ORGOGLIO
Fu un contatto breve, tenero, silenzioso, ma tanto bastò. Fra i respiri lievi e confusi, i loro occhi si sfiorarono. E compresero che tutto era cambiato, che nulla poteva più essere come prima. Non per loro.
Raven abbassò il capo, rifuggendo il suo sguardo. I capelli scuri le ricaddero davanti al viso, celandogli la sua espressione. Eppure rimase lì, accanto a lui.
Beast Boy, al contrario, non riuscì a staccarle gli occhi di dosso, ancora incapace di credere a ciò che era appena accaduto. Ricordava con vaga lucidità di aver parlato a lungo con lei – di cosa ora non avrebbe davvero saputo dirlo – e poi, mentre se ne stavano ancora lì, a rimirare la luna piena dagli scogli ai piedi della Torre, era successo. Raven si era avvicinata a lui e d’improvviso tutto era diventato buio. Solo le sue labbra socchiuse bruciavano ancora, dandogli la sensazione di sentirsi sole. Avevano bisogno di capire, proprio come lui.
Mosse una mano e, quasi con timore, insinuò le dita fra i sottili capelli di Raven, scostandoli di quel tanto che gli consentisse di vederla in volto. Le iridi chiare di lei si sollevarono sotto le folte ciglia scure, cercando timidamente il suo sguardo, forse in attesa di una qualsiasi reazione.
Che subito avvenne, poiché il giovane fu vinto da quell’incantesimo con cui la maga sembrava averlo appena stregato. Le loro bocche si toccarono ancora, morbidamente e con meravigliosa consapevolezza, ed entrambi si resero arrendevolmente conto di quanto fosse semplice mettere da parte l’orgoglio pur di provare un attimo di felicità.
Raven abbassò il capo, rifuggendo il suo sguardo. I capelli scuri le ricaddero davanti al viso, celandogli la sua espressione. Eppure rimase lì, accanto a lui.
Beast Boy, al contrario, non riuscì a staccarle gli occhi di dosso, ancora incapace di credere a ciò che era appena accaduto. Ricordava con vaga lucidità di aver parlato a lungo con lei – di cosa ora non avrebbe davvero saputo dirlo – e poi, mentre se ne stavano ancora lì, a rimirare la luna piena dagli scogli ai piedi della Torre, era successo. Raven si era avvicinata a lui e d’improvviso tutto era diventato buio. Solo le sue labbra socchiuse bruciavano ancora, dandogli la sensazione di sentirsi sole. Avevano bisogno di capire, proprio come lui.
Mosse una mano e, quasi con timore, insinuò le dita fra i sottili capelli di Raven, scostandoli di quel tanto che gli consentisse di vederla in volto. Le iridi chiare di lei si sollevarono sotto le folte ciglia scure, cercando timidamente il suo sguardo, forse in attesa di una qualsiasi reazione.
Che subito avvenne, poiché il giovane fu vinto da quell’incantesimo con cui la maga sembrava averlo appena stregato. Le loro bocche si toccarono ancora, morbidamente e con meravigliosa consapevolezza, ed entrambi si resero arrendevolmente conto di quanto fosse semplice mettere da parte l’orgoglio pur di provare un attimo di felicità.
Fluff. ♥
Penso che la delicatezza e la tenerezza di certi momenti valga molto più del buon, vecchio romanticismo. E ogni tanto, in mezzo a tante shot idiote, anche a me piace condividere questo genere di sentimenti. Questa flashfic, comunque, fa i paio con Prime volte (scritta quasi un anno e mezzo fa, accidenti!).
Grazie a chi legge, recensisce e/o inserisce la presente raccolta fra le storie preferite/ricordate/seguite. ♥
Buon inizio di settimana a tutti!
Shainareth