Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: becky    05/06/2009    8 recensioni
Harry, Draco, il bagno dei prefetti e Mirtilla Malcontenta. Con una miscela del genere potrebbe succedere di tutto, da rivelazioni inaspettate a mutamenti di opinione più o meno improvvisi. Tutto sotto lo sguardo attento di qualcuno del tutto insospettabile.
Genere: Generale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

È  una fiction piuttosto breve e senza pretese. La prima che scrivo di questo genere, quindi abbiate tanta, tanta pazienza.

Purtroppo per me i personaggi non sono di mia invenzione, ma appartengono a J.K. Rowling.

 È ambientata durante l’ultimo anno di scuola. Non tiene conto di buona parte degli avvenimenti del sesto libro e per nulla del settimo (orrore per i miei poveri occhi).

Detto ciò, buona lettura. 
 

Occhio Indiscreto

 Harry riemerse dalla morbida schiuma bianca e rosa con un sospiro soddisfatto. Dio, aveva proprio bisogno di un bagno come quello. Caldo, rilassante e rigenerante. Era stata una settima faticosa, tra lo studio e il lavoro per l’Ordine.

Con un sorriso stiracchiato si sgranchì le spalle, sentendo scivolare via tutta la stanchezza dalle ossa. Accanto alla finestra, Mirtilla lo guardava ammirata. – Un po’ di riposo ci voleva proprio- le sussurrò con un ghigno. Il fantasma sussultò e gli sorrise imbarazzata di ricambio. Non era di certo un segreto l’attrazione che Mirtilla provava per Potter. In verità per un po’ tutti i bei ragazzi della scuola, ma per Potter in particolare. Era diventata un’abitudine fissa recarsi nel bagno dei prefetti per osservarlo fare il bagno e magari scambiarci due parole.

Il ragazzo si immerse per l’ennesima volta, nuotando sotto la superficie dell’acqua. Quando vi riemerse udì immediatamente qualcosa di strano. Si girò fulmineo verso la porta e vide la maniglia abbassarsi. Imprecò mentalmente e si diede dello stupido per essersi, di nuovo, dimenticato di chiudere la porta a chiave. Se ne scordava facilmente dato che a quell’ora, in genere, non ci veniva mai nessuno. Quella volta invece la sfortuna doveva essere dalla sua parte.

“Merda, merda, merda” pensò irrigidendosi e osservando preoccupato la porta aprirsi. Una figura alta, slanciata ed elegante vi entrò in fretta, senza badare a nulla, nemmeno a lui.

“Merda” si ripetè solenne quando si rese conto che il nuovo arrivato era niente di meno che Draco Malfoy. Gettò la testa all’indietro e sibilò – Ma perchè tra tutti, proprio lui? Il peggiore? Il più stronzo?-. Malfoy intanto si era avvicinato alla vasca con noncuranza, senza notarlo. Doveva essere assorto in chissà quali pensieri, per non vederlo. Si slacciò la cravatta verde e argento e finalmente abbassò lo sguardo sulla vasca piena e schiumante. Si bloccò di colpo. La percorse tutta con lo sguardo, per giungere a trafiggere il moro. Harry vide la sua espressione corrucciarsi all’istante. – Potter?!- esclamò allibito. Harry sbuffò contro la sua incredibile sfortuna cosmica e nuotò fino al bordo della vasca dove si trovava il serpeverde. – Malfoy...- lo salutò freddo. Odiava guardarlo dal basso verso l’alto, sapeva che Draco invece ne godeva. – Potter, che diamine ci fai tu qui?- esclamò il biondino con gli occhi ridotte a fessure. – Mi sto facendo il bagno, a te cosa sembra?- gli rispose acido il moro, sogghignando. I due si sfidarono con lo sguardo per alcuni interminabili secondi. Mirtilla, che si era appostata sul soffitto per godersi meglio la scena, li fissava incuriosita. Qualcosa le diceva che ci sarebbe stato da divertirsi.

Malfoy riprese in fretta il controllo di se e sorrise in modo ben poco rassicurante. Harry venne scosso da un brivido. Tra tutti il peggiore da incontrare in quel posto era proprio Malfoy. Se gli altri prefetti avrebbero anche potuto chiudere un occhio, lui no di certo. Non si sarebbe mai lasciato scappare un’occasione come quella per punirlo o umiliarlo.
- Potter, Potter, Potter...- disse acido e sarcastico -...tu lo sai che questo è il bagno dei prefetti, vero? E da quanto mi risulta, tu non lo sei. Ergo, non dovresti essere qui. Lo sai?-. “Certo che lo so, brutto idiota” fu tentato di rispondere il moro dagli occhi smeraldini, ma si trattenne mordendosi la lingua. – Si- mormorò senza distogliere lo sguardo. – Già- sospirò il biondo – Dovrò punirti, temo. È una cosa che mi dispiace moltissimo, ma vedi...io sono un prefetto,ed è mio compito punire...-. Fece una lunga pausa di sospensione,per poi concludere - ...le brutte teste di cazzo come te-. Che finezza. Ad Harry venne quasi da ridere. Draco che usava un turpiloquio del genere lo faceva impazzire dalla voglia di ridere. Lui, che era sempre così perfetto, elegante e sottile, che si lasciava andare a certi commenti. Uno spasso. Comunque doveva essere davvero piuttosto turbato per farlo.
Il Serpeverde gonfiò leggermente il petto e alzò il mento, aristocratico. – Data la mia enorme magniloquenza...- iniziò altezzoso. Ok, se prima Harry stava per scoppiargli a ridere in faccia, ora aveva l’insana tentazione di spaccargliela. Detesta quel suo modo di fare altezzoso e arrogante. -...ho deciso che ti toglierò solamente cinquan....- ma venne interrotto dal moro, che indicò un punto sopra la sua spalla ed esclamò – Malfoy! Che cos’è quella?-. Il biondo voltò all’istante il capo sulla spalla, e un secondo dopo avvertì la mano umida di Potter stringersi attorno al suo polso. Lo guardò allibito e allucinato, ma non ebbe il tempo di dire o fare nulla. Si sentì tirare inesorabilmente verso la vasca. – Potter!- urlò precipitando in acqua. Intercettò il ghigno divertito e vagamente sadico del moro giusto un attimo prima di entrare nella vasca.
Boccheggiò e riemerse, ricoperto di schiuma. Sputò fuori una buona quantità di acqua e sapone, e si tolse i capelli bagnati dal viso. Un viso che parlava chiaramente,e urlava : Sangue.
Potter se la stava ridendo di gusto a qualche metro da lui. Lo avrebbe ucciso, era una questione di minuti. Era completamente fradicio, ancora vestito e mezzo annegato. – Potter...- sibilò oltraggiato e pericoloso – Ti ammazzo-. Il grifondoro sorrise con naturalezza, scrollando le spalle nude.  – Certo, come no...- esclamò ancora ridacchiando. Ok, questo era davvero troppo. Il serpeverde, sebbene impacciato dai vestiti, si avventò sul ragazzo. Lo colpì con un pugno diritto allo zigomo, che scricchiolò sinistramente sotto le sue nocche. Harry rimase per qualche secondo immobile, stupito. Ma la reazione non si fece attendere. Con uno scatto fulmineo gli tirò una ginocchiata al ventre, anche se essendo sott’acqua non poteva calcolare perfettamente la mira. Iniziarono quindi una scazzottata come si doveva, fatta di pugni, calci e tentativi di annegamento. Certo, era meno violenta del solito, ma comunque non pacifica. Mirtilla, dall’alto del lampadario, iniziò a preoccuparsi. Dannazione, era venuta per vedere uno spettacolo, non una rissa! Non che non fosse eccitante vedere i suoi due amati litigare, ma potevano fare di meglio, ecco. Perciò scese rapida e si buttò in mezzo a loro, gelandoli all’istante. – Basta!- gridò ma non riuscì a dividerli se non per qualche istante. Furibonda, iniziò ad urlare a squarcia gola, così forte da costringere i due ragazzi a smettere di picchiarsi per tapparsi le orecchie. Quando fu soddisfatta, si ritappò la bocca. – Mirtilla, maledizione, volevi renderci sordi per il resto della nostra vita?- esplose rabbioso Harry, con una tempia sanguinante. Draco, con il labbro rotto, sbuffò altrettanto adirato. – Ciao Mirtilla- la salutò altezzoso. – Ciao, Draco caro- mormorò lei languida. – Non sapevo vi conosceste...- disse Harry allontanandosi di qualche metro dal biondo. Draco scrollò le spalle e si avvicinò al bordo della vasca opposta. Mentre si svestiva, poichè tanto a quel punto non c’era più nulla da fare, spiegò – Ci siamo visti ogni tanto-. Lanciò un’occhiata di ammonimento al fantasma, che però Harry non colse. – Anche tu comunque la conosci, e bene direi, se ci fai il bagno assieme- disse malizioso il serpeverde. – Oh, si, io e Harry ci conosciamo da un sacco di anni!- rispose allegra Mirtilla, tornando sul davanzale. – Mirtilla, dacci un taglio- sussurrò il moro a disagio. Con la coda dell’occhio osservava Draco spogliarsi, e non potè fare a meno di notare che aveva un che si affascinante, quello stupido borioso serpeverde. Rimasto completamente nudo, Draco si appoggiò con la schiena al bordo e si puntellò con i gomiti. Spostò lo sguardo chiaro su Harry, come se attendesse qualcosa. Dato che dal moro non venivano segni di vita, sbuffò  arrogante – Allora?-. –Allora cosa?- domandò Harry, senza comprendere. Il biondino alzò gli occhi al cielo –Avanti, vattene. Devo fare il bagno-. Harry contrasse la mascella. – E perchè dovrei andarmene proprio io? C’ero prima io, furetto-. Draco voltò il capo verso di lui con un’espressione omicida. – Perchè- gli spiegò con calma – Tu non dovresti essere qui. Io sono un prefetto, questo è il bagno dei prefetti. Tu invece non lo sei. Capisci o vuoi che ti faccia un disegnino?-. Harry si immerse e nuotò per qualche secondo. Quando riemerse esclamò – Io non me ne vado, Malfoy. Se vuoi tornatene più tardi-. Il biondo stava per controbattere qualcosa, ma intervenne opportunamente Mirtilla, voce della ragione. – Guardate che la vasca è grande, potete farvi il bagno entrambi senza darvi fastidio-. I due ragazzi si scambiarono una fugace occhiata, per poi convenire che Mirtilla aveva ragione, per una volta. Potevano stare lì entrambi senza uccidersi a vicenda. Harry nuotò fino al bordo e si issò di qualche centimetro per afferrare la bacchetta, lasciata sul pavimento. Nel farlo riemerse dalla superficie dell’acqua fino alle cosce, mostrando il suo fisico perfetto e allenato dai tanti allenamenti di Quidditch. Draco lo fissò con gli occhi sgranati. Ok, bisognava ammetterlo, Potter era bello. Non bello in senso canonico. Draco era bello in senso classico del termine: biondo, occhi chiari, andatura elegante e sorriso malizioso. Ma nemmeno Harry era da buttare via, si disse, soprattutto se nudo. Aveva la pelle ambrata e per una volta i capelli bagnati gli stavano decentemente sulla testa, ovviamente vuota. E poi aveva un modo di muoversi sensuale e intrigante, sebbene non levigato dall’esperienza. E dannazione, a quanto poteva vedere aveva anche un gran bel sedere.
A giudicare dalla rumorosa inspirazione di Mirtilla, anche lei doveva pensarla alla stessa maniera. Harry ritornò in acqua, e senza neppure guardarla esclamò  un secco –Mirtilla...- di avvertimento. –Scusa- mormorò lei arrossendo. Qualcosa diceva a Draco che quella doveva essere una scena piuttosto comune per loro. Si stiracchiò e mentre Potter si medicava la ferita, chiese – Immagino sia inutile chiederti chi ti abbia dato la parola d’ordine per venire qua-. Harry gli lanciò un’occhiata di striscio, soffermandosi sul collo candido e teso all’indietro del ragazzo. Il cuore tanto impavido del grifondoro perse un battito. – Appunto- sospirò concentrandosi sul proprio lavoro. – Da quanto tempo vieni qui?- indagò ancora il biondo, ma non con stizza o arroganza. Sembrava normale. Umano. – Uhm...- meditò il moro appoggiando la bacchetta sul pavimento – Dal quarto anno. È stato Cedric il primo a dirmi di venire qua-. Dracò nuotò un po’ avanti e indietro, mettendo in mostra i muscoli sottili ma marcati. – Cedric, già- disse dopo qualche minuto. – Vi conoscevate piuttosto bene, suppongo- insinuò altero biondo. Harry annuì vago – Abbastanza-. Draco gli si fece vicino e malizioso domandò – Vi conoscevate intimamente?-. Draco si sorprese lui stesso di quella conversazione. Non sapeva spiegarselo, ma sentiva il desiderio di conoscere meglio Potter, di indagare nella sua vita personale. E se un Malfoy voleva qualcosa, se la prendeva, diamine!
Si godette appieno la faccia inizialmente sbigottita e poi imbarazzata del moro. Era...eccitante, a modo suo. – In...intimamente?- balbettò il ragazzo, incredulo. Per una frazione di secondo Draco pensò di aver fatto centro, che il piccolo Harry e il bellissimo Cedric avessero davvero avuto una relazione, anni prima. E per qualche strano motivo si sentì attorcigliare le budella. Non aveva mai pensato prima di allora a Potter come qualcuno che potesse avere una relazione sessuale. “ Che spreco” si ritrovò a pensare, vergognandosi di se stesso. – Si, esatto- confermò il Serpeverde per nulla a disagio in quel genere di discorsi. – Cosa? Stai scherzando?- domandò incredulo il ragazzo sopravvissuto. – Dio, Malfoy! Stai parlando di una persone morta!- lo rimproverò scioccato. – Si, ma è stato vivo- precisò Draco facendo qualche bracciata. Tornò a fissare l’espressione sconvolta di moro, e ogni dubbio si diramò. – NO!- esclamò Harry – No,no e no! Io e Cedric non abbiamo mai avuto una relazione!-. Draco sorrise senza nemmeno rendersene conto. L’espressione di Potter non mentiva: stava dicendo la verità. Anzi, sembrava davvero turbato per quella insinuazione. – Ok, calmati, non ti scaldare, Potty. Potrebbe andarti a fuoco quella bella testolina vuota che ti ritrovi!- ghignò sadico. Harry scosse il capo – E tu porta rispetto ai morti, furetto. E togliti dalla testa che abbia avuto una storia con Cedric-. Il biondo scrollò con grazia le spalle – Va bene, va bene. D’altronde usciva con quella corvonero, no? Quella che piaceva pure a te!-. Il grifondoro, inaspettatamente, negò col capo –Non esattamente-. Anche lui fece un paio di bracciate, per raggiungere il bordo vasca, e poi buttò lì, come se nulla fosse – Se proprio doveva piacermi qualcuno tra loro, sarebbe stato Cedric, non Cho-. Draco spalancò la bocca. Aveva fatto centro. Harry era gay. Oh,si. Gli era già venuto qualche dubbio in passato, da come guardava lui e il suo ex, Theo. Ma mai si sarebbe aspettato una confessione del genere. Un ghigno ancora più grande si dipinse sul suo volto diafano.
Harry si avvicinò a dove aveva lasciato la bacchetta, ma Draco lo intercettò prima. Gli si fece vicino rapido ma sensuale, e lo bloccò contro la parete della vasca. Harry vi aderì con la schiena e lo fissò con gli occhi sgranati. Gran begli occhioni, doveva ammetterlo. E probabilmente anche il moro stava pensando la stessa cosa di quelli del biondo. Il serpeverde lo bloccò tra il suo torace e la parete, poggiando una mano per lato. Lo guardò in viso divertito e improvvisamente accaldato. Si passò la lingua, stranamente non biforcuta, sulle labbra, e si godette il rossore comparire sulle gote del moro. Con un movimento lento e calcolato alla perfezione, strusciò una gamba sull’erezione di Harry che si stava gradualmente ingrossando. Il moro si morse il labbro inferiore, per non gemere. A quel gesto involontariamente malizioso Draco sentì un brivido nascere dalla nuca, corrergli lungo la spina dorsale e terminare all’inguine. – Ma guarda un po’...- sibilò sul viso teso del grifondoro – Qualcuno è eccitato-. Ora, si sarebbe aspettato un totale imbarazzo da parte del moro. O un collasso di nervi. Magari anche uno svenimento. Ma non di certo quello che avvenne. Harry spalancò gli occhi smeraldini e afferrò Draco per le spalle. Con un colpo di reni sovvertì le posioni, premendolo contro la parete della vasca e il suo corpo caldo. Dio, non se l’era aspettato, ma questo era molto meglio. Gli piaceva il Potter intraprendente, eccome! Harry si premette su di lui, sorridendo in modo osceno e terribilmente eccitante. Come a imitare Draco strisciò la gamba sull’erezione ormai del tutto sveglia del biondo, e sorrise. – Non sono il solo, eh?- sussurrò sporgendosi sul suo orecchio. Si strusciò ancora una volta, facendolo boccheggiare. Dannato, dannatissimo Potter. Era una sfida quella che voleva? Perfetto. – è una sfida, Potter?- gli domandò con voce roca, che lo scosse fin dentro l’animo. – Ci puoi giurare, Malfoy- rispose con tono altrettanto sensuale. Contemporaneamente entrambi mosse il proprio bacino verso quello dell’altro, e si incontrarono a metà strada, strusciando tra loro le erezioni pulsanti. E tutti e due scappò un gemito sordo. Continuarono a toccarsi e accarezzarsi, tra ringhi e ansiti. Infine, frustrato, Harry si abbassò e lo baciò sulle labbra socchiuse. Dopo un rapido contatto Draco infilò le dita affusolate tra i suoi capelli corvini e lo avvicinò ancora di più. Harry ghignò e intrufolò la lingua nella bocca calda e umida del serpeverde. Si baciarono intensamente e a lungo, senza sentirsi mai stanchi. Quando si staccarono per riprendere fiato, Harry andò a lambire l’orecchi del biondo, e gli sussurrò – Baci da Dio...-. Draco ebbe un sussulto all’altezza del ventre. Sorrise – Ma io lo sono, Potter-. Non riuscì a dire altro, troppo intento ad assaporare la sensazione della lingua ruvida del moro sul proprio orecchio, e poi lungo il collo. Intanto il biondo gli accarezzò i fianchi morbidi e le natiche sode, facendolo fremere. L’aveva detto che aveva un gran bel sedere, e al tatto era ancora meglio.
Harry gli si premette contro con maggior forza, e le erezioni scivolarono l’una sull’altra nel tentativo di darsi piacere a vicenda. Draco inarcò la schiena, reclinando la testa, in una tacita richiesta di qualcosa di più. Harry fece per sollevarlo ma si accorse di una presenza indiscreta che non doveva essere lì. – Mirtilla...vai fuori a controllare che non arrivi nessuno- le sibilò con voce rauca. Il fantasma li guardava con tanto d’occhi, e nemmeno rispose alla richiesta del moro. Il moro si staccò a malincuore dal collo del biondino per trafiggerla con lo sguardo. – Mirtilla...fuori!- esclamò stizzito e impaziente. – Ma io...- provò a protestare lei, ma sia nel medesimo istante sia il grifondoro che il serpeverde gridarono – Fuori!-. Mogia mogia, e totalmente insoddisfatta, Mirtilla fu costretta ad abbandonare lo spettacolo più che interessante.

 

Quando rientrò trovò Draco intento a vestirsi e Harry ancora comodamente immerso nella schiuma. – La prossima volta che mi fai uno scherzo del genere, ti annego- sbottò furibondo il serpeverde aggiustandosi i vestiti ancora umidi. Il moro ridacchiò divertito – Non mi dispiace, se ciò implica che ci sarà una prossima volta-.  A giudicare dalle loro espressioni rilassate e soddisfatte, doveva essere andata piuttosto bene, constatò Mirtilla. Draco finì di allacciarsi la cravatta e camminò fino a raggiungere Harry. – Potter...- sibilò chinandosi verso di lui. Harry lo guardò ammirato. Lo trovava semplicemente bellissimo. Forse scorbutico, arrogante e presuntuoso, ma sicuramente bellissimo. E nel fare sesso un Dio. – Quindici punti in meno a Grifondoro per esserti introdotto abusivamente nel bagno dei prefetti- disse secco premendogli una mano in testa e immergendola in acqua. Quando riemerse lo vide che già si stava dirigendo a passo spedito verso la porta. Sorrise – Ehi, furetto! Ma non erano quaranta?-. Draco si fermò e si voltò con un sorriso splendido e scaltro. Alzò le spalle – Si, ma gli altri venticinque te li abbuono per la tua ottima prestazione di poco fa’-. Harry reclinò le testa indietro, ridendo di gusto. Già lo adorava quel ragazzo. – Potter, se ti pesco ancora una volta in questo bagno...-. – Si?- domandò trepidante il moro. – Dovrai darti ancora più da fare per cancellare anche quei quindici punti-. Harry si sentì percorso da un brivido. Oh si. Si sarebbe dato un gran da fare. Annuì divertito – Temo che mi troverai qui più spesso, allora-. Draco lo salutò con un cenno del capo e con un mezzo sorriso. Uscì e si chiuse la porta alle spalle in completo silenzio.
- La prossima volta posso restare?- domandò Mirtilla demoralizzata. – No- fu la risposta secca di Harry, che però non aveva ancora perso quel maledetto sorriso di pura soddisfazione. Il fantasma sbuffò e chiese  -Allora posso almeno sapere...-. – No, niente dettagli!- ribadì il moro vestendosi e uscendo con calma. Quando se ne fu andato Mirtilla incrociò inviperita le braccia al petto e si guardò attorno.
- Se vuoi te li racconto io i particolari...- disse maliziosa e trepidante la sirena del quadro, con un sorriso molto, molto inquietante sul viso.

 

 
E la domanda qui è: Pecchè???? Non lo so. Mi è venuta così. Boh...

 

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: becky