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Autore: Alhena Devon    08/03/2017    3 recensioni
« Ho visto e ho vissuto cose che nessun mortale potrebbe mai immaginare.
Ho raccolto a me così tante anime, così tante storie, così tanti pianti da esserne ormai ubriaca.
Alcune storie, vi posso dire, mi hanno colpito più di altre.
Racconti di vite distrutte, di sogni, di speranze. Storie di intellettuali e viaggiatori. Una più particolare dell'altra nevvero.
Oh quante ne ho sentite in questi millenni ma fu proprio qualche anno fa che trovai la mia preferita.
Era la storia di una bambina dai capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo... »
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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C'era una volta un giglio dai capelli rossi

_Harry Potter_
 

Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà della notte.

-Shakespeare (Romeo e Giulietta)






































Ho visto e ho vissuto cose che nessun mortale potrebbe mai immaginare.

Ho raccolto a me così tante anime, così tante storie, così tanti pianti da esserne ormai ubriaca.

Ho ascoltato, ho consolato e ho protetto i cari di quelle anime che portavo con me.

La maggior parte delle volte nessuna storia è così interessante da suscitare il mio interesse. Certe volte siete così banali, così tanto fragili da provocarmi una vile e deludente pietà.

C’è così tanto dolore infondo, così tanto che resto affascinata quando uno di voi riesce a superare quella odiosa pietà per rialzarsi.

Che riusciate a farlo è stupefacente di per sé, anche quando seppure barcollando, riuscite ad arginare i fiumi di lacrime che inondano i vostri volti. 

Siete bravi attori, ottimi direi, la menzogna vi regge in piedi più della paura che provate verso me. Così attaccati alle vostre piccole vite da dipingere su un cadavere il volto d’una bella persona.

Infondo ho visto cataclismi, ho osservato nel mentre che vi rovinavate con le vostre mani, ho lavorato per voi, poveri pazzi scellerati e nonostante questo ho sempre avuto un occhio di riguardo per voi umani.

Alcune storie, lo ammetto, mi hanno colpito più di altre.

Vite distrutte fatte di sogni, di speranze così genuine, così buone come un dolce in pieno inverno.

Storie di intellettuali, di sognatori persi in mondi che non potevo vedere.

Oh quante ne ho sentite in questi millenni ma fu proprio qualche anno fa che trovai la mia preferita. La più semplice tra le storie, fatta solo d’amore.

Era la storia di una bambina dai capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo. Come un tramonto su campi di rugiada.

La incontrai per sbaglio nel mentre che prendevo a me l'anima di una vecchia signora ormai sola.

Non so cosa mi colpì in lei, sapete? ma da quel giorno ebbi sempre un occhio di riguardo per quella bambina così dolce, troppo dolce per questo mondo di infamie. 

Troppo buona mi dissi; aspettavo solo il momento in cui si sarebbe per sempre spenta tra le ingiurie del mondo.

Un giglio così puro non sarebbe mai fiorito in mezzo a tutta quella sterpaglia. 

Eppure la vidi ridere, scherzare, piangere e disperarsi.

La vidi vivere e amare.

L’ammirai nel mentre che come un soffione si librava sopra questa vita, ammaliandone gli uomini e stregandone i sogni.

Era così dolce quella piccolina. Così buona e felice.

Come una margherita in mezzo alle rose.

Così pura e bella che ebbe la fortuna di passare inosservata dalle mani ingorde degli uomini. 

Un fiore che sbocciò in mezzo al marciume, un miracolo a cui poche volte avevo assistito.

Un giglio in mezzo alla neve, spuntato su un campo di battaglia.

Ogni giorno che passava sapevo che era un giorno in meno alla sua morte e mi chiesi come facesse a respirare pur essendo cosciente del suo destino.

Ma lei continuava a vivere, continuava ad amare.

Amava la piccola Lily. Ha amato così tanto da nausearmi.

Ha amato la sua famiglia e sua sorella Petunia.

Ha amato Hogwarts, la sua seconda casa.

Ha amato Severus.

Riusciva ad amare il mio fiore, riusciva a vedere il buono nelle persone. 

Ha amato persone che non se lo meritavano. Infondo addolcì perfino me.

E non scorderò mai il giorno in cui si accorse di amare James.

Quel ragazzo così solare e amante della vita. Così sprezzante e coraggioso. 

Infondo quel ragazzo affascinava anche me. Un cuore di leone per quel soffione così bello. 

Ed entrò nel suo cuore e non se ne andò più.

L'unica mia consolazione è che li ho presi nello stesso momento, perché in cuor mio so che non sarei mai riuscita a separarli.

Ricordo che era il giorno di Halloween, precisamente il 31 Ottobre 1981, quando con il mio mantello nero sgusciavo fra le vie di Godric's Hallow. 

Seguivo un uomo, Tom Riddle. Anima nera che aveva venduto la sua esistenza alla mia presenza. Servo d’un padrone di cui si riteneva superiore, convinto d’averlo sconfitto, povero stolto che sfidava la morte.

Aleggiavo intorno a lui asfissiando il suo cammino, ed adombrandone i passi.

 

Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore

 

Conoscevo la profezia in ogni suo particolare e mi faceva male il cuore a sapere come sarebbe andata a finire. 

Quella notte gli occhi verdi del mio giglio si sarebbero spenti per sempre, tutto per un bene superiore, tutto così inevitabile.
 

Le vie erano fredde e i sentieri scuri e cupi nel mentre che Tom scardinava con un sorriso famelico la porta di casa Potter. Un Dio Oscuro in tutto il suo terrore, uno stolto di fronte alla morte.

E vidi James, fiero e sorridente anche prima di morire. Quasi mi sembrò che mi avesse visto prima di chiudere gli occhi. Aveva quello sguardo che pochi umani avevano. Gli occhi di chi aveva visto in faccia la morte e non ne aveva paura. Gli occhi di chi mi conosceva ma non mi temeva. Un cuore fiero e rombante dai colori del rosso-oro.

Gli sorrisi e con dolcezza presi con me il mantello e lo donai ad Harry, il mio futuro padrone.

Oltrepassai un Tom ignaro della mia presenza e baciai quelle dolci labbra che avevano fatto innamorare il mio giglio.

Un lampo verde colpì James e raccolsi a me l'anima di quel grifone dai ribelli ricci malandrini. L'anima di un ragazzo che aveva dato se stesso per la sua famiglia. L'anima di un uomo troppo giovane che aveva trovato il coraggio di vivere.

E come una densa nebbia aleggiai fino al piano di sopra e finalmente vidi la mia piccola Lily.

Era così bella e fiera e nell'aria potevo ancora sentire le dolci parole rivolte a Harry.

 

...Nato da chi lo ha tre volte sfidato

Nato sull'estinguersi del settimo mese...

 

 

Quanto è stato crudele con te il destino piccolo giglio. Hai amato così tanto e ora sei qui a batterti per la tua vita e per quella di tuo figlio.

Sei coraggiosa piccola guerriera, così coraggiosa d’aver incuriosito la morte. Hai pianto e io ho osservato le tue lacrime conscia di veder la tua anima sprofondar negli abissi. M’hai sorriso alla vita, hai amato fino a morire. E' stata così bella la tua storia infondo, così dolce, così pura che perfino la Morte si è affezionata a te.

Eppure non demordevi, non lo hai mai fatto. Eri pronta a buttarti tra le mie braccia pur di vedere quel piccolo fagotto vivere. Ne è valsa la pena mio piccolo giglio? 

 

Tutto questo, per amore?

 

Mi avvicinai e nel mentre che l'anatema colpiva il suo piccolo corpo l'avvolsi nel mio mantello cullandola come si fa con i bambini, sospirando per quella fine che sapevo sarebbe arrivata.

Alla fine avevo ragione, un giglio non sarebbe potuto mai sbocciare in mezzo alla sterpaglia. Stroncato prima del dovuto dalla soffocante presenza del male.

 

Ma lei infondo era ancora lì, su quella vecchia altalena, che si dondolava seguendo il ritmo incostante del vento.

Quella piccola bambina era comunque riuscita ad amare così tanto e così intensamente, conscia d’esser nata per morire.

E nella morte s’ostinava ad amare ancora guardando il suo piccolo Harry fino alla fine. Amava abbracciando James con il suo grande cuore di mamma e di donna.

Fiera e coraggiosa donna.

Perché forse d’amare non si smette mai.

 

Mi arrabbiai così tanto quel giorno, così tanto che riuscii ad evadere le regole e a salvare quella piccola creatura che giaceva ignara davanti al suo corpo. 

Era il mio quarto dono, esclusivamente per lei. 

A colei che era riuscita a sconfiggere la morte.

 

Vi sembrerà una storia banale, ce ne saranno milioni di più interessanti e sinceramente non so perché presi così tanto a cuore quel piccolo fiore dalla chioma rossa.

Forse è stato l'amore. Quel sentimento così forte a me così ignaro e allo stesso tempo vicino.

Forse fu proprio lei. Troppo fragile, così forte.

 

Lily Evans mi affascinò fin dal primo momento che la vidi in quel piccolo parco a Spinner's End.

La fine? Credo non ci sia in questa storia, non c'è mai stata.

Ho protetto il figlio di Lily fino alla fine nel mentre che quel piccolo fiore continuava ancora a splendere come il più bello dei tramonti, irrispettosa dei limiti dati dalla morte.

 

...Egli avrà un potere a lui sconosciuto...

 

Perché si mio piccolo Harry, tua madre ti ha donato il dono più forte di tutti, riuscendo a piegare perfino la Morte davanti ai suoi occhi verdi di cui tu oggi porti il peso.


 

One Shot per la seconda prova del concorso di @Piccola_Rowling_ "Incantesimo fra le righe".   
Dedico questa poesia a tutte le donne, che Lily Evans possa essere un esempio. Auguri a tutte voi e siate fiere di essere chi siete diventate!
 
   
 
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