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Autore: GiuliCare94    23/02/2017    3 recensioni
[Chloe Montez]
Prefetto, Corvonero. Ha sempre avuto una sola regola: niente Quiddich («è uno sport barbaro e pericoloso!») e – soprattutto – niente giocatori di Quiddich («Siete dei trogloditi di prima categoria! Credete che tutto ciò che volete vi sia dovuto, arroganti e prepotenti!»).
[James Potter]
Giocatore di Quiddich, Grifondoro. Ha tutte le (buone, ovviamente!) intenzioni di rettificare la regola di Chloe e quale modo migliore di quello di convincerla che lui è molto più di quello che sembra?
Trenta baci per trenta giorni, ovviamente.
ESTRATTO DAL 2 CAPITOLO
«Incredibile» borbottò tra sé Chloe «Adesso cos’hai intenzione di fare, hm? Trovare il modo di infiltrati in tutti gli aspetti della mia vita, Potter?»
«Precisamente, sapevo che c’era un motivo se eri una Corvonero! Mi hai scoperto! Colpevole.»
«Oh dacci un taglio, Potter, cosa vuoi davvero?»
«Esci con me?» chiese impassibile.
«No! Non se ne parla neanche!»
«E allora continuerò col mio piano originario» si scrollò nelle spalle, spalmando la marmellata su una fetta di toast.
«Cosa: cercare di convincermi baciandomi una volta al giorno? Odio dirtelo, ma non funzionerà»
«Beh un uomo può sperare, no?» Chloe inarcò le sopracciglia stupita dalla sua filosofia.
«Te l’avevo detto che erano uno spettacolo, no?»
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: James Sirius Potter, Rose Weasley, Roxanne Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo primo
LA SCOMMESSA – bacio n.1
Chloe entrò nello scompartimento, seguita a ruota da Mina, che si preoccupò soltanto di chiudere la porta scorrevole alle loro spalle, Audrey – che era rimasta nello scompartimento – alzò per un momento gli occhi al suo libro, osservando l’amica mentre si passava le mani tra i capelli e si mordeva un labbro imbarazzata, lanciò un’occhiata interrogativa verso Mina che non la degnò neanche di uno sguardo prima di lasciarsi cadere sul sedile con un:
«Dio! Quello è stato super eccitante e giuro, Chloe, che se il buongiorno si vede dal mattino quest’anno sarà un anno senza precedenti!» Chloe le lanciò solo un’occhiata incredula:
«Scusa? Non ti preoccupa minimamente quello che è successo là fuori?» domandò, portandosi i pugni ai fianchi, Mina si scrollò nelle spalle:
«Che cosa mi dovrebbe preoccupare? – domandò, mentre Audrey chiudeva il proprio libro improvvisamente estremamente interessata alla loro conversazione – il fatto che tu e James Potter per poco non limonavate nel bel mezzo del vagone davanti a tutti?» Audrey le riservò un’occhiata sconvolta (con tanto di bocca aperta), Chloe alzò gli occhi al cielo:
«Non stavamo per limonare nel bel mezzo del vagone!» si difese immediatamente Chloe, con tanto di “virgolette” e uno sguardo deciso.
«Ovviamente no – replicò sarcastica Mina inarcando un sopracciglio perfettamente rifinito col trucco – ovviamente sembrava solo che steste per limonarvi, come sembrava solo che tu abbia accettato di farti limonare ogni volta che gli va per un mese per dimostrare che lui-non-ha-ragione» Audrey era rimasta – letteralmente – a  bocca aperta  e la fissava sconvolta, Chloe alzò gli occhi al cielo sbuffando, lasciandosi cadere di fianco ad Audrey che continuava a fissarla in quel modo:
«Beh – rimbrottò, come una bambina – lui non ha ragione!» Mina inarcò un sopracciglio, per niente convinta: «E non ho semplicemente accettato di farmi limonare ogni volta che gli va per un mese, Min’»
«Mi dispiace distruggere la tua convinzione, tesoro, ma è precisamente quello che è successo, ti giuro Audrey si poteva tagliare la tensione con un coltello! Sono così fiera di lei!»
La questione era molto semplice: Chloe aveva due amiche pazze. Mina Douglas era la sua migliore amica, lesbica, ruba cuori e quant’altro, talmente a suo agio con la propria sessualità che l’aveva sempre spinta a essere più diretta e aperta per quanto riguardava la propria di sessualità; Audrey Michaelson – d’altra parte – era la classica ragazza casa-chiesa, ma quella reale, vergine fino al matrimonio ed estremamente introversa. Le sue amiche erano una un jedi votato alla pace e alla serenità (Audrey) e l’altra una signora dei Sith votata a trascinarla al lato oscuro (Mina), era riuscita a bilanciare entrambe… fino ad oggi, ovvero a quando non ci si era messo in mezzo anche James Potter.
«Potrei sapere esattamente cosa è successo?» domandò allora Audrey, evidentemente preoccupata per la sua migliore amica.
«Beh hai presente quando siamo andate alla ricerca del carrello dei dolciumi…»
 
«Devi ammettere che Sylvia Otton è diventata una vera bomba» Chloe scosse la testa di fronte all’atteggiamento dell’amica.
«Per favore delle cioccorane» chiese, gentilmente, alla vecchietta del carrello che gliele porse con un sorriso, il tutto mentre Mina continuava a fissare il didietro di Sylvia Otton che si allontanava con la bavetta alla bocca.
Chloe le schioccò le dita davanti al viso riportandola alla realtà e facendola uscire da qualunque fantasia stesse avendo:
«Lo giuro, Montez, un giorno diventerò uno spiritello dispettoso che ti impedirà di pomiciare con l’uomo dei tuoi sogni ogni singola volta»
«Peccato che tu non stessi pomiciando con Sylvia Otton»
«Oh non hai idea di che cosa quella biondina stava facendo nella mia testa, sarebbe stata la limonata del secolo»
Chloe scosse la testa divertita.
«Oh oh, trogloditi a ore dodici – borbottò mentre Mina comprava delle gelatine – vie di fuga?»
«Troppo tardi»
«Bene – fece sarcastica Chloe – allora faccia a faccia e li ignoriamo, sono troppo stupidi per accorgersene, no?»
«Qualsiasi cosa ti faccia dormire la notte, dolcezza» rimbrottò Mina, pronta a seguire il piano dell’amica. Così gli andarono proprio incontro – perfettamente ignorandoli – o almeno così credeva Chloe.
«Ehilà, bellezza» ovviamente la sua illusione di non dovere avere a che fare con dei giocatori di Quiddich era già andata in frantumi, si voltò con un sorriso condiscendente verso chi aveva parlato e chi ovviamente? James Potter, naturale: troglodita n. 1, il capo scimmione, il peggio della specie.
Inarcò solo un sopracciglio, mentre Mina se la ridacchiava in modo cospiratorio.
«Qual è il tuo nome, dolcezza?»
«Credevo che fosse “bellezza”, ma forse hai ragione è “dolcezza”» Mina alzò gli occhi al cielo, aprendo la propria confezione di gelatine e godendosi lo spettacolo.
«Oh sei una di quelle» fece Potter, probabilmente convinto di averla catalogata.
«Una di quelle
«Quelle che fingono di non apprezzare i complimenti»
«Oh perché suppongo che nel tuo cervello quelli fossero complimenti, ovviamente» fece lei, James fece un passo avanti nella sua direzione, ma Chloe non cedette terreno rimanendo ben piantata dov’era, Mina l’aveva davvero istruita bene si sentiva orgogliosa. James la squadrò la testa a piedi con un sogghigno sul viso:
«Certo che lo sono, dolcezza. Non sono molte le ragazze che possono dire di essere state chiamate “bellezza” da me»
«Oh mi sento così speciale!» alzò gli occhi al cielo Chloe, James fece ancora un passo in avanti e ora erano petto a petto, e lui la sovrastava di quasi una spanna.
«Dovresti – rispose sinceramente lui – allora che ne dici di trovarci uno scompartimento tutto nostro e conoscerci meglio?»
«Oh, tesoro, non vorrei conoscerti meglio nemmeno se io fossi una donna assetata e tu l’ultimo fottuto goccio di acqua sulla faccia della Terra»
«Oooooh, hai una certa bocca per essere una signorina – le disse – magari la possiamo mettere a miglior frutto, che ne dici, bellezza?» era scandaloso: il suo tono era davvero scandaloso.
Fred Weasley di fianco a lui ridacchiò e gli diede un pugnetto sulla spalla.
«Hmm, hmm – rispose lei, senza cedere neanche un millimetro, anche se la sua faccia era a pochi centimetri dalla sua – mi spiace, ho appena applicato il lip gloss e non vali la pena di rovinarlo»
«Scommetto di riuscire a farti cambiare idea»
«Su cosa, sul fatto che tu sia un troglodita di prima categoria che crede che tutto gli sia dovuto o sul fatto che vale la pena rovinare il mio lip gloss per te?»
«Entrambe le cose»
«Hmm e come pensi di fare, sentiamo?»
«Oh la maniera più primitiva del mondo, vedi, è molto semplice le labbra si increspano…» ora era veramente scandaloso, anche perché si stava sporgendo e Chloe poteva sentire l’odore della sua Cologna alla menta, gli posò una mano sul petto fermandolo:
«Non se ne parla, Potter»
«Oh andiamo! Scommetto di riuscire a farti cambiare idea solo baciandoti»
«Nah, nah! Non puoi farlo.» assicurò lei, James incrociò le braccia al petto e inclinò la testa di lato, scuotendo un ciuffo di capelli castani che gli copriva un occhio, inarcò un sopracciglio con aria di sfida:
«Scommetto di sì, invece. Dammi un mese, sarò un perfetto cavaliere solo un bacio al giorno» le disse «E sai cos’altro scommetto? Che quando avrò finito con te, non avrai più nessun problema con la situazione» lo disse con la voce più convinta che riuscì, Chloe mimò la sua posa, incrociando le braccia al seno (e no – non importa quello che pensate – James non ha fissato le sue tette! Per niente! E poi lui è solo una vittima innocente, sono loro che continuano a fissarlo, quasi quasi si sente un po’ in soggezione!) e scuotendo la testa:
«Non puoi farlo»
«Andiamo, Montez, ti sfido» e si sa, Chloe Montez non dice mai di no ad una sfida, e James riuscì a vedere – davvero – il momento in cui l’atteggiamento della ragazza cambiò radicalmente: i suoi occhi che prima lo fissavano quasi a volerlo mettere in ridicolo anche solo per aver suggerito una stupidaggine del genere, ora invece lo stava fissando come a capire se stesse bluffando così James allungò la propria mano inarcando un sopracciglio con aria di sfida, e Chloe la strinse con decisione.
 
«Ehi aspetta un attimo! – esclamò Chloe come folgorata – sapeva il mio cognome!»
«Sì – fece spallucce Mina – che c’è di strano?»
«Tipo che ha detto di non conoscere il mio nome e poi mi chiama per nome?»
«Esattamente, tesoro, come ci sei finita in Corvonero?» le domandò improvvisamente seria «Stava solo cercando di fare colpo e di fare il macho fingendo di non sapere chi fossi, probabilmente ti ha puntata da un po’» rispose con aria saputa.
«Cosa sai che io non so, Mina?» domandò Chloe improvvisamente sospettosa dell’amica, Mina fece nuovamente spallucce.
«Mina»
«Chloe»
«Andiamo! Dimmelo!» improvvisamente era diventata terrificante e Mina amava troppo la sua faccia per rischiarla per non dire a Chloe ciò che sospettava.
«Ok, potrei averlo beccato un paio di volte a fissarti l’anno scorso a Difesa» si arrese, sapendo che tanto Chloe l’avrebbe convinta a dire tutto comunque.
«Incredibile!» esclamò lei incrociando le braccia al seno e sbuffando.
«Quest’anno sono in minoranza, vero?» domandò Audrey con la sua vocina stridula e Mina ghignò malefica.
//oo//
«Oh ragazze devo andare! – esclamò a fine cena, vedendo i primi anni di corvonero messi già in fila che la attendevano – devo mostrare la strada ai bimbi»
«Oh come non ti invidio! – esclamò Mina alzando un sopracciglio nella direzione di Sylvia Otton al tavolo dei Tassorosso che divenne rossa come un pomodoro, Audrey la colpì su una spalla – ehi che c’è? Che ho detto?»
«Guarda che è un grande onore e responsabilità essere scelti come prefetti, sono sicura che se Chloe mantiene i voti l’anno prossimo sarà anche Caposcuola!»
«Io preferisco rimanere qui a rimorchiare se non ti dispiace, ma tu puoi andare con lei e i piccoli sacchi di urla» rispose Mina riportando la sua attenzione sulla sua nuova cotta, Chloe alzò gli occhi al cielo, ma le salutò con una mano dirigendosi verso i ragazzini.
«Allora! – iniziò quando li ebbe raggruppati tutti – benvenuti a Corvonero! Io sono Chloe Montez, il vostro prefetto ora vi indicherò la strada migliore per i dormitori, vi spiegherò come entrare nella torre Corvonero e risponderò a qualsiasi domande voi abbiate» i ragazzini annuirono così Chloe sorrise e cominciò:
«Bene, se non ci sono domande tanto per iniziare, seguitemi» ma qualcuno dal fondo della piccola folla di ragazzini si schiarì la gola, Chloe non lo aveva notato fino a quel momento, corrugò la fronte:
«Che vuoi Potter? Non dovresti essere con i Grifondoro?» i ragazzini si voltarono ad osservare il ragazzo con rinnovato interesse: era un Potter dopo tutto, Chloe avrebbe voluto vomitare davanti alle occhiate che gli lanciarono (oltre al fatto che le bambine avevano già una cotta – evidente – per lui).
«Dio, no! Ci pensa Rose ai marmocchi» ghignò lui: stava appoggiato a una colonna le braccia incrociate al petto, come se fosse proprietario del mondo! Che insopportabile troglodita!
«Okay e allora non dovresti essere coi tuoi compari trogloditi?»
«Mi ferisci, Chloe, vuoi già liberarti di me?» domandò lui: i ragazzini osservavano la scena con aperto interesse, ormai in corridoio erano rimasti solo loro – le altre case se ne erano già andate – Chloe si costrinse a mantenere la calma e non schiantarlo nel prossimo mese (doveva pur sempre dare il buon esempio!).
«Lo ripeterò un’altra volta: cosa vuoi Potter?» lui le fece segno con un dito di avvicinarsi e pur di toglierselo dalle scatole obbedì, avvicinandosi a lui e fissandolo con un’occhiata interrogativa, mentre incrociava le braccia al seno:
«Allora si può sapere che…» ma non finì mai di parlare, perché James le aveva catturato il mento tra l’indice e il pollice della sua mano destra e l’aveva avvicinata a sé posando le labbra sulle sue. Chloe rimase immobile, ammutolita, mentre sentiva le sue labbra calde e morbide posate all’angolo delle sue. Non seppe mai quanto durò, pochi istanti o pochi minuti, ma rimase sconvolta non lo credeva capace di un bacio casto o per lo meno non la solita limonata (che era ciò che si aspettava Mina). Lui si allontanò sorridendo alla sua espressione sbalordita:
«Buonanotte, prefetto perfetto» disse, andandosene senza lasciarle diritto di replica, Chloe era ancora lì ferma dove l’aveva lasciata quando sentì una voce infantile schiarirsi la voce, si voltò verso i ragazzini (che la fissavano con grandi occhi incuriositi) era stata una bambina a schiarirsi la voce: Chloe sentiva il viso in fiamme.
«Sì?»
«Era il tuo ragazzo?»
«Cosa? No! – esclamò – assolutamente, mai. È solo uno stupido. Come dicevo, seguitemi» fece e cominciò a guidarli attraverso i corridoi del castello, con la testa decisamente tra le nuvole.
 
«COSA! – esclamò Mina quella sera nel loro dormitorio – non posso credere di essermelo persa! D’ora in poi sarò la tua ombra, voglio vederli tutti!»
Chloe grugnì: James Potter aveva già iniziato a rovinare il suo anno.

Ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction :) L'idea a dire il vero è di mia sorella che mi ha quasi pregata in ginocchio di scrivere una storia con questa sua idea. Così eccoci qua, ovviamente qualunque cosa che riconosciate appartiene alla Rowling, a me appartiene solo la trama nei suoi sviluppi e i personaggi miei :3 E niente, avrei piacere se mi faceste sapere cosa ne pensate! Un bacio e alla prossima
 
   
 
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