Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: tanjess    26/02/2017    1 recensioni
Non importa quanto ci vorrà, io ti ritroverò, e quando lo farò, saremo una cosa sola.. Avremo il nostro lieto fine. Non dimenticarti mai quanto sei speciale. Sei il più bello e raro dei fiori Regina... Solo io ti poso rendere felice, tu lo sai, devi solo farmi entrare nella tua vita… Ancora una volta..-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti amici, vi chiedo scusa per l'enorme ritardo ma è stato un brutto periodo e non ho avuto molto tempo, ma per fortuna adesso sono di nuovo qui con un nuovo capitolo. Vi ringrazio per avermi seguito fin ora e spero che continuerete a farlo. Non so se potrò aggiornare molto spesso perchè ho anche trovato lavoro ma farò del mio meglio. Aspetto sempre con impazienza i vostri commenti per sapere cosa ve ne pare. Vi lascio al capitolo allora, vi auguro ubuona lettura. a presto. un bacio.
Link:https://www.youtube.com/watch?v=HorBLZhAhFs


Driin…
Driin..
Sta squillando… Oh ti prego rispondimi!”
Driin..
Dri.. Tu.. Tu.. Tu..
“Merda!”
Erano giorni che Emma cercava di riuscire a parlare con Regina, ma ogni suo tentativo era vano. un sospiro di sconforto uscì dalle sue labbra. Prese a pensare ai tentativi fatti per avvicinarla..
Mercoledì 28 ottobre
Emma non era riuscita a chiudere occhio e aveva aspettato fino a metà mattinata per potersi mettere in contatto con Regina, ovviamente lei non avrebbe mai potuto avere il suo telefono dato che non se lo erano mai scambiate ma una chiamata a Kathrin bastò a risolvere il problema. Digitò il numero e attese..
Bastarono due squilli e l voce di Regina risuonò dall’altro capo del telefono.
-Pronto?- il timbro della sua voce era molto triste, ed Emma sperò che fosse così per lei.
-Regina! Ti prego non riattaccare ascoltami, non è come pensi, lascia che ti spieghi.-
-Come fa ad avere il mio numero!?- Sentire che era Emma al telefono doveva averla caricata perchè il tono triste scomparve e arrivò da non seppe dove la Regina fredda, dura, una Regina molto arrabbiata..
-Non ha importanza, ti prego dimmi quando possiamo vederci, voglio spiegarti come stanno le cose.-
-Non c’è niente da spiegare signorina Swan quindi non vedo perché dovremmo vederci. Ora mandi avanti la sua vita con la stessa tranquillità con cui la conduceva prima di conoscermi e si cancelli il mio numero!-
-No Regina aspe..-
- Tu TU Tu..- Aveva riattaccato
Provò a richiamarla, ma il telefono squillava a vuoto.. Pensò che forse era troppo presto così decise di provare a darle un po di tempo.
Giovedì 30

-Driin….driiinn..-
-Pronto?-
-Ascolta so che è difficile ma devi credermi hai frainteso la situazione, io non ti ho mai mentito!-
-Per favore signorina Swan si risparmi queste scenate perché sono davvero patetiche!-
-No tu devi ascoltare cio che ho da dirti e..-
-Tu, Tu, TU…-
-Cazzo!-


Sabato 1
-Drin Driin-
-Pronto?..-
-Ascoltami bene puoi anche continuare a buttarmi giu il telefono e io continuerò a chiamare da numeri diversi a costo di farmi ogni giorno una scheda nuova fin tanto che non ti deciderai ad ascoltarmi! Quindi scegli, puoi chiudere adesso il telefono e ricevere altri milioni di chiamate dove non saprai mai se sono io o meno o puoi deciderti finalmente a darmi la possibilità di spiegarmi!-
Ci fu un minuto di silenzio.
-E va bene signorina Swan.. ha vinto lei.. la ascolterò.-
-Davvero?-
-Si..-
-Regina.. vedi io non ti ho mai detto di non essere fidanzata, semplicemente ho detto di non stare con la persona che amo, ed è la verita! Io sto con Killian ma non è lui che amo, ecco.. io in realtà amo..-
-Non c’è bisogno signorina Swan. Lei ha ragione, non mi ha mentito, sono stata io a dare per scontato tutto il resto. Ad ogni modo forse tutto questo è stato un bene, perché altrimenti l’altra sera se non fosse arrivato il suo ragazzo, la situazione sarebbe potuta degenerare e non era il caso. Io sono una donna sposata signorina Swan e non posso permettermi distrazioni.-
-Ti prego non dirmi questo.. Noi non siamo una distrazione.. tu devi sapere una cosa, noi..-
-Non esiste nessun Noi Signorina Swan. Io l’ho ascoltata e si sono convinta che non mi abbia mentito ma nonostante cio ritengo sia opportuno tenere una certa distanza. Non credo che ci rivedremo molto presto..-
-No ti prego, non posso perderti ancora!- le cadde una lacrima.
-Addio Emma- Pronunciò il suo nome in modo dannatamente dolce, poi chiuse.

-Hey faccino triste?- la voce che la riportò alla realtà fu la cosa più irritante che potevano ascoltare le sue orecchie. - Ancora tenti a chiamare? Non ti sei ancora arresa?- Killian si sedette al tavolo proprio davanti a lei.
-Gia e chissà chi devo ringraziare per questo.- Gli lanciò un occhiata fulminante che diceva tutto.
-Ohoh siamo isterici questa mattina.-
-Ti consiglio di non scherzare, sono al quanto irritata!.-
-Beh lo sarei anche io se me ne stessi imbambolata a fissare un telefono anziché correre a riprendermi la mia amata.-
-Cosa credi che abbia cercato di fare nelle ultime tre settimane?! È stato tutto inutile, non risponde alla mie chiamate ne alle mie lettere, e cambia strada appena mi vede davanti a lei!-
-Oh andiamo Swan puoi fare molto meglio di così! Lo sappiamo bene entrambi, usa le maniere forti, d'altronde non sei una donna che non sa come si faccia.-
Proprio in quel momento ad Emma venne un idea. Le si formò subito un gran sorriso sulle labbra. –Vuoi ancora farti perdonare?- Chiese al pirata. –Ovviamente, quale piano diabolico hai in mente Swan?-
-E’ folle ma forse è l’unica speranza che ho, ci stai?-
-Sempre!- E sorrise.

Mercoledì 5 settembre ore 10:20

Regina si trovava sulla piana dove sarebbe dovuto sorgere il più grande progetto a cui avesse mai preso parte in tutta la sua vita, era in piedi davanti a un tavolino di legno sul quale c’era stesa un grande foglio su cui lei stessa aveva disegnato il grande progetto, e non faceva che osservare gli operai che si erano finalmente messi all’opera. Udì il rombo di una macchina in lontananza, Kathryn si era finalmente decisa a raggiungerla. Poco dopo infatti la macchina si parcheggiò proprio accanto a quella di Regina e di li scese la sua collega.
-Hey buongiorno.-
-Ti sei svegliata ora ? Sai bene che esigo il massimo da me e dai miei collaboratori quando si tratta di lavoro!-
-Hey calma, lo so perfettamente ma ho fatto tardi perché sono andata a prendere la finanziatrice di tutto questo, lascia che te la presenti.-
Solo allora Regina fece caso alla donna che c’era dietro a Kathryn.
-Lei è Elsa. Elsa lei è Regina, sarà lei a dirigere l’operazione di tutto.-
Le due donne si scambiarono la mano.
-è un piacere per me conoscerla- Le disse Regina.
-Il piacere è tutto mio, Kathryn mi ha parlato molto di lei, mi ha detto che non potevo capitare in mani migliori e spero tanto che sia così.-
-Si fidi, lo è. Ora mi deve scusare ma devo tornare a dirigere l’operazione lei se vuole può restare a guardare.- Le disse regalandole uno sguardo però che diceva tutt’altro.
La donna era chiaramente a disagio e non riuscì a sostenere il suo sguardo, ma non si fece mettere da parte.
-Si volentieri, voglio accertarmi che non ci siano problemi e che tutto corrisponda ai requisiti che deve avere.-
Regina si limitò a fare un cenno con la testa e tornò a concentrarsi sui lavori. Kathryn prese posto vicino a Regina e cominciarono a parlare di misure e procedure varie.
La loro mattinata passò in fretta, gli operai andarono in pausa pranzo ed elsa che era amica di alcuni di loro  si unì alla combriccola. Kathryn approfittò dell’occasione per parlare con Regina.
-Mi puoi dire che cosa è successo ?-
-Non capisco di cosa parli.- Regina fece finta di non capire e continuò a sistemare le carte.
-Non prendermi per una stupida Regina, ti conosco bene e so che quando ti comporti così è perché sei triste. Quindi smettila di fare la dura e dimmi cosa sta succedendo. C’è qualcosa che non va con Malefica ?-
-No è tutto perfetto.- disse con non curanza.
-C’è qualcosa che non va con Emma?-
Regina si bloccò di colpo e tacque. Kathryn ci aveva preso.
-Lei..-
-Lei?..Che è successo?-
Regina si irrigidì e divenne visibilmente più nervosa.
-Niente. Assolutamente niente!-
-Regina non si direbbe proprio.- Regina cominciò a tremare -avanti dimmi la verità sai che con me puoi parlare di tutto io..-
-E’ questa la verità! Non è successo un bel niente!! E’ proprio questo il punto!! Mi ha illusa!!- Sbottò all’improvviso Regina. Lacrime lente cominciarono a scivolarle lungo le sue guance –Lei è impegnata ha un compagno e per tutto questo tempo ha esplicitamente flirtato con me! Per tutto il tempo mi ha presa in giro e quel che è peggio è che io ci sono cascata!! Mi sono lasciata trasportare dai suoi modi, dalla sua voce e da quei suoi maledetti occhi!!- Batté una mano sul tavolo mentre le lacrime scesero più velocemente una dietro l’altra.
Kathryn non capiva era rimasta frastornata alle parole di Regina. Emma non aveva nessun compagno e poi, se aveva capito bene, Regina si stava lamentando che non era successo niente?
-Ok.. mi devo essere persa e siccome ho un sacco di domande da farti che ne dici di andare a pranzo anche noi?-
Regina non rispose, restò a capo chino. Kathryn si avvicinò a lei, le poggiò una mano sulla spalla e le sollevò il viso. –Regina… non ti ho mai vista così…- Regina la guardò con gli occhi lucidi, le scese ancora una lacrima. –Ti sei innamorata?-
Lo sguardo di Regina cambiò, come se avesse appena appreso una nuova terrificante verità.
-Dai vieni, andiamo a mangiare un boccone così parliamo un po’ e mi racconti tutto dall’inizio.- Cercò di scuoterla. –Anche perché non ci capisco nulla.- Le disse sorridendo. Regina cercò di ricomporsi, si asciugò il viso con un fazzoletto che tirò fuori dalla borsa. –Si, va bene.-
-Ok- Kathryn le offrì un altro sorriso sincero. –Vieni prendiamo la mia macchina, tanto poi dobbiamo tornare qui.- Le due si diressero alla macchina e una volte sistemate si misero in cammino verso Storibrook.

13:15

-Con tutti i posti possibili dovevi portarmi proprio qui a mangiare?!-
-A Storibrook è l’unico posto decente che c’è e gli altri sono oltre il confine non avremmo fatto in tempo a parlare di tutto e fidati, c’è mooooolto di cui parlare.-
-Non voglio incontrarla!-
-Non la incontrerai. Ora forza sputa il rospo.-
-Non so da dove cominciare.-
-Beh puoi iniziare dicendomi come è andata la festa, perché da quel giorno sei sparita, ti sei chiusa in casa e ti sei fatta viva solo ieri per farmi sapere che saresti venuta al cantiere.-
-Beh, è stata una serata magnifica.. abbiamo ballato tutta la sera e le canzoni su cui mi ha fatto ballare lasciavano un messaggio sospeso fra noi.. quella sera mi sono sentita davvero felice…- Disse, e sul suo volto si disegnò un triste sorriso che si spense subito dopo al pensiero di quello che successe dopo.
-Almeno finché non è comparso il suo uomo..-
-Ecco questo è interessante. Sei sicura di non aver frainteso ? Sai magari avevi alzato un po’ il gomito e hai capito capre per cavoli.-
Regina la guardò allibita. –A volte hai una finezza stravolgente.-
-Ti ringrazio, temevo non si notasse.- Disse sorridente e con l’aria da pazza, almeno secondo Regina. –A volte penso tu non sia normale.-
-Meno male, altrimenti non mi si noterebbe. Comunque non cambiare argomento rispondi alla mia domanda.-
-Mi dispiace deluderti ma non avevo bevuto e non penso si possa fraintendere uno che dice “Sono tornato da te amore mio” !-
-Oh.. Beh in effetti come frase è incisiva..-
Furono interrotte da Ruby che portò loro cio che avevano ordinate e ci fu un brevissimo sguardo di intesa fra lei e Katrhyn che Regina non notò.
-E’ molto incisiva!.- Ribadì Regina.
-Ok che tipo è? Descrivimelo.-
-Ah, beh un montato, presuntuoso. Probabilmente uno che viaggia molto per lavoro. È alto, capelli neri, un leggero pizzetto fisico indifferente.-
-Praticamente mi descrivi un tipo da urlo!- Esclamò Kat immaginando, dato la descrizione di Regina chi fosse questo tizio misterioso.
-Se lo dici tu!-
-Ok senti e questa cosa ti infastidisce parecchio ?-
-Che cosa?- Rispose infastidita.
-Il fatto che lei abbia un compagno.-
-Assolutamente no! Può stare con chi gli pare la cosa che mi fa rabbia è che non me lo abbia detto chiaramente io sono stata sincera e ho detto fin dall’inizio le cose come stavano e lei mi ha corteggiata!-
-Rispondimi Regina. Ti sei innamorata?-
-Io non la metterei su questo piano..-
-Io invece si e la risposta è semplice devi sol dirmi o si o no. Quindi?-
Regina rimase in silenzio qualche istante non sapendo neanche lei quale fosse la risposta giusta.
-No..- Regina guardò Kathrin.
-No?- Ripeté Kathryn
-Si..-
-Si?!- ripete ancora Kat entusiata.
-No.. insomma non lo so, ma che importanza vuoi che possa avere?!-
 Kathryn rimase a bocca aperta e con gli occhi spalancati. –Ok, tu sei stra innamorata, te lo dico io.-
-No, e poi anche fosse non ha la minima importanza io non sono sua e non lo sarò mai!-
-lo vorresti ?-
-Kat vorrei ricordarti che sono sposata e sto bene con mia moglie!-
-Oh andiamo Regina, svegliati! Pensa alla tua felicità! È qui a un passo da te non devi far altro che prenderla, fregatene di Malefica e comincia a rincorrere cio che vuoi davvero anziché frenarti e fare la perfettina del cazzo!- Regina spalancò gli occhi e fu molto sorpresa dalle parole della sua amica. –Come hai detto ?-
-Mi hai capito bene Regina!-
-Anche fosse sta con un altro.-
-Non mi pare ci siano problemi, da quanto mi hai detto sembra che anche lei provi qualcosa per te e forse sta solo aspettando che tu faccia un passo verso di lei per poter essere convinta a lasciare il suo uomo. Avanti Regina fatti valere, vattela a prendere!-
-E se lei non mi volesse? Se si fosse solo voluta divertire fino ad adesso?... non sopporterei un suo rifiuto...- Ammise tristemente Regina.
-Se fosse stato così non avrebbe cercato di mettersi in contatto con te fino ad ora per cercare di darti spiegazioni, non credi ?-
-Forse.-
-Allora ecco cosa farai. Questa sera finito di lavorare prima di ogni altra cosa le scriverai o se te la senti sarebbe ancora meglio se la chiamassi, e gli dici che vuoi vederla per parlarle e li gli dirai tutto quello che senti.-
-E con Malefica ?  Come la metto? Io le voglio bene non voglio ferirla.-
-Se continuerai così ferirai molte più persone, credimi.- Regina annui debolmente.
-Si probabilmente hai ragione tu.- Si perse con lo sguardo nel vuoto per qualche momento. -é che tutta questa storia è così assurda, la mia vita filava perfettamente finché non è arrivata questa donna a incasinare tutto.-
-O a migliorarlo.. Devi ammettere che era da parecchio che non ti sentivi così. Non so da quanto tempo è che non ti vedevo gli occhi così luminosi al solo parlare di una persona. Dammi retta stasera chiamala e fissa un appuntamento per potervi parlare e dirvi cio che sentite di li poi deciderai come muoverti, se come pensi non ti ricambia ci metti una pietra sopra e vai avanti con malefica, ma se al contrario anche lei prova cio che provi tu allora parlerai con Mal e darai vita a una nuova storia d'amore.-
-La fai così facile tu.-
-Amica mia, è facile. Devi solo crederci.- Per il resto del pranzo Kathryn non fece altro che incoraggiare Regina e darle delle dritte su cosa dire e come comportarsi in qualsiasi ipotetico finale. Fino a che non si fece l'ora di ritornare al cantiere. Regina pagò il conto e tornarono alla macchina. Non sapeva spiegare il perché ma dopo la conversazione con Kat si sentiva più leggera e meno tormentata. Doveva prendere il toro per le corna e affrontare la donna che aveva portato scompiglio nella sua vita, una volta per tutte.

15:40
-Mary ancora niente?-
-No, sai emma è molto fiduciosa ma per quanto io possa conoscere Regina non conosco altrettanto bene la sua cripta, temo che non riusciremo mai a capire se lily ha rubato qualcosa o meno.-
-Gia lo credo anche io. Forse un incantesimo ci potrebbe aiutare, peccato che non ne sappiamo neanche uno.-
-Forse non ce n'è bisogno..- Mary margaret si bloccò di colpo. -Fammi dare un occhiata alla lista che abbiamo fatto.-
-Ti è venuto in mente qualcosa?-
-Forse, è un oggetto a cui Regina teneva molto, e che tempo fa aveva anche distrutto ma era riuscita a riaverlo, e questa è una cosa che nessuno sa eccetto me.-
-E di cosa si tratta?-
-Non ne sono sicura.. è solo un ipotesi, ma...- Mary margaret smise di proferire parola.
-Che c'è?-
-In questi giorni abbiamo perlustrato ogni centimetro giusto?-
-Si, esatto-
-Voglio dire, non abbiamo tralasciato nulla, cassetti, cofanetti, nulla?-
-No, abbiamo controllato ogni centimetro ma tutto era al suo posto.-
-Esatto, ma fra tutte queste cose ne manca una sola.. e a meno che non ce l'abbia con se Regina è quello che ha trafugato Lily.-
-Dobbiamo avvisare Emma.-

15:40

Ok ora basta! Sono giorni che la perdo sempre nel solito punto questa volta riuscirò a starti dietro!” Ruby si trasformò, all'inizio della foresta, nel magnifico e possente lupo nero. Ora vedeva molto più lontano di quanto potesse fare nel suo stato da umana, ed eccola li, proprio nel cuore della foresta, pochi attimi e si trasformò in un enorme drago lillà dai colori lucenti. Un battito d'ali e prese il volo. “Questa volta sei mia!” Uno scatto e Ruby andò all'inseguimento del grande drago viola, cercò di mantenere una distanza adeguata per non finire nei guai ma abbastanza vicina da non perdere le sue traccie. Passarono la foresta, i campi di grano abbandonati e le colline del tramonto. “Bene, siamo quasi al ruscello, alle rocce di granito che portano alle montagne, qui l'ho sempre persa fin ora ma stavolta non accadrà! Mi avvicinerò di più!” Il drago si stagliava sopra di lei, ma successe qualcosa di insolito dalle altre volte. “Ma cosa fa?!” Lily stava rallentando, si stava preparando ad atterrare. Ruby si fermò e cercò di nascondersi fra gli alberi. “Ma dove va?”  Lyly atterrò al suolo, ai piedi di una grande cascata, si ritrasformò, camminò vicino agli alberi costeggiati alla destra della cascata dopo pochi passi, entrò dentro alla cascata.
“é sparita.. deve esserci un passaggio dietro, ma dove porta e perché oggi ha cambiato direzione? Non posso neanche entrare, potrebbe essere una trappola...” Ruby pensò un attimo a cosa fosse stato meglio fare. “Non ho scelta non posso avventurarmici da sola, devo avvertire Emma.” Fece un veloce dietro front, correndo più che poteva verso storybrook. 

15:40

-
Comincio a pensare che non otterremo mai niente! Fin ora non ha fatto niente di losco ne di anormale e anche lo avesse fatto non potremmo saperlo dato che non possiamo guardare il suo cellulare!- Brontolo cominciò ad esprimere la sua totale frustrazione mentre addentava un panino.
-Beh sei tu che non vedevi l'ora di metterti all'opera.-
-Si ma pensavo potesse essere più entusiasmante, speravo commettesse qualche errore, ma fin ora non ha sgarrato di una virgola!-
-Stasera ne parleremo con Emma e vedremo cosa fare. Purtroppo anche io credo che continuare a pedinarla non ci porterà a nulla ma mi fido di Emma.-
-Si lo so bene, anche io ma sinceramente in questo momento mi divertirei di più al cantiere insieme ai miei fratelli che qui in questa macchina con te.-
David gli scoccò un occhiataccia -Beh ti ringrazio, sono contento di sapere che la mia compagnia ti è così gradita.-
-non ho niente contro di te caro principe semplicemente ho il culo che mi è diventato una sottiletta.-
-oh- David corrucciò la fronte. Erano ore che si trovavano fermi sotto la palazzina che ospitava l'ufficio di Malefica ed entrambi erano allo stremo, per giorni il loro ittinerario era stato questo: Dalle 8:00 del mattino fino alle 13:00 appostati sotto il suo posto di lavoro. Dalle 13:00 alle 13:30 poco più  distanti del ristorante dove andava pranzare e dalle 13:30 fino alle 19:00 di nuovo sotto l'ufficio. Eccezione fatta per quando si spostava per andare ad appuntamenti di lavoro per nulla interessanti. Da quello spionaggio non avevano ottenuto nulla e speravano vivamente che i loro amici potessero avere più fortuna di loro.

16:00

Emma stava facendo un giro di perlustrazione in macchina quando il suo telefono cominciò a squillare. -Pronto-
-é tutto a posto-
-Ottimo, hai preso tutto ? E come hai fatto a trovare la persona giusta ? -
-Hey così mi offendi piccola, ho le mie conoscenze. Vedrai farà un ottimo lavoro.-
-L'importante è che sia convincente ma che non faccia niente di stupido e sopratutto non deve esagerare!-
-Hey tranquilla ci possiamo fidare.-
-Bene, lo spero proprio altrimenti dovrà vedersela con me.-
-Tu come stai Swan?-
-Starò meglio quando tornerà a rivolgermi la parola.-
-beh allora fra non molto-
BIP..BIP..
-Devo andare ho un altra chiamata, ti richiamo.- chiuse la chiamata con Killian.
-Pronto?-
-Emma ascolta Forse abbiamo trovato qualcosa ma per esserne sicure dobbiamo entrare in casa di Regina pensi che sia possibile ? -
-Ah beh credo di si, se mi dite cosa devo cercare vado subito.-
-Ah non credo che potresti riconoscerlo preferirei andare io di persona.-
Emma corrugò la fronte. -Uhm va bene, aspetta solo un momento in linea ok?- Emma accostò l'auto e digitò il numero di David. Un solo squillo e rispose.
-Emma dimmi-
-Ascolta Malefica è li in ufficio?-
-Si non si è mossa e non credo lo farà, perché ? Ci sono novità ?-
-Forse, ascolta ho bisogno che mi avvertiate se si sposta specialmente se vedete che si dirige a casa prima del previsto, in tal caso inventatevi qualcosa per prendere tempo e farla rallentare ok?-
-Va bene, ma perché ? Emma che sta succedendo.-
-Ora non posso spiegarti ci risentiamo appena tutto sarà finito.- riagganciò con David e riattivò la chiamata con MaryMargaret.
-Ok posso accompagnarvi io e farò il palo sotto caso, David ci avviserà nel caso malefica si muovesse prima del previsto.-
-E regina?-
-Lei è al cantiere e penso che ne avrà ancora per un bel po'. Ci incontriamo all'inizio della foresta.-
-Va bene, a fra poco.-
La chiamata terminò ed Emma fece un'inversione a U per andare a prendere Belle e MaryMargaret eccitata all'idea di aver fatto passi avanti.

-Allora, che cosa stiamo andando a cercare a casa di Regina?-
-Un oggetto che per lei è sempre stato molto importante da cui Regina non si sarebbe mai separata e che nella cripta non ho trovato e se non è neanche a casa sua vuol dire che è l'oggetto che a preso Lily.-
-Ok va bene ma mi vuoi dire che cosa è? Perché tutto questo mistero?-
-Perché non voglio dare false speranze e poi perché è una cosa che riguarda Regina!-
-Ok va bene, non ti scaldare. Ma se riguarda lei allora perché tu ne sei a conoscenza?-
-La domanda principale non è come ne sono a conoscenza io ma come ne siano a conoscenza Malefica e Lily e sopratutto a cosa gli possa servire!-
-Ok... mi sto iniziando a preoccupare..-
-Si.. anche io.- ammise Marymargaret. -Come facciamo a entrare in casa? Non dirmi che hai le chiavi?-
-No, entreremo con il caro vecchio stile.-

la macchina dello sceriffo si fermò all'incrocio dietro al palazzo ove abitava Regina.
-Ok Belle tu resta qui in macchina se ci dovessero essere problemi chiamaci-
-Va bene.-
Emma e MaryMargaret scesero dal veicolo e con la massima discrezione andarono verso il palazzo. Entrarono, presero l'ascensore che portava all'ultimo piano e si fermarono davanti alla porta.
-E adesso?- Chiese MaryMargaret.
-Scusa, mi serve questa.-
-Hey- Emma prese una forcina che MaryMargaret portava fra i capelli e con un piccolo attrezzo sottile che tirò fuori dalla tasca cercò di forzare la serratura.
-Ah era a questo che ti rierivi.-
-Beh diciamo solo che con le buone maniere si ottiene tutto.- si sentì uno schiocco e la porta si aprì.
-Visto? Dopo di te.-
Le due donne entrarono, chiusero la porta dietro di loro e MaryMargaret cominciò a cercare.
-Dunque, credo che se lo ha lo tiene di sicuro in camera. Forza vieni, andiamo al piano di sopra.-
-Si va bene.-
Salirono le scale passarono la stanza degli ospiti e il bagno fino a che non si trovarono proprio di fronte alla camera di Regina. Mentre sua madre cominciò la sua accurata ricerca, Emma si perse ad osservare la stanza. Era semplice e spoglia, non aveva nulla di confortevole e questo non sapeva se la rendesse felice o triste. Quando poi posò lo sguardo sul letto senti crescere una rabbia e una gelosia immensa. Era li che lei dormiva e al suo fianco c'era Malefica. Chissà quante volte avevano consumato su quel letto, fra quelle lenzuola. Si avvicinò al letto. La comodina alla sinistra doveva essere di Regina dato la foto del padre che vi era sopra.
Istintivamente accarezzò le lenzuola immaginando la sua amata dormire profondamente sotto di esse. E i ricordi di un momento magico riaffiorarono alla sua mente.

Camelot
(*) Le note della canzone sulla quale stavano meravigliosamente danzando finirono ed Emma e Regina si ritrovarono ferme, l'una davanti all'altra.
Qualcuno dietro di loro batté le mani in segno di consenso.
-Wow, siete due splendori.- Robin fece qualche passo verso di loro e si avvicinò a Regina.
-Se avete finito posso riavere il piacere?- Chiese gentilmente ad Emma.
Lei rimase ancora qualche secondo a fissare Regina senza dire nulla. Un leggero velo di lacrime cominciò a coprire i suoi occhi.
-Si scusami, è tutta tua.- Emma si girò frettolosamente e si allontanò.
-Emma- Killian la chiamò cercando di attirare la sua attenzione ma lei tirò dritto.
-Che succede?- Robin si rivolse a Regina chiaramente preoccupato.
-é meglio che vada da lei, scusami.- Regina si precipitò nella stessa direzione presa da Emma. Si alzò il vestito e cercò di aumentare l'andatura del passo per starle dietro.
-Emma fermati.- Le disse autoritaria Regina, ma la giovane non le diede retta e continuò a camminare verso le sue stanze. “Dannazione! Non fuggire da me Emma!”
-Oh ma guarda, ti sta venendo dietro. Sai se davvero vuoi seminarla ti basterebbe usare la magia.-
-Sta zitto non voglio ascoltarti.-
Tremotino, o ciò che era la sua immagine continuava a tormentarla. Salì le scale che portavano alla sua stanza. Aprì la porta.
-Oh andiamo non vorrai sentirti dire nuovamente che non ti vuole? Avanti usa la magia, essa è la risposta a tutti i tuoi problemi-
-Basta non voglio ascoltarti!! Esci dalla mia testa!!- Emma urlo, si prese la testa fra le mani, e le lacrime cominciarono a rigarle il viso. Regina la raggiunse chiuse la porta dietro di loro e con un gesto spontaneo l'abbracciò. Emma spalancò gli occhi per la sorpresa ma si fece cullare da quella sensazione di benessere che il contatto con Regina le procurava.
-Non lo ascoltare- Tre semplici parole dette dalla donna che amava bastarono per allontanare la presenza opprimente di Tremotino dalla sua testa. Ora non c'era niente. Solo lei solo Regina, e i loro corpi uniti.
Emma ricambiò l'abbraccio e circondò i fianchi della sua amata. Finalmente poteva stringere Regina con il suo consenso. Restarono in quel modo, per qualche minuto, forse qualche ora, il tempo non importava, sembrava essersi fermato. Finché Regina non ruppe il contatto con il corpo di Emma per crearne un'altro diecimila volte meglio. Le prese il viso fra le mani, con i pollici asciugò le lacrime che ancora scivolavano lungo le sue guance ora arrossate per il tenero contatto con le mani della sua amata, mentre gli occhi di Regina penetrarono il suo sguardo triste.
-Mi dispiace tanto Emma. Ora mi rendo conto che rinnegare i miei sentimenti non porterà a niente di buono. E non voglio lasciarti sola proprio ora. Perché la verità è che voglio te, ho sempre voluto te. Non voglio che tu corra per allontanarti da me ma per venire a rifugiarti da me! Non sono brava in queste cose Emma ma la verità è che ti amo!- Regina si avvicinò alle sue labbra fino a baciarle.
Emma si sentì improvvisamente libera, come se stesse volando lontano da tutto il male , lontano da quella realtà che prometteva morte e distruzione. Emma strinse più forte a se il corpo di Regina presa da una felicità indescrivibile. Regina sorrise senza dare modo alle sue labbra di staccarsi da quelle di Emma. Fu un bacio lungo, intenso e pieno di amore. Quell’amore che da tempo chiedeva di essere libero di manifestarsi e che ora non aveva alcuna intenzione di essere represso ancora. Con non poca riluttanza si staccarono.
-Come ti senti?-
-Meglio.-
-Mi fa piacere. Perché adesso non ti sdrai? Io torno subito-
-No, non mi lasciare, se te ne vai lui tornerà..-
-So che gli puoi tenere testa, non permetterò a questa forza oscura di portarti via. Avanti, io torno subito. Promesso.-
-Va bene.-
-Brava.- Le baciò delicatamente la fronte e uscì dalla stanza.

Emma si era messa nel letto da un po' ormai e Regina non era ancora tornata. “Forse è con Robin ora..”
-Gia, in fondo tu non puoi competere con lui.- Disse Tremotino
-Sparisci! Non voglio ascoltarti!-
-Purtroppo dovrai farlo, sono nella tua testa. Parliamoci chiaro salvatrice, tu ora sei la signora oscura mentre lui è l'eroe. Non puoi competere-
-Ha finalmente ammesso di amarmi, non lo farebbe mai!-
-Guarda in faccia la realtà, lei sta solo cercando di tenerti buona perché sa bene che potresti fare del male alle persone che ama e fra queste di certo non ci sei tu!-
La porta si aprì di scatto e con la stessa velocità venne richiusa da una Regina preoccupata. Si precipitò nel letto al fianco di Emma.
-Va tutto bene?- Le chiese preoccupata vedendo la sua espressione turbata.

-Si, non ti preoccupare.-
Regina le fece appoggiare la testa sulla sua spalla e la circondò con fare protettivo. Emma era felice e spensierata. Tremotino era nuovamente scomparso e lei assaporò ogni istante di quel momento, di quel contatto così magico. Non avrebbe mai immaginato che Regina potesse un giorno ammettere di amarla e invece era appena successo.
-Quando hai cominciato ad amarmi?-  Emma ruppe il silenzio con una domanda inaspettata. Regina la guardo e sospirò, sembrò pensarci.
-Forse da quando mi hai salvato la vita, quando Sidney appiccò l’incendio per farti fare un atto eroico. Te lo ricordi? Era quando cercavi di diventare sceriffo.-
Emma sorrise. –Si lo ricordo bene-
-In realtà credo che il mio cuore ti abbia amato dal primo momento ma quell’episodio è  stato solo il primo dei tanti in cui, anche se lo rifiutavo, ho sentito qualcosa di più per te. E poi..-Regina si fermò e sul suo viso si disegnò un sorriso sincero ed affettuoso. Emma alzò lo sguardo su di lei, la sua espressione era dolce mentre parlava dei suoi sentimenti.
-E poi.. cosa?- Le chiese Emma presa dal desiderio di sentirla ancora parlare di cio che fin ora le aveva taciuto.
- E poi mi sono resa conto davvero di ciò che provavo.-
-Quando?-
-Beh ricordi quando uncino ti venne a cercare e ti riportò indietro perché tutti eravamo tornati a storibrook e non ricordavamo niente?
-
-Si, e allora?-
-Ricordi la sceneggiata che abbiamo fatto al municipio? Tutti erano pronti a incolpare me, erano certi che ero io il cattivo della situazione, ancora una volta.-
-Si, lo ricordo.-
-Gia, ma tu no. Tu fin da subito hai creduto in me e nella mia innocenza non hai dubitato neanche per un istante. E’ stato da quel momento che mi sono resa conto che ogni volta che ti vedevo o che ti pensavo il mio cuore mancava un battito.-

Emma si tirò su e la guardò scrutando i suoi occhi.
-E mi hai fatto penare per tutto questo tempo?!-
Regina sembrò sorpresa dall’uscita della bionda.
-Beh non volevo ammetterlo e non è stato facile per me conviverci per tutto questo tempo. Insomma sai quanto ho odiato tua madre e quanto ho odiato te. Non era semplice.-
-Ma quella sera, nella cripta… perché non mi hai detto tutto questo?-
-In parte perché volevo proteggerti, e perché avevo anche paura.. dei miei sentimenti…-

-E ora invece?..-
-Ora ho più paura di perderti.- Regina le prese il viso fra le mani.
-Voglio starti vicina e voglio poterci dare una possibilità, io non mi intendo di queste cose e tu lo sai bene, ma non posso ne voglio più starti lontana, non ce la faccio. Tu mi hai salvato più di una volta da quando ci conosciamo, ha fatto tornare a battere il mio cuore e questa volta voglio seguirlo, e voglio combattere per l’amore della mia vita. Voglio provare davvero provare ad avere un futuro con te Emma.- Gli occhi di regina esprimevano tutta la sincerità delle parole che aveva pronunciato. –Wow, questa è una gran bella confessione.-
-Si, lo so.-
-Sono felice, credimi, ma come mai proprio ora?-
-Non ti basta sapere che ti amo?- Gli chiese Regina con la faccia da incredula mentre le sorrideva.
-Non sarei più io, non credi?.-
-Perché mentre ballavamo sono stata bene, mi sono sentita felice e ho capito che non volevo perdere la mia, anzi la nostra occasione per essere felici. E poi vederti scappare via mi ha fatto sentire un dolore atroce al cuore, era come se qualcuno me lo avesse strappato fuori dal petto e lo avesse stritolato-
-Wow… è strano, che con tutte le volte che ti sono venuta incontro so adesso tu abbia ceduto.-
-Gia.-
-Ma sono contenta che sia successo- Le disse dolcemente Emma.  
–Lo sono anche io.- Regina le rispose in tono altrettanto dolce.
-Anche perché non ne posso più di vedere uncino ronzarti intorno.- Emma scoppiò a ridere.
-Si, beh non è che per me sia stato meglio vederti sempre con Robin.- Regina si avvicinò ad Emma e le posò un casto bacio sulle labbra.
-Lo so e mi dispiace.- Erano state molto rare le volte in cui Regina le aveva parlato con un tono dolce come quello che aveva appena usato e il cuore di Emma si sciolse nel sentirlo. Le due si sdraiarono nuovamente sul letto, ed Emma si trovò ancora una volta nel caldo abbraccio della SUA Regina.
Rimasero in quella posizione fino a che entrambe non si addormentarono.

-EMMA SWAN!-
-Cosa?!- Emma fu bruscamente riportata alla realtà da sua madre che la guardava perplessa.
-Ma che ti è preso? È 5 minuti che ti chiamo.- Emma si era persa nella nostalgia, e nella dolcezza di quelli che erano i ricordi di una vita meravigliosa insieme a Regina. Una profonda tristezza però si impossessò di lei nel rendersi purtroppo conto che ormai tutto ciò era nulla più che un sogno lontano e che nulla poteva essere più lontano della realtà che ora si trovava ad affrontare da un anno a quella parte.
-Oh niente, stavo solo pensando.. Allora lo hai trovato.-
MaryMargaret sorrise. –A dire il vero no, perciò abbiamo appena scoperto cosa ha rubato Lily, ora dobbiamo solo scoprire loro che cosa se ne fanno.-
-Ok bene, ti spiacerebbe rendere partecipe anche me della grandiosa scoperta? Cos’è questo oggetto tanto prezioso e segreto?.-
-Un anello, un anello molto importante per Regina, l’anello di Daniel.-
-Ma quell’anello non lo aveva distrutto lei stessa?.-
-Si e no. Segretamente io e Regina siamo riuscite a recuperarlo grazie a Tremotino.-
-E nessun’altro sapeva di questo.-
-No nessuno oltre a noi tre.-
-Regina potrebbe averlo detto a qualcuno.-
-Ne dubito, da quel momento lo custodì gelosamente.-
-Non potrebbe averlo a dosso.-
-No, quando iniziò la sua storia con te lo mise da parte, lo nascose ma non lo portò mai più con se.-
-Ma che cosa se ne fanno loro di un anello così importante per lei.-
-E’ quello che dobbiamo scoprire, e ci conviene farlo in fretta, nono sappiamo cosa stiano architettando.-
-Ci conviene tornare indietro allora.-
Emma e MaryMargaret uscirono in fretta dall’abitazione e tornarono alla macchina per tornare a Storibrook.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: tanjess