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Autore: Ella_Sella_Lella    03/06/2009    1 recensioni
Le storie(Che possono essere a dupilici capitoli)sono per ogni peccato.(Alla fine sono collegate)
-Superbia(Kai Hiwatari)
-Avarizia(Queen)
-Lussuria(Mystel)
-Invidia(Mariam)
-Gola(Max Mizuharara)
-Ira(Boris)
-Accidia(Takao Kinomiya)
Spero leggiate ...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Mariam, Max Mizuhara, Takao Kinomiya
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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7 Peccati capitali

Kurenai88: Per cominciare scusa il mio ritardo, ma questo periodo non è nero, e una tonalità sotto, anzi forse è tutto l'arcobaleno, anzi bho, un colore mai visto prima, periodo assurdo, mi sa che non sopravivo.

Comunque, sono contenta che ti sia piciuta la mia Mariam-Chan, l'invida è una brutta cosa, specialmente nel suo caso, che significa non aprezzare se stessi, comunque il turno di questa volta è Max con la caramella arancio, spero ti piaccia anche questo( Ho dato una comparsa anche ha MYSTEL)

Ecco il nuovo capitolo.... Lo dedico a una persona a me molto cara, ME STESSA(dai scherzo) La dedico a MIA SORELLA, perchè oltre alla superbia(Che è sua di diritto) e anche molto golosa, decisamente tanto, tanto golosa,(Poi una settimana fa c'è stato il suo compleanno) ma io di più, per me il cibo è vita, cioè ci sono persone che MANGIANO PER VIVERE ed altre VIVONO PER MANGIARE ... 
Io faccio parte della seconda categoria, ma ironcamente sono intollerante al GLUTINE e al LATTOSIO(Faccio collasare, quando cerco qualcosa da mangiare), ma non ostate questo, sopravivo, mentre ricordo i bei tempi andati in cui mi mangiavo territorio e convento. Il positivo e che ho perso  quasi sei chili ...A ecco il capitolo, sul caro Max e la Maionese(Sbav)

*  


*
 Gola 

[Max]

Brooklyn per LUI, aveva scelto la caramella arancia, significava la gola. In fatti, lui amava mangiare, ma nulla di troppo eccessivo, Takao era sempre peggio di lui, ma dopo quella dolcissima Caramellina, Max era diventato un golosone di prima categoria, specialmente per la Maionese, sua dolce prelibata ossessione e povera era Mariam alle prese con le sue stramberie.

“Ma come fai?” disse nauseato Hilary, mentre vedeva Max, mettere una quantità immensa di Maionese, sull’ultima creazione di Salima, la rossa, aveva un talento unico culinario e a forza di scambiarsi le ricette con  Rei, era finita per infatuarsi del cinesino, ma questa è un'altra storia …

“Metto la Maionese sulla crostata!” aggiunse il biondo, addentando una vistosa pezzo di torta, Hilary ebbe quasi una crisi di vomito, lo stesso Salima, solo Takao non si stupì, Mariam era basita, il suo ragazzo amava più i dolci a lei. “Che altro c’è da mangiare?” aggiunse dopo essersi divorato tutta la crosta, insieme  a due barattoli di maionese, “Em … Crauti!” si limitò a dire Salima, un po’ sconcertata, prima di servirli quel piatto di verdure assurde, perfino Takao deglutì schifato  da quel abominevole visione.

Max, rovesciò mezzo barattolo di Maionese sui crauti e si strafogò come se fosse stato, un bambino del terzo mondo che non mangiava da mesi. Salima si coprì gli occhi, quella scena faceva troppo disgusto, Takao invece mise una mano davanti la bocca, per evitare una crisi di vomito, Mariam si alzò e andò via, deliberatamente, seguita a ruota da Hilary che aveva comunque un appuntamento con Kai.

“Se continui così … La perderai!” disse Salima, mentre affogava il suo disgusto in un bicchiere, ma il biondino la ignorò, non si rendeva conto, minimamente, che Mariam viveva di invidie e rimorsi, mentre lui rimpinzandosi di cibo, non l’aiutava, ma non era colpa sua, aveva un semplice appetito bestiale, paragonabile a nessuno. Max la ignorò, anzi non accennò alcuna risposta, ma tra un vegetale e  un altro, ci stava pensando. Da quant’è che aveva cominciato ad accusare quelli strani comportamenti?

Era partito tutto, dopo una strana sfuriata di Mariam, non ricordava bene su cosa aveva litigato, magari una cenetta a cui non era andato, per via di Emily, va be, comunque era stato un bizzarro pomeriggio, nel quale aveva incontrato Ming2(Alla seconda) una ragazza innamorata del casanova dei loro tempi, povera illusa, di sicuro lei non era la Francesca dei loro tempi. Così mentre chiacchierava con quella ragazzetta, un po’, anzi decisamente, snob, aveva incontrato il rosso mal pelo di quei tempi, no questo pensiero era completamente sbagliato, il ragazzo dai capelli rossi era spigliato e sorridente, forse un po’ inquietante, ma di sicuro non centrava molto con il personaggio verghiano.

“Posso offrivi una caramella! Una sola, però!” aveva detto, il rosso, Ming, quasi senza pensarci aveva risposto: “No! Grazie! Poi ingrasso!” quasi avesse capito, che era la caramella della gola, invece Max l’aveva accettata, dopo molti ripensamenti, quel ragazzo, che aveva detto di chiamarsi Brooklyn, l’aveva convinto a inghiottire quella caramella al  odor di fior d’arancio e al sapore d’arancio. Ma a primo impulso, non aveva provato alcuna differenza, tutto si era scatenato, dopo aver pranzato con Rei e Takao, dopo aver mangiato uno, squisito, piatto del cinesino, decorato con l’immancabile Maionese, un appetito bestiale l’aveva conquistato.

“Ba io vado!” disse Salima schifata alzandosi, come poteva Max nutrirsi così? Così mentre lei usciva dal giardinetto del ‘modesto’ Dojo Kinomiya incontrò, Mystel, sorridente entrare, davanti a quel ragazzo c’era solo una regola, devia lo sguardo, mai guardare quelle lastre azzurre come il cielo, nel quale ti  senti di poterci volare, così deviò apertamente lo sguardo, provocando una risata nel indo senegalese, tanta innocenza, l’aveva vista solo in Hilary, quella ragazza era così pura e senza macchia,anzi entrambe lo erano, solamente che a corrompere Hilary c’era Kai ed il re della superbia otteneva sempre ciò che voleva.

“Che fate?” domandò mentre guardava i due,  “Mangiamo!” risposerò all’unanime i due, Mystel scosse il capo,poi sussurrò: “Wow, sprecate le giornate in un modo unico!” proprio non lo capiva il comportamento di Max, il biondo americano disse: “Scusa io spreco le mie giornate mangiando e tu le sprechi …”, “Quello che faccio io, non è uno spreco … Te lo assicuro!” lo contraddisse il biondo indo senegalese, aveva usato un tono malizioso, quanto amava il suo vizio, non c’erano mai conseguenze o quasi mai. “Neanche il cibo è uno spreco!” disse Max, addentando un atro pezzo di fetta biscottata con sopra la maionese, che si era preparato, tra un crauto e l’altro, mentre Salima andava via e Mystel arrivava.

“Senti … Visto che preferisci fare l’amore  con un panino, invece che con lo schianto della tua fidanzata! Me la concederesti per una notte …” domando, scherzosamente, Mystel, cioè lo scherzo c’era, ma se Max scherosamente avrebbe accettato, Myestel non se lo sarebbe fatto ripetere due volte, in realtà se con quel americano non avesse stretto un così forte legame, avrebbe già sedotto la ragazza, ma l’amicizia sembrava essere più forte delle caramelle dei vizi. “Mystel! Non ti azzardare! Mariam è ciò di più caro che ho a questo mondo!” aveva specificato Max, facendo cadere nel piatto la fetta biscottata, aveva uno sguardo quasi trucido, una sola azione del indo africano e lui avrebbe scatenato l’inferno. “Ok! Ok! Ma smettila di pensare solo al cibo e pensa anche a lei! Le ragazze …” stava dicendo Mystel, quando Takao che fino a quel momento era rimasto in silenzio finì la frase per lui: “Le ragazze hanno costantemente bisogno di attenzione! Hilary lo dice sempre!”.

Era una sera di inizio primavera, finalmente dopo i mesi invernali si poteva riprendere a mangiare al chiaro di luna, Emily era bloccata in America per gli esami, così Mariam era certa che non sarebbe stata appiccicata al suo fidanzato. Così la ragazza aveva deciso, di preparare una cenetta, molto velocemente si era liberata degli scudi sacri, aveva preparato un tavolo romanticissimo ma soprattutto, aveva passato tutto il giorno sui fornelli, invidiando la bravura di Salima, ma alla fine aveva preparato una cenetta unica, se voleva tenere stretto il suo ragazzo, lo doveva prendere per la gola. Solo che la serata a lume di candela e chiaro di luna, sul terrazzo, curato con le gardenie, da Ozuma, stranamente lui ci teneva a quei fiori, c’erano varie spiegazioni. Mariam aveva indossato un abito succinto prestatoli dalla Tirchia, ma non era servito a molto perché Max aveva dato più attenzione al cibo che a lei. Mariam passò tutta la serata a sbuffare, mentre il suo ragazzo li faceva i complimenti per la cucina. C’era una cura alla Gola? Sperava di si! E già che c’era anche a l’invidia.

“Vuoi un po’ di polpettone?” chiese lei, un po’ incerta di quelle parole, “Volentieri!” disse lui, sorridendo, prendendo un pezzo di quello, che l’amore della sua vita le porgeva. Perché Mariam era l’amore della sua vita, anche se l’esempio più calzante era il suo cibo indispensabile.

[Continua …]



   
 
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