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Autore: 22Mavi    10/03/2017    3 recensioni
"Ti userò come segnale di avvertimento,
che se si ragiona troppo poi si perde la testa.
Ti userò come punto focale,
cosi che io non perda di vista quello che voglio.
Sono andato più lontano di quanto credevo
Ma mi manchi più di quanto pensavo.
Ho trovato l'amore dove non credevo ci fosse
Proprio davanti a me"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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I Found


Sono paesaggi di sabbia, di neve e di pioggia quelli
che ha attraversato.
Sono giorni di polvere e di liberazione.
Momenti di memorie e di espiazioni.
Ma sfogliata la lettera, ora, crede che sia tempo di tornare.


Il sole tramonta dietro le colline, annega tra gli alberi color rosso debolmente illuminati dagli ultimi raggi
di quella che era stata un'altra monotona e solitaria giornata.
Il calore caratteristico del giorno comincia a scemare, lasciando una particolare e sempre piacevole
freschezza serale, che preannuncia al contrario, un rigido freddo notturno.


Nell’aria regna il silenzio, come cruda dimostrazione
dei calamitosi eventi susseguitisi in un lasso
di tempo che, molto dopo, ha lasciato spazio alla riflessione.
Un silenzio quasi innaturale, di quelli che si possono ascoltare, di quelli che se si pone attenzione
li si può udire sussurrare.


E proprio quel così rumoroso silenzio spadroneggia su quella terra troppo a lungo martoriata,
insinuandosi tra i muri delle case, oscurando la vita al suo passaggio. Come un flagello.


Una figura incappucciata varca le porte del Villaggio, ma tutti tacciono, i bambini dormono,
le altalene dei parchi giochi cigolano mosse da un leggero vento.
Si sentono distintamente le lancette degli orologi, che ritmicamente scandiscono il tempo
con atroce pesantezza, e il loro ticchettio si alterna con
 il suono di passi felpati che percorrono strade lastricate.


E ti userò come un segnale di avvertimento
che se si ragiona troppo poi si perde la testa
E ti userò come  punto focale
così che io non perda di vista quello che voglio
E sono andato più lontano di quanto credevo di poter fare
Ma mi manchi più di quanto pensavo


La figura incappucciata avanza con fatica e lieve disagio attraverso le vie;
è avvolta in un mantello scuro, che nasconde volto e mani.
Si dirige verso una piccola casupola persa nella vastità di quel mare di foglie autunnali.
La luce che ne filtra attraverso le piccole finestre illumina, di un biancore incerto, anche poco intorno a sé.
Così come la nera figura avanza sempre più, così due altre forme compaiono sulla scena.
Escono entrambe dal piccolo edificio, con una certa fretta. Si bloccano, come in attesa, poi una di esse,
prende a camminare in direzione dell’incappucciato.


Qualche istante di fiato sospeso, in attesa che accade qualcosa, e poi di nuovo un minimo di lucidità,
allontana dai pensieri tutte le teorie che affollano la mente quando si è preoccupati, ma non si sa di cosa.
La donna rallenta per fermarsi nuovamente a pochi passi dall’altro, che invece, continua a camminare
sempre più vicino.
Si ferma.
Per qualche istante il silenzio attorno sembra alzare il volume del suo tono, facendosi sentire più rumoroso,
quasi battagliero.


La  figura in nero solleva lentamente il braccio coperto, facendo scivolare il proprio cappuccio oltre la testa, sulle spalle.
Lineamenti disperati si uniscono tracciando il volto di un uomo
il cui nome è conosciuto nei più remoti angoli di quella terra che aveva combattuto la dura Guerra.


Sasuke Uchiha torna con i suoi occhi, neri come i cieli di notte, a posarsi su quella figura davanti a lui.
Sakura Haruno, si sporge in avanti, sostando sulla punta dei piedi, e con una delicata mano, sfiora appena il volto serio,
impreparata a sentire che, nel morbido tocco, un cuore batte profondamente.


E ti userò come un segnale di avvertimento
che se si ragiona troppo poi si perde la testa
E ho trovato l'amore dove non credevo ci fosse
Proprio di fronte a me
Fammi ragionare un po'


Mentre tracce di confusione gli appaiono sul giovane volto, abbassa lo sguardo su Sakura Haruno che lo fissa con compassione.
“Sasuke” sussurra piano, come a non voler rompere la magia del momento.
L'uomo rimane un momento assorto, chiedendosi per quale motivo avverte un groppo alla gola, e un'insana voglia di piangere.


"Bentornato a casa" continua lei dolcemente, come a leggergli le preoccupazioni scritte a chiare lettere nella sua mente.
L’uomo abbassa lo sguardo a terra, sopraffatto da un’ondata di tristezza.
Sakura lo guarda, mentre il suo cuore si strugge per cercare di comprendere quale fosse il motivo per cui erano
accadute cose tanto disperate.


Il volto del giovane Uchiha si contorce in una smorfia di sofferenza mentre dagli occhi chiusi e stretti,
lacrime di puro dolore vorrebbero scendere sulle gote bianche.
Sakura sospira addolorata, facendo scorrere gli occhi sulla figura davanti a sé.
Troppo era accaduto prima che Sasuke giungesse fino a loro, troppo dolore per un solo uomo.
"Vieni, entra in casa, ti preparo un thè" dice piano posandogli appena una mano sul braccio.


E lui si fa guidare, quasi non avvertendo il freddo sul viso.
Sakura ascolta con attenzione il suono del suo respiro e dei passi sulla foglie cadute.
Intanto un muto soffio di vento smuove gli alti alberi intorno a loro.
Mi voglio affidare a te, Sakura. E’ incredibile quanto ci si sente invincibili quando tutto funziona,
e quanto poi si venga puniti per la propria prepotenza nell’averlo pensato.
Pensa Sasuke spostando lo sguardo sulla minuta figura alla sua destra.


E ho trovato l'amore dove non credevo ci fosse
Proprio di fronte a me
Fammi ragionare un po'


La casa è piccola e accogliente, ma Sakura si muove a disagio, Sasuke lo avverte e lo capisce.
Anche lui è a disagio. 
"Metto a bollire l'acqua..." dice frettolosamente "Tu...accomodati, fai come se fossi a casa tua"
Ma Sasuke si apre solo un bottone del mantello, e rimane fermo al centro della calda stanza, aspettando il suo ritorno.
Prima, aveva pensato che fosse arrivato il momento di tornare, ma i suoi peccati gli pesano ancora sulle spalle,
e Sasuke non riesce a guardarla negli occhi senza provare vergogna per quello che le ha fatto.
E quindi stringe un pugno nascosto dal mantello, vuole scappare, perché non può sopportare.


Ma Sakura sbuca fuori la porta, lo fissa incerta, e impaurita, perché capisce che non è tornato, non per sempre.
Indugia leggermente, per poi avvicinarsi, con le gote arrossate.
"Io…" comincia, non riuscendo più a tacere,
"Io non so cosa tu abbia fatto fino ad ora.
Non so quali motivi ti abbiano oggi portato fin qui, e forse non voglio essere messa al corrente di ciò che ti è
accaduto in tutti questi anni… ma vorrei solo sapere se...la mia presenza qui è legata al tuo ritorno...".
Sakura rimane in attesa, mette a tacere quella voce così flebile da essere appena udita.
E aspetta fiduciosa una sua risposta.
Aspetta.


Con quelle ultime parole, Sasuke chiude leggermente gli occhi, inspirando a fondo.
Quando li riapre, si guardano rimanendo qualche istante immobili.
"Si" dice allora fissandola, affascinato dall'immediato luccichio degli occhi verdi.
Cercando di trovare un contegno, l'Uchiha risolleva il cappuccio sul volto, e abbassando lo sguardo,
nasconde la mano all'interno del mantello, pronto per andare.
Non fa in tempo a voltarsi, che avverte una leggerissima stretta che lo trattiene delicatamente.


Si volta, e vede che entrambe le mani della donna sono occupate a mantenere un lembo di tessuto, in una debole presa.
Con un leggero tocco della sua mano, riesce a sfilare la stoffa da sotto le dita della ragazza,
sfiorandole delicatamente le dita. Quel contatto fa splendere i suoi occhi chiarissimi da così tanto tempo tristi.


E ti userò come un segno di fortuna
di quanto dare e quanto prendere
E ti userò come un segnale di avvertimento
che se si ragiona troppo poi si perderà la testa


"Non andare..." lo prega con l'usuale voce flebile e tremolante, le lacrime annacquano i due smeraldi.
"Credevo di essere pronto, ma mi sbagliavo, non posso restare"
Prima di andare, si abbassa su di lei, e bacia timidamente la fronte, facendo attenzione alla sua pelle delicata.
Per l’ultima volta guarda Sakura negli occhi, le fa un piccolo cenno di assenso, contraccambiato da un sorriso tremolante di lei.
Lancia un ammicco anche in direzione di Naruto, rimasto in attesa su una piccola collinetta stagliata verso l’orizzonte.


A quel punto sa che il momento di andare è davvero giunto.
Sospira, poi prende a camminare, ripercorre lo stesso tragitto dell’andata al contrario.
Mentre marcia faticosamente, con il passo impedito dal dolore al cuore, avverte come un dolce peso sulla spalla destra.
Come se ci fosse una mano consolatoria.


Mentre una lacrima si affaccia sul suo viso, corrotto dal dolore e dalla solitudine che lacera il suo cuore,
un leggero venticello gli sfiora le orecchie, come un timido sussurro.


"Il dolore che porti nel cuore sarà solo fonte di altra sofferenza, caro fratellino.
Lascia il passato alle spalle, anche se è difficile… lascia ciò che è stato a quei giorni lontani,
senza il tormento di pensare a cosa sarebbe potuto essere se fosse accaduto diversamente.
Poni attenzione al presente.
Non struggerti per un passato che non ritornerà e che non può essere cambiato...
Ricorda, poni attenzione al presente, concentrati sul momento."


E ho trovato l'amore dove non credevo ci fosse
Proprio di fronte a me
Fammi ragionare un po'


Sasuke si blocca.
Il vento scema, fino a far calare una muta quiete.
Forse l’aveva solo immaginato.
No, non era stato frutto della sua fantasia.
Era stato reale.
“Itachi”.


Con un timido sorriso sulle labbra, si riavvia, pronto per affrontare un lungo cammino,
pronto per affrontare quel nuovo sentimento che nel suo cuore sta prevalendo sul dolore.
Si volta, Sakura è ancora lì, piange, e allora Sasuke torna sui suoi passi.
Ora cammina più veloce, la raggiunge e le stringe una mano.
"Vieni con me?" chiede, provocandole un enorme sorriso tempestato di lacrime.


E mano nella mano Sasuke sa che con lei, il passato non sarà più fonte di dolore,
ma quei momenti si tramuteranno in quegli stessi ricordi che credeva di aver perduto.


Ho trovato l'amore dove non credevo ci fosse
Proprio di fronte a me





Note Autrice
Buonasera cari lettori, eccomi con una song-fic che è nata stanotte, nell'ascolto della canzone "I Found" di Amber Run, se non la conoscete rimediate al più presto xD
Credo che qualcuno aspetti l'aggiornamento di Ombra di Konoha, vi assicuro che arriverà prestissimo, massimo entro domenica. Non lascerò la storia incompiuta e quando finirò questa mi impegnerò anche a concludere la prima (La coerenza è la virtù degli imbecilli) lo so ci sono un po' di cose in sospeso, ma non potevo non pubblicare questa one.
Spero comunque che vi sia piaciuta, un bacio, a prestissimo.



  
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