Erano ormai due anni che non si vedevano e il suo cuore batteva all’impazzata sentendo la voce dell’altoparlante annunciare l’arrivo del treno in cui c’era lui, si lui l’unica persona al mondo in grado di farlo sentire al settimo cielo anche solo con un sorriso. Passarono diversi minuti e in lontananza si sentiva il fischio della locomotiva avvicinarsi sempre più, ed ecco arrivare il treno che con un rumore assordante incominciava a rallentare per poi fermarsi definitivamente. Incominciò a scendere una marea di gente che con urla o mani alzate cercava di farsi vedere dalle persone che erano venute a salutarle, c’erano giovani coppiette di innamorati che si abbracciavano e baciavano, bambini che correvano incontro a persone per poi saltargli addosso e mamme che gli dicevano di smettere ma sempre con un sorriso che esprimeva tutta la loro felicità per aver rincontrato qualcuno a loro caro. I minuti continuavano a trascorrere ma di lui nemmeno l’ombra, il giovane ragazzo dai capelli e occhi neri come la notte più buia incominciò a perdere quel sorriso che fino a poco tempo prima aveva stampato sulla faccia e cominciò a fare mille pensieri sulla possibile causa della sua mancata discesa da quel treno, pensò di aver sbagliato a sentire l’orario d’arrivo , possibile se si origlia una conversazione, o addirittura che il ragazzo lo avesse notato e per non farsi vedere si fosse mimetizzato in mezzo a tutta quella folla. Rimase immobile vicino all’uscita della stazione per altri 10 minuti che però sembrarono un’eternità e alla fine decise che era arrivato il momento di fare ritorno a casa poiché ormai sembrava impossibile riuscire a “incrociare per caso” il suo caro dobe, ma proprio mentre si stava per voltare senti una voce familiare chiamare il suo nome “ Ehi Sas’ke-kun!” in quel momento fece appello a tutto il suo autocontrollo per non arrossire o fare gesti poco consoni ad un Uchiha e rispose con un semplice gesto del capo. Il ragazzo dai capelli dorati come l’oro e occhi azzurri come il cielo si avvicinò euforico al suo compagno e con uno sguardo sbalordito gli chiese cosa ci facesse da quelle parti, il moro rispose che si trovava li solo per caso, di certo non poteva ammettere che aspettava proprio lui, ma un leggero colorito roseo sulle guance tradi la sua freddezza ed il biondino notandolo capi subito come stavano realmente le cose e gli sorrise, uno dei soliti sorrisi che faceva sentire Sasuke il ragazzo più felice del mondo e lo abbracciò dicendogli “ Mi sei mancato teme!”. In quel preciso istante il bel moretto si rese conto di quanto gli era mancato durante la sua assenza e con uno slancio d’affetto a lui poco consono ricambiò l’abbraccio e gli rispose “ Anche tu usuratonkachi”.