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Autore: telesette    18/03/2017    1 recensioni
Quando Tenten si ritrovò a contemplare il villaggio, dall'alto di quei volti giganteschi interamente scavati nella roccia, capì finalmente perché Neji aveva inteso portarla fin lassù.
Subito si strinse affettuosamente al suo braccio, appoggiandogli la testa sulla spalla, e mentalmente non poté fare a meno di ringraziarlo per la delicatezza di quel gesto...
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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Buon Compleanno Tenten!

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- Ehi, dico, non ti sembra un po' esagerato come prezzo?
- No, non direi - ribatté il commerciante con aria furba. - Per una katana "originale" della famiglia Asakure, acciaio a tredici strati, garantita e infrangibile, è un prezzo più che conveniente...
- Per te, certamente - fece Tenten aggrottando le sopracciglia. - Anche per una spada autentica degli Shirotakane, le cosiddette "leggende lucenti", un simile prezzo sarebbe più del suo valore di mercato!
- Come si vede che non te ne intendi, ragazza mia - ridacchiò il commerciante, sventolandole la mano davanti, quasi a considerarla una povera deficiente.
- COSA ?!?

Era troppo!
Sentirsi dare dell'incompetente da un truffatore simile. Tenten afferrò il malcapitato per il bavero, fissandolo con occhi infuocati dalla rabbia, allorché questi si rese conto di avere decisamente scelto le parole sbagliate per tirare sul prezzo.

- D'a... D'accordo, facciamo così, posso cedertela per novecentonovantanovemilanovecentonovantanove ryo appena, tutto escluso!
- Grazie, no - rispose Tenten gelida, lasciandolo andare per non compromettersi. - Ero venuta qui con l'intenzione di farmi un regalo, non certo per farmi spennare!
- Eh - fece l'altro perplesso. - In che senso "farti" un regalo?
- Nel senso che il mio compleanno è già passato e, dal momento che nessuno pare essersene ricordato, contavo di consolarmi con l'aggiunta di una spada nuova alla mia collezione!
- Beh, ma che diamine - scattò dunque il commerciante, ritrovando tutto il suo sorriso a trentadue denti. - Potevi dirlo subito, questo cambia tutto, ti farò un super-sconto speciale apposta per l'occasione!
- Mh - Tenten inarcò il sopracciglio incuriosita. - Sarebbe?
- Guarda, mi voglio rovinare: solo per te, novecentonovantanovemilanovecentonovantaCINQUE ryo e una candelina-omaggio!

Circa un istante dopo, il commerciante si ritrovò con il muso conficcato nel bancone di legno e, quando finalmente riuscì a liberarsi, cercò invano se gli fosse rimasto qualche dente sano in bocca.
Tenten uscì dal negozio, furibonda, mentre nuvole di fumo nero sopra la sua testa parevano fondersi con gli chignons.
Tornata a casa, buttò il rotolo delle armi sulla seggiola e si sdraiò rassegnata sul letto, con gli occhi fissi verso il soffitto.
Evidentemente era destino che tutti a Konoha la ignorassero, come se la sua presenza fosse meno importante di un ceppo di legno, e stavolta ne aveva la piena conferma. Non solo nessuno si era preso la briga di regalarle anche solo un pacchetto aperto di caramelle, ma neppure un bigliettino di auguri, una pacca sulla spalla... niente!
Il suo compleanno era passato proprio come un giorno qualsiasi.
Giusto il maestro Gai e Rock Lee, da giorni impegnati in una missione di ricognizione nei pressi di Kumo, avevano aggiunto due righe a margine nel loro ultimo rapporto, in modo che l'Hokage le porgesse almeno gli auguri insieme alle scuse di entrambi per l'impossibilità di festeggiare adeguatamente la ricorrenza. Tenten ringraziò Tsunade, naturalmente omettendo che quelle due righe fossero l'unico augurio da lei ricevuto, e il giorno del compleanno lo trascorse dunque in casa, da sola, osservando i muri e mangiando il dolce congelato del discount all'angolo.
Circa una settimana dopo, passando davanti alla vetrina di quel negozio, si era illusa di trovare qualcosa per consolarsi... Invece aveva finito per sentirsi ancora peggio.
Sospirò.

- Bah, è inutile rimuginarci sopra - pensò. - Sarà meglio andare, o rischio di fare tardi all'allenamento!

Quel pomeriggio, lei e Neji erano di turno per seguire l'addestramento delle reclute più giovani. Durante gli allenamenti però, malgrado entrambi fossero concentrati sui ragazzini e sui consigli da dare loro, Neji notò chiaramente che Tenten non aveva la solita aria allegra di sempre.
Più tardi, quando i ragazzi tornarono a casa, Neji porse un panno umido a Tenten per idratarsi la faccia. Lei ringraziò e, tergendosi via il sudore, sospirò rinfrancata da quella piacevole sensazione di freschezza sul volto.

- Tutto bene? - domandò Neji.
- Sì, certo - rispose lei tranquilla.
- Sei sicura?
- Sto bene, davvero!

Neji annuì con un lieve cenno del capo.

- Sei preoccupata che il maestro Gai e Rock Lee non siano ancora tornati dalla ricognizione, o semplicemente non ti va di parlarne?

Tenten tacque.
Non era un segreto, in fin dei conti, ma che senso aveva parlarne adesso? Anche Neji si era dimenticato del suo compleanno, o forse non ci aveva proprio mai fatto caso, e comunque non si poteva certo tornare indietro.

- Neji - cominciò Tenten, dopo un lungo attimo di silenzio. - Tu hai mai... Ti capita mai di sentirti come se, nonostante tutti i tuoi sforzi, invece di ottenere qualcosa tutto ti sembra inutile e privo di senso?
- Non saprei - ammise lo Hyuga. - In realtà, è da un po' che le mie convinzioni hanno smesso di essere tali: più o meno da quando Naruto mi ha steso durante l'esame per la selezione dei Chunin... Ormai non penso più che il destino sia immutabile, non sempre almeno, e ti confesso che invidio molto Naruto per la forza che riesce sempre a tirare fuori anche quando la situazione sembra ormai disperata!
- Sì ma io intendevo... Cioé, come ti sentiresti in un luogo pieno di gente dove nessuno pare considerarti minimamente?
- Beh, più o meno, come in una normalissima giornata a casa mia - rispose Neji sincero. - Ti assicuro che, anche se rimanessi fermi immobile nel corridoio per tutto il giorno, nessuno si degnerebbe di salutarmi neanche per sbaglio!
- E non ti dà fastidio?
- Dimmelo tu - ribatté lui, guardandola attraverso i suoi occhi serissimi. - In fin dei conti, è una vita che hai a che fare con un orso come il sottoscritto, o sbaglio?

Tenten sorrise.

- E' incredibile - esclamò. - Il Genio degli Hyuga riesce anche a fare battute adesso... Probabilmente il mondo sta per finire!
- Non mi hai risposto, però!
- Mah, che dire... A volte sei un po' scorbutico ed intrattabile, però... Insomma, a noialtri piaci così come sei, ormai ci abbiamo fatto l'abitudine!
- Appunto - sottolineò Neji. - E' tutto lì, questione di abitudine: quando non si dà troppa importanza a qualcosa, quel "qualcosa" non può toccarti più di tanto!
- Forse - Tenten si rabbuiò nuovamente. - Però ti far star male lo stesso...
- Tenten - esclamò dunque Neji, ponendole piano la mano sulla spalla. - Potrei sbagliarmi ma... Ha per caso a che fare con il tuo compleanno?

Tenten sgranò tanto d'occhi.

- Tu... Tu sai quand'è il mio compleanno ?!?
- Certo che lo so, il 9 di marzo, come ogni anno!
- Accidenti a te, se lo sapevi, perché non mi hai detto nulla?

La voce di Tenten era rotta da un misto di rabbia e agitazione.
Il fatto che Neji "sapesse" ma che si fosse guardato bene dal farle gli auguri pure essendone perfettamente in grado era la classica goccia che faceva traboccare il vaso.

- Mi dispiace - disse lui, sinceramente rammaricato. - Non credevo fosse importante, semplicemente, davo per scontato che non lo fosse!
- Beh, per tua informazione, il giorno in cui compie gli anni, a una persona fa piacere ricevere "almeno" una parola d'augurio... E' un gesto di considerazione!

Lo Hyuga si grattò mentalmente il capo.

- Farsi ricordare l'età dagli altri è davvero così importante?
- Non "farsi-ricordare-l'età" - gemette Tenten, schiaffeggiandosi la fronte con il palmo della mano. - Un augurio, un biglietto, un regalo... Ma a casa Hyuga nessuno festeggia il proprio compleanno?

Silenzio.

- Oh - fece Tenten, comprendendo. - Mi... Mi stai forse dicendo che...
- Io non ho detto nulla - sottolineò Neji. - Per me, si tratta solo di un altro anno che passa, niente di straordinario, ma forse non è così per tutti... Devi scusarmi, da che sono al mondo, ci sono ancora molte cose che faccio fatica a comprendere!
- No, scusami tu - tagliò corto Tenten. - Non dovevo risponderti così arrabbiata, tu non hai fatto nulla: il fatto è che, a parte due righe veloci di Rock Lee e del maestro Gai, nessuno ha mostrato un benché minimo di considerazione per me!

Entrambi tacquero per un momento.
Neji provò a riflettere su cosa la gente è solita associare al giorno del compleanno. Gli sembrava di ricordare che, assieme ai cosiddetti "auguri", vi era anche l'usanza di regalare qualcosa alla persona interessata.

- C'è qualcosa che ti piacerebbe? - domandò. - Qualche regalo, una cosa a cui tieni particolarmente?
- No, non credo, non lo so - rispose lei un po' spaesata. - Oggi ero andata a vedere un po' di oggetti interessanti, forse volevo auto-regalarmi qualcosa ma... Beh, non ha molto senso farsi gli auguri da soli, credo!
- Capisco!
- Neji, tu cosa fai quando gli altri ti ignorano?
- Te l'ho detto: non ci penso, mi dedico ad altro, oppure...
- Oppure?

Improvvisamente l'ombra di un sorriso si disegnò sulle labbra dello Hyuga.

- Forse mi è venuta in mente una cosa che potrebbe piacerti - esclamò. - Hai tempo di venire con me in un posto?
- Beh, sinceramente, non ho nulla da fare... E' lontano?
- No, affatto - la tranquillizzò. - Cinque o dieci minuti nemmeno, sul sentiero che porta alla Montagna dei Kage!

Tenten si disse d'accordo ed entrambi si incamminarono.

***

Quando Tenten si ritrovò a contemplare il villaggio, dall'alto di quei volti giganteschi interamente scavati nella roccia, capì finalmente perché Neji aveva inteso portarla fin lassù.

- E' davvero un panorama splendido - esclamò ammirata.
- L'unico motivo tale da farmi amare ancora questo villaggio, nonostante tutto - spiegò Neji. - La gente qui può avere tutti i pregi e i difetti del mondo, essere gentile o scostante, ma solamente qui è possibile vedere il Villaggio della Foglia per ciò che è realmente!
- Hai proprio ragione!
- Tenten - aggiunse Neji, quasi evitando di guardarla per via di un certo malcelato imbarazzo. - So che è un po' tardi per dirtelo ma, ecco, se per te è lo stesso... Buon Compleanno, giorno più giorno meno!

Subito Tenten si strinse affettuosamente al suo braccio, appoggiandogli la testa sulla spalla, e mentalmente non poté fare a meno di ringraziarlo per la delicatezza di quel gesto.

- Grazie Neji, è senza dubbio il più bel regalo che potessi avere!

FINE


NOTA DELL'AUTORE:


Quando cominciai a scrivere su EFP, le Neji/Ten erano senza alcun dubbio il mio passatempo preferito - senza tenere conto delle numerosissime storie, molte delle quali tra l'altro ancora in corso, che pure si sono accumulate negli anni - qui oggi ho voluto riproporre uno dei miei soggetti preferiti in omaggio ad una persona la cui amicizia è veramente molto molto importante per me.
Grazie Patrizia, per tutto il divertimento, le risate, e i momenti condivisi assieme all'insegna delle fanfiction condivise su questo sito
Un caro augurio e un abbraccio!
Con affetto

DADO 

   
 
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