Finite le prime ore di lezione,passate a pensare a Nicolas e al suo sguardo magnetico,arrivai in mensa insieme a Luciana e ci sedemmo al nostro tavolo.

La mia amica inizia a parlare di cose sensa senso,come i vestiti nuovi da comprare,mi è sempre interessata la moda,ma ultimamente non riesco a tenere a mente niente se non il ragazzo misterioso che questa mattina mi ha invitata ad uscire. Ci raggiunge Tamara e prese dal discorso non si accorgono della mia espressione abbattuta vedendo il tavolo dei Cullen con una sedia vuota...la sua.

Sono in quattro,dove è andato? Si è sentito male? NO! Che sfortuna!

-Anto..c'è Cullen che non ti leva gli occhi di dosso-solo per quel nome cattura la mia attenzione Tamara. Seguo il suo dito e vedo il banco più avanti con solo Nicolas.

Appena si rende conto che lo stò fissando mi fa segno di andare. Che cosa faccio? Vorrei andarci,ma..non lo so qualcosa mi blocca. Ma andiamo! Io sono Antonella e nessuno mi può far sentire cosi,arrivo Cullen.

-Vuole che tu vada- dice Luciana colpita.

-Forse ha bisogno dei compiti di biologia- invento.

-Secondo me non ti conviene...tel'abbiamo già detto- non le ascolto e con il vassoio mi avvio al suo tavolo. Sento gli sguardi di quasi tutta la mensa puntati addosso. Mi sedetti con il suo sorriso in mente. Aspettava che parlassi.

-Cos'è? Non hai paura per i guai in cui potresti andare incontro?- domando sarcastica.

-Bè...ho pensato: se devo andare all'inferno allora tanto vale andarci con stile- ancora un sorriso da copertina.

-Non capisco proprio che cosa stai dicendo-

-Bene- un altro sorriso abbagliante. Oggi sembra che sia di buon umore.

-Allora...come mai oggi stai facendo il carino?-

-Tel'ho detto..sono stanco di sforzarmi di starti lontano e quindi ci rinuncio-

-Davvero?- domando incredula con il cuore che inizia a scoppiare.

-Si d'ora in poi farò quello che mi va di fare e prenderò quel che viene- c'è una punta di durezza nella voce.

-Mi sono persa un altra volta- fa un sorriso più bello di tutti. Subito la mia mente elabora divino,ma no. Il suo è molto dippiù,sublime,celestiale...sghembo. Si,mi piace.

-Quando parlo con te mi lascio scappare troppe cose- dice.

-Non le capisco tanto-ride piano. -La sintesi di tutto quanto è che ora siamo amici?- si irrigidisce.

-Amici- bofonchia.

-Oppure no- borbotto con tristezza.

-Potremmo provarci,ma ti avviso che non sarà un bene-

-Perchè lo ripeti sempre?-chiedo stufa di quell'affermazione.

-Tu non mi dai ascolto e io aspetto che il tuo cervello ti dica di starmi lontano-

-Vedo che la mia inteliggenza per te è scarsa- dico sarcastica.

-A cosa pensi?- domanda come per dire"vediamo a quanto sei di quoziente intellettivo". Gli dico la verità o no? Ma si,tanto capirebbe se mento,è l'unico sulla faccia della terra che può capirlo.

-Cerco di capire cosa sei- sussulta alla mia risposta. I suoi occhi dorati diventano curiosi.

-Hai fatto qualche passo avanti?-

-Non molti-

-Vorrei sentire le tue teorie- arrosisco. Sono troppo stupide,come posso dirgli che credevo fosse Peter Parker o Klark Hent?-Non vuoi dirle?-

Mimai il no-sono imbarazzanti-

-Questo mi infastidisce-

-Come si fa a immaginare qualcuno che si offende quando non vuoi dirgli quello che pensi- dico frustata.-Ammeno che questo qui faccia qualcosa di strano del tipo salvarti la vita e dopo trattarti come se fossi un emarginata e il giorno dopo come se fossi sua amica-

-Sei un pò arrabbiata?- domanda sarcastico.

-MA DAI?- ride. -che c'è di tanto divertente?-

-Quel Fabio vorrebbe venire qui e darmi una lezione-

-Che cosa? Sei pazzo?- domando riaquistando la calma.

-No, sono bravo a leggere le persone- dice tranquillo.

-Apparte me scommetto-

-Esatto- si fa pensoso-chissà perchè- domanda a se stesso.

-Mi fai un favore?- domando esitante-

-Dipende-

-Vorrei che la prossima volta in cui decidi di starmi lontano per il mio bene me lo facessi sapere..cosi mi preparo-

-Come vuoi- è matto sul serio,non capisce che l'ho fatto per farlo arrabbiare? -In cambio però voglio sentire una teoria-

-Bè...ho preso in considerazione i ragni radioattivi-

-Niente male per un cervello come il tuo- mi prende in giro? Come osa?

-Non ho saputo darmi altre risposte- dico alquanto irritata. -E la kriptonite?-

-Nessuna delle due- ride.

-Lo capirò prima o poi..ho l'impressione che tu mi sottovaluti-

-Non dovresti capire..mai-ritorna serio.

-Dimmi il motivo- suona la campanella mentre ci squadriamo.-Dobbiamo andare-

-Oggi non vengo-

-Perchè?-

-Saltare le lezioni fa bene alla salute- dice. Corro via sorridendo senza motivo,anzi no uno c'è....Nicolas e la sua voce.

Entro in aula e mi sedio al banco da sola.

-Oggi vedremo i vostri gruppi sanguigni ragazzi..la croce rossa verrà a prelevarli-

Iniziarono dopo poco tutti a bucarsi il dito,mi sentii male e cercai di respirare con la bocca mandando via i conati di vomito,non posso sentire l'odore del sangue..mi fa schifo.

-Antonella stai bene?- vidi l'espressione dei ragazzi farsi preoccupata.

-Sei pallida- mi dice Fabio seduto al posto accanto. Cercai di respirare il meno possibile,per sbaglio presi un respiro con il naso e l'odore troppo..troppo..bleah. Caddi dalla sedia.