprio questo che lo spaventava: la luna. 

I suoi pensieri furono interrotti da una voce profonda e sicura che disse << Eccoti qui Remus!sono venuto quassù perché mi hanno detto che servivano dei rinforzi>> 

Remus si giró verso l'uomo e sorridendo disse << Perché ? Io sono in grado di proteggere la zona da solo. Non lo credi anche tu Kingsley?>>. 

L'uomo si avvicinò di più a Remus e, sotto la luce emanata dalla barriera, il volto divenne visibile: aveva la pelle scura, calvo, dal fisco robusto e massiccio. Era tutto il contrario dell'altro mago, questi era più magro, slanciato e sembrava stanco; anche se tra i due era il più giovane. 

I due maghi poi, si misero a parlare del più e del meno; come se non stessero per andare in guerra. 
Chiaccheravano tranquillamente , come dei vecchi amici seduti davanti ad un tazza di Thé. Kingsley, ad un certo punto, domandó a Remus di sua moglie e del bambino. Il volto del mago più giovane, che poco prima sembrava triste, appena sentì nominare il nome di quelle due creature, ebbe come una specie di trasformazione: si illuminó e l'uomo fece un sorriso a trentadue denti.

 << Stanno bene. Anche se Nymphadora é ancora leggermente scossa per la morte di suo padre. Oltre ad occuparsi del bambino si deve anche preoccupare della madre: da quando suo marito é morto, Andromeda non riesce a dormire tranquillamente la notte. Nell'ultimo periodo é tornata quella che era prima anche grazie a Teddy, suo nipote>> disse Remus.

 << Edward sta bene, quindi? Mi hanno detto che ha i capelli blu come il mare, e che é un metamorfomagus. Ha ereditato questa capacità da Tonks.>> chiese l'altro uomo. 

<< Si,  sta bene. Quante volte ti ho detto che puoi chiamarlo Ted, o addirittura Teddy?>> 

I due maghi, poi si guardarono e risero, sovrastando il chiacchiericcio di sottofondo. 
Ad interrompere il bel momento fu Dean: un ragazzo di 17 anni, che domandó loro se servissero dei rinforzi. 

 << Si, vai ad avvisare altri Auror e... >> ma il mago non riuscí a terminare la frase perché Lupin lo bloccò con queste parole << E' la qualità delle proprie convinzioni che determina il successo;non il numero dei seguaci...>>

 Il mago dalla pelle scura guardó l'uomo e incuriosito chiese << E chi l'ha detto?>> 

Remus, ammirando i confini della barriera sussurró  << Io >>. 

Kingsley, fece un smorfia di approvazione e si mise a fissare anche lui la luce che emanava la "cupola magica". 

Passarono attimi di silenzio, che si alternavano con il rumore dei respiri pesanti dei maghi che si trovavano sulla torre di Astronomia. 

<< Remus... Remus >> una voce ricca di preoccupazione e stanchezza, ruppe quegli attimi di silenzio. 

L'interessato si giró verso colei che l'aveva chiamato e  vide una figura correre verso la sua direzione, come se lui fosse una torta al cioccolato appena sfornata. 

L'immagine della donna si faceva sempre più nitida a poco a poco che si avvicina all'uomo. 

Quando si trovarono ad un palmo di distanza, la donna gli buttó le braccia al collo e lo strinse forte, come se lui fosse la cosa più preziosa che possedesse. Lui, dall'altro canto ,non si comportó in maniera diversa; aveva riconosciuto l'identitá della strega, fin dal primo momento: quando lo aveva chiamato. 

Dopo il lungo abbraccio, Remus si staccó lentamente e fissó la donna con occhi pieni di terrore e amore; poi, con voce secca balbettó<< Cosa ci fai qui Dora? Non dovevi restare a casa con nostro figlio? Non voglio che ti faccia del male. Torna subito a casa, te ne prego.>> 

La moglie lo guardò con uno sguardo di comprensione, ma rispose decisa << Io rimango con te. Il mio posto é al tuo fianco, cioè dove mi trovo adesso. Se tu combatti, combatto anche io. Niente e nessuno mi farà cambiare idea.>>

 Remus cercó di controbattere, ma Nymphadora devió il discorso << Hai visto Harry?>>

 Il marito la guardó in tralice e sorridendo rispose<< Sei sempre la solita Dora.  Si, ho visto Harry. Era molto tesò e giù di morale; ma appena ha visto Ginny si é subito ripreso. Sono proprio innamorati quei due! Teddy é con tua madre?>>

 Nymphadora fece di si con la testa e poi si guardarono negli occhi, perdendosi. 

Il momento magico terminò quando una voce fredda e sibilante eccheggió per tutto il castello. Era Lord Voldemort. << Non mi avete consegnato Harry Potter, quindi siete pronti a morire. Adesso I miei uomini attaccheranno la scuola e uccideranno chiunque si frapponga tra loro e il Ragazzo.>> 

I due coniugi si voltarono verso la barriera e la guardarono  spaventati.

 << Prepariamoci al peggio>> e dopo aver detto questo, Kinglsely si allontanò dalla coppia.

 Incantesimi colorati si frantumarono sulla "cupola", producendo suoni melodici. Remus e Dora si allontanarono di poco l'uno dall'altro  e rimasero a fissare la luce della barriera. 

Mentre i nemici cercavano di penetrare nel castello, nelle menti dei due sposini si affollavano pensieri felici. 

Entrambi ripensarono al giorno del loro matrimonio : 
"Il mago, per quell'occasione,portava un bellissimo smoking;mentre la strega indossava un bellissimo abito rosino, con la scollatura a cuore. Entrambi ricordavano benissimo il momento in cui Dora inciampó nel suo abito, mentre percorreva la navata della chiesa. Lupin si precipitò subito da lei, chiedendole se si fosse fatta male e subito dopo, guardandolo, lei scoppió in una risata fragorosa e cristallina. Remus amava quella risata, faceva ridere chiunque ed inoltre era pura e sincera."

I maghi dentro al Castello cercavano di rinforzare la protezione; ma i due innamorati avevano la testa altrove. 

*
(Flashback)
Un uomo, sulla quarantina, stava camminando avanti e indietro per un corridoio. 

Delle urla strazianti provenivano dall'unica porta dell'anticamera, che era chiusa. 

L'uomo ,ad ogni urlo che si sentiva, chiudeva gli occhi e appoggiava la mano destra sul cuore, pregando. 

Dopo un po', stanco di camminare, si sedette per terra, appoggiandosi alla porta e tiró fuori un bastoncino di legno decorato nei minimi dettagli da cui uscirono delle luci e dei fili colorati: era una bacchetta. 

Passarono attimi di silenzio, in cui il mago posava ripetitivamente l'orecchio sulla porta; al minimo rumore si sarebbe catapultato nella stanza, dove sua moglie stava partorendo. 

L'ostetricamago uscì poco dopo e diede il permesso all'uomo di entrare nella stanza. 

Il mago non se lo fece ripetere due volte, con un' agilità pari a quella di un ghepardo, si precipitò dentro. 

La scena che si ritrovó davanti era bellissima: una donna, sulla trentina, teneva in braccio un bambino appena nato. 

Aveva gli occhi chiusi e agitava in aria le piccole manine. Era paffutello, con una ciocca di capelli azzurri sulla testa. 

L'uomo si emozionó per quella visione paradisiaca; qualche lacrima scese lungo le sue guance, lasciando dei solchi. 

<< Non é bellissimo?>> chiese la strega.
 << Si, lo é. É uguale a te. Mi sa che sia un metamorfomagus come te Dora. Guarda ha i capelli azzurri!>> 

La donna sorrise e chiese al marito di sedersi vicino a lei e di prendere in braccio il figlio. 

L'uomo si sedette sul letto e prese in braccio il figlio ,per contemplarlo da vicino. 

Non riusciva a smettere di piangere; quella creatura così indifesa, che teneva tra le sue braccia, era il frutto di un amore sincero, forte e anche difficile. 

Soprattutto difficile.

Nessuno poteva negare che, prima di questi attimi di felicità, la situazione tra i due era molto difficile. 

Remus, essendo un lupo mannaro, aveva paura di sposarsi con Nymphadora perché temeva di toglierle la felicità. 

Lei, però, era sicura dei sentimenti che provava e per quanto cercò di evitare questo amore, non ci riuscì. 

Lei aveva scelto, tra tutte le persone, Remus Lupin : un lupo mannaro. 

Lo amava perché era saggio, intelligente, forte e timido. Era premuroso e si preoccupava di tutto e di tutti.

 Anche il mago cercó di nascondere, all'inizio,  quello provava. Ma amava Dora più di sé stesso.

 Adorava sia i suoi pregi, che i suoi difetti: la sua goffaggine, la forza che trovava anche negli attimi più bui, il suo fare scherzoso. Era anche testarda, quando voleva ottenere qualcosa c'è la faceva; insisteva, faticava. 

Remus non credeva di meritarsela, si domandava sempre che cosa avesse fatto per meritarsi una donna come lei.

Il loro amore era più forte di qualsiasi ostacolo.

La paura più grande di lui? Quella di non essere l'uomo perfetto per Nymphadora. 

Aveva paura che il figlio diventasse come lui, cioè un lupo mannaro. Ma non fu così. 
La paura più grande di lei? Di essere troppo poco per Remus, di non essere abbastanza.

Nessuno avrebbe creduto che il mago prendesse in braccio il bambino; invece vedere tutti e tre su un unico letto,  così vicini, era proprio una bella visuale. 

Adesso erano una vera e propria famiglia. 

Remus si avvicinò alla moglie e la bació dolcemente,poi rimase a fissarla mentre lei cantava una ninna nanna al loro bambino.

*

Urla di terrore e paura riportarono alla realtà i due coniugi, che si ricomposero e tirarono fuori le bacchette. 

La barriera stava per essere frantumata, mancava poco ormai; questione di pochi minuti e il nemico avrebbe invaso il castello portando con sé distruzione e morte. 

Remus e Nymphadora non riuscivano a non pensare a Teddy: che cosa avrebbe fatto se entrambi fossero morti? Avrebbe capito? 

Avevano troppa paura di quello che presto sarebbe successo; ma insieme c'è l'avrebbero fatta, come avevano sempre fatto. 
Con l'amore tutto può succedere, l'amore é più forte di qualsiasi altra cosa. Soprattutto se si trattava di un amore come il loro: sarebbe vissuto per sempre; in eterno.

Dora e Remus si guardarono intensamente negli occhi, che per l'ultima volta si sarebbero illuminati d'amore e pronunciarono due semplici parole, una promessa sincera <<  Ti Amo >> dissero. 

Subito dopo si  tesero le mani, quelle che non reggevano le bacchette, e riuscirono a stringerle. 

La barriera, che proteggeva la scuola, si infranse e figure incappucciate invasero il castello. 

Dominava il caos, ma in mezzo a esso si riuscivano a scorgere due mani, che si fondevano in un'unica cosa. 

I due proprietari emanavano una luce incandescente, che sovrastava l'odio del nemico. 

Piano piano le mani di Nymphadora e Remus si allontanarono, come se una forza sovrannaturale cercasse di separarli.  

Quando le due mani si staccarono, la luce si spense e portó via con sé anche le loro anime; lasciando nei loro occhi  il buio totale.







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Spazio autrice:

Salve a tutti, questa è la mia prima one-shot su questa adorabile coppia. Spero che la storia vi piaccia e che non sia caduta nel banale, ma soprattutto che i personaggi siano IC. Ho deciso di mischiare un po' alcuni eventi del libro con quelli del film. 
Accetto le critiche, soprattutto se esse sono costruttive.
Se avete voglia lasciate una piccola recensione.
A presto e ringrazio chi utilizza un po' del suo tempo per leggere questa os 
   
 
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