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Autore: otago    05/03/2017    8 recensioni
Di duelli e battaglie, che nel caso dei fratelli Black non significano necessariamente la stessa cosa.
Genere: Angst, Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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La notte si accende con il bagliore degli incantesimi, l'aria immobile di agosto si riempie dei fragori della battaglia. Sopra di loro, oltre i tetti di Diagon Alley aleggia -come una sinistra, spettrale promessa- il marchio del loro Signore.

Regulus sta inseguendo uno dei membri dell’Odine, una figura incappucciata che ha già abilmente seminato due Mangiamorte atterrandoli con un paio di anatemi: l’ha vista girare in un vicolo in uno svolazzo di mantello lasciandosi alle spalle l’eco di una risata spaventosamente familiare, un latrato sguaiato che lo ha catapultato in meno di un secondo a Grimmauld Place.

Quando la raggiunge ansante, l'ombra (non Sirius, non lui -ti prego) ghigna piano, con il riflesso degli incantesimi che scintilla sul sorriso indolente e l'aria annoiata mentre lo sfida e in mezzo alla morte gli restituisce un sorriso vivo. Due Schiantesimi volano oltre la sua testa e Regulus scivola malamente sull' acciottolato, la mano che sanguina: fatica a capire dove mettere i piedi. Le maledizioni si abbattono veloci attorno a lui, imprimendogli dietro alle palpebre lampi di luce vividissimi.

Sirius è ancora lì, ma ora tiene la bacchetta bassa e la distrazione gli è fatale: alle sue spalle Regulus scorge Rockwood puntare alla sua schiena. Non può permettere che finisca così -vorrebbe difenderlo, ma si combatte per uccidere. Si scopre ad odiare l'idea di vederlo così vivo e allo stesso tempo si sente totalmente soverchiato dal terrore di colpirlo, di ammazzarlo.

È un attimo. Regulus chiude gli occhi e urla un nome che gli riempie la bocca di veleno liquido, un appellativo sprezzante che ha sentito più volte ripetere a Grimmauld Place -tra i colpi di tosse e il fumo di un arazzo in fiamme, in una camera da letto dove non ci sono stemmi Serpeverde, ma solo poster di ragazze babbane in bikini. “Traditore!"

Spera selvaggiamente che suo fratello se ne accorga e che alzi il braccio teso appena in tempo per schivare la maledizione di Rockwood, che rida sprezzante e risponda scagliandogli contro un incantesimo ancora più potente, ma non è così: la figura viene scaraventata in aria dalla potenza del fascio di luce verde. L'Anatema che Uccide lo colpisce tra le scapole.

Regulus non vuole vedere. È quel traditore del cazzo, vai via, cerca di ripetersi mentre gli corre incontro. Gira il corpo con la punta del piede, illumina con la bacchetta il volto esangue. La sua mente è occupata da un solo pensiero, da un unico nome che gli rimbalza nella testa e lo confonde, lo stordisce, gli impedisce di guardare. Sirius, Sirius, Sirius, Sirius.

Il fascio di luce si proietta su zigomi molto meno affilati e decisamente più rosei del dovuto; investe un viso lentigginoso incorniciato da capelli lunghi e scompigliati, ma che sotto quell'alone lattiginoso si rivelano quasi biondi. Regulus fissa per qualche istante il rivolo scarlatto che scende da quelle labbra livide e sconosciute e nell' aria ferma e pesante della battaglia, si ritrova a respirare.

Non è Sirius.

Non stavolta.




Note dell'autore
E' stato decisamente un parto. Ma quanto è bello tornare a scrivere di nuovo.
Spero di poter riuscire a scrivere ancora di questi affascinanti fratelli, mi auguro che vi piaccia.

   
 
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