Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: xZivaDavid    03/06/2009    3 recensioni
L’inferno era passato. Le urla. Il pianto… Singhiozzavo tra le sue braccia, per dieci minuti buoni non mi mossi.. Poi alzai lo sguardo e lo vidi vicino, troppo, per il mio impulso. Ero attratta da lui, come una calamita… -va meglio?- mi chiese, serio e preoccupato. Sentii il suo respiro caldo. Non riuscii più a trattenermi, e quasi involontariamente mi avvicinai. Anche lui fece lo stesso. Portai le braccia al suo collo, mentre il suo naso mi sfiorò la guancia. Sorrisi, poi avvicinai ancora il mio viso, a sfiorargli le labbra.
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Una porta sbattè. Io aprii violentemente gli occhi. Ci impiegai un po’ a capire dov‘ero. Poi ricordai. Guardai davanti a me. Ero sopra il petto di Joe. Era ancora addormentato. Senza svegliarlo mi alzai e raccattai i miei vestiti da terra. Entrai in bagno e feci una doccia. Asciugai i capelli velocissimamente e andai in camera a vestirmi. Dopo essermi sistemata, mi infilai gli stivali in piedi, appoggiata ad un comodino. Fu allora che sentii le coperte muoversi. Mi girai, e vidi che il mio Joe era sveglio. Gli andai vicino e gli scoccai un bacino sulla guancia. -buongiorno!- dissi vivace, sedendomi sul letto. -giorno, amore!- mi rispose lui. Il suono della parola amore detta da lui per me era il più armonioso mai sentito. Volevo che lo ripetesse all’infinito…l’avrei registrato, forse! Si sedette, guardandomi fisso. -che c’è?- chiesi piano. -nulla…solo…pensavo di essere molto fortunato…- Mi avvicinai a lui. Mi prese la mano. -ad averti conosciuto.- finì, un filino più triste. L’avvertii nell’aria. Come l’altra volta…no!!! No. Non volevo un altro addio. -quando riparti?- mi chiese, mentre facevo di tutto per restare serena. -dopodomani.- risposi, la voce rotta. -altri due giorni con te. Pronta???- Lo guardai e piegai la testa di lato, camuffando uno sbuffo con una risata… -pronta a che?- chiesi. -a stare con Joe Jonas.- mi disse. Mi sentii svenire dalla felicità. Annuii abbracciandolo. -forza vestiti o ci scopriranno! Ricordati…- mi bloccai spalancando gli occhi. Che avevo fatto? Ero un mostro? Lui capì all’improvviso, e la sua espressione si fece seria come la mia. Gli avevo strappato qualcosa di troppo importante per lui… …qualcosa che doveva restare con lui fino al matrimonio… Sarei stata odiata??? -tranquilla…- mi disse lui, come se mi avesse letto nel pensiero. Eravamo in simbiosi, noi due?? Potevamo capire l’uno dell’altra con uno sguardo?? Mi sorrise accarezzandomi i capelli. La dolcezza di quel gesto mi fece sfogare,e iniziai a piangere. Non feci caso alle lacrime, neanche quando Joe mi abbracciò più forte. Dopo dieci minuti ero calma. -sono un essere orribile.- mi dissi, guardandomi allo specchio della camera. Lui scosse la testa. -sei la cosa più bella che mi sia mai accaduta.- -ma che dici, per colpa mia tu…...tu…- non riuscii ad andare avanti, Perché sentii il suo dolce sapore invadere il mio. Risposi al bacio. -ora capisci?- mi disse, accarezzandomi la guancia -quanto conti per me?- -senti anche tu quello che sento io, quando ti sfioro, quando mi sorridi, quando le tue labbra toccano le mie?E quando cerco di resisterti??- Annuii sicura. Sapevo perfettamente a cosa si riferisse. Io accennai un sorriso, poi tornai energica. Mi alzai dal letto e mi avvicinai alla porta. -ora vestiti tranquillo, io aspetto qui fuori!!- lo avvisai. Sentii lo scrosciare dell’acqua della doccia, poi dopo 20minuti aprì la porta. Era bellissimo. Aveva dei jeans D&G grigi ed una maglia a righe orizzontali bianche e nere. Ai piedi le all star nere. Aveva pettinato i capelli perfettamente. Sorrisi non potendo restare indifferente di fronte a tale bellezza. Mi sorrise di ricambio. Uscimmo dal camper fregandocene del mondo, e mi portò in caffetteria. Ci sedemmo fuori, in un tavolino appartato. Ordinammo due cappuccini all’italiana e due croissant. Facemmo tranquillamente colazione, poi io legai i capelli in una coda alta. Ci dirigemmo in una piazza fatta di ciottolati, quando vidi un’edicola italiana. Presi per mano Joe imbarazzata e corsi verso il negozietto. Dall’entrata, vidi subito molti giornalini che in copertina ritraevano me e Joe. Cavolo. Li presi tutti, mentre la tipa mi guardava. In uno lessi: “ieri all’anteprima di Camp Rock c’era anche lei. Ragazza scura e carinissima, beccata dai nostri giornalisti con il cantante dei Jonas Brother, Joe Jonas. Alcune persone presenti nei dintorni del cinema dicono di averli visti abbracciati. Che ci sia qualcosa di tenero tra i due???” Scioccata. Ero scioccata. Misi quello e gli altri giornali nella borsa, poi io e Joe ci sedemmo nel bordo di una fontana. -hai letto?- gli chiesi. Lui annuì. -l’immaginavo…- Io feci spallucce. -che m’importa??Ho la cosa più bella del mondo!- Gli baciai la guancia. Poi accesi il cellulare…11chiamate perse. Cavolocavolocavolo!!! Richiamai casa… -pronto?- rispose mia madre. --pronto ma!-- Joe mi fece il solletico…--ahahah….come va?[fermo Joe!!]-- -tutto bene e tu?? Perché non rispondi al telefono??- chiese minacciosa. --pfttt[smettila!] mi sono appena alzata! Comunque ora devo andare…ciao!-- -ciao a domani notte…!- --mh……-- -tu tu tu tuuuu- Poi mi voltai verso il mio amore. -ma che sei scemo??- dissi, scherzando. Poi lui si avvicinò e annullò le distanze tra i nostri visi. Restammo a baciarci per un po’. Mi prese in braccio, poi in un orecchio mi sussurrò… -andiamo, ti porto in giro!- io sorrisi. Mi portò nei negozi più ricchi di Londra. Dior, Valentino, Chanel…solo la scritta sul muro, dorata e brillantinata, mi lasciò impressionata. Era possibile che la gente fosse tanto ricca??? Entrammo ed io scioccata da tanto lusso mi guardai intorno, Poi Joe mi portò al piano superiore, strapieno di vestiti carini. La commessa sgranò gli occhi vedendomi vestita così…strana Per un negozio del genere, dovevo esserlo sicuramente. Guardai tutti quei vestiti fantastici e ne rimasi estasiata. Tanta bellezza poteva essere reale?? Tuttavia non mi mossi, per non essere troppo invadente. La commessa prima mi guardò dalla testa ai piedi, Poi si immerse a cercare dei vestiti adatti. Me ne portò circa 50, tutti di colori o sfumature diverse, Mugugnandomi…-li provi!- Io deglutii…-tutti??- forse la mia faccia non sembrò troppo disperata. Li poggiai tutti su un divanetto, e ne scelsi 10 da provare. Del resto erano tutti fantastici!!! Prima ne provai uno, rosa, che già dal colore non avrei comprato ma su insistenza della commessa presi lo stesso. Non era brutto, di certo. Lungo fino al ginocchio con un piccolo spacchetto di lato. La parte superiore non troppo scollata ma sicuramente larga. Lo esclusi. Poi ne presi uno blu elettrico. Mooolto carino. Tutto in raso, un corpetto con le spalline fini ed un fiocco dietro sotto il seno, la gonna corta e a piccole balze che rimaneva voluminosa e distaccata rispetto alle cosce per via del raso sotto. Lo misi in sospeso. Gli altri otto furono un totale disastro che li scartai. Troppo grandi, troppo accesi, troppo voluminosi. Scelsi il blu elettrico. Lo preferii nero. La commessa bionda lo prese dal magazzino. Fantastico. Alla fine chiesi il parere di Joe. Mi sorrise e sussurrò…-a pennello…- Sorrisi e l’abbracciai. -lo prendo.- disse. Non me lo sarei mai aspettata. -g-grazie!- dissi sconcertata. -figurati!- rispose. Uscimmo soddisfatti dal negozio. -grazie!- gli sorrisi di nuovo e mi prese per mano. E mi abbracciò. Sentii il suo respiro sul mio. Lo volevo troppo!! Alzai gli occhi verso lui, che mi sfiorò la punta del naso. -tu sei tutta una sorpresa!- mi disse, dolcemente. Gli sorrisi dolcemente, mentre dissi… -ed io invece aspettavo da tempo il mio angelo…bè…l’ho trovato!- Mi accarezzò 1pò i capelli. Non riuscii a non essere così sincera… Poi lui mi chiese… -che programmi hai per stasera?- Io finsi di riflettere, per prendere tempo… -mh…nessuno…- risposi infine. -ti andrebbe di venire con me nella festicciola agli studios??- Non me lo feci ripetere due volte!!!!!!=) -così avrai un’occasione d’oro per sfoggiare il vestito!- -certo…- Andammo a mangiare in un ristorante romantico, a lume di candela. L’unica cosa chiara però di quel posto fu l’insegna… “LittleStars*” pareva un posto così raffinato! Sarebbe stato perfetto se una massa di fan non fossero entrate subito dopo noi e non ci avessero costretti a fuggire!!!!! Mi accompagnò in hotel senza che me ne accorgessi. -allora passo alle 6!- -ok, mi faccio trovare pronta- Gli diedi un ultimo bacino, poi salii nella mia camera. La numero 108… girai piano la chiave senza accorgermi d’essere in un Hotel a 5stelle… Presi il cellulare, e, buttandomi sul letto, composi un numero. --pronto??-- mi rispose una vocina dolce. -Angy?- le chiesi -non indovinerai mai!- --oh, invece si! Sei su tutti i giornali!-- -cosa? Non immaginavo che la notizia si diffondesse così in fretta!- --eh già Joina! Ma ora mi dici tutto dettagliatamente!-- Sbuffai. -ok…che vuoi sapere?- chiesi --non è che per caso…?-- -non riuscirei a mentirti!- iniziai. ---quindi la risposta è??--- sentii anche un’altra voce che speravo di sentire, Ma non in quel momento! -Cleme? Ci sei anche tu??- ---sì Monochiza!--- ridacchiò. -Eddai non è così vero!- ---noooo!--- Sbuffai ancora. --allora??-- -sì!- risposi felice. --CooooooSa?-- ---non ci credooo!--- -non credeteci!Però io non mento…ed era così dolce!!- --dai, dicci almeno se stai solo con lui o anche con gli altri due!-- Spalancai gli occhi…che??? -e questa dove l’avete tirata fuori??- --hai il Cioè a portata di mano??-- chiese Angy. Mi sporsi a prenderlo dalla borsa. -sì.- dissi. ---ok, allora vai a pagina 18--- mi avvisò Clem. -oh mio dio.- rimasi abbastanza stranita solo dal titolo. “tutti per una….una per tutti??” In primo piano io e Joe abbracciati, poi sotto io e Kevin in terra mentre ci sorridevamo (non mi ricordavo neanche di aver sorriso!!!) e nella pagina destra io e Nick che ridevamo a crepapelle… Oh Mio Dio Un ondata di orrore mi prese e mi si dipinse in viso. “qui in primo piano è illustrato il tenero momento di coppia dei due, Joe Jonas e dell’italianissima a quanto si dice Flavia…che opportunità per questa ragazza!!!” Che strano che un giornale mi trattasse bene…! “Ed ancora Il giovane Kevin Jonas e Flavia in terra mentre si scambiano un dolce sorriso eloquente…ma bella, a che gioco stai giocando???” Oltre l’umiliazione per quelle paroline che iniziarono ad infilarsi nel mio cuore come gli spilli nelle bambole woodoo, sentivo il sottofondo teso dei respiri delle mie amiche… La rabbia si unì agli altri sentimenti, e dalla mia bocca uscì un sonoro gemito che sembra quasi pietoso… Perfino loro avevano avuto dei dubbi su di me… -ragazze???- sussurrai piano…-voi…come avete fatto a crederci??- Chiesi stupita. --ehm…-- risposero loro, il silenzio mi dava sui nervi. -ciao ciao. E Grazie.- chiusi lì, per non starci male. Ma calcai la parola Grazie… Poi bussarono alla porta. “ci mancava solo questa! Ed ora chi sarà mai?” pensai incavolata nera. Sbuffai aprendo quella maniglia dorata… Mi apparve davanti una donna di minimo 1,80m… -Salve signorina…un pacco per lei.- Presi quel pacco infiocchettato. Pesava un po’. Mi voltai a salutare la donna ma mi accorsi ch’era già sparita. “va bè…” pensai… “non sembrava dell’umore giusto comunque” Posai il pacco sul letto e mi sedetti affianco. Controllai alla ricerca del bigliettino, e non mi ci volle molto a trovarlo. Del resto in mezzo al quel dorato sorgeva rosso vicino al fiocco. Aprii la busta e lessi. “ciao bambolina. Aprili. Sono convinto che ti piaceranno. Ti servivano…!!! Ti voglio bene. Joe” La curiosità sembrava essersi appropriata della mia mente. E veloce come non mai scartai il pacco ed aprii la scatola. Conteneva due -fantastiche- scarpette nere, delle decolleté con un nastrino nella caviglia. Le provai. Mi stavano perfettamente… Poi vidi anche un altro pacchetto all’angolo della scatola. Lo aprii piano e scoprii che erano un paio di occhiali da sole bellissimi!! Ray Ban bianchi a mascherina… Li provai..rimasi quasi incredula scoprendo che erano perfetti! non avevo mai trovato un solo paio di occhiali da sole che mi stessero così bene! Guardai l’ora…le 5! Oddio!!!!! Era tardissimo! Presi il vestito e lo indossai. Poi le scarpe e mi sistemai capelli. Alla fine passai al trucco. Le sei arrivarono e passarono. Sei e cinque. E dieci…e un quarto. Iniziavo a non sperarci più. Stavo seduta sul letto guardando malinconicamente verso la finestra… Quando bussarono alla porta. Mi precipitai ad aprire e per poco non inciampai per i tacchi. Uff ma trovare un paio di ballerine carine no, eh?? Un cameriere si inchinò e mi disse -la limousine è arrivata.- Spalancai gli occhi. Limousine??? Nessuno mi aveva parlato di limousine!!! Portai la testa di lato, poi mi accorsi del ritardo… Presi cappotto ed occhiali da sole e scesi velocemente le scale. Arrivata alla hall, la sorpresa. Mi trovai davanti Nick e Kevin, che mi guardarono come se non avessero mai visto una ragazza in vestito. Sorrisi. -ciao…- disse Kevin, imbarazzato. Nick mi guardò male. Oddio. Capii tutto. Nick sapeva…Nick sapeva! Era una catastrofe! -dov’è…Joe?- gli chiesi, tentando di rompere la tensione. Ma mi rispose sempre Kevin. -ti portiamo nel camper. Lui è lì. Poi potrete…- Ma il riccio si mise in mezzo. -…divertirvi.- Deglutii. Abbassai lo sguardo. -allora possiamo andare??- chiese l’autista. Entrammo nella limousine. Io guardavo tutto con estrema curiosità. Pochi minuti dopo eravamo arrivati. Scesi dalla macchina, ma Nick mi prese per un braccio scendendo anche lui. -senti…- tentai di spiegargli ma mi zittì. -per favore, Flavia, per favore, ascoltami.- Io annuii. -non è affar mio, ma so che è successo. Ed io non ti do la colpa.- Ed allora perché vedevo rabbia ed odio nel suo sguardo?? -preferivi non fossi io, vero??- chiesi. Capì dove volevo arrivare. -non ce l’ho con te…sto cercando di spiegartelo!- -ed allora perché…- ma non finii mai quella frase, poiché la limousine ripartì. Ero in mezzo alla strada, sola. Era buio. Tentai di raggiungere il camper lì vicino. Ma sentii dei passi tutt’intorno a me. Riuscii a malapena a voltarmi che sentii delle risate e caddi a terra, Spinta da qualcuno. Non riuscii a rialzarmi, però li vidi. Erano in 4, tutti con i volti coperti e dei teli neri sui vestiti. Poi uno, dagli occhi azzurri come il cielo, mi prese gli occhiali e li scaraventò via. Mi prese il viso tra le mani, poi mi fece rialzare e di nuovo in terra. La schiena doleva per i colpi datomi con delle fruste. Poi Un altro mi prese una ciocca dei capelli e li tagliò. Ma quella era la mia ultima preoccupazione. Perché, se questi mi stavano picchiando, non veniva nessuno ad aiutarmi?? Sentii quello dagli occhi azzurri dire ad un’altra che ero io. Continuarono a colpirmi, sentii la stoffa del vestito strapparsi mentre mi spingevano in continuazione, le gambe tremare per i calci. I tacchi delle scarpe si ruppero. Sentii due ridere di gusto mentre mi lasciarono a terra mezza morta. La schiena sanguinante, una guancia gonfia, una buona parte di capelli più corta, le gambe piene di lividi, un viso spaventato e bagnato di lacrime. Mi rialzai a malapena quando vidi aprirsi la porta del camper. -Joe…- sussurrai mentre lo vidi correre verso me. Mi prese in braccio mentre continuavo a singhiozzare e mi portò dentro. La sicurezza che ora non mi sarebbe successo nulla di male prevaleva ma non riuscivo a non piangere. *cap. delle disgrazie per la poveretta!!!* mi dispiace 1pò, ma senza ciò il sentimento tra i due non potrebbe rafforzarsi...bè non anticipo nient'altro... e vi dico solo...Recensitee!!! °oOFiammaOo°
   
 
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