Il colore predominante di questo luogo è l'arancione.

Lascio che il mio sguardo vaghi in questa foresta autunnale e mi riempio il naso dell'odore delle foglie cadute a terra.

La decisione di lasciare Zabusa non è stata semplice, ma non posso permettermi di disobbedire ad un suo ordine diretto.

Abbiamo bisogno di informazioni riguardo i rimanenti spadaccini della Nebbia e l'ubicazione esatta delle loro spade.

Entrare a far parte dell'Akatsuki mi permetterà di avvicinarmi ad Hoshigaki Kisame ed alla Samehada e probabilmente riuscirò a ricavare ulteriori informazioni sugli altri Mukenin che stiamo cercando.



Seguo nuvole rosse su sfondo nero.

Ad accompagnarmi fino al covo è proprio Kisame, insieme al suo compagno Uchiha Itachi.

Non posso che osservare rapito l'enorme spada che poggia sulle ampie spalle di uno, come anche il carminio che inonda gli occhi dell'altro.

Passo dopo passo, mi avvio verso quella che diventerà la mia nuova vita, almeno finché ce ne sarà bisogno.



Grigio è il colore che più mi ricorda Zabusa.

I suoi occhi, che mi hanno sempre scrutato con un misto di affetto e disprezzo.

La vita che mi ha donato, l'amore che è ancora reticente a mostrare nei confronti di chiunque non sia lui stesso.

Mentre varco la soglia del rifugio segreto dell'Organizzazione, penso a ciò che ho lasciato indietro.

E' inevitabile chiedermi se riuscirò a resistere così tanto tempo senza di lui, perché pur non volendo, un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.



Lui è l'abitudine di cui non posso più fare a meno.

E' la necessità impellente di essergli vicino e sentire il suo odore, ascoltare la sua voce roca.

E' l'idea di non averlo accanto la cosa che più mi spaventa di questa missione. Fino ad ora non ci siamo mai separati.

Il blu cupo e profondo che mi avvolge non mi fa respirare.

Se dovesse succedere qualcosa mentre non ci sono, cosa farò?



Osservo l'uomo che ho di fronte, Pain. E' il capo dell'Akatsuki, colui che dovrà sostituire Zabusa.

Di nuovo, prepotente ai miei occhi arriva l'arancione.

Non mi lamento di questo colore, è solo troppo sgargiante.

Sono sicuro che mi abituerò presto a chiamare questo covo 'casa'.

Ma la necessità che mi preme di sentirlo accanto rimane forte all'interno di me.



- Per quale motivo hai deciso di unirti all'Akatsuki? -

- Nessuno in particolare -

- Hai dei legami che potrebbero distrarti dalle missioni, Haku? -

- Nessuno in particolare -

Zabusa è una necessità che nasce dall'abitudine di averlo vicino. Può questo prendere il nome di "legame"?

Se si, allora ho mentito.






Questa storia si è classificata seconda a parimerito con 'Nella Nebbia' di Urdi al Contest 'Welcome to Akatsuki' indetto da uchiha_girl ed oKelio. Il contest prevedeva la scelta di un personaggio che sarebbe dovuto entrare a far parte dell'Organizzazione ed il sorteggio di un aforisma su cui basare la narrazione; Ho scelto Haku (Urdi ha scelto ZabusaXD), e l'aforisma era: 'Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità' di S.Agostino.
Da questa frase è partita l'idea per tutta la storia...è divertente vedere come in entrambe le storie ci sia il forte legame tra i due e la presenza di Kisame.
E' una FlashFic di 424 parole.
Detto questo, lascio qui le valutazioni delle giudici, che ringrazio; Faccio i miei complimenti a Saeko no Danna, prima classificata; ad Urdi ovviamente; a DarkRose, arrivata terza; ed a tutti gli altri partecipanti: Rota, Hikaru, Bravesoul e Stuck93.