Disclaimer: Nah, sorry.
Avvertimenti: ben UN bacio sulla guancia, santo cielo, sono imbarazzata per Bokuto persino io.
Note: Scritta per il prompt inverno del COW-T #7 @ maridichallenge. #salvalaVeggente #salvailmondo (#teamTSH ftw!)
Winter kisses
Akaashi è così bello d'inverno.
È bello sempre, ovviamente, perché starebbe bene anche con un sacco della spazzatura addosso, anche appena sveglio con le occhiaie sotto i piedi e un nido di rondini in testa, anche ricoperto di melma come quella volta al campo estivo che - ma sì, ecco, d'inverno sta particolarmente bene.
Koutarou non sa se sia per il modo adorabile in cui si sistema il cappello in testa o per il freddo che gli colora le guance come pesche mature, ma non riesce a staccargli gli occhi di dosso mentre tornano a casa dagli allenamenti.
Adora il modo in cui gli cammina più vicino del solito per rubargli un po' di calore, adora i guanti senza dita che finisce per portare sempre anche in classe, adora i ciuffi neri che gli spuntano da sotto il bordo del cappello incorniciandogli il viso. È così bello che a malapena si ricorda di guardare avanti ogni tanto per non scivolare sulla neve, ed è così bello che non sta capendo nulla. Sono cinque minuti che Akaashi gli sta raccontando qualcosa - qualcosa di sicuramente importante, perchè quello che dice Akaashi è sempre importante - e lui non ha sentito una parola, è una persona orribile, Akaashi ci rimarrà malissimo quando se ne accorgerà e farà la sua Faccia Delusa e sarà tremendo e -
"Bokuto-san?"
"Aaah?"
"Io devo girare qui."
Sbatte le palpebre e si guarda intorno e oh, sì, è proprio l’incrocio in cui le loro strade si dividono. Era troppo impegnato a fissare il naso adorabilmente arrossato di Akaashi per accorgersene. “Ah,” ripete, neanche l’avessero stordito con una pallonata in testa.
Akaashi si volta del tutto e assottiglia gli occhi, studiandolo, e Koutarou deglutisce. “Bokuto-san, c’è qualcosa che non va?”
“Oh, aah, no, è che…” Si stringe la tracolla al petto e ride un po’ troppo forte e niente panico, Koutarou, pensa pensa pensa - “Uhm, quel cappello ti sta molto bene.”
Akaashi lo guarda sorpreso e poi arrossisce, un colore che è diverso da quello causato del freddo perché gli copre piano piano gli zigomi prima di avanzare alla conquista delle orecchie, e affonda nella sua enorme sciarpa finché la stoffa non gli copre la punta del naso, senza riuscire a nascondere del tutto un minuscolo sorriso. Koutarou muore un pochino.
Poi Akaashi lo guarda timidamente da sotto quelle sue ciglia impossibili e mormora “Grazie, Bokuto-san,” e Koutarou - Koutarou non ce la fa.
Scatta come se dovesse schiacciare un match point e pianta un bacio dritto dritto su una delle sue guance rosse, solo che in realtà non è dritto per niente perchè è un idiota impulsivo e finisce quasi per prendergli il naso, e forse gli ha fatto male perchè si è lanciato troppo forte e per poco non gli cavava un occhio, ma Akaashi è così - così Akaashi, ed è così bello, e le sue guance sono così morbide, come può continuare a vivere sapendo che le sue guance cono così morbide, non è possibile -
Koutarou se la dà a gambe.
Ci mette metà della strada a calmarsi abbastanza da smettere di correre e di strillare internamente (ma anche un po’ esternamente), ed è ormai sulla soglia di casa quando si accorge che il suo cellulare sta vibrando piano.
Ha le mani così congelate che fa fatica a tirarlo fuori dalla borsa, ma è quando legge i messaggi che rischia davvero di farlo cadere a terra.
✨ AKAASHI!!! ✨
[14:41] Non è educato andarsene senza lasciare tempo di salutare, Bokuto-san.
[14:43] :*
Urla così forte che un blocco di neve si stacca dal tetto e gli cade dritto in testa.
Se ne accorge appena.