Fanfiction classificatasi IV°, a parimerito con beat, al "Saeko's Contest, II° edizione ~ Alone" , indetto da Saeko no danna sul Forum di EFP. Grazie di tutto, neechan. <3
2 minutes
to Midnight ~
Tic tac, tic tac.
L'orologio scandisce le ore,
il tempo scorre inesorabile.
La
creatura osserva con occhi vitrei il buio attorno a sé;
cerca di distinguere qualche sagoma, all'interno dell'angusta stanza in
cui si è svegliata senza ricordare nulla del proprio passato.
Tic tac, tic tac.
Parla, sperando
invano in un po' di compagnia; ma l'unica risposta che ottiene
è sempre e comunque: “ Taci
”.
Glielo
intima la sua parte oscura, intenta a crogiolarsi nella sua solitudine.
Che tristezza essere in due e sentirsi soli.
Tic tac, tic tac.
Da dove proviene la creatura misteriosa?
Intanto i secondi passano, uno dopo l'altro imperterriti, e quel ticchettio non da pace; ma è l'unico rumore che gli permette di rendersi conto d'essere ancora viva.
Ha fame, e la testa gli duole. Quella testa che ha imparato a toccarsi non con poca fatica; lo dimostrano i profondi tagli sulle sue mani.
Una bianca ed una nera.
Tic tac, tic tac.
Vorrebbe
fuggire, ma in fondo stare lì non gli dispiace. Non ha mai
visto la sua immagine riflessa in uno specchio, ma sa bene che si
sentirebbe chiamare diverso. Non sa da chi, non sa
perché, dato che non ha mai visto il mondo fuori.
Ma lo
sente, distintamente.
E' sola – sono soli –, ed è giusto
così.
Tic tac, tic tac.
Un cigolio. Un rumore diverso da quello che sente
di solito penetra nelle sue orecchie, facendo quasi male.
Un fascio di luce filtra dalla porta che lentamente si sta aprendo,
mostrando la creatura ad occhi estranei.
Avverte una strana sensazione, paura mista a
voglia di distruggere lo stolto che ha disturbato il suo riposo, e di
cibarsi del suo corpo inerme – quale sublime
pensiero –.
Tic tac, tic tac.
Il tempo sta per scadere.
“ Tocca
a te. ”
Alza lo sguardo la creatura, notando una
sagoma sconosciuta.
Chissà cosa vuole quella persona, e a cosa andrà incontro
uscendo da quel covo assurdamente confortevole.
Si ritrova in un corridoio, v'è uno specchio appeso al muro
– chissà perché –. Si guarda,
un ghigno s'impossessa delle sue labbra; sa bene che
continuerà ad essere sola.
Forse in mezzo agli altri, ma sola.
Anzi, soli saranno; in fondo, meglio così che male
accompagnati.
Non potranno guardarsi negli occhi, ma nessuno scalfirà il
divino idillio.
Va bene così.
Tic tac, tic tac.
Tempo scaduto.
- 2 minuti a mezzanotte, le lancette minacciano distruzione -
End ~ [ 413 parole ]
Note:
l'ultima
frase, quella in corsivo, è tratta dalla canzone degli Iron
Maiden “2 minutes to Midnight”, che da anche il
nome alla fanfiction.
Credo sia doveroso spiegare un po' la storia
che avete appena letto, mi rendo perfettamente conto dalla sua
particolarità ( in fondo, è una nonsense xD ). Ho
creato un ipotetico passato per Zetsu-san, senza pero' descriverlo nei
particolari; mi piaceva l'idea di una stanza completamente buia con un
orologio appeso al muro che scandisce le ore che la creatura
passa al suo interno. La trovo un'immagine inquietante, adatta al
personaggio trattato. Lo so che non spiego nulla circa come Zetsu
è giunto in quel luogo, ma è proprio per questo
che la chiamo nonsense; inoltre, volevo lasciare un po' di particolari
all'immaginazione del lettore. Anche se, qui lo posso dire, pensavo ad
una sorta di laboratorio segreto in cui vengono fatti esperimenti su
esseri umani. Quanto alla persona che va a chiamarlo, stesso discorso;
potrebbe essere un membro dell'Akatsuki o magari uno scienziato pazzo.
xD
Penso si capisca perché parlo al femminile durante tutta la
storia; in fondo parlo di creatura, non di uomo. Il
maschile avrebbe stonato, credo. Ho fatto una scelta rischiosa, lo so,
spero che verrà apprezzata. Se non sarà
così, beh... amen. xD io ci ho provato, ma non sono ancora
esperta di questo genere.