La Vendetta (Liu)
Non capisco. Perché? Perché dannazione?! Questo non è possibile. Non è minimamente possibile, cazzo! Non può essere vero! Non ci credo. Non voglio crederci! Non posso essere davvero... geloso di Jeff. Di Jeff! Non è proprio possibile! Però, ogni volta che è con Dylan mi ritrovo incazzato. Jeff deve stare con me, non con lui! Deve stare col suo fratellone, che non vede da anni e che, ha deciso di fargliela pagare per avere ucciso i nostri genitori. E ho deciso di vendicarmi adesso. Prima che Josh, involontariamente, mi faccia cambiare di nuovo idea. Io voglio perdonare Jeff, è il mio fratellino dopotutto, ma non posso farlo se prima non mi vendico.
Scendo di sotto e trovo Jeff sdraiato sul divano con la testa sulle gambe di Dylan, e quest'ultimo che gli accarezza i capelli. Sento la rabbia salirmi e vado verso di loro.
- Jeff, possiamo parlare? Da soli? -
- Eh? Ok, fratellone. - Si alza e lo prendo per un braccio portandolo nella mia stanza, mentre sento lo sguardo minaccioso di Dylan su di me.
Lo butto sul mio letto e chiudo la porta a chiave. Torno da lui, ha uno sguardo è curioso, impaurito e confuso. Vedrai Jeffrey, tra poco sarà tutto più chiaro. Mi metto sopra di lui e inizio a baciarlo con foga mentre lui si agita. Gli prendo le mani e gliele tengo ferme sopra la testa mentre gli bacio il collo. Non la vuole smettere di agitarsi.
- Se non stai buono ti sfondo il culo. - Lo vedo bloccarsi e iniziare a tremare, il mio tono duro e serio deve averlo convinto. Riprendo a baciargli il collo mentre con l'altra mano gli sbottono i pantaloni. - Bravo ragazzo. - Lo senso emettere un sospiro tremolante, segno che sta per piangere, ma non osa ribellarsi, e fa bene.
Gli infilo una mano dentro i boxer e inizio a massaggiare il suo amichetto sotto i suoi gemiti. Si agita un po' ma lo tengo fermo. Sto attento a non lasciargli nessun tipo di segno sul corpo, anche se vorrei.
Gli tolgo la felpa e i pantaloni buttandoli a terra, e lui inizia ad agitarsi di più. - Sta fermo ho detto. - Secondo avvertimento.
- Fratellone... Ti prego... lasciami andare... -
- No, mi dispiace fratellino, ma devi pagare per tutto ciò che hai fatto. - Con la bocca gli succhio un capezzolo, con una mano l'altro e con l'altra mano vado di nuovo dentro i suoi boxer.
- Aaah... Ngh... A-aaaaah... B-basta... -
- E per quale motivo? Ti piace ciò che ti sto facendo. Non lo negare. -
- ... - Gli tolgo i boxer e lo masturbo lentamente sotto i suoi gemiti di piacere, è così carino mentre geme. Scommetto che anche Josh sarebbe altrettanto carino mentre geme. Vado sempre più veloce e dopo poco, sotto i suoi gemiti che sono aumentati e diventati più acuti, viene nella mia mano.
- Sei già venuto? Non duri molto. Adesso c'è la parte più divertente. - Ghigno e lo guardo. Mi sta supplicando con gli occhi di smettere, ma non lo farò. Voglio perdonarlo. Perdonarlo, e passare oltre. Ma non posso farlo se non vado fino in fondo.
Lo giro sdraiandolo a pancia in giù. Gli alzo i fianchi in modo da avere il suo bel culo sodo in alto.
- Ti prego, non farlo... - Ovviamente non lo ascolto e gli infilo un dito dentro il suo buchino. Sentendo che non c'è resistenza da parte sua, infilo il secondo dito e inizio a sforbiciare. -Aaaah... Ngh... No... Basta... Fermati... - Tolgo le dita e gli lubrifico il buchino con la lingua. - Fermo! No! Con la lingua no! È sporco! Liu! - Finisco il mio lavoretto e lo penetro con una sola stoccata facendolo urlare. -Toglilo, ti prego! Fa male! Liu! - Inizio a fare avanti e indietro col bacino abbastanza forte. Non voglio che provi solo piacere, deve fargli male. Aumento la velocità e la forza delle spinte fino a fargli uscire sangue.
Geme di dolore, ed è ciò che voglio.
Inizio anche a masturbarlo aumentando sempre di più la forza delle spinte. - Aaah! D-devo... Devo ve-venire... -
- Allora vieni. - Lo masturbo più velocemente e viene nella mia mano. Do altre spinte veloci e vengo dentro di lui.
Cade sul letto e io sopra di lui. - Ti perdono. Ma non portarmi via più nessuno a me caro. - Esco da lui e vado in bagno a darmi una sistemata poi torno da Jeff, che non si è mosso. - Bocca chiusa con Dylan. - Torno in salotto a farmi i cazzi miei.