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Autore: DJ_AmuStar    22/02/2017    2 recensioni
Neve.
Cadeva lentamente davanti agli occhi di Kuroo, facendogli tornare alla mente un fiume di ricordi.
Ricordi nei quali è presente il suo amico Kenma ed una persistente domanda: "Facciamo un pupazzo di neve?"
One shot ispirata dalla canzone del film Disney "Frozen"; "Do you want to build a snowman".
Può essere tranquillamente letta sia dai fan della KuroKen che dai semplici sostenitori della Brotp.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Do you want to build a snowman?"

 
Neve.
Kuroo aveva alzato gli occhi per un attimo dal libro di Inglese ma ne era certo. Quella che vedeva cadere lentamente fuori dalla finestra, era candida neve.
Era il mese di Dicembre del suo secondo anno di liceo. Il ragazzo stava studiando nella sua stanza, in preparazione di un test che avrebbe avuto di lì a pochi giorni.
Nonostante fosse normale vedere la neve in inverno a Tokyo, quella visione lo prese alla sprovvista. Da quanto dicevano le previsioni meteo, non la si sarebbe vista fino a Natale.
Eppure eccola lì, fiocco dopo fiocco che si posava nel giardino davanti casa sua. Stava nella periferia della città e la cosa non gli dispiaceva; almeno era una zona tranquilla in cui abitare e aveva avuto modo di conoscere il suo amico Kenma, nonché vicino di casa.
A ripensare al moretto più piccolo di lui, Kuroo si perse nei propri ricordi distraendosi dallo studio. Appoggiò il mento sulla mano, sospirando e guardando fuori dalla finestra il paesaggio che lentamente si faceva sempre più bianco.
Si ricordò come al tempo delle elementari, in quello stesso periodo dell’anno, era andato da Kenma tutto entusiasta per giocare insieme con la neve. Tutto imbacuccato con cappello, sciarpa e guanti, era andato a bussare a casa dell’amico.
La madre di quest’ultimo, come al solito, gli aprì la porta dicendogli di andare al piano di sopra,  dove avrebbe trovato il più piccolo in camera sua a giocare coi videogiochi.
Kuroo, una volta arrivato al piano superiore, bussò alla porta della suddetta camera con entusiasmo.
- Kenmaaaa! Fuori sta nevicando, ti va di venire fuori a giocare?? Possiamo fare una battaglia a palle di neve! - disse il corvino accennando un ghigno, già meditando di sommergere il poveretto sotto un cumulo di candida polvere gelata.
- No grazie, non ci tengo. Tanto so già che ci rimetto io se accetto. E poi mi ammalerei di sicuro. - si sentì di risposta da dietro la porta.
Il più grande storse la bocca. Probabilmente ormai lo conosceva abbastanza da capire le sue intenzioni? Probabile. Ma poi non era detto che si ammalasse e per un raffreddore non era morto mai nessuno.
Ci pensò un po’ su e poi provò con un’altra tattica.
- Kenma? Ti va di fare un pupazzo di neve?? Eddai è divertente! - fece entusiasta Kuroo, pensando di aver trovato un buon pretesto per far uscire il più piccolo da camera sua.
- Ho detto di no. E poi non mi piace la neve e fa troppo freddo fuori, quindi mi dispiace ma resto qua. - disse per tutta risposta il moretto.
Il corvino rimase a fissare la porta con sguardo deluso e pure un po’ indispettito. Insomma, chi è che odia la neve a questo mondo?!
Di solito sarebbe stato più insistente, ma c’era qualcosa nella voce di Kenma che lo fece desistere dall’aprire la porta e trascinarlo fuori a forza come faceva di solito in altre occasioni. Decise così di lasciar perdere per quella volta, lasciando in pace l’amico.
- Ok…allora ciao. - fece Kuroo per poi allontanarsi dalla porta.
Per tutto quell’inverno non riuscì mai a trovare occasione per giocare con Kenma da quell’episodio. Cominciò pure a chiedersi se avesse fatto o detto qualcosa di male. In fondo erano grandi amici (almeno a detta del più grande), eppure in quel periodo era come se non lo fossero più. Il più piccolo se ne stava sempre chiuso in camera sua e si rifiutava di uscire fuori di casa per giocare con lui, suo unico amico. Kuroo avrebbe voluto sapere perché, ma quella domanda rimase senza risposta. E quando non ci furono più pretesti per giocare con la neve, Kenma ritornò quello di sempre.
I ricordi di Kuroo fluirono a un altro momento della sua vita, ricollegato a quello di prima.
Lui solo in casa, fuori la neve che cadeva copiosamente senza interruzione. Aveva iniziato il primo anno delle medie e ormai erano passati diversi inverni da quando aveva per la prima volta proposto a Kenma di andare a giocare fuori con la neve; e ogni anno ritentava incessantemente di riproporglielo.
“Andiamo a fare un pupazzo di neve! Non deve essere per forza un pupazzo eh.”
Ormai era diventato un mantra. Ma come risposta riceveva sempre un “No” o “Va via”.
Pure il giorno prima ci aveva provato e il risultato era rimasto invariato. Gli sarebbe andato bene qualunque cosa per passare un po’ il tempo insieme in quel periodo dell’anno, come di solito facevano in altre occasioni.
La casa senza i suoi era cosi silenziosa e…noiosa. Così noiosa, che si era messo a parlare con le foto di famiglia appese sui muri quando non era a studiare o non sapeva che altro fare. Il tempo non passava mai. Di solito quando si annoiava stava con Kenma.
Avrebbe potuto benissimo trascinarlo fuori a forza quando andava a chiamarlo, ma c’era sempre quel qualcosa che lo bloccava, che gli diceva che avrebbe sbagliato a forzarlo in quel caso.
Passarono altri inverni, fino ad arrivare a quello presente.
La neve aveva ormai imbiancato tutto il quartiere. Il flusso di ricordi di Kuroo si fermò. Il ragazzo sospirò e si appoggiò sullo schienale della sedia portandosi le mani dietro la testa. Dall’inverno del primo anno delle medie, il corvino non aveva più provato a proporre a Kenma di fare qualunque cosa durante quel periodo. Ormai sapeva bene quale risposta avrebbe ricevuto.
- Mi chiedo comunque…perché sia così restio a uscire fuori durante i giorni invernali… - pensò ad alta voce Kuroo.
- Di chi stai parlando caro? -
Il ragazzo sobbalzò e voltandosi vide la madre sulla soglia della porta, con una pila di vestiti in braccio. Si era scordato che era Sabato e che sua madre quindi non era al lavoro.
- Ah! Mamma sei tu…mi sono spaventato. - fece il corvino, per poi sospirare. - Comunque mi riferivo a Kenma…ripensavo a quando provavo a chiedergli di uscire fuori a giocare con la neve da piccoli, ma lui rispondeva sempre di no. Non ho mai capito perché…-
La madre del ragazzo appoggiò i vestiti del figlio sul letto, per poi voltarsi con le mani sui fianchi.
- Oh? Davvero? …che sia per ciò che successe anni fa..? - fece pensierosa.
- Mh? Che intendi dire mamma? - chiese curioso Kuroo.
- Ah, probabilmente non te lo ricordi perché eri piccolo e non giocavate ancora insieme. Kenma-kun a 5 anni era rimasto tutto il giorno fuori a giocare con la neve, ma fu imprudente a non tenere il cappello e la sciarpa per tutto il tempo. Si ammalò gravemente e rischiò di morire poverino. In fondo è sempre stato cagionevole di salute e si affatica facilmente. Per fortuna è sopravvissuto, un po’ grazie alle cure dei dottori dell’ospedale e un po’ grazie a pura e propria fortuna. -
Il ragazzo a quelle parole spalancò gli occhi, come se una realizzazione amara lo avesse travolto. Avrebbe dovuto intuirlo, ma al tempo era solo un bambino. Non poteva capire.
In quello che fu meno di un secondo, prese la sua decisione, alzandosi e andando all’ingresso di casa.
- Ma…Tetsurou dove stai andando?? Non dovevi finire di studiare? - domandò sua madre raggiungendolo in fondo alle scale, presa alla sprovvista dalla reazione del figlio.
- Scusa mamma, finirò di studiare domani! In fondo il test è Lunedì! Vado da Kenma, devo parlargli. - rispose il ragazzo mentre si infilava le scarpe.
Si mise il cappotto e il cappello, non scordandosi la sciarpa e i guanti, ed uscì di casa lasciando la madre interdetta.
Il corvino corse a casa dell’amico e bussò.
- Oh? Kuroo-kun sei tu! Cercavi Kozune? E’ al piano di sopra. - fece la madre di quest’ultimo aprendo la porta, sorridendo cordialmente.
- Grazie mille signora Kenma! - rispose Kuroo accennando un inchino e levandosi le scarpe e il cappello.
- Ma…Kuroo-kun il cappotto…! -
- Non importa signora Kenma, tanto usciamo fra poco! - fece il ragazzo sorridendo con il suo ghigno poco raccomandabile, a cui però la donna era abituata da quando quest’ultimo era bambino.
Il corvino salì le scale e poi si fermò davanti la porta dell’amico bussando in modo deciso.
- Kenma so che sei lì dentro e so perché mi hai sempre detto di no quando ti chiedevo di uscire fuori con la neve! -
Il corvino sentì un gemito di sorpresa provenire da dietro la porta.
Poi silenzio.
- E dunque? Cosa cambia? - sentì poi per risposta il più grande.
- Cosa cambia? COSA CAMBIA?! Come pretendi che io possa capire certe cose se tu non me ne parli?? Sai benissimo che io ci sono sempre per te! Siamo amici! Io sono il tuo solo amico, e tu sei il mio migliore amico. Perché sì, lo sei. Se non ci siamo noi due l’uno per l’altro, chi altro dovrebbe esserci in questi momenti?! -
Kuroo riprese fiato, per poi continuare con più calma appoggiando una mano sulla porta.
- So che tu hai paura di ammalarti di nuovo, e so anche quanto tu sia pigro e odi il troppo freddo. Ma questa cosa la devi superare Kenma! O apri la porta e ti fai aiutare, o giuro su chi vuoi che stavolta niente mi fermerà dall’aprirla e trascinarti fuori a forza come quando ti porto a giocare a pallavolo in giardino! -
Nessuna risposta arrivò dall’altra stanza. Probabilmente era stato un po’ troppo…”duro”, visto pure il trauma che poteva aver subito Kenma in quell’episodio passato. Così provò a riproporre la stessa cosa che gli aveva proposto in tutti quegli anni.
- ….Facciamo un pupazzo di neve insieme? -
Aspettò. Aspettò che succedesse qualsiasi cosa.
Quando ormai stava per perdere la pazienza e entrare a forza in camera del moretto, la porta si aprì lentamente.
Kenma spuntò da dietro lo spiraglio creato a sguardo basso, poi lo alzò con fare poco convinto.
- …Kuro*…sono al primo anno di liceo e tu al secondo. Non siamo un po’ grandi per fare pupazzi di neve in giardino? -
Il corvino accennò un ghigno.
- Beh non è mai troppo tardi no? E poi potrei dire la stessa cosa per la tua paura. -
- Mh…come vuoi. Salvo la partita e arrivo… - fece ancora un po’ titubante.
Kuroo sorrise.
- Finalmente mi hai aperto tu la porta. -
 
 
*Kuro per chi non lo sapesse è il modo in cui a volte Kenma chiama Kuroo. Information powered by Haikyuu!! Wiki

 
 
 
.:Angolo dell’autrice:.
Salve a tutti! Io sono DJ_AmuStar e questa è la mia prima One-shot nel Fandom di Haikyuu!! ^^.
L’ispirazione è arrivata quando meno me lo aspettavo. Ero in macchina e ascoltavo la musica, quando mi è passata sull’ipod come canzone “Do you want to build a snowman” cantata dal cast della Disney.
In quel momento ho avuto come un flash. Kuroo e Kenma. In un certo senso mi ricordava loro in qualche modo. Così è venuta fuori questa one-shot, che può essere ben apprezzata sia dai fan della coppia che dai semplici sostenitori della loro bromance.
Personalmente parlando, anche se non è fra le mie OTP, apprezzo molto questa ship (soprattutto dopo aver visto le fanart che sono absdhsgcbjdc). Quindi spero che…nonostante sia da tanto tempo che non scrivo e nonostante il fatto che questa sia una storia semplice la possiate apprezzare! Lasciate commenti ^^
  
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