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Autore: jarmione    01/03/2017    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Evelyn e i suoi fratelli non fossero mai "evasi"?
Se lei fosse rimasta al penitenziario?
E che accadrebbe se Joe e i tre fratelli scoprissero che Evelyn sta per andare in tribunale dove decideranno se assolverla o condannarla?
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I Dalton ed Evelyn'
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Ciao a tutti! Questo capitolo non è molto intrigante ma sarà indispensabile per il proseguimento della storia.

Buona lettura e... grazie Evelyn80

 

 

Quando Joe riaprì gli occhi, si ritrovò legato alla ruota del carretto con cui erano partiti.

Anche i suoi fratelli erano legati e si stavano da poco svegliando.

Notò che era ormai buio ma sentì che non era ancora passata la mezza notte.

Intorno al loro c'erano dei teepee e di sottofondo delle voci indiane.

Si intravedeva persino la luce di un fuoco.

“Ragazzi, svegliatevi, siamo fregati!”

Anche se a fatica, a causa del mal di testa dovuto ai colpi presi, tutti aprirono gli occhi e si resero finalmente conto di dove stavano.

“Oooh” esclamò Averelle, vedendo i teepee colorati “siamo alle giostre Joe?”

Joe si infervorò “Appena mi slego giuro che lo uccido”

“Guarda Joe” Jack indicò un sasso appuntito vicino a loro “usiamo quello”

A fatica, con qualche taglio e gemito qua e la, riuscirono a tagliare le corde e liberarsi.

“Vado a vedere che succede, recupero Evelyn e ce la filiamo”

“Io voglio la ruota panoramica!” detto fatto.

Joe gli diede una sberla tale che lo fece girare proprio come una ruota panoramica.

Poi, lentamente e senza fare rumore, si addentrò nel resto del campo fino a raggiungere il luogo dove erano tutti riuniti.

Si nascose dietro a dei barili e solo in quel momento si accorse che erano gli stessi barili che avevano trasportato quel giorno.

C'erano persino le pelli e altre cianfrusaglie indiane varie che avevano portato.

Osservò attentamente e vide Evelyn, seduta in cerchio con gli altri indiani e accanto a Lucky Luke.

In quel momento non era la rabbia nei confronti di chi lo aveva fatto incarcerare a prevalere, ma era la rabbia nei confronti di un cowboy senza scrupoli che stava troppo appiccicato alla sorella.

Non gli andava bene, non lo tollerava.

Sarà l'istinto fraterno, sarà che in fondo provava le stesse sensazioni di Jack, ma Luke non doveva stare vicino ad Evelyn.

Neanche fosse una criminale incallita come loro.

Era troppo...femmina!

C'erano altri barili attorno agli indiani.

Si avvicinò a quelli dietro ad Evelyn e rimase in ascolto.

Si stavano passando il cerotto della pace.

Lo stesso che Lupo Pazzo si passava con il suo popolo.

Nessuno che fumasse in quel campo e a Joe un bel sigaro non sarebbe dispiaciuto.

“Fratelli” esclamò Aquila Pazza “i grandi spiriti indiani e il grande spirito di Manitù ci ha donato la possibilità di avere fra noi la grande Dea Rugiada D'estate”

Tutti puntarono gli occhi prima su un totem che aveva le fattezze di Evelyn e poi contro la ragazza, che sgranò i suoi senza capire.

“In questi periodi di siccità, lei riporterà l'acqua nel nostro villaggio, domani!”

“Cosa!?”

“Ma stasera, onoreremo la sua presenza con una grande festa!”

alcuni indiani fecero risuonare i loro tamburi ed altri si misero a ballare.

Evelyn appoggiò la schiena ai barili dietro di lei, dove Joe era nascosto.

Venne però scoperto a causa di Averell che, sentendo la musica, si fiondò anche lui a ballare con gli altri.

Jack e William tentarono di fermarlo.

Evelyn neanche ci badava, era rimasta sconvolta.

“Imbecille!” urlò Joe contro il fratello.

“Lascialo divertire Joe” disse Luke “non sta facendo nulla di male, piuttosto cerca di divertirti finchè sei libero”

Joe ragionò.

Era libero, questo era vero.

La voglia di fuggire era tale da ignorare qualsiasi sentimento nei confronti dei fratelli.

Ma era comunque il maggiore e aveva un senso di responsabilità più alto.

Non poteva abbandonarli e non poteva nemmeno andarsene con Evelyn.

Se ci fosse stata una remota possibilità che venisse assolta, fuggendo con lui svaniva nel nulla.

Anche se...essere una Dalton era già un punto a suo sfavore.

Vide Jack e William andare in mezzo agli indiani e divertirsi.

Erano impacciati ma ci provavano.

Il consiglio di Luke non era così malvagio per loro.

Lui, invece, preferì restare dietro ai barili a maledire il cowboy e ad escogitare qualche piano di fuga notturno.

“Tu non vai?” domandò Luke ad Evelyn, che scosse la testa.

Sapeva cosa gli passava per la mente.

“Qui sono tutti pazzi”

“Non credo” commentò Luke “hanno le loro credenze, anche se non riescono a vedere al di là del loro naso”

“Ma io non so far apparire la pioggia!”

“Risolveremo anche quello” gli sorrise.

Luke era sempre più convinto che una ragazza come Evelyn fosse sprecata con i Dalton.

Ma non avrebbe mai pensato di dividerli.

Erano legati e lo vedeva, oltre che percepirlo, Joe poi faceva tanto il duro ma avrebbe ucciso per la ragazza.

Evelyn si chiese cosa sarebbe successo se non fosse riuscita a far piovere.

Pensò a Joe e ai fratelli.

Non li avrebbe più visti?

E Jack?

Il solo pensiero di perderlo la fece rabbrividire, Jack per lei era tutto ciò di cui aveva bisogno.

Lentamente si pentì di aver sempre denigrato il penitenziario, meglio lì che in qualche fossa indiana.

Pensò anche a Jolly Jumper, lei adorava spazzolarlo e lui adorava farsi coccolare, chi lo avrebbe riempito di attenzioni?

Ebbe un tuffo al cuore, sentiva lo stomaco rivoltarsi.

Vide Averell divertirsi spensierato ed ebbe invidia.

Se solo la vita fosse davvero così semplice e tutti fossero come lui.

I suoi pensieri vennero interrotti da Luke, che si era alzato e le aveva teso la mano “Ti consiglio di approfittare”

Evelyn la prese e si alzò.

Luke la spinse nella mischia e lei si ritrovò fra le braccia di Jack.

I due si guardarono negli occhi.

Evelyn deglutì ed iniziò a tremare.

Alla fine lo strinse, prendendolo alla sprovvista.

Poco dopo anche lui la strinse.

Joe li vide ed iniziò ad infuriarsi, anche se stavano assieme odiava vedere qualcuno che toccava la ragazza.

La notte fu lunga ma quando tutti andarono a dormire, finalmente ci fu silenzio.

Luke dormiva fuori dalla tenda dove erano stati messi i Dalton e Jolly Jumper al suo fianco.

Evelyn non riusciva a dormire e si strinse a Jack.

“Jack...mi sento male”

“Non preoccuparti, domani ripartiamo”

“Ma io non so fare la danza della pioggia”

“Io e William abbiamo un piano” disse prima di essere interrotto da Averell, che nel girarsi aveva tirato una sberla in faccia a Jack.

“Dimmi che non comprende lui”

“Purtroppo si”

*************

Il mattino seguente, all'alba, l'intero campo indiano era riunito attorno al falò spento della sera prima.

Tutti attendevano che Evelyn portasse la pioggia.

Si mise in mezzo agli indiani e guardò verso i fratelli.

Jack e William gli fecero l'occhiolino e mostrarono un barattolo che conteneva uno scorpione.

Luke, che aveva capito il loro piano, le fece capire di iniziare a muoversi.

Evelyn annui ed iniziò a muoversi, sentendosi un emerita stupida.

Nel frattempo, jack e William avevano messo in atto la loro idea e Averell iniziò a muoversi senza alcun tipo di senso.

La fortuna erano che le urla di fastidio del fratello erano coperte da quelle di Evelyn, che pregava che tutto funzionasse.

Infatti, poco dopo, il cielo iniziò ad annuvolarsi e lentamente incominciò anche a tuonare.

Infine pioggia.

Una pioggia fitta che fece allagare l'intero campo.

Gli indiani scoppiarono in un boato di grida e di gioia.

Evelyn si fermò e quando si rese conto che tutto era filato liscio, corse immediatamente da Jack e si rifugiò fra le sue braccia e quelle di William, sentendosi protetta.

“La grande Dea Rugiada D'estate ci ha donato la pioggia” Aquila Pazza gioiva sotto la pioggia “la grande Dea è invitata a restare nel nostro villaggio”

“COSA?!” esclamarono in coro i fratelli e Joe era pronto a dire la sua.

“Mi spiace grande Aquila Pazza” si intromise Luke “ma la grande Dea Rugiada D'estate dovrà affrontare un lungo viaggio per tornare davanti al grande spirito Manitù”

“Il cowboy ci sa fare” commentò Jack

“Conosce molte cose sugli indiani” aggiunse William

“Io invece voglio fare colazione” si intromise Averell, che era riuscito a liberarsi dello scorpione

“Io invece voglio che finisca la pioggia” Joe era fradicio “e qualche indiano resti fulminato”

“Che il grande Manitù ti guidi nel tuo viaggio di ritorno, o potente Rugiada D'estate”

Evelyn fece un cenno con la testa.

Gli indiani sistemarono il carretto con cui Luke e i fratelli erano arrivati e li lasciarono partire.

Luke, come il giorni prima, era davanti e guidava William, che stava davanti.

“Grazie William” Evelyn lo strinse da dietro e gli diede un bacio sulla guancia “ma come ti è venuta in mente?”

“Chiedilo a Jack, l'idea è sua” sorrise.

Evelyn rientrò nel carro e si mise vicino a Jack “Grazie Jack” e per ricompensarlo gli diede un bacio...un vero bacio.

Joe non sapeva cosa fare.

Alla fine ammise che Evelyn doveva essere sua, al diavolo i fratelli e al diavolo Jack.

“Sei morto!” e di colpo Jack si ritrovò fuori dal carro con Joe sopra.

William fece fermare i cavalli e da quel momento scoppiò il finimondo.

  
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