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Autore: Clahp    04/06/2009    8 recensioni
Sette giorni fa, le donne della loro vita li hanno lasciati.
Cinque giorni fa, hanno pensato qualcosa come “tanto non ho bisogno di te!”.
Tre giorni fa, tutti gli abitanti di quel maledetto Villaggio hanno detto che la colpa, obiettivamente, è la loro.
E ieri, hanno come iniziato a sentire un’assurda mancanza di seccature…
[NaruSaku + ShikaTema]
[Accenni KibaHina, NejiTen, Sasu?!?]
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo otto, Martedì

 

Attenzione! Si prega di cliccare qui [ http://www.youtube.com/watch?v=pPo9ISQpzvM ] e ascoltarne la relativa canzone. Aiuta <3

 

 

 

 

 

 

Capitolo otto, Martedì

[It’s been one week since…]

 

 

 

 

 

 

It's been one week since you looked at me
cocked your head to the side and said “I'm angry”.
Five days since you laughed at me
saying “Get that together come back and see me”.
Three days since the living room
I realized it's all my fault, but couldn't tell you
Yesterday you'd forgiven me

…but it'll still be two days till I say I'm sorry

 

 

[E’ passata una settimana da quando tu mi hai guardato

hai girato la tua testa su un lato e hai detto: “Sono arrabbiata”.

Cinque giorni da quando tu mi hai deriso

dicendo: “Rimettilo insieme, torna indietro e guardami”.

Tre giorni da quando nel salone

ho realizzato che è tutta colpa mia, ma non ho potuto dirtelo

Ieri tu mi hai perdonato

 

…ma mancano ancora due giorni fino a quando dirò che mi dispiace]

 

 

 

 

 

 

 

Come già detto, qualcuno deve avercela con me. Qualcuno di potente. Qualcuno di pericoloso.

Perché io -Shikamaru Nara, uno dei jonin più geniali e rispettati di questo Villaggio, mica l’ultimo arrivato- sono ridotto talmente male che stento quasi a riconoscermi; sono buttato sul mio letto, fissando il vuoto, e cerco disperatamente di non accorgermi di un caro (quasi) familiare che gira in mutande a casa mia.

-Eh, ma qui a Konoha mica fa tanto freddo! A Suna fa più caldo, ok, ma qui mica scherza. Non è vero, Shika?-

Il quale caro familiare, però, non fa che rimembrarmi costantemente della sua docile e assolutamente non voluta presenza.

-Eh, robe dell’altro mondo…-, borbotto, ironico, contemplando il soffitto per sfuggire all’orrenda visione del caro Kankuro in boxer.

Il ragazzo, irritato, sopraggiunge in camera mia e mi squadra in modo minaccioso.

-Perché sei sbracato sul letto, scusa?-, chiede.

Sbuffo.

-Perché la tua adorabile sorellina mi ha letteralmente sfiancato. Ha detto che si sarebbe fatta viva lei, ma non ho sue notizie da due giorni.-

L’altro fa una faccia piuttosto schifata e borbotta:

-Se ti pare normale che ti deve venire a cercare lei… Mah. In ogni caso, sei ridotto maluccio, eh?-

Cercando di farmi coraggio, mi puntello sui gomiti e alzo il capo per guardarlo: lui ha ancora quel ghigno sardonico e sprezzante, è vero, ma nel suo tono c’è una punta di preoccupazione piuttosto malcelata.

-Sì, lo sono. Tua sorella mi sta nascondendo qualcosa, lo sento.-, borbotto, irrequieto, mentre torno nella posizione originaria.

Ora è il suo turno sbuffare; chiude gli occhi, si gratta il capo e borbotta:

-Shikamaru… mia sorella è un po’ così, insomma. Dovresti conoscerla. Adora tenere i suoi uomini sulle spine. Sicuramente non sarà niente, su.-

Inizio a dondolare un piede, nervoso, e a mordermi un labbro.

-Sarà. Ma io… sai, sono un po’ preoccupato.-

E, dal grugno che emette, sento che lo è un po’ anche lui.

-Io non credo ci sia niente di grave… ha solo un carattere terribile, ecco qui. Vuole semplicemente stare al centro dell’attenzione… Mi chiedo sempre come tu faccia a sopportarla, sai?-, mormora. -Ma non dirglielo, altrimenti mi ammazza!-, aggiunge, inquieto.

Io annuisco vagamente e sorrido: sì, Temari ha un carattere odioso, è lunatica, irascibile, orgogliosa, dispettosa, rompiscatole, testarda (uh, il granito in confronto a lei non è niente), arcigna, dura… però è meravigliosa così. E io… io non la cambierei per nulla al mondo. Perché quel sorriso che ogni tanto adorna quel volto volutamente imbronciato, o quella scintilla con cui i suoi occhi brillano quando mi provoca e gioca a farmi arrabbiare, o le volte in cui rivela la vera se stessa abbracciandomi senza un reale motivo valgono più di tutti i suoi lati negativi messi assieme… e sono queste cose per cui io lotterei.

E sono io, davvero, quello che fa più schifo fra i due: non ho un solo lato positivo, sono pigro, svogliato, sfiancante e sciatto, e sono così tanto testardo ed orgoglioso che ci voleva un litigio e la sua assenza per farmi capire quanto io non abbia mai apprezzato fino in fondo quella seccante eppure straordinaria donna. Lei mi è sempre stata vicina; ha lasciato il suo villaggio per venire qui; ha cambiato usanze, abitudini, familiari, amici… e questo solo per me. E io che mi continuavo a lamentare e a dare la colpa a lei. Ho sbagliato tutto… è tutta colpa mia, tutta; e anche adesso, sbracato come sono, non sto facendo altro che seguitare ancora e ancora a perdere tempo.

Con un ghigno, ripenso a ciò che è successo appena una settimana fa: apparentemente, noi due stavamo bene poiché non avevamo ancora litigato; la nostra vita procedeva come al solito, bisticciando, urlando e sbuffando; ma ero così immaturo e idiota… Non dico che adesso sia diventato molto migliore, insomma, ma… forse, qualcosa ho imparato. Dicono che, quando si perda una cosa, se ne capisca l’importanza: e posso confermare appieno.

E chissà se oggi la rivedrò… lo spero. Voglio seriamente chiarire al più presto; voglio tornare con lei… e, forse, dare un cambiamento netto alla nostra relazione… Ancora una volta, aveva ragione Temari: siamo grandi, diamine, e stiamo insieme da tanto… convivere mi pare una cosa così stupida adesso!

Rinvigorito, sorrido; mi scrocchio qualche osso, mi alzo di scatto, urlo qualcosa a Kankuro -esco per pranzo, meta imprevedibile, cibo probabilmente scadente- e mi avvio alla porta, risoluto e determinato come raramente sono stato.

Ma possono accadere davvero così tante cose in una settimana…?!

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

It's been one week since you looked at me
Threw your arms in the air and said “you're crazy”
Five days since you tackled me
I've still got the rug burns on both my knees
It's been three days since the afternoon
You realized it's not my fault not a moment too soon
Yesterday you'd forgiven me

…And now I sit back and wait till you say you're sorry

 

[E’ passata una settimana da quando tu mi hai guardato

hai alzato le braccia in aria e detto: “Tu sei pazzo”.

Cinque giorni da quando tu mi hai affrontato,

ho ancora le bruciature su entrambe le ginocchia.

Sono passati tre giorni da quando nel pomeriggio

tu hai realizzato che non è tutta colpa mia per ora

Ieri, mi hai perdonato

 

…E ora sono seduto e aspetto finché dici che ti dispiace]

 

 

 

 

 

 

 

Ok, diciamolo. Ho fatto una cagata dopo l’altra: ho fatto arrabbiare la Nonna, poi Sakura, poi ho cercato di rimettere tutto a posto, ma è andato anche peggio.

E adesso sono mollemente sbracato sul divano, sfinito nell’animo e nel corpo. Non ho più la forza di pensare, di agire o commentare: è come se tutto quello per cui ho sempre sperato e combattuto sia svanito improvvisamente, senza lasciarmi un appiglio o un qualcosa a cui reggermi; e il bello è che io non posso fare proprio niente, ancora una volta… Posso solo rimanere qui sul divano, come un idiota quale sono, a contemplare il soffitto e a maledirmi reiteratamente.

Il mio pensiero, più volte di quante vorrei, vola a lei; quanto sono stato idiota… evidentemente, lei doveva mollarmi per farmi capire davvero quanto la amassi, lei doveva soffrire per causa mia, lei doveva passare quelle brutte esperienze per farmi capire ciò che è davvero importante… Il suo carattere -e su questo siamo tutti d’accordo- non è dei più mansueti; è manesca, irritabile, perfettina, piuttosto lunatica, un po’ superba e spesso fin troppo scontrosa; ma io, d’altra parte, l’ho sempre amata per quello che è… e non la cambierei per nulla, nulla al mondo. Neanche se, probabilmente, alla fine sceglierà Sasuke; neanche se adesso sto soffrendo come un cane, e neanche se sarò deriso da tutti per l’ennesima volta. Che strano, però… solo una settimana fa eravamo ancora insieme e apparentemente andava tutto bene, ma in verità c’erano incomprensioni e lacune ben più profonde; e io, forse, sono cresciuto un po’. Tutta questa situazione mi ha fatto capire molte cose; ma anche adesso, dopo tutto questo, vorrei ancora averla egoisticamente al mio fianco… Vorrei stringerla e dirle che io la amo, e che ci sposeremo quando lo vorrà lei -anche subito, per me non ci sarebbero problemi. La amo per quando mi rimbecca, per quando mi mena, per quando mi maltratta e mi ingiuria; per quando litighiamo, per quando è insopportabile, e per quando è dolce e gentile con me… che stupido, stupido sono stato! Avevo fra le mani la cosa più preziosa al mondo -una cosa ben più importante e fondamentale del diventare Hokage!- e l’ho persa così, pensando che gli aspetti rilevanti della vita fossero ben altri… e invece no; ho dovuto proprio sbattere contro la dura realtà per rendermene conto!

Non so più cosa fare… dovrei cercarla? Dovrei aspettare che lei torni da me e mi spieghi tutto? Dovrei andare da Sasuke -che oramai sarà già tornato- e cercare di capire? Dovrei parlare con la Nonna? Questa indecisione mi attanaglia le viscere: non è da me essere così confuso e poco risoluto, ma non posso farci niente… Sono ridotto ad un essere amorfo senza obiettivi e senza sogni, ora come ora.

Groan.

Ecco, meraviglioso! E adesso il mio stupido stomaco ha anche fame. In effetti, è da sei giorni che non mangio niente di decente -no, è da sei giorni che proprio non riesco a mangiare… Sbuffando, mi alzo e mi stiracchio le ossa; prendo le chiavi di casa e qualche soldo ed esco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

**

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Ragazzi, suvvia! Io alla vostra età facevo follie, e voi sembrate due catorci!-

I due ragazzi si limitano a guardar male l’allegro signore; uno guarda il menù con aria persa, appoggiando sciattamente la testa ad una mano; l’altro è talmente ridotto male che è rozzamente stravaccato con la fronte appoggiata al tavolo. L’uomo conosce quei due ragazzi: sono entrambi jonin ed ambedue hanno contribuito notevolmente a liberare Konoha da Pain, anni prima; il biondino, addirittura, è uno fra i candidati ad essere Hokage. Ma che diavolo…?

Li guarda ancora, stupito, e borbotta:

-Oh! Ho capito, ho capito tutto. Problemi di donne, eh?-

A quella domanda, i due giovani si limitano a fulminarlo con gli occhi; egli fa un passo indietro, serio.

-Deve essere un problema serio. Ah! Ma io so come fare! Lasciate fare a me, ho il pasto giusto per v-

-Per carità di chi ti pare, no-, sbotta Naruto, alzando lo sguardo verso il cuoco e inorridendo -ho già provato il vostro ‘piatto speciale’. Portaci roba normale, per cortesia.-, conclude.

Egli deglutisce e impreca mentalmente: non potrà rifilare loro la sbobba della casa, a quanto pare… Decidendo che è meglio così, segna le ordinazioni, fa un mezzo inchino, borbotta qualcosa e se ne va, deluso.

I due rimangono così soli al tavolino, ognuno pensando ai propri guai; volere del destino, entrambi andavano a mangiare all’Ichiraku (che si sta sempre più ingrandendo grazie ai frequenti pranzi dell’Uzumaki), l'uno e l'altro sono tragicamente depressi e nessuno dei due ha qualcuno che prepari il pranzo da quasi una settimana a quella parte.

Rimangono silenti, poiché in effetti le parole parrebbero alquanto inutili; quantunque ognuno comprenda appieno ciò che prova l’altro, non può non pensare che la propria situazione sia assai peggiore dell’altrui; ma dopo un po’ Shikamaru, stanco della situazione, alza lo sguardo verso l’amico e gli rivolge un’occhiata compassionevole: sembra ridotto veramente molto male.

-Naruto, cavolo…-, inizia; ma un leggero tocco sulla sua spalla lo blocca. Egli si gira, attonito, e vede davanti a sé chi non si aspetterebbe mai di vedere.

-Shikamaru… potresti lasciarci un attimo soli?-, bisbiglia Sakura con un sorriso modesto; lui rimane per qualche secondo sbigottito, per poi ridestarsi ed alzarsi.

Naruto, nel frattempo, ha alzato lo sguardo e contempla la scena come un estraneo; capendo però chi ha davanti, si ridesta e si raddrizza, nervoso, mentre osserva l’amico andarsene, spazientito per il pranzo saltato.

 

 

 

 

 

 

 

 

**

 

 

 

 

 

It's been one week since you looked at me
Dropped your arms to your sides and said “I'm sorry“
Five days since I laughed at you
and said “you just did just what I thought you were gonna do”
Three days since the living room
We realized we're both to blame, but what could we do?
Yesterday you just smiled at me

Cause it'll still be two days till we say we're sorry…

 

[E’ passata una settimana da quando tu mi hai guardato

hai buttato le braccia ai fianchi e hai detto: “Mi spiace”

Cinque giorni da quando ti ho deriso

e ho detto: “Tu hai appena fatto proprio ciò che ho pensato che avresti fatto”

Tre giorni da quando nel salone

abbiamo realizzato che siamo entrambi da rimproverare, ma che possiamo farci?

Ieri, tu mi hai solamente sorriso

 

Perché mancano ancora due giorni finché diciamo che ci dispiace…]

 

 

 

 

 

 

 

Di bene in meglio, come si suol dire: non solo sono ridotto uno schifo, non solo devo sorbirmi Kankuro che s’aggira seminudo per casa mia, non solo vengo sbattuto via dall’altra casa con una madre rompipalle che urla e mi sgrida, non solo mi danno tutti quanti la colpa per ciò che è successo fra me e quella disgraziata, ma ho anche saltato il pranzo! Meraviglioso, sinceramente non vedo come potrebbe andare meglio di così!

Ma, con tutta evidenza, ancora non ho ben imparato a starmene zitto: giro le chiavi di casa, furioso, e m’accorgo che sbuca un bigliettino. Un’altra missione! Evviva evviva, meglio di così non potrebbe andare!

Imprecando contro il mondo e contro le maniglie, giro a vuoto le chiavi nella serratura; ma devo aver lasciato casa aperta, oppure il caro quasi-cognato non s’è preso la briga di chiudere, tant’è che spingo ma la porta s’incastra in non so quale increspatura del pavimento e non mi consente di entrare. Comincio a dare spallate su spallate, boccheggiando; al terzo colpo, tuttavia, essa cede e mi lascia entrare. Ma ovviamente io m’ingarbuglio nei miei passi e perdo l’equilibrio.

-Ma porca putt…!-

-Ehi! Che sono ‘ste parole, eh, pesaculo?-

Cado in avanti, esterrefatto; mi ritrovo carponi sul pavimento, ansimando, con davanti una figura a me estremamente nota.

E, d’un tratto… la vedo.

E’ qui davanti a me.

E sorride.

-T-Temari…!-, sospiro, incredulo.

Lei ha assunto la sua solita posa -mani sui fianchi e sguardo fintamente arcigno- e mi sorride superbamente, guardandomi dall’alto in basso.

-Però! Ti stai addirittura prostrando ai miei piedi! Ne hai fatta di strada, in questa settimana!-

Il mio tanto vituperato orgoglio mi urla di ribattere, ma il mio più illustre cervello -che ogni tanto, evidentemente, si ricorda di fare il suo lavoro- mi consiglia di tacere.

-Ma tu… tu sei tornata!-, urlo, con una voce più acuta del solito.

Lei alza un sopracciglio e sogghigna.

-Ti chiamavano ‘la volpe’, eh? Ebbene sì, mio caro, sono tornata. Ma alzati, vederti così sottomesso mi fa impressione.-, borbotta, ridendo.

Io mi rialzo, ansimando: Temari è davvero tornata, Temari è davvero qui adesso! Rimango imbambolato per qualche secondo a contemplarla, finché lei non arrossisce un pochino e mormora:

-Che diavolo fai? Vieni di là, dobbiamo parlare.-

Deglutisco, serio: ecco, la fregatura doveva esserci! Sarebbe stato troppo bello, no?, che lei tornasse senza portare altri guai… La seguo in salotto ancora piuttosto confuso; ci sediamo uno accanto all’altra, sul divano, e rimaniamo così per un po’.

-Temari… ma dove diavolo sei stata in questa dannata settimana?-, domando, sorridendo.

La donna si schiarisce un po’ la voce e risponde:

-Oh, da Sakura. Ma non sempre… questi ultimi due giorni sono stata via.-

Aggrotto le sopracciglia, perplesso.

-Via? Via dove?-

-Oh… dovevo fare qualche visita, sai. Sono stata in ospedale… per qualche controllo.-

Un antico affanno avvinghia i miei sensi.

-Ma tu… due giorni fa saresti dovuta venire, ma Sakura ha mandato quei due perché non te la sentivi! Come stai?-, chiedo, mordicchiandomi un labbro per il nervosismo.

Lei tuttavia è strana: si gratta nervosamente un lato del collo, si guarda intorno, s’inumidisce le labbra e prende un respiro.

-Eh, insomma. Non è che stia tanto bene.-

Quel tono così tranquillo e quasi impassibile è ciò che mi atterra di più: ma che diavolo…?

-Che cos’hai?! E’ grave?! Ma Gaara mi ha detto che tu svenivi spesso, che tu hai sempre avuto la pressione bassa… e poi… Temari, ma che cosa…?-, chiedo, frustato e ancora alquanto dubbioso.

Lei si gira verso di me e si mangiucchia ancora un labbro; eppure, sembra in un qualche modo… soddisfatta. Mi guarda con una strana luce: una luce che non le ho mai visto prima.

-E’ una cosa… che durerà un po’, sai. Un po’ di mesi, intendo. Ma… niente di grave, insomma. O perlomeno, per me non lo è.-

E lei seguita a sorridere e a sorridere: in questo momento sembra la persona più felice del mondo. Sbalordito, le prendo un braccio ed esclamo:

-Ma tu sei impazzita! Mi vuoi dire che diavolo hai…?! Io non ti capisco proprio! Ti sei fatta curare, ti sei fatta vedere da un medico? Ma che diavolo hai, Temari?!-

Ella deglutisce e mi guarda assai seriamente.

-Sai… ultimamente, ho sempre più spesso pensato… a noi due, insomma. A te e a me.- fa una piccola pausa, mentre continua a martoriare il labbro, e arrossisce. -E… lo so che ti sembrerà un discorso stupido, lo so che mi prenderai per una cretina… però, insomma… non ti andrebbe, ecco, di portare un po’ avanti il nostro…-

-Temari, aspetta un attimo- la interrompo, mentre la rabbia inizia a salirmi in petto -ma che diavolo farnetichi? Tu stai male e mi vieni a parlare di queste cose…?! Ma si può sapere che… che…-

Ma mi blocco, boccheggiante, mentre il mio cervello –dal QI talmente tanto prodigioso, ricordiamolo, da farmi vincere qualsiasi partita a shogi e permettermi di salvare qualsiasi mio compagno di squadra da morte certa nelle missioni più pericolose- inizia lentamente ma inesorabilmente a ragionare.

Temari, ultimamente, è ancora più incazzosa del solito.

Temari, poi, è sempre nervosa.

Temari è ingrassata.

Temari doveva fare delle analisi.

Temari è svenuta e ha vomitato un paio di volte.

E adesso sembra la donna più felice della terra.

E ha iniziato a parlare seriamente di cose su cui prima non avrebbe mai ragionato, perché troppo sdolcinate o stupidi.  

Il che vuol dire solo una cosa.

La guardo ancora, mentre dilato le pupille e allungo la bocca, ancora incredulo.

Oh mio Dio.

-Temari… ma tu… tu…!-, bofonchio, incapace di articolare qualsivoglia frase di senso compiuto -tu… tu sei incinta!-

Lei abbassa lo sguardo e sorride ancora; sembra una persona così diversa da quella spigliata e spavalda…

Il tempo si ferma per qualche istante; il mio cuore perde diversi battiti; non ho più un filo d’aria nei polmoni; il cervello mi urla di dire qualcosa di sensato, ma la bocca non risponde…

La mia donna, la mia meravigliosa e bellissima donna, alza adesso gli occhi e mi guarda: è in uno stato di felicità massimo, tant’è che ha gli occhi lucidi. Tira su con il naso e deglutisce più e più volte; si porta una mano alla guancia, nervosa e stupenda, e borbotta:

-Oh, io… be’, lo so che tu adesso borbotterai che la mia è una stupida reazione da donne, che noi siamo tutte uguali, che sappiamo solo piangere… anche io stento a crederci, però… sì, Shikamaru. Io lo sono davvero, e…-

Ma si deve bloccare, perché un peso si butta fra le sue braccia.

E quel peso sono io, e -in barba a tutto ciò che ho sempre sentenziato, in barba a tutti gli uomini che ho sempre criticato e deriso, in barba a tutte le mie stupide e ottuse convinzioni, sì- mi ritrovo a singhiozzare di gioia sulla sua spalla, felice come mai mi sarei sognato di essere.

-Oh! Oh! Su, su, non è niente di grave…!-, borbotta, abbracciandomi e dandomi pacche comprensive sulla schiena, ridendosela di gusto di tanto in tanto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per l’ennesima volta in questa maledettissima settimana, mi ritrovo a tamburellare nervosamente le dita e a mordermi un labbro; Sakura, dopo aver visto Shikamaru andarsene, si siede compostamente e mi guarda.

-D-dunque… come va?-, borbotta, arrossendo.

Alzo un sopracciglio… cos’è, una battuta?

-Uhr, male, grazie.-, parlotto, iniziando adesso a dondolare nervosamente un piede.

-Ah.-, mormora lei, abbassando gli occhi e inumidendosi le labbra.

Passa qualche minuto in perfetto silenzio.

-Sakura… come stanno i tuoi?-, domando dunque, cercando di contenermi.

Lei sospira, chiude gli occhi e sorride.

-Oh, Naruto…! Tsunade-sama li ha operati ieri, come t’avevo detto, e ora non stanno propriamente bene, ma sono totalmente fuori pericolo… e io, io… sono così felice!-, esclama, guardandomi ancora e ancora; una nuova scintilla brilla nei suoi occhi, e sembra adesso che sia davvero felice. -Loro vivranno! Vivranno, anche se erano ridotti malissimo!-

Sorrido a mia volta; eppure, eppure… sì, sono estasiato della cosa, per carità… però, però…

-Ne sono felice, Sakura-chan.-, bofonchio, seguitando ad arridere.

-E… sai, Naruto… ho deciso che… dovrò fare una scelta.-, dichiara improvvisamente, guardandomi fissa negli occhi.

Ed ecco qua la fregatura! Deglutisco e mi martorio un’altra volta un labbro.

Eccoci, finalmente. Questa è la resa dei conti.

-Ah…? E che tipo di…?-, chiedo, incerto.

-Io… ultimamente ho sempre più spesso pensato a noi due. A me e a te.-, replica, decisa.

-Ah.-, replico, incerto e nervoso.

Perché adesso, so, so perfettamente cosa accadrà. E so come reagirò… lo so da tanto, ormai.

-E… insomma, ho deciso che… ecco, probabilmente a te questa cosa non piacerà molto…-

No, in effetti non mi piace avere un pacco di corna sulla testa, ma fai pure!

-…o mi giudicherai una stupida che crede ancora nelle favole…-

No, va be’, quello no. Piuttosto, giudicherò me il solito che se la prende in…

-…o mi riderai in faccia… non lo so, insomma…-

Deglutisco ancora, agitato; lei non riesce più a guardarmi negli occhi e cala lo sguardo, scossa; ancora una volta, una minima ma profonda distanza ci separa, e ancora una volta io non posso fare niente per colmarla.

La osservo e la osservo ancora… Adesso, se io fossi un uomo, un vero uomo –come, prendiamo un idiota a caso, Sasuke Uchiha- le rivolgerei una singola occhiata fredda ed impassibile per farla letteralmente sciogliere ai miei piedi.

Se fossi un uomo, un vero uomo –come, prendiamo qualcun altro, Kiba Inuzuka- direi qualcosa di tremendamente figo e la bacerei passionalmente in bocca.

Ma io non sono né Sasuke, né Kiba, né nessun altro.

Sono solo uno stupido e sciocco Naruto Uzumaki.

E, da stupido e ingenuo quale sono, lascerò semplicemente che sia lei a decidere… come ho sempre fatto, e come probabilmente sempre farò. Evidentemente, non potrò mai fare altro che guardarla allontanarsi e osservare il suo sguardo fuggire verso quello di qualcun altro.

E così sia, allora.

-Sakura-chan… io te l’ho già detto. Qualunque cosa tu farai, qualsiasi cosa deciderai… a me andrà bene.-

Andrà bene, sì, ma non ne sarò felice, ovviamente; ma questo lo tralascio, perché suonerei davvero stupido come sono.

-Io… io lo so, lo so, Naruto. E’ per questo che voglio parlartene… sai, anche quel ghiacciolo di Sasuke ha detto che è la cosa migliore da fare…-

Oh be’, se non sta bene a lui, a chi…?

-…e Sai mi ha veramente spronato, devo ringraziarlo molto!-

Aspetta un attimo. Ma che cazzo c’entra Sai? Anche lui sapeva?! E non mi ha detto niente, il bastardo cadaverico! Ma qui sono tutti attori professionisti, o sono io che sono veramente molto idiot-

-E Tsunade… lei mi ha rimproverato per non averlo già fatto.-

Ok, non sto capendo più niente.

-Ino, quella smorfiosa, ha blaterato qualcosa circa il fatto che sono troppo lenta e stupida…-

Non potendone più di mangiarmi un labbro o di tamburellare o di stare così in ansia o di farmi il solito soliloquio mentale, prendo aria per parlare: voglio dirle che si deve sbrigare a dirmi una volta per tutte come stanno le cose, e di riferirmi ciò che è davvero successo e -sì, un po’ di amor proprio ce l’ha anche Narubaka- di smetterla di farmi soffrire come un cane; ma lei mi interrompe prendendomi timidamente una mano e guardandomi con un vago scintillio negli occhi.

-Naruto, insomma… mi vuoi sposare?-

Ok, lo ammetto: io non ho mai capito un cazzo delle donne, e ancor meno di questa donna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

************

Per la serie: a volte ritornano ** XD

Ed eccomi di nuovo qua, gente! Sono tooornata! Dopo *appena* quasi due mesi di blocco, ecco il nuovo capitolo! Come avevo scritto, sono stata un po’ (ma vagamente eh, roba che andavo a letto ogni giorno a mezzanotte e che scrivevo quattro ore al giorno, ma dettagli xD) occupata dal concorso di fan fiction a tema Disney! Alla fine ce l’ho fatta, ho consegnato (con proroga ovviamente e scrivendo il finale l’ultimo giorno della consegna XD) e sono addirittura arrivata seconda! ^^ Nello scorso capitolo non volevo dire né la coppia né il modello, ma adesso mi sembra una cosa piuttosto inutile XD E’ una (abbastanza) long-fic totalmente ShikaTema basata sul Re Leone! ^-^ (la storia, attenti, è basata sul modello, non sul cartone!). Se voleste darci un’occhiata (vi prego ç_ç), qualche giorno fa ho uppato il primo capitolo, e domani metto il secondo^^ Qui! -> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=362761&i=1

 

Cooomunque! Questo è il capitolo centrale della fanfic, quello che per primo mi è venuto in mente l’estate scorsa. E’ da qui che tutto parte^^ Spero vi sia piaciuto, ho in mente queste due scene da così tanto tempo…! Ah, dal momento che questo capitolo è un po’ più ShikaTema, il prossimo (e ultimo ^_^) sarà un po’ più NaruSaku! Per quanto riguarda la prima coppia, be’… la cosa è sempre stata piuttosto ovvia e poco originale, lo ammetto… ma vedere voi che facevate congetture è stato il massimo! Per la seconda, lo so che non avete capito molto, ma c’è una spiegazione a tutto! Infatti mi sono ammazzata per fare in modo che ci fossero equivoci su equivoci fra i due, e ve l’ho fatto credere in maniera spietata, bwahah XD Nel prossimo capitolo spiegherò tutto! ^^

Riguardo la canzone… quanti di voi la conoscono? XD Io stessa non avevo idea della sua esistenza, l’ho trovata un giorno per puro caso mentre vagabondavo per YouTube… avevo già in mente tutta la fanfic, che si sarebbe dovuta chiamare in maniera diversa, ma ho sentito questa canzone e mi è entrata in testa; così ho scaricato il testo e si adattava talmente tanto alla situazione di questi quattro che non ho potuto fare a meno di metterla! E’ dei “Barenaked ladies” e potete (dovete! u_u) ascoltarla dal link all’inizio di questa pagina!

Per i commenti… grazie, gente, GRAZIE! Leggevo ogni santo giorno i vostri commenti e mi davano carica^^ Il punto è che io vi adoro. xD Siete arrivati esattamente dovevo volevo che arrivaste, avete centrato il punto della situazione! Volevo mostrare, infatti, quanto la colpa di questi litigi non sia di uno o l’altra, ma di entrambi… perché Shika & Naruto sono terribilmente tonti, ma le altre due sono cocciute da morire! E volevo anche un po’ far vedere una crescita interiore dei ragazzi, soprattutto per quanto riguarda Shikamaru^^ So che magari ci stanno frasi un po’ troppo smielose in questo capitolo, ma entrambi erano arrivati al limite, poveretti! XD Spero tanto vi sia piaciuto. Ergo, grazie a Fallen Star, Antinyska88, Clara_chan, gloria7, SAKURACHAN, Shatzy, Dark_soul, Jiraiya, annina94 e Simuz! Ma quanti siete, awwh! *_*

@ Antinyska: uuh, Naruto lavora molto di fantasia! XD Anche troppo, in effetti! E s’è visto ^^ Ti ringrazio davvero tanto ai complimenti, fanno davvero bene al mio umore e autostima, sai? ^^

@ Clara_chan: io la penso un po’ come te…! Penso che la colpa sia soprattutto di lei, però pure lui si fa un po’ troppi viaggi! Uuh, mi spiace per la tua proposta, al NaruSaku avevo pensato, ma poi niente (tuttavia, qualche pesante accenno è rimasto)… spero davvero tanto che leggerai anche l’altra mia fanfic, mi farebbe davvero tanto piacere! ** In ogni caso, ho partecipato ad un altro concorso con una NaruSaku XD Aspetto i risultati e poi la posto! ^^ Grazie per i complimenti, davvero!!

@ Shatzy: ti ringrazio ancora per il commento all’altra fanfic! Prometto che uppo il prossimo capitolo domani, davvero XD E’ frustrante soprattutto per me, io li pubblicherei tutti in una volta ma poi che gusto c’è? xD Grazie anche a te per i complimenti, io non so più che dire ^__^

@ Storm: tessora** grazie per il commento! Anche tu hai centrato il punto della questione, sono così contenta! ^^ Dobbiamo riparlare prima o poi, è da un po’ che non ci sentiamo ^^ grazie tanto per i complimenti! *__*

@Jiraiya: aaawh, grazie ^^ Anche tu hai capito tutto, e per questo ti adoro doppiamente! **

@annina94: come mai dici improbabile? Sono curiosa! ** Le critiche fanno sempre bene! =) ti ringrazio tanto dei complimenti, davvero! **

@ Simuz: sai che la penso come te? In effetti siamo in pochissimi a scrivere NaruSaku O_O Va molto di più il SasuSaku o il NaruHina… non capisco perché, sinceramente xD Ma è così. Ed entrambe sono coppie che non sopporto °° Soprattutto il NaruHina, lo odio! .__.’ Per quanto riguarda lo yaoi: non dirlo a me XD io odio lo yaoi, sinceramente ci vedo solo una moda… e vedere ragazzine di 12 anni invasate di immagini più porno che altro mi fa piuttosto arrabbiare (ve l’ho detto che sono moralista, no? XD), senza contare che oramai la maggior parte delle fan di manga/anime/telefilm sono yaoiste! Io non capisco sinceramente… cioè a me viene ribrezzo a pensare una NaruSasu O_O Sasuke così visceralmente orgoglioso che sta con Naruto…? Boh, mi sembra un controsenso! Non voglio offendere nessuno, per carità, solo che io non sopporto certi tipi di coppie, neanche se magari sono poste in fanfic scritte bene, non posso proprio farci niente ^^’ Grazie del commento comunque!

 

 

 

 

E dunque… al prossimo capitolo! Spero lo posterò presto, ma compiti in classe e interrogazioni finali e (non ultima °_°) la mia incombente e massacrante festa dei 18 anni non contribuiscono al mio tempo libero! XD

 

See you **

Clahp

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Coming soon!

E tutto questo… solo in una settimana.

 

  
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