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Autore: DarkRose86    04/06/2009    3 recensioni
Tic tac, tic tac. Parla, sperando invano in un po' di compagnia;
ma l'unica risposta che ottiene è sempre e comunque: “ Taci ”.
Glielo intima la sua parte oscura, intenta a crogiolarsi nella sua solitudine.
Che tristezza essere in due e sentirsi soli.
IV° classificata, a parimerito con beat, al "Saeko's Contest, II edizione ~ Alone", indetto da Saeko no danna
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zetsu
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction classificatasi IV°, a parimerito con beat, al "Saeko's Contest, II° edizione ~ Alone" , indetto da Saeko no danna sul Forum di EFP. Grazie di tutto, neechan. <3

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2 minutes to Midnight ~

Tic tac, tic tac.


L'orologio scandisce le ore, il tempo scorre inesorabile.
La creatura osserva con occhi vitrei il buio attorno a sé; cerca di distinguere qualche sagoma, all'interno dell'angusta stanza in cui si è svegliata senza ricordare nulla del proprio passato.

Tic tac, tic tac.

Parla, sperando invano in un po' di compagnia; ma l'unica risposta che ottiene è sempre e comunque: “ Taci ”.
Glielo intima la sua parte oscura, intenta a crogiolarsi nella sua solitudine.
Che tristezza essere in due e sentirsi soli.

Tic tac, tic tac.

Da dove proviene la creatura misteriosa?

Non sa rispondere. Se ne sta seduta per terra in un angolo, in attesa di qualcosa. Di cosa, pero', non sa spiegarlo.
Intanto i secondi passano, uno dopo l'altro imperterriti, e quel ticchettio non da pace; ma è l'unico rumore che gli permette di rendersi conto d'essere ancora viva.
Ha fame, e la testa gli duole. Quella testa che ha imparato a toccarsi non con poca fatica; lo dimostrano i profondi tagli sulle sue mani.
Una bianca ed una nera.

Tic tac, tic tac.

Vorrebbe fuggire, ma in fondo stare lì non gli dispiace. Non ha mai visto la sua immagine riflessa in uno specchio, ma sa bene che si sentirebbe chiamare diverso. Non sa da chi, non sa perché, dato che non ha mai visto il mondo fuori.
Ma lo sente, distintamente.
E' sola – sono soli –, ed è giusto così.

Tic tac, tic tac.

Un cigolio. Un rumore diverso da quello che sente di solito penetra nelle sue orecchie, facendo quasi male.
Un fascio di luce filtra dalla porta che lentamente si sta aprendo, mostrando la creatura ad occhi estranei.

Avverte una strana sensazione, paura mista a voglia di distruggere lo stolto che ha disturbato il suo riposo, e di cibarsi del suo corpo inerme – quale sublime pensiero –.

Tic tac, tic tac.

Il tempo sta per scadere.
Tocca a te. ”
Alza lo sguardo la creatura, notando una sagoma sconosciuta.
Chissà cosa vuole quella persona, e a cosa andrà incontro uscendo da quel covo assurdamente confortevole.
Si ritrova in un corridoio, v'è uno specchio appeso al muro – chissà perché –. Si guarda, un ghigno s'impossessa delle sue labbra; sa bene che continuerà ad essere sola.
Forse in mezzo agli altri, ma sola.
Anzi, soli saranno; in fondo, meglio così che male accompagnati.
Non potranno guardarsi negli occhi, ma nessuno scalfirà il divino idillio.
Va bene così.

Tic tac, tic tac.

Tempo scaduto.

- 2 minuti a mezzanotte, le lancette minacciano distruzione -


End ~ [ 413 parole ]


Note:


l'ultima frase, quella in corsivo, è tratta dalla canzone degli Iron Maiden “2 minutes to Midnight”, che da anche il nome alla fanfiction.
Credo sia doveroso spiegare un po' la storia che avete appena letto, mi rendo perfettamente conto dalla sua particolarità ( in fondo, è una nonsense xD ). Ho creato un ipotetico passato per Zetsu-san, senza pero' descriverlo nei particolari; mi piaceva l'idea di una stanza completamente buia con un orologio appeso al muro che scandisce le ore che la creatura passa al suo interno. La trovo un'immagine inquietante, adatta al personaggio trattato. Lo so che non spiego nulla circa come Zetsu è giunto in quel luogo, ma è proprio per questo che la chiamo nonsense; inoltre, volevo lasciare un po' di particolari all'immaginazione del lettore. Anche se, qui lo posso dire, pensavo ad una sorta di laboratorio segreto in cui vengono fatti esperimenti su esseri umani. Quanto alla persona che va a chiamarlo, stesso discorso; potrebbe essere un membro dell'Akatsuki o magari uno scienziato pazzo. xD
Penso si capisca perché parlo al femminile durante tutta la storia; in fondo parlo di creatura, non di uomo. Il maschile avrebbe stonato, credo. Ho fatto una scelta rischiosa, lo so, spero che verrà apprezzata. Se non sarà così, beh... amen. xD io ci ho provato, ma non sono ancora esperta di questo genere.

  
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