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Autore: SSJD    08/03/2017    7 recensioni
Questa raccolta è il seguito di ‘Supplenze’. Ѐ assolutamente necessario aver letto il primo, per capire quest’altro. Vi chiederete come mai non li ho messi assieme. Bhe, ecco… Era solo per occupare la posizione 6500 di racconti pubblicati di questo Fandom!
Cmq, visto che bisogna scrivere qualcosa in più che questa idiozia di introduzione, per invogliarvi a leggere, vi lascio l’inizio del primo capitolo...
Dal testo:
“…mhmm… mhmm… Aaahhhh…
“Cosa succede, Trunks? Perché non entri in casa?” mi chiede la voce di Goten che, come ovattata, giunge al mio orecchio dal giardino che, buio e desolato, si estende alle mie spalle.
“SSSSSHHHH” gli intimo voltandomi e tendendo il dito indice all’inverosimile, davanti alle mie labbra.
“…AAAAHHH… sìììì… sìììì… Trunks… AAAAHHH… ancora… ancora!!!...
E ora... I titoli dei vari capitoletti:
1. La vendetta
2. La paura
3. Il terrore
4. Incubi e deliri
5. Speciale 8 marzo
6. La follia
7. La rabbia
8. 8 marzo: lo snervamento
9. La frutta
10. Il dolcetto
11. Il dolcetto, 2
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Mirai!Trunks, Pan, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Pan/Trunks
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Threesome
Capitoli:
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8 MARZO: LO SNERVAMENTO
 
 
 
 
 
Ore di estenuante allenamento e ancora sembra non averne abbastanza.
Ma c’è qualcosa di strano stasera.
Non sono mai riuscita a mantenere la trasformazione in ssj così a lungo e lui…
Beh, lui è lui…
Sprizza potenza, tecnica, perfezione e…ormoni da tutti i pori.
‘Uououo! Bloccati Pan! Hai pensato veramente alla parola ormoni? Grave erro…
SBANG!
Finisco spiaccicata contro la parete della GR e, prima di accasciarmi a terra dandomi dell’idiota per essermi distratta, mi trovo incastrata tra la stessa parete e il corpo (#@*€#@*---(*&%€!)* di lui.
“Peccato, stavi andando così bene, ragazzina” mi sfotte con un ghigno malefico dipinto in volto.
Mi manca l’aria.
Rettifico: L’aria c’è, ma è satura di odore di sudore, sangue, ormoni…
Ma…ancora? Continua a guardarlo negli occhi, continua a guardarlo negli occhi, cont…E no, cazz…! Perché nemmeno gli occhi ubbidiscono al mio comando? Perché si sono spostati sulle sue labbra? Mhmm…sembrano chiamarmi…
“Non stai pensando ciò che io penso tu stia pensando, vero ragazzina?” interrompe il mio unico (sí, crediamoci) pensiero di assaporare le sue labbra e di mordicchiarle per ore.
Finalmente il mio sguardo si riporta a luoghi meno pericolosi: i suoi occhi color acquamarina e, imbarazzata, domando:
“Stavo solo pensando…ma stasera…c’è qualcosa di particolare nell’aria?”
“Luna piena…ma sei stata brava a riuscire a concentrarti e a farmi rimanere impegnato nel combattimento per tutto questo tempo. Mi aspettavo cedessi… praticamente subito…”
Torna al suo stato normale, invitandomi a fare lo stesso e mi osserva ancora per qualche secondo con due occhi d’ebano profondi come la notte che circonda il piccolo mondo sayan che è diventata la GR.
Mi inumidisco le labbra solo per scollarle l’una dall’altra e mi accorgo, con evidente disappunto, che ho la bocca così secca, che il risultato è quello di spalmare una sorta di burro di cacao su tutta la superficie. La punta della lingua mi si riempie di sale dovuto al sudore che traspira da ogni mio poro e ancora gli occhi mi tradiscono facendo scivolare lo sguardo sulle labbra di lui, che sembrano invece la sensualità fatta carne.
“Non mi provocare, ragazzina, so quanto sia difficile gestire il proprio autocontrollo, ma questo non è né il luogo, né il racconto, né il rating giusto per fare ciò che hai in mente…” mi sussurra sensualmente nell’orecchio facendomi venire i brividi.
Dannato autore’ penso alzando gli occhi al cielo.
“Meglio che vada a farmi una doccia” gli dico cercando di scostarmi da lui. La vicinanza non fa bene alla mia salute mentale e di sicuro nemmeno alla sua.
Ops…mi sa che ho detto qualcosa di sbagliato…
Percepisco un cambiamento estremamente negativo della sua aurea.
Lo sento ispirare profondamente e lo vedo chiudere gli occhi per un istante, come per affievolire una sorta di sofferenza interiore o semplicemente per cercare di sopportare il rating giallo e tenere sotto controllo il basso ventre (*ma guarda che termini mi devo inventare per ‘sto squallore di rating che ho dato a ‘sta raccolta*)…
“Vegeta? Tutto bene? Vuoi farla prima tu la doccia? Io aspetto, non ti preoccup…
“Pan, piantala…vuoi chiudere quella tua boccuccia per un dannato secondo?” mi interrompe bruscamente.
Si allontana da me e lo vedo darmi le spalle che ora si alzano e si abbassano ad un ritmo estenuante.
 
Ora.
Avete mai avuto la sensazione orribile di stare per vomitare anche l’anima? E vi concentrate e fate di tutto per evitarlo? Respirate profondamente e iniziate a sudare freddo, il cuore batte ad un ritmo innaturale e la pressione sanguigna fa il buono e il cattivo tempo, con sbalzi che nemmeno un manometro rotto riuscirebbe a segnare come corretti.
Ecco.
È esattamente così che si sta sentendo Vegeta in questo momento.
Qualsiasi cosa che dico potrebbe farlo esplodere.
Se lo tocco, ancora peggio.
E come una persona sull’orlo dell’esplosione della gastroenterite che ha in corpo ha bisogno d’aria, anche il principe necessita di un rimedio immediato.
Corro al telefono, posto sulla parete vicino alla porta d’ingresso della GR e compongo il numero che sono sicura salverà entrambi dal più grosso errore della nostra vita.
Dopo un paio di squilli, sento mugugnare un ansimante:
“Sí, sí, sííííí!”
All’improvviso sento l’aria mancare pure a me.
Chiudo gli occhi, per cercare di ritrovare la concentrazione.
Stramaledico l’autore, la Luna piena, i due Trunks che mi hanno salutato nel pomeriggio facendomi un occhiolino dannatamente intrigante, la zumba, i tostapane, le seghe, con tutti i loro significati occulti e anche il dannato termosifone della GR e sospirando ordino:
“B-Bra…P-passami Goten…è questione di vita o di morte…”
“Pan! Certo! Aspetta un secondo che finisce anche lu….
“Eccomi! Che c’è?” mi chiede allegro mio zio.
Inserisco il vivavoce, in modo che anche Vegeta possa sentire e gli dico:
“Zio Goten…parlami, dimmi qualsiasi cosa ti passi per la mente, ti prego!”
“Mhmm…Difficile, sai? Quando ho appena finito di avere rapporti sessuali completi con Bra (e cazz…se è fuori rating questa frase ve la tenete così com’è perché sono stufo), è difficile pensare a qualcosa di diverso delle sue morbide tett…
“GOTEEEEN! Sei in vivavoce e qui con me c’è Vegeta! Cerca di sforzarti una volta tanto!” lo informo sentendo l’aura del principe accartocciarsi ancora di più in qualcosa di indefinito.
“AH. Beh…in tal caso…vediamo…”
Qualche secondo dopo si mette a canticchiare allegro:
“Dieci scimmiette saltavano sul let…(**)
Nooooo, no, no, no, noooooo!’ penso prima di interromperlo  gridando un sofferente:
“Zio Goten, nooooo! Potresti trovarne una alternativa che non parli di scimmiette che fanno una qualsiasi cosa sopra ad un letto?”
Si interrompe all’istante e, dopo breve  riflessione, ricomincia:
“Un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela e visto che la cosa era interessante andò a chiamare un altro elefante.
Due elefanti si dondolavano sopra il filo di una ra…(***)
“Pan, questa va avanti all’infinito… e visto che lo cosa … Mi spieghi che succede? …un altro elefante” è la voce di Bra a interrompere quella che sembra essere la situazione più assurda dell’intera raccolta.
Butto un’occhiata a Vegeta per capire se il mio piano stia funzionando o meno e mi accorgo con gioia che sta già molto meglio. Sembra essersi calmato, per lo meno, anche se la respirazione è ancora forzata.
“Bra, poi ti spiego, lascia che Goten continui, per favore…” la supplico quasi.
“Come vuoi, ma poi voglio sapere tutto, ok?”
“Sí, ok, ok…a quanti elefanti siamo?” chiedo inebetita.
“Quattro elefanti si dondolavano sopra il filo…
 
Solo al quindicesimo elefante, sento la mano di Vegeta posarsi sulla mia, per invitarmi a riattaccare il ricevitore.
Mi volto e gli sorrido. Ora sì che sta molto meglio. Alza un angolo della bocca in un sorriso di gratitudine, mentre noto nei suoi occhi la voglia di ricominciare.
“Zio Goten, grazie. Abbiamo risolto. Buona serata!” dico prima di abbassare il ricevitore mentre ancora quello canticchia del diciassettesimo elefante.
“Certo che tuo zio è un portento, strano modo per distrarmi da pensieri troppo poco casti su di te sotto la doccia...TSK…tradito dal mio stesso autocontrollo, che vergogna…” confessa con fare ironico.
“Colpa mia e delle mie ‘distrazioni’…” mormoro solo abbassando lo sguardo e arrossendo vistosamente.
“Hey? Tutto bene?” mi domanda incuriosito.
“Vegeta…io…ho una terribile voglia di…
Mi avvicino e lo guardo maliziosamente dal basso verso l’alto. Avvicino la mia mano alla sua, che pende morbida lungo il suo fianco. Gli accarezzo le dita nodose sotto i guanti sporchi di sangue e combattimento.
Mi lascia fare, credo abbia capito le mie intenzioni.
Arrivata al polso, un nanosecondo prima che lo possa afferrare saldamente per coglierlo di sorpresa e lanciarlo, facendolo schiantare contro una qualsiasi parete, apre un sorriso sadico in volto e mi sussurra:
“Anche io ho voglia di suonartele…ma nel tuo caso…non so se è più maschilista farlo o non farlo…”
“Nel senso che se me le dai fai la parte del macho, ma se non me le dai mi tratti da femminuccia?” chiedo per capire se ho interpretato correttamente il suo pensiero.
“Esattamente” conclude sorridendo.
“In tal caso…lascia che sia io a decidere, principe dei sayan…Inizia a pensare come difenderti da questo…
Prima che possa reagire in qualche modo, mi trasformo in ssj, lo scaravento a terra facendo pressione sul polso stretto nella mia mano e lo colpisco con una Kamehameha potentissima.
Reagisce proteggendosi con una barriera energetica per poi balzare in piedi e iniziare un combattimento corpo a corpo cattivo, aggressivo ed estremamente eccitante.
Più di mezz’ora dopo, ci accasciamo al suolo, entrambi stremati.
Rimaniamo in silenzio, cercando di riprenderci un po’ di respiro, che ora sembra mancare.
“Pan, visto che oggi è la festa della donna, ti lascio fare la doccia per prima” mi dice poco dopo.
“Accidenti, che regalone…” mormoro sarcastica.
“Se vuoi vengo con te…” aggiunge con fare ironico.
“Vegeta…devo richiamare Goten?” chiedo alzandomi sui gomiti a fatica per poterlo guardare negli occhi.
“Credo che odierò gli elefanti per tutta la vita…” mormora.
“Scommetto che se lo richiamiamo sta ancora a canticchiarla, quella dannata canzoncina. Quando entra in testa è difficile farsela passare…” affermo convinta.
“Ne saranno contente le lettrici…” dice malizioso.
“Penso che sarebbero più contente se tu venissi a farti la doccia con me, ma con tutt’altro rating…” commento allegra.
“Lo so, ma l’8 marzo si regalano le mimose ‘gialline’, non le rose rosse, o sbaglio?”
“Sarà” dico alzandomi.
“Vado a farmi la doccia e poi vado a casa. Spero i due Trunks non seguano le tradizioni…”
 
Mezz’ora dopo entro finalmente in casa.
Trovo i due ragazzi a massacrarsi con un videogioco.
Gli faccio un sorriso allegro, quando mi rivolgono entrambi gli auguri per la festa della donna.
Faccio loro un occhiolino e vado in camera da letto.
Che dolci…l’hanno ricoperta completamente di petali di rose…rosse...
Ora ci capiamo.
Niente più elefanti,
D’ora in avanti…
 
 
 
 
 
 
 
 
(*) Rating non appropriato per la descrizione dettagliata del fisico di Vegeta, per ciò che ha in mente Pan…
 
(**)  https://www.youtube.com/watch?v=5rRZTneRht8
 
(***)  https://www.youtube.com/watch?v=HXFnrsspw78
   
 
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