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Autore: Arya Tata Montrose    28/02/2017    2 recensioni
Buonasera! Come da copione, per il terzo anno consecutivo, mi presento con la Gajevy Week!
Anche se vi avverto già che sarò in ritardo (come già si evince), spero possiate godervi la lettura.
Tata
***
Day One – Matching: «Levy!» «Cosa?» «Il tuo orecchio!»
Day Two – Longing:Il ghigno che gli era nato sulle labbra ebbe vita breve
Day Three –
Day Four –
Day Five –
Day Six –
Day Seven –
-
Bonus Day – AU: Gajeel ghignò. Colpito e affondato.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gajevy Week – 2017
 
 


Day Three ~ Pillow Talk



 
Quando aveva iniziato a baciarla, le sue labbra erano ruvide, seccate dall’aria gelida delle sere invernali, così come le sue guance apparivano fatte di neve, lisce e gelide. Ora, invece, il colore rosso le dominava e le labbra della sua Levy apparivano morbide e umide a contatto con le sue. Le passò una mano sulla coscia, portandola più vicina a sé ed ansimando. Scie di baci lasciate poco prima bruciavano ancora sulle loro pelli roventi a contatto, che si scontravano ad un ritmo preciso, regolare, veloce. Le loro mani, invece, vagavano libere, esplorando quei corpi che sapevano già di conoscere a memoria, già divorati, sfiorati, vissuti, senza mai averne abbastanza. Le guance erano rosse e i volti sorridenti, appagati. Le gole infiammate dai gemiti che nemmeno si sforzavano di trattenere.
Era madido di sudore ed i capelli si attaccavano alla fronte; le guance rosse ed un ghigno felice, soddisfatto.
Gajeel si voltò verso la ragazza al suo fianco. Levy aveva la stessa espressione estasiata e dolce. Non l’avrebbe mai detto, ma quel sorriso rendeva felice anche lui.
Mosse le braccia per avvolgerla e stringerla maggiormente a sé ed il ghigno gli sfiorì sulle labbra quando le sue dita incontrarono un lembo di pelle rigonfia.
Ricordava quella ferita come se fosse ancora davanti a lui, sanguinante, appena inferta, mentre la ragazza perdeva lentamente coscienza. Si era imposta, stoica nonostante la fatica tra Max ed un fendente nemico, parandolo con uno scudo magico. Ma la magia si era spezzata, all’ultimo, deviando la lama quel tanto che bastava per salvare entrambe le vite. La spada aveva lacerato la carne e Levy era caduta in ginocchio. Max era svenuto e Levy era stesa a terra, ferita ed inerme, mentre il soldato nemico alzava la spada per vibrare un nuovo colpo. Lily aveva fatto appena in tempo a stordirlo e a lanciare la spada lontano da loro.
Ora, una linea più chiara serpeggiava sulla sua pelle, partendo appena sotto il seno sinistro e terminando sul lato opposto, sopra l’ombelico.
In momenti come quello, Gajeel vi si soffermava spesso, percorrendola col tocco lieve delle dita o con quello più morbido ed umido delle sue labbra. Le sue mani erano immobili, ferme su quella linea rigonfia, così come il suo volto era fossilizzato in un’espressione assorta, malinconica, immagini si susseguivano nel vuoto di fronte ai suoi occhi.
Levy sapeva bene cosa stesse accadendo nella mente di Gajeel; era successo già molte altre volte che si estraniasse così, distratto da un dettaglio che lo riportava al passato dominato dall’ombra. Ogni volta che la toccava, Levy percepiva un attimo d’esitazione, come se si stesse assicurando di non ferirla ancora. Sapeva quanto gravasse su di lui il ricordo del loro primo incontro.
Gajeel si era avvicinato e si era stretto a lei, poggiando la testa sul suo petto e Levy aveva posto la mano sulla sua nuca, carezzandogli piano i capelli. L’altra l’aveva portata sulla sua guancia. E si era avvicinata ancora di poco, per sentirlo più vicino, per fargli sentire che lei era lì con lui.
Il tocco di Gajeel si arrestò gradualmente e levò il viso verso quello di lei; uno sguardo carico di lacrime che non si sarebbero riversate, bloccate dalla dolcezza scorta nello sguardo di Levy, pieno delle conferme che in silenzio reclamavano i suoi occhi. Le labbra di Levy si piegarono lievemente verso l’altro, in un mesto, consolatorio sorriso che presto s’irradiò sul volto dell’altro. Bisbigliò un ringraziamento roco e ovattato e tornò a bearsi delle dita sottili della ragazza tra i suoi capelli. Non permetteva a nessuno di toccarli ma Levy era l'eccezione a qualsiasi regola avesse o si fosse mai imposto. Adorava quando le mani della ragazza andavano a sfiorargli la nuca in dolci carezze.
Gajeel strusciò un po' il viso addosso a lei, in un goffo tentativo di ricambiare il gesto. Levy ridacchiò, solleticata dalla sua guancia morbida, abituata al metallo liscio che, ormai tiepido, la sfiorava.

 
Angolino della Tata (veloce, che non ha come al solito tempo)
Buonasera!
Finalmente aggiorno con questo cortissimo Day. Spero che nonostante questo vi sia piaciuto :3
È venuto un po' così, anche se il prompt era "Pillow Talk", alla fine è uscito un "parlare senza parlare" o kind of.
Ringrazio MaxB che mi segue e continua, gentilissima, a recensirmi (passerò a leggere la tua Week, appena la scuola mi da tregua T^T)

Un bacione, 
Tata
 
 
 
   
 
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