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Autore: verok    22/02/2017    0 recensioni
"Puoi restare" mi sorrise calorosamente e di getto lo abbracciai. Ricambiò.
Sentivo le sue braccia avvolgermi il corpo e stranamente mi sentivo a casa. Come se qual ragazzo fosse tutto per me.
Da quel momento tutto cambiò. Quel tunnel infinito si interruppe e potei vedere la luce.
Il suo sorriso.
Park Jimin.
[JiKook]
Genere: Demenziale, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Park Jimin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprii piano gli occhi sentendo le ciocche dei capelli muoversi
"Hey" sussurrò il ragazzo che si trovava a gattoni sopra di me.
Deglutii spaesato e feci vagare lo sguardo, per non incontrare il suo, ma mi cadde sul pezzo di pelle scoperto. Il lembo della maglietta era appoggiato a me, permettendomi di andare direttamente all'inferno.
"Che c’è?" Contornò il mio viso con l'indice, facendolo scorrere leggero e delicato. Poi andò sulla fronte e passò al naso, fino ad accarezzare le mie labbra.
Avevo il cuore a mille ed ero sempre più confuso e spaventato. Non riuscivo a ricordare niente, se non l'abbraccio dello hyung la sera.
Come ci ero finito nella camera di Jimin??
Schiusi d'istinto le labbra, sentendo la sua pelle a contatto con la mia
"Jimin..." sussurrai
Mi guardava intensamente negli occhi come non aveva mai fatto. Quelle fessure erano diverse dal solito. C'era qualcosa di strano, una sfumatura nuova. Sembrava come in una sorta di trans
"Jimin?" Lo richiamai alzando leggermente la voce
"Sshhh" fermò il dito ancora contro le mie labbra e si chinò su di me.
"Jimin!" Urlai cercando di spintonarlo. 
Mi ero sempre fatto filmini mentali su come sarebbe andato un nostro ipotetico bacio, ma mai me lo sarei immaginato in questo modo. Prima volevo dichiararmi e poi, se fosse stato lo stesso per lui, lo avrei baciato delicatamente lasciandomi trasportare dal momento.
"Fermati" strizzai gli occhi e quel contatto sparì. 
Gli riaprii e vidi mio cugino
"Cosa ci fai nel mio letto moccioso?" Mi guardò con la sua tipica aria superiore
"Ma, ma" mi guardai in torno spaventato. Dov'era sparito Jimin??
Il ragazzo davanti a me incrociò le braccia in attesa di una risposta
"Non capisco... prima ero da Jimin e adesso sono qui...."
"Questa è la più pessima scusa che ti sei mai inventato"
"Ma hyung!"
Improvvisamente si dissolse come se fosse polvere.
Sobbalzai portandomi a sedere. Ero tutto sudato ed avevo il fiatone.
"Aaaaaa" urlai quando vidi Hoseok hyung ad una distanza ravvicinata, intento ad esaminarmi la faccia
"Aaaaaaa" urlò di rimando. 
"Hyung?"
Si appoggiò una mano sopra al cuore, come se volesse calmarlo col solo tocco.
"Tutto a posto?" Si avvicinò lentamente, con il suo modo di fare quando i cani gli abbaiano contro e lui vuole accarezzarli a tutti i costi.  Mi porse un bicchiere d'acqua e una pastiglia "per il mal di testa... ieri hai preso una bella sbronza" 
L'afferrai e bevvi tutto d'un fiato
"Cosa stavi sognando?"
"Non lo so...." abbassai lo sguardo ripensando al sogno di poco prima
"Jungkook...." mi chiamò. Continuai a guardare un interessante punto del tappeto con dei disegni rossi
"Glielo devi dire Jungkook, non puoi continuare così"
"Ma hyung! Se poi non mi vuole più??" Dissi con quasi le lacrime agli occhi
"Non pensarla così. Jimin continuerà a volerti bene e lo sai benissimo. Anche se non ricambia i tuoi sentimenti non vuol dire che non ti vorrà più. Tra poco dovrebbe arrivare, l'ho invitato a cena. Quindi carino e coccoloso ok?? Non sopporto l'idea di averti ubriacato!"
"Cena?? Quanto ho dormito??"
"Oh! 16 ore" sorrise calorosamente e spalancai gli occhi. Davvero avevo dormito così tanto??
"Tranquillo... Nam una volta ha dormito 24 ore consecutive" si alzò dal divano e si diresse in cucina
E adesso chi era sto tipo?
"Nam?" Lo seguii a ruota
"Oh si non lo conosci.. eravamo vicini di banco al liceo.. non lo sopportavo, ma ricordo che dormiva sempre sul banco e la vecchia di matematica gli lanciava i gessetti ahhaha"
"Cooomunque" mi guardai attorno cercando del cibo "sto morendo di fame.. cosa c’è per cena?"
"Cucino io, felice eh???" Finì di fare il fiocco ai due cordoncini del grembiule a fiori e prese una sedia. Ci sali' sopra ed afferrò alcune scatole
"Cos'è?"
"Ramen istantaneo"
"Ah!" Alzai gli occhi al cielo. Mi mancava lo hyung che cucinava. L'ultima volta aveva lasciato una torta in forno 3 ore e la casa era diventata una ciminiera. Mi aveva chiamato disperato e sul punto di chiamare i pompieri. La sera lo andai a trovare e la puzza di bruciato è stata la prima cosa che avevo avvertito. Sul terrazzo il cadavere di quella che doveva essere la torta di compleanno di Taehyung, ancora all'interno dello stampo, anch'esso bruciato.
"Sei impossibile.... se ordinassimo una pizza?" Saltai seduto sul tavolo di legno 
"Pensi sempre alla pizza te!" Mi puntò il cartone come minaccia 
"Almeno non fai esplodere la pentola!"
Scoppiai a ridere alla mia stessa battuta e mi presi la pancia tra le mani
"Ahhaaha molto divertente" mi diede le spalle e tolse il grembiule "dico a Jimin di passare in pizzeria" 
"Aaawww grazie hyungggg!!" Lo spettinai per poi scappare sul divano. Accesi la tele e mi misi a guardare un cartone a caso. 
Nella mia mente ricominciarono ad affluire le immagini della sera precedente: Jimin che sorrideva, Jimin che rideva con sopra Taehyung, Jimin che non si accorge che gli avevo mentito, Jimin.... Jimin sopra di me, Jimin che mi guarda
"Buuu!!!" Hoseok mi spintonò facendomi cadere sdraiato sul divano
"Hya hyung!!!!" 
"Aishhh questo ragazzino" sospirò
"Sai... una volta io e Namjoon ci odiavamo. Lui cercava di mettermi sempre i bastoni tra le ruote e io facevo di tutto per rendergli la vita impossibile. Un giorno entrambi volevamo far colpo su una ragazza, ma questa aveva già il fidanzato. Così presi due bicchieri di punch e in uno ci misi del sonnifero. Namjoon passò di lì e mi tolse dalle mani il bicchiere destinato al ragazzo. Dopo poco si addormentò e fui costretto a trascinarlo in un aula a caso. Rimasi con lui tutto il tempo e al risveglio tentò di picchiarmi. Poi ci guardammo negli occhi e iniziammo a ridere, per la bizzarra situazione. Chiacchierammo per un po' e da quel momento diventammo grandi amici" mi guardò con un enorme sorriso, ricordando quell'episodio.
"E perché' mi racconti questo?" Aggrottai le sopracciglia non capendo dove volesse arrivare
"Se hai un obbiettivo e ti si impongono degli ostacoli, devi fare di tutto per superarli e ottenere ciò che vuoi.  Devi fare tesoro di tutte le esperienze ed utilizzarle in futuro. Anche se alla fine non hai quello per cui hai lottato, nel profondo sei cresciuto e una parte di questo rimarrà sempre con te" si fermò un attimo, come a cercare le giuste parole "se vuoi che Jimin sappia cosa provi e se lo vuoi realmente, devi lottare e superare la tua insicurezza. Non devi avere paura di Yoongi o Taehyung, come io ce l'avevo di Namjoon e del ragazzo. Alla fine ho conosciuto quella ragazza e siamo diventati buoni amici. Cosi' se anche te provi a parlare con loro, sono certo che saranno comprensivi e ti aiuteranno. Se Jimin non ti ricambia, sono certo che rimarrete ottimi amici. Cosi' ti sentirai piu' libero ed avrai accanto tre ragazzi stupendi"
Rimasi ammutolito per il discorso dello hyung. Non lo avevo mai sentito dire una cosa cosi' seria e profonda. Mi limitai ad annuire, schiudendo le labbra.
"Driiiiiin driiinn!!!!"
"Oh! Eccolo" sul volto di Hos era tornato il suo solito sorriso e saltello' andando ad aprire la porta.
"Pizzaaaaaa!!!!!!!" La voce squillante di Jimin raggiunse i miei timpani ad una velocità elevata e mi fece trasalire. Ero felicissimo di poterlo rivedere e potevo sentire una miriade di farfalle svolazzare nello stomaco. Al tempo stesso mi sentivo in colpa, per la sera precedente. Averlo lasciato così ed aver trascorso la notte fuori casa senza avvisarlo, mi faceva stare male. Tra noi non c'erano segreti. O almeno, così volevo fargli credere.
"Ho preso le vostre preferite. Quattro stagioni e piccante.. la mia è alle patatine" sfregò le mani per riscaldarle e poi le soffiò "non sembra ma fuori fa ancora freddo"
"Bhe non è ancora estate Chim" rispose  Hoseok prendendo delle birre dal frigorifero
"Ciao Kookie" mi salutò come suo modo di fare. Alzando la mano nella mia direzione e sorridendo 
"Ciao.." sussurrai abbassando lo sguardo. Non riuscivo a guardarlo negli occhi.
"Lo sai che lo hyung se n’è andato a Ibiza?" Jimin si mise seduto su una sedia a caso
"Quel bastardoo!!" Hos infilzò la pizza e la tagliò violentemente "quando torna mi sente" 
"Ahhaha sai com’è fatto" si portò alla bocca una patatina
"Certo... mi piomberà in casa e mi sbratterà sotto al naso le foto!" 
"Sei geloso??" Lo punzecchiò lo hyung puntandogli la forchetta
"Ppffff certo che no" lo dileguò con un cenno di mano e finì il pezzo di pizza 
"Sisi.. comunque ha assunto nuovo personale.. perché' non ti presenti?" 
"Cooosaaaa?? E perché' non mi dice niente" Hoseok quasi si ingozzò 
"Forse ha paura che gli bruci la pizzeria ahhahaa"
"Aaa ma la piantate?? Tutti con questa storia davvero" lo fulminò.
Io non ci stavo capendo niente. Rimanevo in silenzio ad ascoltare la conversazione. Erano sempre divertenti i loro battibecchi.
"Kook tutto bene??" 
"Eh?" Jimin mi riportò alla realtà
"Non hai toccato la pizza..." disse con tono triste, mentre mi guardava preoccupato.
Non mi ero accorto di aver passato dei buoni 15 minuti a fissare quegli ovali rossi e bianchi. Stringevo forte le posate, come se avessi paura che scappassero. Mi sentivo strano, come arrabbiato a sentirli parlare tutto il tempo di quel Namjoon. Bhe.. fortunato lui che se n’è andato a Ibiza, vorrei tanto esserci anch'io.
"Non ho fame" mi alzai e mi diressi in bagno, chiudendomi dentro.
Cosa cazzo mi sta succedendo? 

~~~

"Kookieee... posso entrare???" Cantilenò Jimin dall'altra parte della porta. Mi girai dall'altra parte del letto, sommergendomi nelle coperte.
"Heyy..." la porta si aprì lentamente, rivelando la flebile luce del corridoio. La figura dello hyung si stagliava proiettata sul pavimento come un'ombra scura.
"Lo so che sei sveglio" richiuse la porta dietro di se e si avvicinò lentamente al letto. Sentivo i suoi passi leggeri risuonare sul pavimento e poi un tintinnio del vassoio appoggiato sul comodino. Aveva acceso la luce della lampada, che ora illuminava la camera in un clima romantico. Almeno così lo era per me. La condizione di luce per cui valeva la pena fare una confessione. In quel modo non avrebbe potuto vedere il rossore e l'imbarazzo che si sarebbero formati.
"Ti ho fatto una tisana" 
"Mn"
"Che hai?" Avvertii una pressione sul materasso, segno che Jimin era seduto affianco a me.
"Niente" sprofondai la testa nel cuscino
"Kook...." mi scosse appoggiando una mano sulle mie spalle. Tremai a quel contatto caldo e dolce. Come faceva a farmi sentire così protetto con un semplice gesto?
"Lo sai che a me puoi dire tutto"
"Hyung......" mi girai appena con gli occhi umidi. Ero diventato troppo sentimentale dopo la sbronza.
"Hey perché piangi??" D'istinto lo abbracciai. Lo strinsi possessivamente nelle mie braccia e nascosi il viso nell'incavo del suo collo. Potevo sentire il suo profumo.
Cocco e vaniglia. 
Volevo provare quell'insieme di gusti. Sentire che effetto aveva sulle mie papille degustative.
Volevo assaggiarlo.
Assaggiare quelle labbra rosa, le guance da bambino. Volevo costruire una danza fatta di baci e carezze.
Lo Volevo.
Volevo.
Impugnai il tessuto della sua maglia e lo strinsi nei palmi delle mie mani. Continuavo a respirare il suo profumo e ad ascoltare i suoi movimenti sulla mia schiena, le sue parole di conforto.
"Hyung.." mi staccai leggermente, giusto per guardarlo negli occhi "sei mai stato innamorato?"
Vidi crearsi sul suo viso un'espressione di panico, che poi sparì sostituita da una seria
"Perché' me lo chiedi?" 
"P-perché' credo di esserlo...." abbassai lo sguardo, puntandolo sulla sua clavicola semi scoperta
"Uao! E dimmi.. chi è la fortunata?" Sorrise felice.
In quel momento sentii il cuore rompersi in tanti frantumi e un peso mi crollò addosso. Gli occhi ripresero a lacrimare sempre più intensamente.
Volevo gridargli che era lui la persona che amavo, che avrei voluto avere sempre accanto. Tutto quello che mi uscì fu un mugugno incomprensibile, prima di riabbracciarlo e scoppiare a piangere.


Ma in realtà Jimin sapeva cosa era davvero successo al minore e che la sera precedente aveva bevuto nel tentativo di non pensarlo. Per qualche strano motivo il cuore  aveva preso a  battere più forte del normale, mentre una sensazione di calore lo invadeva.
"C-cosa" aveva balbettato al telefono
"Mi dispiace tantissimo Jimin" continuava a ripetere la voce dall'altro campo "solo che non sapevo che avesse già bevuto"
La mente gli era rimasta bloccata a quella conversazione avuta nel pomeriggio. Nella sua testa, continuava a martellare incessantemente quella piccola frase uscita involontariamente dalla bocca dell'amico.
"Jungkook è fottutamente innamorato di te" aveva detto Hoseok "e io l'ho ubriacato! Da non credere"
"E' fottutamente innamorato di te"
"Innamorato di te"
"Di te"
"Di me..." si ritrovò a sussurrare seduto sul divanetto della pizzeria di Namjoon. 
"Sei solo?" Quando alzò lo sguardo incontrò quello di una persona, che tempo fa gli aveva detto che l'orologio è affascinante quanto ipnotico.
Era bastato uno sguardo, per capire a cosa si riferisse.
Per lui quello era Jungkook.
Così come per Jungkook, quello era Jimin.



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Eccomi finalmente tornataa!! Sto avendo settimane davvero piene con lo studio e non so come stia sopravvivendo.
L'episodio di Hos che brucia la torta mi è successo personalmente...
Mia madre è uscita di casa dicendomi che c'era la torta salata in forno, ma io me ne sono completamente dimenticata e sono uscita a mia volta. Quando ho realizzato il tutto, erano passate ben 3 ore e la casa era invasa dal fumo. C’è voluta una settimana prima che se ne andasse del tutto la puzza... fortuna che poi mi sono decisa ad imparare a cucinare ahhaha..
Anche a voi sono successe cose strane in cucina?? Ditemi di siiii
Ok mi sono dileguata fin troppo.. al prossimo capitoloo :))
Vero~
 
   
 
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