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Autore: Agartha    13/04/2005    9 recensioni
Mentre rileggevo il quarto libro di Harry Potter ho cominciato a farmi molto domande tra cui……e se il torneo Tremaghi si fosse svolto ai tempi dei malandrini e se Remus, James e Sirius non avessero frequentato la stessa scuola ma ognuno una delle tre scuole che dovevano fronteggiarsi cosa sarebbe successo? E così è nata questa fic. E’ nata all’improvviso e non ho resistito……dovevo scriverla. E’ una storia che dovrebbe parlare sia di Amicizia che di Amore (io dopo tutto adoro le Sirius x Remus per cui……………..).E spero di renderla al meglio. Ah……i primi tre capitoli saranno introduttivi visto che spiegherò come i tre malandrini sono inseriti nella storia ovvero le loro storie prima dell’incontro………poi comincerà la sfida. Spero che possa piacere. Fatemi sapere cosa ne pensate tramite i vostri commenti. Ci conto!!! Agartha
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco il secondo capitolo di questa fic

Ed ecco il secondo capitolo di questa fic.

Come molti hanno capito si parla di Sirius che frequenta………..sì proprio quella scuola.

Ma d’altra parte era l’associazione più naturale visto la famiglia che si ritrova.

Spero di aver reso il personaggio nel migliore dei modi anche se è stato calato in un ambientazione diversa.

Continuate a farmi sapere cosa ne pensate ok?

Un bacione

Agartha

P.S. Ho preferito per facilità tenere i nomi dei presidi che appaiono nel quarto libro di Harry Potter anche se secondo me sia Karkaroff che Madame Maxime non erano in carica all'epoca dei malandrini. Spero che questo no turbi la comprensione. Un bacione.

 

CAPITOLO 2 – ALCUNE COSE RIMANGONO SEMPRE UGUALI, MENTRE ALTRE……………………. (Sirius Black)

 

"Virare di centottanta gradi a sinistra, poi sempre dritti. Ancora qualche minuto e saremo ad Hogwarts" la voce forte e decisa del preside di Durmstrang arrivò autoritaria alle orecchie dei dieci studenti della scuola scelti come possibili candidati a campione della scuola nel Torneo Tremaghi.

Il ragazzo dai capelli neri sbuffò mentre guardava con un cipiglio la strumentazione magica di bordo a disposizione della grande nave della scuola.

Stavano viaggiando magicamente e velocemente attraverso i corsi d’acqua sotterranei che attraversavano l’intero pianeta Terra.

E neanche farlo a posta, ogni ordine che Karkaroff, il preside, emetteva dalla sua bocca si rivelava essere un’autentica bufala.

Nessuno avrebbe saputo dire dove fosse esattamente Hogwarts visto che tutte le scuole magiche del pianeta erano avvolte dalla massima sicurezza circa la loro ubicazione.

Si sapeva solo che era in Inghilterra ma dove esattamente era impossibile da dire.

Ed in effetti per trovare la scuola sarebbe bastato seguire la bussola di bordo che indicava Hogwarts.

Se la punta dell’ago si allontanava dal nome della scuola allora bisognava fare delle modifiche per rimettersi in carreggiata.

Tutto era semplice e cristallino.

Ed allora perché ora Karkaroff aveva urlato quell’ordine?

Di sicuro per ritornare sulla via di Hogwarts non bisognava girare di centottanta gradi anzi……….bastavano novanta gradi.

Per fortuna che era lui ad avere il timone magico pensò il giovane che poco prima aveva sbuffato e che rispondeva al nome di Sirius Black perché se no……..altro che Hogwarts si sarebbero ritrovati in Egitto o chissà dov’altro.

Ruotò il timone con la bacchetta in modo da rimettere in linea la nave e ricominciò a controllare la situazione all’interno dell’imbarcazione chiedendosi quanto tempo mancava ancora all’arrivo.

Di sicuro non pochi minuti visto che il preside della sua scuola o meglio della scuola che i suoi genitori avevano scelto per lui senza consultarlo era inaffidabile.

A volte si domandava come fosse riuscito a raggiungere la presidenza di una delle più importanti e blasonate scuole di magia e stregoneria di Europa.

Ma poi si diede dello stupido.

Se si avevano le conoscenze giuste beh…..si poteva raggiungere ogni posizione.

E Karkaroff aveva le conoscenze giuste.

Conosceva bene tutti i maghi più oscuri dell’epoca compresi i genitori di Sirius che l’avevano aiutato con il loro oro a raggiungere il vertice della scolaresca perché così facesse delle regole che convenivano solo a loro.

Ed, infatti, i figli di questi maghi oscuri visto che i loro genitori non apprezzavano minimamente le scelte effettuate dai presidi di Hogwarts e Beauxbatons che permettevano ai figli di babbani di frequentare i loro corsi beh…….finivano con l’essere mandati nell’unica scuola che, invece, si adeguava ai loro gusti.

Non importava se la preparazione a Durmstrang a volte lasciava a desiderare, l’importante era che i loro poveri figlioletti non avessero a che fare con i mezzosangue.

Sirius durante la sua infanzia con l’ingenuità dai bambini visto gli insulti che i suoi genitori rivolgevano ai mezzosangue si era chiesto più volte cosa quest’ultimi avessero potuto fare di così grave ai suoi genitori da farsi odiare così intensamente.

Dovevano essere delle persone cattive visto l’odio che i Black avevano nei loro confronti.

Solo quando era stato abbastanza grande da capire sul serio, intorno ai dieci anni insomma, aveva capito che non erano i mezzosangue ad essere cattivi, ma la gente come i suoi genitori.

Era una sera come tante altre, in cui i Malfoy in pompa magna erano venuti a trovare sua madre e suo padre per una cena di svago.

Si sarebbero fermati anche per la nottata e mentre sia i ragazzi Black che i ragazzi Malfoy erano stati mandati in camera a dormire, gli adulti si erano attardati a discutere.

Sirius anche se già all’epoca non aveva mai avuto un bel rapporto con i suoi genitori visto che sua madre pensava di più ai suoi vestiti e cosmetici che a lui e suo padre pensava solo ed esclusivamente ai suoi strani affari, quella notte non riuscendo a prendere sonno aveva deciso di uscire dalla sua stanza per andare a chiedere a sua madre se aveva qualcosa da dargli per farlo dormire.

Ed aveva per sbaglio sentito i discorsi dei grandi.

I Malfoy raccontavano di una battuta di caccia a cui avevano partecipato alcune settimane prima.

E fin qui nulla di strano molti maghi amano cacciare con la bacchetta magica uccelli od qualche altro tipo di cacciagione ma……….i Malfoy non parlava di animali, no parlavano di uomini, parlavano di Babbani.

E lo facevano ridendo, assicurando i Black che non c’era nulla di pericoloso nel partecipare a quelle cacce, bastava avere i giusti appigli ed il Ministero non avrebbe mai saputo nulla di quel piacevole passatempo, e così nessuno sarebbe finito nei guai. Dopo tutto uccidere un Babbano era ancora un reato.

Sconvolto il piccolo Sirius era tornato nella sua camera e lì aveva passato una nottata tremenda.

Il sonno che non arrivava lo aveva obbligato a pensare a quelle povere persone uccise dalla bacchetta dei Malfoy.

Lui aveva visto qualche babbano quando andava in giro a fare spese con la madre e non gli sembravano persone pericolose.

Perché allora fare loro del male?

Solo perché non avevano poteri magici?

Solo perché i loro natali non erano pregiati?

Solo perché la loro vita dai maghi purosangue non veniva considerata preziosa?

E se quelle persone avevano parenti?

La sofferenza per la loro perdita improvvisa doveva pur valere qualcosa no?

Per i suoi genitori sembrava di no, visto quanto ridevano al racconto dei Malfoy.

Quella notte nel cuore del piccolo Sirius qualcosa cambiò.

E divenne una persona di cui i suoi genitori non potevano andare fieri.

Non che avesse fatto campagne pro babbani o mezzosangue.

No…….nel suo giro di amicizie, persone che i suoi genitori ammettevano nella loro villa, non c’era nessuno che non avesse un pedigree familiare eccellente rispetto ai canoni Black.

Ed a lui non andava combattere causa perse per persone che non conosceva e per il momento non conosceva né Babbani, né mezzosangue.

No…in lui s’insinuò una sorta di repulsione nei confronti della sua famiglia.

Cominciò ad odiarli.

Ed a volte pensava di odiare anche se stesso perché portava il cognome di famiglia.

Cominciò ad avere comportamenti indecorosi.

Rifiutava tutto ciò che era tremendamente Black a parte i soldi.

Quelli erano utili e a lui piaceva fare la bella vita.

Però divenne la disperazione di mamma e papà.

All’inizio si limitò a rompere oggetti che sapeva ai suoi genitori piacevano molto.

Li rompeva ad uno ad uno per sentirli gridare contro di lui improperi davvero disgustosi.

"Infame!" era il più tenero e pensare che si rivolgevano ad un bambino.

Poi, era passato alle battute sarcastiche sui loro amici mentre questi erano presenti.

Battute che toccavano diversi argomenti, le cacce ai babbani, i loro affari non sempre puliti, ecc.ecc.

Era sorprendente quanto era perspicace nonostante la sua giovane età, ma d’altra parte era sempre stato un ragazzino sveglio ed intelligente.

E, così, i suoi genitori cominciarono a punirlo segregandolo nella sua camera anche per delle settimane.

La sua unica compagnia era un elfo domestico di nome Kreacher che gli portava da mangiare.

E lui quell’elfo lo detestava ancora di più della sua famiglia perché il suo servilismo nei confronti della signora Black era così radicato da far montare i nervi a Sirius ogni volta che apriva la bocca.

Poi, quando fu giunto il momento che lui andasse a scuola, subito lo iscrissero a Durmstrang.

Lui avrebbe preferito andare ad Hogwarts visto che era inglese ma i suoi genitori non volevano che il figlio si rovinasse completamente frequentando gente non idonea.

E pensare che lui avrebbe voluto andare in quella scuola proprio per conoscere quella gente considerata non idonea.

Com’era strana la vita!

Durmstrang come scolaresca non era stata una delusione solo perché non si aspettava niente da essa.

Prese subito a considerare il preside un idiota, gli insegnati erano fissati con le arti oscure anche se qualcuno era bravo ad insegnare e gli studenti erano tutti degni figli dei loro genitori.

Tutti propensi a parlare male dei mezzosangue, dei babbani, ecc.ecc. le solite cose insomma.

Ed il suo odio per quel tipo di persona raggiunge vette mai viste.

Cominciò a rendere la vita impossibile a tutti gli studenti che maggiormente gli stavano sulle scatole.

I professori scoprirono in lui un genio nelle arti magiche e lui si dedicò allo studio solo per il gusto di diventare il migliore e beffeggiare gli altri.

Peccato che anche quei divertimenti visto che non li condivideva con nessuno a lungo andare finirono con l’annoiarlo.

Per non parlare, poi, dei richiami ufficiali che gli venivano fatti ogni giorno minacciandolo di buttarlo fuori dalla scuola.

Un po’ gli sarebbe dispiaciuto lasciare gli studi a metà……insomma ci teneva ad avere degli attestati che gli permettessero di pensare al suo futuro con serenità.

Per cui aveva, pure, pensato di darsi una calmata.

Ma poi aveva deciso che non ne valeva la pena tanto………i suoi genitori erano sempre pronti a sborsare molto oro per evitare la sua espulsione.

Non volevano avere un figlio senza titolo di studio a casa.

E, così, Karkaroff che era molto corruttibile si era allargato il conto in banca.

Ma il periodo preferito di quegli anni per Sirius erano le vacanze estive.

Sirius ridacchiò al ricordo di tutto quello che faceva durante quel periodo.

Ormai era grande abbastanza per capire che c’erano altri modi per far disperare i suoi genitori.

Non serviva rompere gli oggetti a cui tenevano oppure rispondere sarcasticamente ai loro amici.

No…..c’erano modi più sopraffini.

E così aveva finito con il trovare il modo di apparire sulla Gazzetta del Profeta un giorno sì ed un giorno no con le sue mirabolanti imprese.

A volte vi appariva per via delle sue conquiste amorose. Di solito cantanti celebri, tipo le Sorelle Stravigari, le Stradivari…….insomma qualcosa del genere………………e com’è, poi, che si chiamavano di nome Mimu, Lulù…………boh….non se lo ricordava.

C’era uscito per un po’, prima con una poi con l’altra ed infine con tutte e due ma…….erano tutte storie senza senso che poi finivano con l’annoiarlo immediatamente.

Lui era tutto fuorché un tipo costante.

Non aveva mai trovato qualcosa o qualcuno che lo interessasse davvero.

Tutto a lungo andare riusciva ad annoiarlo.

Forse l’unica passione vera e sincera che aveva mai avuto era quella dei motori magici, gli sarebbe piaciuto avere una moto volante ma……..era ancora troppo giovane per guidarla ed i suoi genitori non volevano acquistargliela fino a quando non avesse avuto l’età giusta per paura che potesse farne ancora qualcuna delle sue.

E non poteva dare loro torto visto che molto spesso il suo nome appariva sul giornale per eccellenza dei maghi, perché si faceva vedere dai babbani mentre usava la magia con il conseguente intervento del Ministero che minacciava di rompergli la bacchetta.

I minorenni non possono usare la magia in Inghilterra al di fuori della scuola.

Ed i maggiorenni non lo possono fare davanti a babbani ignari.

Tutte regole che per lui non avevano importanza.

I suoi genitori, intanto, per salvare il rampollo della loro famiglia dal pubblico allontanamento agli insegnamenti magici erano sempre disposti ad intervenire ed usare la loro autorità.

Ed anche se dopo le sue bravate suo padre lo minacciava spesso di diseredarlo perché, intanto, aveva già un altro erede maschio su cui riporre la sua fiducia ovvero suo fratello Regulus, alla fine non lo faceva mai.

Per il momento, nonostante tutte le sue imprese da scavezzacollo non aveva ancora raggiunto il limite.

Non si era ancora mischiato a coloro che i Black consideravano feccia dell’umanità.

Per cui era apposto.

Certo, però, che se avessero potuto lo avrebbero fatto rimanere a Durmstrang anche d’estate.

Solo che ancora il loro grande amico Karkaroff non era riuscito a tramutare in legge la sua proposta di effettuare corsi estivi nella scuola per persone che ne avevano proprio bisogno per cui lui tornava a casa ogni estate con somma disperazione dei suoi genitori.

Però, ormai, anche quella continua guerra di logoramento ai Black cominciava ad annoiarlo.

Già….la noia era uno dei suoi peggiori difetti ma non aveva modo per placarla.

Più faceva delle cose, più dopo un po’ si sentiva stufo, ed allora doveva trovare qualcosa di nuovo che lo impegnasse.

La sua vita gli sembrava così vuota.

Non aveva nessuno a cui tenere davvero e non aveva nessuno che tenesse davvero a lui.

Sospirò passando a pensare a quanto piacere gli aveva fatto la notizia del Torneo Tremaghi.

Era stato subito selezionato per far parte dei dieci canditati a campione.

Dopo tutto il suo talento nella magia, nonostante il suo carattere, era indubbio.

E Karkaroff era intenzionato a vincere il torneo e per farlo avrebbe pure messo in campo il suo peggior nemico ovvero lui.

In effetti lui ed il suo preside non si potevano vedere.

Il loro era un rapporto difficile.

Lui considerava Karkaroff un incapace, Karkaroff considerava lui un esaltato che non sapeva cosa si perdeva nel comportarsi in quel modo stupido nei confronti della sua famiglia.

Sapere di dover andare ad Hogwarts lo aveva reso felice.

Finalmente poteva cambiare aria ed andarsene da Durmstrang per un po’.

Poteva ricercare nuove emozioni al di fuori del circolo vizioso in cui viveva.

Non che ci tenesse a vincere il torneo Tremaghi anche se essere il campione avrebbe potuto essere piacevole.

No…………lui voleva solo finalmente ritrovarsi nella scuola che i suoi genitori odiavano tanto.

Legarsi a persone che loro detestavano.

Sì…….finalmente li avrebbe fatti imbestialire sul serio.

Però il suo entusiasmo venne subito frenato quando scoprì chi erano gli altri candidati al ruolo di campione.

Sembrava proprio che lui non riuscisse mai a liberarsi dei suoi parenti completamente.

Ed, infatti, anche lì a scuola c’era un folto gruppo di Black ovvero le sue due cugine Bellatrix e Narcissa e suo fratello.

Ma mentre Regulus era troppo piccolo per partecipare al torneo, le sue due cugine purtroppo non lo erano e Karkaroff le aveva messe fra i candidati.

Ed indovina, indovinello chi erano gli altri partecipanti?

I loro fidanzati.

Già Lucius Malfoy….proprio il figlio di quell’uomo che adorava andare a caccia di babbani, non ovviamente che il figlio fosse da meno anzi…forse era addirittura peggiore del padre.

E Rudolphus Lestrange, il ragazzo di Bellatrix, anche lui proveniente da una famiglia che da generazioni detestava i contatti con i mezzosangue.

Insomma un bel quadretto familiare.

L’unico peccato era che Andromeda, l’altra sua cugina, avesse finito la scuola già da un pezzo perché se no…lei sì che l’avrebbe voluta con sé.

Era l’unica nella sua famiglia che apprezzasse, forse perché invece di seguire i concetti di famiglia, viveva la sua vita davvero.

A tal punto che si era fidanzata con un mezzosangue e pensava di sposarlo.

E per questo era stata disconosciuta dai Black.

Lei aveva avuto quel coraggio che ancora a Sirius mancava ovvero quello di rinunciare ai pregi dei Black per vivere la propria vita senza vincoli.

Un giorno, però, Sirius sapeva che anche lui avrebbe trovato la sua strada….ne era sicuro ed allora l’avrebbe intrapresa senza nessuna remora.

Sorrise mentre risistemava un’altra volta la rotta senza che il preside gli dicesse nulla.

Era così snervante essere l’unico a lavorare in quella nave mentre gli altri guardavano gli oblò oppure si lisciavano i capelli.

Malfoy doveva essere un feticista del cuoio capelluto visto come trattava i suoi capelli, da quando erano partiti da Durmstrang stava seduto placidamente sulla sua sedia e ………si lisciava i capelli perché apparissero al meglio non appena arrivati ad Hogwarts. Erano già passate due ore. Ma cosa ci trovava in lui Narcissa? I suoi soldi, probabile. Il fatto che fosse benvoluto dai Black, certo.

Emise l’ennesimo sospiro della giornata mentre guardava gli altri candidati ad essere campione esclusi i suoi parenti.

Erano tutti del filone pro Karkaroff, insomma individui che meno avevano da lavorare e meglio stavano.

Già! Non aveva scelta…doveva continuare lui a manovrare la nave, anche se era stanco.

Fortunatamente dopo dieci minuti una luce rossa si illuminò sopra alla bussola magica e……………..sì…..Sirius capì di essere arrivato.

Ruotò la bacchetta senza aspettare il comando del suo preside e….la nave cominciò a riemergere.

L’imbarcazione risalì in superficie su un lago e poi venne gettata l’ancora magica.

La nave si fermò.

Karkaroff prima di scendere obbligò i suoi studenti a sistemare la divisa indossando anche il giubbotto di pelliccia.

Sirius sbuffò amareggiato.

Ma Karkaroff non sapeva che le temperature in Inghilterra erano di sicuro più alte che da loro a scuola?

Sì….lo doveva sapere ma non gli importava.

Voleva soltanto far vedere i suoi studenti in tutta la loro gloria.

Sirius anche se a malincuore sta volta fu costretto ad obbedire.

Però non si abbottonò il giubbotto, lo lasciò aperto sul davanti.

Uscì dalla nave e seguì gli altri e Karkaroff verso il castello che si vedeva in lontananza.

Quel castello doveva essere Hogwarts.

Come scuola se l’aspettava un po’ diversa.

Sembrava decisamente lugubre anche se tutto sommato aveva un fascino suggestivo.

Fuori, nel giardino interno del castello, era radunata una piccola folla.

C’erano dei ragazzi con delle divise e degli uomini e donne di una certa età con indosso tuniche da maghi e streghe.

Dovevano essere gli studenti e gli insegnanti della scuola, pensò Sirius.

Li stavano aspettando.

Gli studenti erano divisi in quattro gruppi.

Ogni gruppo doveva rappresentare una casa.

Com’erano i loro nomi? Anche se i suoi genitori non ne parlavano volentieri, loro avevano frequentato Hogwarts e qualche volta si lasciavano sfuggire delle informazioni sulla scuola.

Ah sì………….Serpeverde, la casa dei suoi genitori e quindi la migliore a detta di loro, Corvonero, gli stupidi saccenti per i suoi familiari, i Tassorossi, gli imbranati caritatevoli, i Grinfondoro, la casa più odiosa che esista.

Ed eccoli tutti lì.

Con la punta dell’occhio Sirius vide che Karkaroff si avvicinava ad un uomo con i capelli e la barba bianca chiamandolo "Albus. Come state?"

I sorrisi che i due uomini si scambiarono furono molto di circostanza.

Anche il preside di Hogwarts, dato il modo in cui lo aveva chiamato Karkaroff, infatti, quell’uomo dalla barba bianca doveva essere Albus Silente, non doveva provare molta simpatia per il suo preside.

Questo fece apparire Silente come una persona simpatica agli occhi di Sirius.

Tuttavia non aveva voglia di perdere il suo tempo ascoltando le formalità che si stavano scambiando i due presidi.

Si decise a guardarsi intorno.

Subito sentì su di lui posarsi due occhi che lo stavano fissando fin troppo intensamente.

Cercò di capire chi era che lo guardava in quel modo e lo individuò in poco tempo.

Il tipo non faceva nulla per nascondersi anzi…………

Dalla fila che lui capì subito essere quella dei grinfondoro, un ragazzo dai capelli spettinati che portava gli occhiali lo stava guardando con aria di sfida.

Sirius sorrise tra sé.

Quel ragazzo doveva aver osservato attentamente tutti i candidati di Durmstrang ed aver individuato in lui il più pericoloso da come lo guardava.

Quindi visto che aveva capito subito chi doveva temere, non poteva che essere un tipo sveglio.

Lo stava fissando in un modo che doveva fargli capire che anche se Sirius era forte, sarebbe stato lui il vincitore.

Era già sicuro di essere il campione di Hogwarts?

Però…..doveva avere una fiducia spropositata in sé stesso.

La cosa soddisfaceva molto l’ego di Sirius che si ritrovò per la prima volta a pensare sul serio al Torneo Tremaghi come ad una sfida.

Tutto sommato avrebbe anche potuto prendere parte a quel Torneo con la volontà di vincerlo.

Forse, invece, di considerare il Torneo solo come un modo di trascorrere le sue giornate noiose in modo diverso e per divertirsi alle spalle dei suoi parenti beffeggiandoli dall’alto del suo essere campione poteva anche impegnarsi per conseguire la vittoria.

Lo sguardo di quel ragazzo stava risvegliando il suo spirito combattivo.

Aveva proprio voglia di gareggiare e far capire a chi gli stava intorno chi era il migliore.

E voleva soprattutto farlo capire a quel tipo che lo stava ancora guardando.

Anche se a dirla tutta lo sguardo intimidatorio dello studente di Hogwarts sembrava nascondere qualcos’altro oltre alla volontà di vincere.

Già…i suoi occhi mal celavano una luce di divertimento.

E lo stesso era per lui.

Tutto sommato quel tipo avrebbe potuto anche essergli simpatico.

Ricambiò lo sguardo di sfida.

E, proprio in quel momento sentì dei nitrati provenienti dal bosco che si trovava in fondo al parco.

Si voltò in direzione di quel suono e subito apparve all’orizzonte una carrozza trainata da dei giganteschi cavalli.

Sentì la voce di Albus Silente urlare "Ed ecco qui fra noi anche gli studenti di Beauxbatons….finalmente ci siamo tutti".

FINE CAPITOLO 2 – ALCUNE COSE RIMANGONO SEMPRE UGUALI, MENTRE ALTRE……………………. (Sirius Black)

 

Allora piaciuto il capitolo o no?

Come trovate questo Sirius di Durmstrang?

Credete abbia reso bene il motivo per cui odia la sua famiglia?

Ed il suo carattere?

Riscontrate parecchie differenze con quello della Rowling?

Fatemi sapere!!!

Ed ora i ringraziamenti speciali alle commentatrici:

 

Per Donnasole. Per vedere cosa farò Remuccio adorato dovrai aspettare il prossimo capitolo. E come hai potuto notare hai visto giusto, Sirius e Remus vanno proprio nelle scuole che citi. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Piropiro. Sono felice di sapere che la fic ti piace. Spero sia sempre così. E per il continuo…..bhe…spero che questo capitolo sia arrivato abbastanza presto. Grazie per avermi fatto sentire il tuo parere. Un bacio.

 

Per Felicity 89. Sono felice di sapere che trovi l’idea della fic originale. Allora sei soddisfatta della scuola che frequenta Sirius? Spero di sì. Grazie per il commento!!!!!

 

Per Joy. Grazie!! Sono felice di sapere che trovi le mie idee interessanti e devo ammettere che la fantasia non mi manca quando devo ideare nuove storie. Però…devo dire che te la cavi anche tu………Le illeggibili è proprio una bella fic……ha un buon ritmo narrativo e la storia prende. Brava!!!! Spero che anche questo capitolo ti possa aver fatto piacere. E spero di aver soddisfatto un po’ della tua curiosità se non su Remus almeno su Sirius. Grazie ancora. Un bacione.

 

Per GeorgiaLupin. Come vedi ho deciso di continuare anche questa fic. E devo dire che io non trovo nessuna difficoltà a gestire più fic contemporaneamente, non troppe ovviamente se no rischio di impazzire ma tre che affrontano temi diversi sì. E’ per questo che ora ho in cantiere una fic con Remus e Sirius adulti, una ambientata ai tempi dei malandrini ed una AU pura. Credo che d’ora in poi seguirò sempre questa scaletta quando dovrò ideare nuove storie e ne ho parecchie che mi ronzano in testa. Sono felice di sapere che le mie idee ti piacciono. Spero possa essere sempre così. Continua a sostenermi. Grazie! Un bacione.

 

Per Kaho_chan. Grazie Kaho. Visto tutte le aspettative che riponi in questa fic, spero sul serio di riuscire a fare un buon lavoro. Incrocio le dita!! E tu continua a commentare ok? Aspetto tue nuove e se vedi che non rigo dritto scrivendo cosa che non ti piacciono fammi pure una strigliata di capo. A volte i tanti complimenti……fanno montare la testa non trovi? Grazie ancora per l’inalazione di fiducia che mi hai fatto assaporare. Un bacione.

 

Per Twinstar. Io non leggo le fic inglesi perché sono negata per le lingue straniere. Sono il mio tallone d’Achille, ci ho sempre capito poco per cui………..è impossibile che abbia plagiato anche se inconsciamente la fic che tu citi. Quindi, potrei scrivere le stesse cose di quella fic come no………spetta a te dirmi se è così ok? Ma giusto per curiosità, di cosa parlava la fic in inglese che hai letto? Per quanto riguarda il resto sono felice di sapere che sto rendendo questa idea che mi è balenata in mente in modo che ti riservi molte sorprese. Eh eh eh eh. In effetti James è soddisfatto di quella vita perché è quella che ha sempre fatto, si accontenta di quello che passa il convento ma è sempre pronto ad accogliere con gioia le novità che gli capitano soprattutto se solleticano il suo ego e, quindi, il Torneo Tremaghi per lui è stato una cuccagna. Lily ed il suo mitico comportamento………se fossi in James mi domanderei perché si è accorta che lui abbandonava i compagni, invece di chiedere subito troppo…..ma si sa Potter non è mai stato il tipo da mezze misure. E per il futuro vedremo che succederà. Per quanto riguarda Sirius e Remus, quest’ultimo entrerà in scena nel prossimo capitolo mentre il primo fa già qui la sua comparsa e come era logico immaginare bhe…….frequenta Durmstrang……….così potrà indossare la divisa di pelliccia che ti piace tanto. Spero di aver reso bene il personaggio di Felpato. Tu come l’hai trovato? Grazie per il commento. Un bacione.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

Commentate.

 

Un bacione

 

Agartha

 

  
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