Salve a tutti, scusate se mi sono fatta attendere per tutto questo tempo, ma sono stata assai incasinata.
Ricomincio con un capitolo temo non molto interessante, perché è un po’ un riassunto delle puntate precedenti, ma, dato tutto il tempo che è trascorso, potrebbe anche essere un bene: così vi rinfrescate la memoria.
Vedrete che molti nodi verranno al pettine negli ormai pochi capitoli rimanenti e molti particolari apparentemente incoerenti (Rainboy li hai beccati tutti…) si spiegheranno… almeno spero ^^
Non sono troppo convinta di questo capitolo, L’ho riscritto diverse volte, ma sono sempre perplessa. Comunque… un boh… vediamo, ce lo dovevo mettere per forza... Prometto che i seguenti saranno molto più divertenti!
Grazie a tutti voi che avete recensito e in particolare a Max
che mi da sempre il suo sostegno.
“Sì, è giusto” rispose Taranee dopo un attimo di esitazione
“Ti dirò, anzi, vi dirò, tutto”.
Will,
che aveva temuto di scontrarsi con un muro di silenzio, riprese a respirare. Si poteva sempre far conto su Taranee.
E ora che lei aveva accettato, lo avrebbero fatto
anche le altre. Forse si sarebbe fatta un po’ di chiarezza, finalmente.
“Alt, aspetta!” interloquì
Irma, interrompendo Taranee. “Prima di dire una
parola” si voltò verso Flood “Fuori
di qui tu, sono faccende da donne queste!”.
Nonostante il modo non proprio urbano di porre la questione, Will non poté non essere d’accordo: in certi momenti
dovevano essere loro e sono loro.
“Ok”
rispose il ragazzo stringendosi nelle spalle “Quando avete finito, usa questo
per chiamarmi”. Si staccò dal collo uno dei suoi molteplici pendenti, lo porse a Irma e svanì nel buio.
“Cos’è?" domandò Hay Lin incuriosita, cercando di
sporgersi dalle sbarre per vedere meglio.
“Boh…”
borbottò Irma, rigirandoselo fra le mani con una smorfia poco
convinta “Sembra un pezzo di conchiglia… o d’osso. Oh, ci sono! E’ un
fischietto”.
“E
viene quando lo chiami con quello?” domando Cornelia sarcastica “Proprio come
un cane”.
Taranee decise di intervenire, prima che la situazione
degenerasse di nuovo.
“Dunque
tornando a noi…” riprese a voce alta e chiara, coprendo gli schiamazzi delle
due “Will, ti ho già detto cosa avevo visto su Everlan e cosa ne pensavo. Però…”.
Si strofinò il labbro
inferiore, con un gesto che denotava imbarazzo “Non ti ho raccontato cosa mi è
successo in seguito. Ho cominciato ad avere sogni e visioni che parlavano di me… e di Efri. Ero...
molto strana, il mio potere era strano. Mi sembrava di non riuscire più
a controllare il fuoco. Mi sentivo una bomba ad orologeria, finché…” . Si coprì il naso e la bocca con le mani a coppa,
soffocando un singhiozzo. “Non sono quasi esplosa davvero e non ho ho quasi… quasi ucciso l’amica di Cornelia”.
Irma e Hay
Lin la guardavano stupefatte: era chiaro che ardevano
dal desiderio di avere informazioni più precise. Entrambe, però, furono
sufficientemente discrete da decidere di rimandare le spiegazioni a un momento meno delicato.
Due lacrime rotolarono giù
dalle guance di Taranee. “Mi spiace tanto, Cornelia,
scusami… Io non so cosa mi abbia preso. Quella donna… ha come liberato la parte
più selvaggia del mio potere e io… non sono riuscita a
contenerlo”.
“Non è
stata solo colpa tua” rispose Cornelia contrita “Anche io ho sbagliato e
da prima di te, se avessi avuto più fiducia nella nostra amicizia, fossi stata
più sincera con voi, forse tutto questo non sarebbe mai successo”.
Will si premette contro le sbarre, cercando di vedere
nella cella accanto alla sua, dove era rinchiusa la Guardiana della Terra.
Forse avrebbero finalmente saputo cosa tormentava l’amica da mesi, rendendola
sfuggente e intrattabile. Avrebbe voluto
poterla guardare dritta negli occhi, purtroppo riusciva
a scorgere soltanto l’orlo della gonna che Cornelia tormentava con le mani,
mentre raccoglieva i pensieri.
“Ho avuto un periodo…
difficile” esordì “Stavo cercando di capire delle cose di
me, però mi rifiutavo di accettarle. Sembrava che nessuno si accorgesse di
quello che mi stava accadendo, a parte… a parte Ardu.
Quel bastardo! Ha sfruttato le mie debolezze e i miei segreti per tenermi
lontana da voi”.
Cornelia si avvicinò alla
porta della cella e il suo sguardo incontrò finalmente quello di Will, che glielo restituì, cercando di infonderlo di tutto
il suo affetto e il suo rispetto per lei.
“Ora sono pronta a parlare
con voi… di tutto” riprese Cornelia più sicura “Non ci
saranno più segreti a dividerci. Mi vado bene come sono, adesso” un sorriso
imbarazzato, così poco da lei, le aleggiò un momento sulle labbra “Spero di
andar bene anche a voi”.
L’ultima parte della frase
suonava terribilmente come una preghiera e Will,
d’impulso, la rassicurò: “Sei nostra amica, ne abbiamo
passate tante insieme! E’ l’unica cosa che conta, vero
ragazze?”.
Le altre tre annuirono in
coro. Irma senza troppa fretta, in verità.
"Grazie" mormorò Cornelia improvvisamente intimidita "Io, vedete... mi
sono innamorata di Meg" soffiò in un
bisbiglio a malapena udibile.
"Avevo paura di dirvelo"
aggiunse in tono di scuse.
Hay Lin fece un salto tale da
sbattere la testa contro il soffitto di pietra.
Taranee provò a dire qualcosa, ma, dopo un paio di tentativi
andati a vuoto e conclusisi con una serie di smorfie
boccheggianti tipo pesce fuor d'acqua, si dedicò a lucidarsi gli occhiali.
Quanto a Will,
era sicura che la sua mandibola dovesse essersi schiantata al suolo.
Passarono alcuni imbarazzantissimi minuti di silenzio, durante i quali il
viso di Cornelia assunse tutte le sfumature dell'arcobaleno.
Irma ghignò
"La bellona ha saltato lo steccato!
Fantastico! Ora non ho davvero più rivali: ragazzi di Heatherfiel,a me!".
A Will
sfuggì una risatina e dopo un attimo stavano ridendo
tutte e cinque a crepapelle.
"E poi?" chiese Will ancora ridacchiando "Come sei
arrivata qui?".
"E' stato quel tipo,
quel Flood, che mi ha detto che eravate in pericolo e
che c'era una porta aperta a The Olde Bookshop". Alzò gli occhi, la decisione li illuminava:
"Ho capito che non avevo più scuse per ignorare i miei doveri e voi..." concluse.
"Bene, bene! Bella
storia, i particolari piccanti a dopo, però! Ora sta a me!"
esordì Irma. "Avevo trovato delle informazioni il primo giorno che siamo state qui, ormai lo sapete anche voi. Non mi avete
voluto ascoltare, però e... io mi sono offesa".
Si strofinò imbarazzata la
nuca "Ok, sono stata una cretina, è vero".
"Perdonaci Irma!"
la interruppe Taranee "Siamo state delle cretine
anche noi, non ti abbiamo nemmeno lasciato parlare".
"Già... io per
prima" si scusò Cornelia "Che stupida! Ardu
ha fatto proprio un bel lavoro con me... e io ci sono
cascata in pieno!".
"E
io non ho avuto né la forza né la voglia di farvi ragionare, è colpa mia quanto
vostra" aggiunse Will.
"Insomma siamo proprio
un bel branco di decerebrate, per fortuna che almeno
ne siamo consapevoli!" scherzò Ima riprendendo la narrazione
"Insomma, sono scappata a frignare sulla spiaggia e
ecco che salta fuori quel Flood. Dice che non mi può
attaccare, perché gli è stato vietato, ma che vuole sfidarmi per dimostrare che
i suoi poteri sono meglio dei miei".
"E
tu?" balbettò Taranee ansiosa "Non avrai
mica accettato".
Ah Tara... cosa ti aspetti,
buon senso da Irma? Will scosse la testa rassegnata.
"Eh... sì... e che
dovevo fare?" rispose Irma spalancando le braccia.
"E
lui... lui è stato grandioso... davvero" riprese a razzo per impedire a
chiunque di insistere sull'argomento "Ha come ghiacciato il mare e
illuminato tutto" il suo sguardo si perdette da qualche parte dietro di
loro. Will avrebbe potuto giurare di poter contare i luccichini nelle sue pupille. Sembrava il personaggio di un
manga. "Era bellissimo, meglio di un concerto di Karmilla...".
"Spaziale!" alitò Hay Lin
affascinata "Lo vorrei vedere anche io!".
"Non è mica finita qui,
vero?" indagò Taranee sospettosa "Perché ci
hai ignorate per giorni?".
"Ehm..." Irma prese
a fissarsi le unghie blu con la più grande
concentrazione "Oh, accidenti, me ne si è scheggiata una!".
"Irma!" la
ripresero tutte in coro.
"Mi ha baciato e poi ha
tagliato la corda: mi vergognavo da morire" sbottò l'interpellata,
diventando bordeaux.
"Ecco lo sapevo che si
era presa una cotta" gemette Taranee, dandosi
una manata sugli occhiali appena lucidati.
"Possibile che tu non
sappia stare alla larga dagli uomini?" la
redarguì Cornelia.
"Scusami tanto se non ho
i tuoi interessi" ribattè Irma imbronciata.
"Ma
allora vi filate?" chiese invece Hay Lin con occhi grandi come piattini da caffé.
"Non lo so" ammise
la Guardiana dell'Acqua con voce malinconica "All'inizio era tutto un
trucco per confondermi, lo so per certo, però poi ci ha aiutate...
non so cosa voglia sul serio".
"Yap"
esclamò Hai Lin,
scaraventando un pugno verso il soffitto "Ma allora, a TE piace! Oh, è
così ROMANTICO!" concluse, intrecciando le dita
accanto al viso con aria sognante.
Irma, invece, intrecciò
decisa le braccia sul petto "Non saltiamo alle conclusioni!" sbuffò "Piuttosto, tu! Cos'hai combinato, tu?".
"Io... Io..." balbettò Hay Lin, ritraendosi spaventata
dalle sbarre. Rivolse a Will uno sguardo da bestia
braccata.
Sentimenti confusi si
agitarono nel petto della Detentrice del Cuore, mentre l'immagine
di lei con Matt si faceva largo nei suoi
ricordi. Non era sicura di poterla perdonare, però Hay
Lin era sua amica e non si può
scegliere di chi innamorarsi. Non poteva permettere a
un ragazzo di rovinare la loro amicizia.
"Su racconta"
articolò alla fine a fatica "So già tutto, non sono arrabbiata".
"Lo so!" esclamò Hay Lin scoppiando in singhiozzi
"Zeph e Ire mi hanno mostrato tutto. Oh Will, è tutta una balla! Matt non
è innamorato di me; sono stati loro due
incantarlo". Si interruppe soffocata dal
pianto.
"Sono io che ho
sbagliato a crederci".
I singhiozzi si fecero
convulsi.
"Hay-Hey...
su non fare così!" cercò di consolarla Irma, che doveva aver digerito la
notizia più in fretta di quanto non fosse riuscita a fare Will
"Non vorrai credere a quei due ballisti? Sono
sicura che è innamoratissimo di te... cioè... ehr..." si interruppe dopo
avere intercettato uno sguardo di Will.
Quest'ultima si limitò a sorridere tristemente.
"Irma ha ragione Hay" mormorò "Credo che tu piacessi a Matt da molto tempo prima che Zeph e Ire mettessero il loro zampino in quest'affare".
"Ma
anche se fosse così..." balbettò la Guardiana
dell'Aria, tra i singhiozzi "Ti ho tradito! ti ho
ferito! Oh, Will! Potrai mai perdonarmi?".
Will sentì le lacrime bruciarle agli angoli degli occhi,
ma si sforzò di ricacciarle indietro: per quanto questo potesse farla soffrire,
tra lei e Matt era finito tutto molto
tempo prima. Non poteva fare una colpa ad Hay Lin dei suoi sentimenti, né
chiederle di rinunciarci.
"Non ti preoccupare"
disse alla fine con voce quasi ferma "Va tutto
bene. Ci sono rimasta male all'inizio, ma non sono più innamorata di lui: mi
passerà".
I singhiozzi di Hay Lin cominciarono a perdere di intensità.
"Will,
ti voglio tanto bene!" proruppe "Se anche fosse davvero innamorato di
me... se tu vuoi, lo lascerò".
La tentazione solleticò
l'animo di Will. Sarebbe stata meno dura così... se
non poteva più averlo lei, almeno che non dovesse
vederlo con una delle sue amiche.
L'immagine dell'ultimo
dipinto che aveva visto nelle caverne le balenò
davanti agli occhi. La passione negli occhi di Avren e Nimuel che, invece,
guardava lontano, sempre oltre a lui.
Un amore del passato che ostacola un amore presente... Era troppo triste.
Scosse la testa decisa
"No Hay Lin! Non ti
permetterò di fare una cosa simile! Non ti azzardare a spezzare il cuore al mio
ex preferito!" terminò scherzosamente. Sarebbe stata forte! Come doveva
essere stata Hay Lin, prima
di cadere nelle trame di Zeph e Ire.
E poi Matt non sarebbe stato
in grado di lenire il suo dolore, lo sapeva.
Hay Lin si agitò a disagio
Will decise di risparmiarla e prese la parola, attirando su
di sè l'attenzione delle altre. "Ora tocca a me.
Quando siamo arrivate su Everlan ho cercato di
raggiungere il palazzo per parlare con la regina". Ed
aveva miseramente fallito, come poteva pensare che adesso sarebbe stato
diverso? "Sulla strada ho incontrato il Comandante della Guardia. Mi ha
attaccato. E' molto forte: sono dovuta fuggire"
concluse vergognosa. "Tutto qui?" la
interrogò Taranee perplessa. "Già" commentò Will stringendosi nelle spalle. In fondo i fatti erano
quelli. "Mi hanno lasciata in pace, dopo. Chissà perché?". "Forse lo so io"
rifletté Irma meditabonda "Flood mi ha detto che
Avren si è rifiutato di
prender parte al piano, perché voleva combattere solo faccia a faccia. Immagino
che avrebbe dovuto occuparsi lui di te...". Era da lui, pensò Will,
non ce lo vedeva a macchinare intrighi. "Probabilmente hai
ragione". "E comunque"
intervenne Hay Lin amara
"Zeph e Ire hanno fatto anche la sua parte di
lavoro". "L'importante è che
adesso siamo di nuovo unite e abbiamo deciso finalmente cosa fare!"
affermò Will, cercando di spronarle e infonder loro
fiducia. "Parlerò con Nimuel e con l'Oracolo.
Troveremo un accordo". Annuirono tutte in silenzio. "Ti terrò in contatto
telepatico con tutte noi" intervenne Taranee
"Almeno finché potrò. Così sapremo anche noi cosa
sta accadendo". "Irma" ordinò la
Detentrice del Cuore "Chiama il tuo amico: è
ora!".