Serie TV > Dexter
Segui la storia  |       
Autore: Argentine    04/06/2009    0 recensioni
Storia ispirata al telefilm " Dexter" e dai libri scritti da Jeff Lindsay. Dexter è un serial killer, ma ha una regola d'oro, uccidere solo la gente cattiva. "Luna. Luna grandiosa. Luna piena, paffuta,rossa,che illuminava la notte come se fosse giorno, che diffondeva la sua luce dappertutto e portava gioia, gioia, gioia" Tratto da "La mano sinistra di dio"
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Guidai per circa mezzora verso la periferia di Miami. Non ci crederete, ma lì ci sono dei posti perfetti per la gente come me. Isolati, discreti e sicuri. Harry era sempre stato molto chiaro al riguardo. Legai Robert al tavolo che avevo precedentemente portato. La piccola casetta che avevo scelto era stata abbandonata da qualcuno anni addietro. Forse perché quel tratto di palude non era più navigabile, o forse era colpa degli alligatori che infestavano la zona, ma non era un mio problema, a me importava poterla usare. Il passeggero oscuro rimase in attesa aspettando che io gli lasciassi il volante per potergli lasciar fare quello per cui era nato. Avevo incellofanato l’interno della casetta già giorni prima e i miei attrezzi attendevano pazientemente di essere usati. Alzai il bisturi per potermi specchiare. Era lucente, come piaceva a me. Sono un mostro pulito. Non lascio sangue nei miei luoghi di divertimento. Mi porto via ogni traccia con il cellofan macchiato. E mi vesto anche per l’occasione. Qualcuno avrebbe da ridire se tornassi a casa con i vestiti coperti di liquido rosso, non so se fingendo sia sugo riuscirei a cavarmela, il sangue ha un odore particolare. Avevo il grembiule, gli strumenti, la vittima e la luna che brillava nel cielo. Era tutto pronto, mancava solo una cosa. Robert si mosse sotto il nastro adesivo, poi mise a fuoco la situazione, ma non vidi la paura nei suoi occhi, non era una vittima qualsiasi. Dopotutto lui era come me. Ma non era un mostro pulito, detesto i mostri disordinati:

“ Parla” dicemmo insieme io e il passeggero oscuro mentre gli toglievamo il nastro adesivo dalla bocca.

Lasciai totalmente il controllo a lui, mentre insieme guardavamo la scena:

“ Non capisco” ammise Robert.

“ Non capisci?... Miriam Turner” tirammo fuori una foto di sua figlia e gliela mostrammo “ Lucia Logan, Lucy Niguera, Lucas Harrison …”

Così una dopo l’altra Robert incrociò di nuovo lo sguardo con le sue vittime. Dava segno di non provare alcun rimorso, come se non provasse nulla. Come me:

“ Hai ucciso anche tua figlia. Una bambina” gli ricordammo.

“ Aveva sedici anni. Non era più una bambina” disse Robert.

Era calmo, troppo calmo per i miei gusti. Mi irritano le vittime che cominciano a urlare tentando invano di liberarsi, ma in quel momento scoprii che una vittima che non si pentiva davanti a me, il distruttore, era inconcepibile:

“ Confessi?” dicemmo stanchi di aspettare.

Mi mancava solo una cosa. La confessione. E di solito riesco sempre ad ottenerla. Quando le mie vittime capiscono di non avere via di fuga, scaricano su di me tutti i loro peccati. Sono il loro confessore e punitore. La loro salvezza. Robert Turner non poteva trasgredire a quella regola:

“ Cosa dovrei confessare? Erano solo …” cominciò a dire.

Lo colpimmo in viso:

“ Tua figlia non era solo … solo cosa? Un essere umano?”

Ero sul serio arrabbiato in quel momento. Il passeggero oscuro, che si nutriva di quel sentimento, rimase per poco tranquillo:

“ Si. Solo esseri umani”

Robert mi omaggiò con un sorriso pazzo, e io in quel momento sperai di non diventare mai come lui. Gli coprimmo di nuovo la bocca e poi ci preparammo a iniziare. Mi basta come confessione, ed era ovvio fosse stato lui. Lascia il bisturi sul tavolo e presi un grosso coltello, in modo che il lavoro sarebbe durato di meno. Detestavo Robert Turner sempre di più, prima moriva, prima avrei potuto liberare il mondo da una bestia del genere. Era caduto nella mia trappola e il cacciatore aveva diritto alla sua preda. Alzammo il coltello e il passeggero oscuro urlò.

“ Chi c’è?”

Una voce. Il passeggero non la sentì neppure. Con uno sforzo enorme riacquistai il controllo capendo la gravità della situazione e misi via il coltello. Chiusi la borsa che conteneva i miei attrezzi e aprii la finestra sul retro della casetta.  Per mantenere il controllo cercai di non guardare Robert e mi concentrai sul codice di Harry. Era chiaro, dovevo scappare. Per un attimo, prima di uscire attraverso la finestrella ,pensai di aggredire il nuovo arrivato e di uccidere anche lui, ma mi vergognai di questo pensiero. Non sapevo niente della persona lì fuori, solo Robert Turner meritava di morire. Il passeggero oscuro si dibatteva, deluso e frustrato, ma non avevo tempo da perdere per pensare a lui. Dovevo andarmene. I miei piedi toccarono il suolo ghiaioso e mi voltai per raggiungere la macchina. Un uomo armato di pistola mi si parò davanti, inspiegabilmente il passeggero oscuro sogghignò.  

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dexter / Vai alla pagina dell'autore: Argentine