POV EMMETT

Sapevo non sarebbe stato facile farla innamorare di me come lei era riuscita a fare il contrario. Lei è il mio angelo e l'ho saputo fin dal primo momento. Gliel'avrei ripetuto fino allo sfinimento ( il che era un po' improbabile visto che siamo vampiri), se fosse bastato a raggiungere il mio intento. Volevo dirglielo da tempo quanto l'ami, ma ogni volta che mi avvicino, lei mi sfugge, come se avessi la peste.
Basta! Oggi vado da lei e le dico quanto è bella e che vorrei essere il suo compagno. E con questo intendo poterle stare accanto, coccolarla, toccarla (non nel senso malizioso del termine), immergere le mani nei suoi biondi capelli setosi così da poter avere il suo profumo su di me. Si lo so, tutto questo suona molto strano.Infondo io, Emmett, non sono mai stato un tipo timido e spaventato da questo genere di situazioni, anzi da umano ero circondato da ragazze. Ero un vero sex symbol!
A mezzogiorno vedo che si sta dirigendo verso il bosco con qualche libro, la seguo. Lei percepisce la mia presenza e inizia a correre. Questa donna! Riesco ad affiancarla, finalmente. La fisso, è così perfetta. Ad un certo punto mi sento di volare. Una radice mi ha fatto perdere l'equilibrio e sono steso per terra, come una balena spiaggiata. Che figura! Mi si è avvicinata e sta ridendo me. Con la mano si copre la bocca. Vorrei non lo facesse per godere di quel sorriso lucente e pieno di allegria. Mi giro e mi metto seduto.
Pensando al momento scoppio in una fragorosa risata e le dico - Ridi, eh?! Dammi una mano a rialzarmi!- Senza smettere di ridere mi volge la sua mano e io la tiro giù sul terreno, o meglio sulle mie gambe distese. La stringo con le mie braccia e continuiamo a ridere della scena mentre lei si dimena dicendo - Dai, Emmett lasciami andare.- Non so come sia successo ma ci ritroviamo a fissarci davvero intensamente. Mi sento imprigionato in quegli occhi dorati, ma non voglio uscire da questa prigione. Le mie mani che l' avvolgono in uno stretto abbraccio mandano vibrazioni in tutto il mio corpo. Voglio restare così per il resto dei miei giorni.
Devo avere una faccia da stupido perché lei in qualche modo intercetta i miei pensieri: - Emmett cosa vuoi da me? Sono giorni che mi segui e mi fissi con questo sguardo da...ebete.- Rose ti prego non smettere di sorridere - Em, puoi rispondere?- ride. Avrà compreso che effetto ha su di me? Richiama ancora la mia attenzione. - Cosa? Non ti ho sentita.-
-Ecco, appunto. Volevo sapere cosa vuoi da me? Non avrai per caso una cotta per me? -
Panico, abbandono il suo sguardo e fisso degli alberi in lontananza - Io? Pff.- Mi rigiro, le prendo il volto tra le mani, chiudi gli occhi e la bacio. Il bacio diventa man mano più profondo e intenso. Le sue labbra sono fredde ma al contempo soffici. Si, le piaccio, è sicuro. A malincuore allontano il mio volto dal suo mettendo fine al bacio più bello di tutta la mia vita, nella speranza che ce ne possano essere altri ancora migliori.
Rosalie abbassa lo sguardo abbozzando un sorriso. - Io non ho una cotta per te, io ti amo.- Lei alza lo sguardo, sembra sorpresa e forse un po' malinconica. Poi mi sorride ancora e si lascia baciare. Per me potremmo continuare per l'eternità