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Autore: Prettybene9816    25/02/2017    1 recensioni
Scivola sotto le lenzuola silenziosamente e soffocandomi nel suo petto, mormora
"Scusami..."
Mi accarezza i capelli mentre lascia dei piccoli baci sopra per tranquillizzarmi e sussurra
"Io... non faccio altro che sbagliare "
Soffoco i singhiozzi sul suo petto mentre lui continua
"Io...non so cosa fare. E' tutto così nuovo per me , è tutto così sbagliato per te.. solo promettimi una cosa, ok?"
Si scosta per guardarmi in faccia mentre le mie lacrime continuano a scorrere e accarezzando il mio labbro inferiore con il pollice, sussurra
"No...non mi privare mai di questo"
Abbassa la testa per lasciarmi un delicato bacio sulle labbra salate per le lacrime e sussurra ancora
"Non mi privare mai di te perchè sul serio.. ne morirei"
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Benedetta è una ragazza altruista e solare che frequenta il Liceo Classico e fa del suo meglio per portare dei buoni voti a casa e far felice la sua famiglia che ama più di ogni altra cosa al mondo.
E' settembre e Benedetta deve affrontare l'ultimo anno del liceo che non vede l'ora di finire ma arriverà un professore nuovo di matematica che sconvolgerà letteralmente la vita di Benedetta.
Ma... siamo sicure che questo sia un innocente professore di
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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LENA'S POV: "Efrem mi stai facendo paura..." mormoro mentre lui mi mordicchia il lobo dell'orecchio e con le mani m'immobilizza, afferrandomi di forza per i fianchi. "Non ti faró nulla.." sussurra lui alitandomi sul collo. "Sempre se farai la brava bimba" aggiunge maliziosamente. Aggrotto le sopracciglia non capendo nulla ma subito guardo in basso terrorizzata mentre Efrem incomincia a sbottonarmi la camicetta. "Voglio andare via..." piagnucolo invano.. Lui continua a sbottonarmi la camicetta e dice con voce roca,ignorando completamente la mia supplica "Quel Maurizio non mi piace per niente" Si abbassa alle mie labbra e ringhia "Ti conviene stargli alla larga se non vuoi che sia licenziato e buttato in una strada" Lo guardo scioccata e con coraggio sbotto "Tu chi diavolo saresti per buttare per strada una persona?" Lui apre completamente la camicetta e abbassandosi per baciarmi in mezzo ai seni, dice "Principessa, dimentichi che sono un avvocato e tu sai che gli avvocati come me sono dei luridi bastardi senza pietà" Schiudo le labbra furiosa e dico bruscamente "Come puoi fare questo ad una persona che neanche conosci e fa un lavoro per portarsi lo stesso pane tuo, in casa?" "Shh parli troppo" mormora baciandomi la pancia delicatamente. Spalanco gli occhi quando il mio corpo reagisce al suo tocco e dico "Efrem ti prego...la pausa pranzo sarà finita e io devo consegnare urgentemente dei documenti al signor..." "Sai di..cocco e hai una pelle talmente morbida che bacerei per tutto il fottuto giorno" dice Efrem accarezzandomi le guance. Rimango scioccata alle sue parole e lo guardo attentamente, smettendo di fare resistenza. Anche lui mi osserva attentamente e per poco ci divoriamo con gli occhi fino a quando lui si alza da me e mettendo distanza, dice "Puoi andare" Rimango come paralizzata dopo quel contatto con i suoi occhi e riprendendomi dopo un paio di secondi, mi rialzo e mi sistemo. Afferro la borsa da terra e faccio per aprire la porta ma lui alle mie spalle, tuona "Ero serio sul discorso di Maurizio." Non mi degno neanche di rispondergli e chiudendo la porta, esco dall'ufficio. Corro per il corridoio per raggiungere l'ascensore ed entrandoci premo il tasto 30. Le porte si chiudono e io appiattendomi alla parete dell'ascensore , rilascio l'aria trattenuta nei polmoni. Oh mio dio. Cosa diavolo è successo lí dentro? E perche sono tanto agitata? Afferro lo scorri mano e cerco di sostenermi con le mie gambe. Sono così confusa da tutto.. Devo parlarne con qualcuno. Si ma..con chi? Con mamma è fuori discussione.. Con padre Michele neanche.. Benedetta? Le porte dell'ascensore si spalancano e lasciando di malavoglia lo scorri mano ,esco fuori. Mi precipito nell'ufficio del signor Hammami ,certo che non sia dentro ,e appoggiando la mia borsa sull'enorme scrivania di mogano, frugo dentro per prendere i documenti dell'affare con la Damasco. Ovviamente ci metto un bel po' per tirarli fuori e facendo il giro della scrivania ,poggio la cartellina con i documenti, di fronte alla poltroncina in modo tale che appena si siede , possa vedere i documenti. Allineo di due centimetri la cartellina ed emetto un sospiro di sollievo. Fatto! Afferro la borsa per cercare le chiavi della macchina e nel farlo qualcosa di fronte a me ,mi distrae. Lascio la borsa così com'è e prendendo delicatamente la cornice arancione con sfumature di rosa , osservo attentamente il volto di Benedetta che sorride con una mano sotto il mento. É una foto semplice ma lei è bellissima. Sembra quasi una bambolina.. Sorrido felice al fatto che Benedetta è fortunata ad avere un uomo che l'ama più di ogni altra cosa al mondo e riposando la cornice nel suo esatto posto, prendo la borsa ed esco fuori dall'ufficio. L'ascensore emette l'ennesimo suono per avvisare che è arrivato qualcuno e subito mi allarmo. Mi nascondo dietro una colonna di marmo e osservo attentamente chi è.. E se fosse Efrem? Che faccio?? Mi nascondo meglio e affacciandomi attentamente, osservo la figura di un uomo in giacca e cravatta. Oh dio no... Mi affaccio e... Cristo santissimo. É solo Samuele.. Emetto l'ennesimo sospiro di sollievo ed esco dal mio nascondiglio. Lo so, lo so, sono patetica. Corro stile Usain Bolt all'ascensore e premo frettolosamente il piano terra. Le porte si chiudono lentamente e io me ne approfitto di questo minuto di pace per rifarmi una coda. Il mascalzone me l'ha disfatta tutta.. All'improvviso delle mani s'insinuano tra le porte e cercano di spalancarle. No,no,no,no! Mi appiattisco alla parete spaventata che sia qualcuno che non vorrei proprio vedere ma m'illumino appena vedo Maurizio. "Ehi Lena!" entra frettolosamente in ascensore e anche lui piggia il tasto per il piano terra. "Scusami per come mi sono comportato al bar..sai ero entrato nel panico appena ho visto i documenti bagnati.. Ho temuto di essere licenziato seduta stante. Mi serve più di ogni altra cosa questo lavoro, sai in qualche modo devo portare il pane a casa da mia moglie e mia figlia" Gli sorrido umilmente e chiedo "Come hai fatto quindi con i documenti?" "Li ho fotocopiati tutti. Mi ci sono venuti 20 minuti ma ce l'ho fatta.." "Ma sei un genio! Sono davvero felice per te. Io invece vorrei scusarmi per l'atteggiamento del mio amico..ecco non proprio amico..conoscente. Non ho proprio idea di cosa gli sia preso e..." Maurizio aggancia un braccio sulle mie spalle e dice sorridendo "Non preoccuparti. In realtà mi avevano parlato della prepotenza dell'avvocato Therani, solo..non mi aspettavo fino a questo punto.." "É una testa calda..Per fortuna tu sei arrivato adesso..io lo subisco da cinque anni.." "Cinque anni?" chiede perplesso Maurizio. "Ero entrata solo per fare un tirocinio però alla fine sono riuscita ad avere il posto come assistente del signor Hammami. Ora invece ho cominciato uno stage per il posto di amministratore delegato" gli spiego velocemente. "Spero vada tutto in meglio" dice allegro Maurizio, facendo pressione al braccio intorno alle mie spalle. "Grazie Maurizio è molto gentile da parte t.." " Oh Salve signor Therani" dice Maurizio mentre io rimango con la bocca spalancata osservando Efrem entrare in ascensore. Le porte dell'ascensore si richiudono e io spingo il mio corpo contro quello di Maurizio per trovare rifugio. Grazie a dio che c'è pure Maurizio. Efrem si gira per osservarci imponente con le mani in tasca e subito scorgo una smorfia di fastidio che si disegna sulle sue labbra. Oh no.. Io per sicurezza spingo ancora di più il mio corpo a quello di Maurizio fino a che ci ritroviamo all'angolo con il suo braccio ancora sulle mie spalle. "Tutto ok?" mormora al mio orecchio Maurizio cercando di non farsi sentire da Efrem. Scuoto la testa per indicargli che mi sto cagando sotto e lui sorridendo, mormora "Ho capito, stai tranquilla ci penso io" Lo guardo perplessa e lui improvvisamente passandomi un braccio sul fianco, dice a voce alta " Biscottina, stasera mi ritiro presto dal calcetto così potremmo passare piú tempo intimamente" Lo guardo aggrottando le sopracciglia e lui mi fa un occhiolino per stare al gioco.. "Certo orsacchiotto ,non vedo l'ora .." Osservo Efrem ,stringere le mani a pugno e respirare affannosamente mentre guarda di fronte a sé nel vuoto , serrando la mascella. Il mio scopo era quello di fargli capire di stare alla larga da me e non quella di farlo arrabbiare.. Che diavolo gli prende? Le porte finalmente si aprono ed Efrem scatta come una molla in avanti e procede per l'atrio imponente e prepotente come sempre. Usciamo anch'io e Maurizio e subito dico "Grazie Maurizio davvero.. Non hai idea di quanto tu mi abbia aiutato" "Tranquilla Lena. É stato divertente vedere la faccia di quel pallone gonfiato, sbiancare completamente. Allora ci vediamo domani" dice dirigendosi verso l'uscita. "A domani!' grido salutandolo con la mano. Accipicchia! Ho un nuovo amico! Ora ne ho in totale 2. Oddio che bello! Finalmente delle persone che non mi giudicano per il modo di vestirmi. Esco dalla banca tutta sorridente e mi precipito nel parcheggio. Individuo la mia macchina ed entrando dentro, sento il cellulare suonare. La mamma! Frugo dentro la borsa frettolosamente e quando trovo il cellulare, rispondo immediatamente. "Pronto?" "Ehi ehm..sono Viviana, disturbo per caso?" Viviana? "Ciao Viviana, affatto, dimmi!" "Per caso sai dov'è andata a finire Benedetta?" "Benedetta? L'ultima volta che l'ho vista, era andata a pausa pranzo col signor Hammami" "Con Bilel.. Ah ok ho capito, grazie mille Lena" "Di nulla! Ma ti serviva qualcosa?" "No è che.. mi ha lasciata sola per pranzo..Ci eravamo accordate per vederci da Zangaloro ma di lei non ce n'è traccia" "Ho capito..e tu sei lì?" "Tutta sola soletta" dice seccata Viviana. "Se vuoi..insomma.. potrei raggiungerti e pranzare insieme..ma solo se vuoi chiaramente" dico facendomi coraggio. "Davvero lo faresti? Allora corri da me!" esulta Viviana dal cellulare. "Perfetto, allora tra 10 minuti sarò da te" dico ridacchiando. "Ti aspetto ma non tardare che ho una fame da lupi!" "Arrivo, arrivo" dico riattaccando. Ora ho 3 amici! Ma vieni! Metto in moto e sfreccio da Zangaloro. É un posto dove fanno dei hamburger da sogno, ci sono stata un paio di volte ,sola e mi è piaciuto. Certo, il tasso calorico è alle stelle ma per oggi faremo un'eccezione. Tra l'altro ho già mangiato un panino quindi ingurgitarne un altro ,sarebbe fatale per la mia forma. Ma come ho detto prima ,per oggi chiuderó un occhio. Dovrò pur sempre svagarmi,no? Arrivo velocemente da Zangaloro e parcheggiando ,mi dirigo all'interno del ristorante. Mi metto sulle punte dei piedi e cerco di individuare Viviana.. A un certo punto vedo una mano sventolare in lontananza e intuendo che sia Viviana, avanzo a quel tavolo. "Ehi...Vi..Adil?" "Ciao Lena ma che ci fai qui?" esordisce Adil. Lo guardo sconvolta e dico "Io..sono venuta a pranzare con una mia..amica" "E la tua amica è arrivata?" chiede Adil curioso. Mi sporgo per vedere oltre il suo tavolo e finalmente individuo Viviana girata di spalle che sta scrivendo un messaggio al cellulare. Credo proprio che entrambi non sappiano della presenza dell'altro... "Si,l'ho appena trovata e.." mi blocco appena vedo di fronte ad Adil ,una ragazza molto carina che mi sorride. Adil segue il mio sguardo e dice "Oh scusami! Lena ti presento la mia nuova amica Melisa. Melisa ti presento Lena" dice Adil presentandoci. Sbaglio o lui era innamorato di Viviana? E cosa più importante... Viviana sa di avere alle proprie spalle, Adil e la sua nuova cara amica Melisa?? "Piacere mio" dice Melisa stringendomi affettuosamente la mano.. Non sembra la solita amichetta bionda con tette sproporzionate e unghia alias artigli di falcone... Anzi è l'esatto contrario e cosa peggiore ,Adil sembra felice di stare in sua compagnia... Oh cavolo... "Il piacere è tutto mio" ricambio sorridendo a Melisa. "Allora io...raggiungo la mia amica. Buon pranzo" dico salutandoli con la mano. " Ci si vede Lena!" dice sorridendo Adil , ritornando a prestare attenzione alla sua nuova amica... Raggiungo velocemente Viviana e parandomi davanti ,dico "Ciao Viviana!" Lei smette di scrivere qualcosa sul cellulare e allegra mi saluta "Oh ma ciao!" No.. Non ha la minima idea del fatto che ha Adil dietro.. Ci diamo un bacio sulla guancia e io mi accomodo subito ,di fronte a lei e ad Adil... "Allora hai già ordinato?" chiedo prendendo il menù. "No, aspettavo te. Non hai idea della fame che ho" dice Viviana analizzando il menù. Analizzo anch'io il menù e butto un occhio su Adil che sembra divertirsi un mondo con Melisa, dal modo in cui ridono insieme.. Porca zozzarola.. "Lena?" mi riprende Viviana. "Ehm..si?" chiedo scuotendo la testa e ritornando ad analizzare il menù. "Che guardi dietro? Hai individuato uno carino?" ammicca Viviana. "Oh no, nulla del genere" butto lì. Viviana fa per girarsi ma io le afferro il braccio di scatto e chiedo "Tu quindi cosa prendi?" Viviana non ci fa caso al mio nervosismo e dice "Credo di andarci giù pesante quindi prenderò un nanoburger e tu?" "Prendo lo stesso tuo!" dico allegra, chiudendo il menù. "Quindi come va con l'università?" chiedo per farla distrarre. " É tosta farmacologia ma cerco di stare al passo" dice portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "E tu con il lavoro? Bilel ci va pesante?" Unisco le mani e dico usando il soprannome che usano i suoi cari "Bilel..ehm..richiede molto dai suoi dipendenti ma è giusto così. Lui sta gestendo la banca in maniera magistrale quindi contribuire a questo successo è solo un piacere" "Wow..Allora è proprio in gamba il bellimbusto" commenta meravigliata Viviana. "Ehm..si" Tralasciamo la parte del bellimbusto.. "E all'università hai conosciuto qualcuno? " Non so..in particolare un ragazzo perché ora come ora ,ti consiglio di farlo.. "In realtà non parlo con molti.. Mi limito solo a seguire le lezioni" Intanto arrivano le bibite e io staccando una Pepsi , incomincio a berla. Si muore di caldo anche se l'aria condizionata è accesa.. "Sono riuscita a conoscere solo una ragazza molto simpatica" dice staccando la sua Fanta. "Davvero? E come si chiama?" chiedo per fare conversazione mentre mi porto la lattina sulle labbra, lasciando che la bevanda mi rinfreschi. " Si chiama Melisa ed è arrivata a Palermo da poco" Sputo tutta la Pepsi sul tavolo e inizio a tossire come una pazza. Viviana fa il giro del tavolo e battendo sulla mia schiena, chiede "Lena, tutto a posto?" Annuisco con la testa ,afferrando il bordo del tavolo e farfuglio "Si, si. Tutto a posto, grazie" Viviana mi accarezza la schiena e chiede ancora "Ma sei sicura?" "Sicurissima" dico riprendendomi. Ok.. La sorte si sta decisamente prendendo gioco di me. Un cameriere provvede a pulire il casino che ho combinato e io dispiaciuta, dico "Mi scusi tanto.." Il ragazzo mi sorride e dice "Non si preoccupi signorina" Mi scuso di nuovo e mi guardo attorno per controllare che non abbia attirato troppo l'attenzione ma ovviamente sono al centro dell'attenzione.. Riabbasso lo sguardo imbarazzata e Viviana si riaccomoda al suo posto. " Stai bene Lena ,giusto?" Non ha visto ancora Adil... Beh almeno una cosa mi è andata bene.. "Tutto a posto, tranquilla. Dicevamo?" "Ehm...Melisa! Si, è una ragazza che viene dalla'Arabia. É simpatica, gentile, intelligente ed è anche uno schianto infatti metà università fa la corte per lei ma lei non se ne cura tanto perché è timida e ha la testa solo per lo studio. Mi piace particolarmente questo di Melisa..é una ragazza determinata" Si.. Determinata a fregarti il ragazzo.. "Oh che bello.." commento buttando un occhio su Melisa che ora è appoggiata su Adil e continuano a ridere insieme... Intanto arrivano anche i panini e parlando del più e del meno, divoriamo velocemente i panini. "Ok. Sono così piena che dovrò rotolare fino all'uscita per uscire" dice ridacchiando Viviana mentre finisce di bere la sua Fanta. "Hai proprio ragione" commento ridacchiando mentre mi accarezzo la pancia. Sembro quasi incinta.. "Non ci credo, Viviana!" grida una voce femminile. Viviana si gira con la Fanta ancora in bocca per vedere chi la chiama e appena vede chi è e con chi è accompagnata, sputa tutta la Fanta sul tavolo. "Oddio! Viviana!" grida Melisa, soccorrendola. Lei cerca di riprendersi mentre il cameriere passa di nuovo per il nostro tavolo, per pulire.. " Ci sono.." dice Viviana facendo dei respiri profondi. Che colpo duro.. Viviana finalmente si riprende e facendo un sorriso falsissimo ,dice "Melisa! Che bello vederti!" Melisa le sorride affettuosamente e baciandola sulla guancia ,dice "Ho una sorpresa per te! Hai presento di quel ragazzo conosciuto al bar che ti ho parlato? É lui! " dice entusiasta indicando Adil al suo fianco che sembra a suo agio.. "Che sorpresa.." commenta con amarezza Vivi. "Adil ti presento Viviana, facciamo insieme farmacologia ed è una mia cara amica. Vivi, beh ti presento Adil" dice Melisa presentandoli. Ma Melisa ha la minima idea del casino che sta combinando? "Ciao" saluta semplicemente Adil a Vivi. "Si..ciao" risponde Vivi non molto contenta.. "Meli..ti aspetto in macchina" dice Adil riferendosi a Melisa. "Certo ti raggiungo tra 2 minuti" dice Melisa facendogli l'occhiolino. La mascella serrata di Viviana non è un buon segno... "Com'è insomma?" chiede Melisa a Viviana appena Adil esce dal ristorante. "Carino" commenta Viviana seguendo con lo sguardo Adil.. "É davvero simpaticissimo e abbiamo anche tantissime cose in comune" esordisce Melisa. "Che bella cosa.." dice Viviana stampandosi un sorriso più falso di una banconota da tre euro. "Ci vediamo in università allora! Un bacino" dice Melisa abbassandosi verso Viviana per schioccarle un bacio sulla guancia. "Ciao Lena!" dice alla fine salutandomi con la mano mentre si allontana. La saluto anch'io con la mano e ritorno a guardare Viviana che ha lo sguardo perso sul tavolo di legno. "Vivi?" chiedo ,facendo il giro del tavolo per sedermi di fianco a lei. "Sto..bene" dice lei mordicchiandosi il labbro. "Io...mi dispiace" mormoro dispiaciuta. "Non è colpa tua..tranquilla" dice Viviana afferrando la borsa. "Possiamo andarcene? Mi è venuto un po' di mal di testa.." mormora Viviana alzandosi. "Certo, andiamo" dico alzandomi e afferrando la borsa. "Grazie Lena, sei una vera amica" dice Vivi sorridendo. "Anche tu ,vivi" dico ricambiandole il sorriso. Usciamo dal ristorante ed individuando la mia macchina, entriamo dentro. Ci allacciamo le cinture di sicurezza e mettendo in moto, parto. Mi faccio dare l'indirizzo da Viviana e portandola a casa ,chiedo "Sicura che non ti serva nulla?" "Hai già fatto troppo, dandomi un passaggio" dice Viviana uscendo dalla macchina. "Vivi?" "Si?" chiede abbassandosi al finestrino. "Che farai adesso?" chiedo riferendomi ad Adil. Vivi fa per pensarci e poi dice amareggiata "Non ne ho idea.." BILEL'S POV: "Bilel!" tuona Efrem entrando con violenza nel mio ufficio. Non spreco neanche parole e tempo per rimproverarlo ,tanto so per certo che non sarà l'ultima volta che lo farà. "Ho bisogno che tu mi faccia un favore" ringhia afferrando un bicchiere e riempiendolo di whisky. "Sentiamo" dico distratto mentre fisso perso la foto incorniciata di Benedetta. A volte mi perdo a guardare estasiato la foto di Benedetta durante le telefonate con i magnanti ,tanto che vengo ripreso più volte durante le trattazioni. É così bella che ti toglie il fiato. Ed è mia, tutta quanta mia. Mi rende incredibilmente felice lavorare con la sua immagine di fronte ,per il semplice fatto che so ,che quando finirò con la montagna di lavoro che mi aspetta quotidianamente ,usciró da quella porta e sarò ricompensato per il duro lavoro fatto, dalla sua presenza stessa. In pratica aspetto, impaziente, solo di averla tra le mie braccia per tutto il fottuto giorno lavorativo. "Devi licenziare immediatamente Maurizio." ringhia con rabbia ingurgitandosi tutto il whisky in un fiato. "Ok Therani, stà calmo" dico alzandomi per andare a prendere anch'io un bicchiere di whisky. "Calmo un cazzo. Lo voglio fuori, adesso." Mi verso un po' di whisky e tingendo le labbra con il liquido, chiedo "Perché?" "Perché mi sta incredibilmente sul cazzo." "Se dovessi licenziare tutte le persone che ti stanno sul cazzo, io rimarrei senza dipendenti" dico sbuffando. "Distrae troppo Lena e di conseguenza lei non riesce a lavorare" dice versandosi altro whisky. "Come distrae Lena?" chiedo perplesso. "La...molesta. " "Che stai dicendo? E perché mai Lena non me ne ha mai parlato?" chiedo alzando un sopracciglio. "Semplice. Perché ha paura e mi ha chiesto di parlarne con te" dice scaltro. "Accidenti.. Non ne sapevo nulla."commento dispiaciuto per Lena. "Vuoi che ci pensi io a dargli le dimissioni?" chiede Efrem sorridendo. Perche cazzo sta sorridendo? "Fa lo stesso. Va bene, occupatene tu" dico rimettendomi alla mia postazione. "Perfetto allora ci penso io" dice Efrem posando il bicchiere. "A mai più orsacchiotto" mormora Efrem uscendo dall'ufficio. Ma che diavolo gli prende? All'improvviso suona il telefono e posando il bicchiere, rispondo. "Pronto?" "Figliolo" dice una voce maschile. "Achraaf..che piacere sentirti" dico con voce roca. "Figliolo come procedono le cose?" chiede curioso. "Abbiamo integrato sei banche e diciassette industrie /organizzazioni, presto faremo la fusione e avremo un capitale sproporzionato." "Ottimo lavoro , figliolo ho chiamato per avvertirti di una cosa delicata " "Dimmi Achraaf" chiedo passandomi le mani tra i capelli. "L'intelligence ha rilasciato un agente in specifico per introdursi nella tua banca così da spiare tutte le dinamiche e fare una soffiata" Aggrotto le sopracciglia e dico "Impossibile, io non ho assunto nessuno negli ultimi giorni..L'ultimo assunto,risale alla scorsa settimana e..." Afferro lo schedario dei dipendenti e verificando ,dico "Si chiama Maurizio Guerri..." "No, no secondo le mie fonti, l'agente rilasciata risulterebbe di genere femminile" "É femmina? Ma io non ho assunto di recente una dipendente femmina.." dico riflettendo. "Figliolo, sappiamo solo questo. Provvederemo a fare altre ricerche e fornirti una foto della spia" "Perfetto, intanto, cerco di investigare su tutti i dipendenti. Ti prometto che troveremo la spia" "E la uccideremo come una cagna" ringhia Achraaf. "Sarà fatto. Grazie Achraaf per l'informazione" dico velocemente mentre sento bussare alla porta. "Figliolo ,non smetteró mai di vegliare su di te. Ci risentiamo quando avró piú informazioni sulla puttana" "Certo, ci sentiamo Achraaf.." dico riattaccando. "Avanti" dico bevendo l'ultimo sorso di whisky. "Disturbo?" sbuca una testolina adorabile dalla porta. "Tu non disturbi mai" dico sorridendo. Lei finalmente entra e girandosi i pollici ,chiede " Tutto a posto?" "Ora che ti ho vista, sto meglio" dico, facendole segno di avvicinarsi. Lei avanza di poco verso di me e dice "Che stavi facendo?" Senz'avviso l'afferro, la faccio voltare e trascinandole il culo sulle mie ginocchia, spingo la sedia in avanti, infilando le gambe di entrambi sotto la scrivania. "Ehii!" dice ridacchiando la bambolina, posando i gomiti sulla scrivania per non perdere l'equilibrio. Le mordo delicatamente la spalla e avvolgo le mie braccia possenti attorno alla sua vita. "Comodo?" chiede divertita. "Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo e ti amo" mormoro baciandole il collo. Lei ridacchia per il solletico e afferrando la cornice con la sua foto, dice "Oddio ma questa me l'ero scattata quando ti avevo fregato il cellulare... Ero convinta che l'avessi eliminata.." Appoggio il mento sulla sua spalla e dico muovendo i pollici su e giù lentamente per la sua vita "A dire il vero non ho eliminato nessuna delle 46 foto che ti eri fatta col mio cellulare... Ho persino la foto dove fai la funcia con i miei occhiali da sole e ti senti figa" dico, ridendo. "Mi sentivo bella con i tuoi occhiali"dice teneramente, riposando la cornice al suo esatto posto. "Ma se tu sei già bellissima." dico baciandole il lobo dell'orecchio. Lei si gira per guardarmi felice e afferrandomi il viso ,attacca le mie labbra. Stringo più forte i suoi fianchi tremendamente eccitato e inserendo la lingua, approfondisco il bacio. Inserisco le mani sotto la gonna ,incominciando ad accarezzarle le coscia e continuo a baciarla senza freni, avvolgendo la mia lingua alla sua, prendendomi tutto quello che mi appartiene. "Oh cielo..Bilel perché non appendi sulla porta un avviso tipo 'mi sto sbaciucchiando con la mia ragazza quindi chi non vuole essere traumatizzato, non entri' ?" Benedetta si stacca di scatto, imbarazzata e le mie labbra gridano la fame di lei, ancora non soddisfatta. Incenerisco con lo sguardo Adil e posando la testa sulla spalla di Benedetta, chiedo seccato "Che diavolo vuoi?" "Si ciao, buona sera anche a te!" commenta sbuffando Adil.. "Io...vi lascio soli. Ciao Adil!"dice Benedetta alzandosi velocemente dalle mie ginocchia e correndo verso la porta senza darmi neanche il tempo di fermarla.. "Ciao Beni" dice Adil andandosi a versare un bicchiere di whisky.. Per caso vendo whisky gratis a tutti? "Sei sempre il solito rompi coglione e che cazzo.." dico frustrato. "La prossima volta se pensi di scopartela, almeno chiudi a chiave la porta" dice sbuffando Adil. "Ehi attento a come parli" dico assottigliando gli occhi. "Si,si..ora possiamo parlare?" chiede lui mettendosi a suo agio sul divano di pelle bianco. "Per parlare, intendi: continuare a sparare minchiate o parlare veramente?" "Hai finito?" chiede infastidito Adil. Ah... Quanto amo infastidirlo. "No, però puoi parlare" dico sistemando lo schedario preso precedentemente. "Sono uscito con Melisa" Ok.. Mi serve un bicchierino di whisky. "Oh..e come ti è sembrata? Siete entrati in sintonia?" chiedo mettendomi del whisky. "Eccome. Lei è molto simpatica e fa sbellicare dalle risate. Mi piace stare con lei..Secondo te dovrei subito fare il prossimo passo o continuare a conoscerla?" Bevo un po' di whisky e dico "Secondo me, è troppo presto per il prossimo passo. Dovresti continuare a conoscerla. Sai..in un rapporto la cosa più importante è la fiducia ed è su quella che devi mirare" Si mette composto sul divano e chiede interessato "Quindi dovrei guadagnarmi la sua fiducia... Interessante. Come faccio? Non voglio assolutamente perderla." "Beh..invitala continuamente ad uscire e incomincia ad imparare qualcosa su di lei.. Non so. Per esempio il suo genere di film, musica, libri..Potresti farle qualche regalo e cosa più importante ,devi fare sempre in modo che lei sia a suo agio con te, quindi falla ridere e divertire" "Ok..sembra facile. L'ho invitata domani a cena ,dovrei portarle un mazzo di fiori o..." Bevo tutto il whisky e dico "Ehm..si. Alle femmine piacciono queste tipo di smancerie" "Oggi quando siamo andati a pranzo insieme ,abbiamo incontrato Lena e la sua amica Viviana.." dice improvvisamente Adil. "Davvero?" chiedo alzando un sopracciglio. "Si! Appena mi ha visto con Melisa ,ha sputato tutta la Fanta sul tavolo, dovevi vedere la scena!" dice ridendo. Perché ha improvvisamente attaccato a parlare di Viviana? "Oh quindi l'avrà presa male" dico incrociando le braccia. "Beh se lo merita" mormora a bassa voce per non farsi sentire. Qualcosa non va.. "Sai..stavo pensando alla tua perdita di memoria..." dico girandogli attorno. "E quindi?" chiede seccato. "Non ti sembra strano che ti ricordi di tutti tranne di Viviana?" "No..non mi sembra strano" borbotta Adil. "Quindi tu non ti ricordi assolutamente nulla di Viviana?" chiedo inserendo le mani in tasca. "Nulla" conferma deciso. "Ho capito..." dico ma poi aggiungo velocemente "A proposito di Viviana.. Domani ci sarà una festa a sorpresa per i suoi diciannove anni e ..." "Ma se li ha fatti il 6 Giugno?" sbotta Adil. Bingo. "Oddio quanto ancora vuoi portare avanti questa cazzata?"chiedo incredulo. "Cosa? Di che cazzata parli?" chiede aggrottando le sopracciglia. "Su avanti..mi hai appena detto la data di nascita di Viviana e neanche io lo sapevo.." "No ma io..ho sparato a caso" dice passandosi le mani tra i capelli. "Non ti credo. Sei uno dei pochi che ad esempio sa che il suo gusto di gelato preferito è la fragola.." "Cocco"si fa scappare. "Merda." dice subito dopo tappandosi la bocca con la mano. Mi siedo di fianco a lui e dico " La stai facendo soffrire.." Adil improvvisamente si alza arrabbiato e dice " Ti sbagli! Lei non ha idea di cosa significhi soffrire! Io ho sofferto e come un fottuto cane, ho sofferto!" "Adil...Lei ci tiene a te. Mi ha persino confessato che sei stato tu ad uccidere Aldo e che non ha voluto dirlo alle autorità ,perché ci teneva a te.." "Ma dai.. Ho solo fatto un favore al mondo ,uccidendo quella testa di cazzo. Persino a te ha giovato perché non gira più attorno a Benedetta!" dice gelido. "Stai solo rovinando tutto..Ora che potreste.." mi zittisce e sibila "É stata lei a rovinare tutto. Fingere di non ricordarmela è la cosa più giusta che abbia fatto in vita mia e poi.. ho Melisa di cui occuparmi. Con lei al mio fianco mi sento molto meglio e non intendo farmela scappare ora che sta andando tutto bene." "Ci rivediamo Bilel" ringhia alla fine, sbattendo la porta.
   
 
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