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Autore: CremeAthena    25/03/2017    1 recensioni
Dopo aver eliminato Asgore e Flowey, Frisk è riuscito a superare la barriera e presumibilmente a tornare a casa, mentre le sei anime umane raccolte dal re defunto sono scomparse. Da allora regna l'Imperatrice Undyne, che come primo provvedimento ha indetto la caccia agli umani, volendo vendicare il re e la regina uccisi da Frisk, dopo aver giurato vendetta contro questo umano. Ma da allora sono passati molti anni, l'Underground è stato militarizzato, ormai l'uomo non ne sa più nulla.
Ma se una ragazzina cadesse nuovamente nelle Rovine? Quale storia si genererebbe? Cos'è cambiato intanto nel mondo dei mostri?... Scopriamolo insieme.
Genere: Fantasy, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Chara, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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~ Capitolo I-9 ~ Ruins-keeper ~


«Woow, che bambina carina!» Fu la prima reazione di Pleya, che tentò di abbracciarla, senza successo dato che ci passò attraverso. «Eh?-» La ragazzina ci riprovò più e più volte, determinata, ma dovette rinunciare dato che non riusciva nemmeno a prenderle la mano.
«Eheh, non sono materiale non puoi toccarmi.» La bambina rise e si allontanò appena con un passetto indietro, solo ora la biondina notò che i suoi piedi non toccavano terra. «Una specie di fantasma, capisci?»
«Sì, ho capito, però sei una normale umana vedo! Mi aspettavo chissà cosa, dato che sai un po' di cose di questo posto.» Pleya le camminò attorno nonostante lo spazio ristretto del corridoio, seguita dagli occhi cremisi della bambina.
«Sono qui da un bel po'...» La castana sorrise dolcemente, per poi girarsi, rivolgendo le spalle all'altra. «Volevo solo dirti che da ora in avanti ho intenzione di supportarti come meglio posso, sono viva grazie a te, dopotutto.»
«Non lo stavi già facendo?... Oh.-» La bionda rise, per poi annuire. «Va bene, sarà fantastico! Andiamo avanti!» Dopo questo breve dialogo, ripresero a camminare nel lungo corridoio oltre il labirinto. Una decina di minuti tra le torce innestate alle mura, e ancora la biondina procedeva, di buon passo. Quando sarebbe finito quel passaggio? 
«Manca poco, è una prova anche questa, per quanto basilare... Un test di indipendenza.»
«Secondo me testa la pazienza, ha l'obiettivo di far correre l'umano, così che si stanchi e arrivato infondo collassi e sia catturato facilmente dai mostri.» Rispose Pleya, suscitando la risata di Chara.
«Non sarebbe un cattivo piano, sai?... Ecco l'uscita! E c'è anche un punto di salvataggio.»

[[ La tua avventura nelle Rovine sta volgendo al termine, ciò ti riempe di DETERMINAZIONE. ]]

Dopo che la biondina ebbe salvato, sbucarono entrambe in una sala buia e spoglia, tutto era immobile, non c'era niente da notare, le pareti rocciose erano quasi naturali, c'era un portone dall'altro lato e... Un'ombra in avvicinamento. «Ah... Ah... Ah...» L'essere in ombra emanò una risata spezzettata, avvicinandosi di un altro passo. «Human.» La sagoma era bassa, Pleya non riusciva a distinguervi alcun dettaglio, per qualche motivo era completamente in ombra, a dispetto della luce emanata alle spalle dell'umana, dalle torce del corridoio precedente.
«Sans?» Chiese Chara, seppur solamente la sua compagna fosse in grado di vederla.
Pleya ripetè lo stesso nome, con un accento interrogativo, rivolta però alla castana. La figura in ombra sogghignò. «Eheh, conosci quel nome, quindi sei una viaggiatrice temporale... Human.» L'ombra attorno all'essere si dilagò, lasciando al contrario una figura che sembrava brillare di suo: inizialmente la figura scheletrica spaventò Pleya, che impiegò qualche secondo per ricordarsi dove si trovava. Come descrivere uno scheletro? La sua figura era piccola, poco più bassa di lei, ingrossata da una felpa azzurra aperta col cappuccio, indossava una gonna nera corta e delle pantofole, e nelle sue orbite non c'era alcuna lucina da identificare come occhi. Le labbra erano inclinate in un'espressione sorridente, un sorriso appuntito e un po' cattivo. Chara invece stava avendo un punto di vista completamente diverso. Lei vedeva dinnanzi a sè Sans, lo stesso scheletro che aveva già incontrato più e più volte lo scorso risveglio, solo che aveva... Beh, sembrava una femmina visto che aveva la gonna. O forse non era lui?
Era passato un po' di tempo nel più assoluto silenzio. «Sono la guardiana delle Rovine. Dietro la porta alle mie spalle si trova l'uscita per le rovine. Ma tu sei umana. Farai del male e ucciderai per il puro gusto di farlo. Ehehe...» Lo scheletro parlò con il suo tono vagamente femminile e freddo, mantenendo quel sorriso, reso inquietante dalle orbite vuote forse.
«Ma no, io...» Pleya tentò rapidamente di rispondere all'accusa, ma fu sormontata dalla voce improvvisamente alta della custode delle rovine.
«TACI! Ora. Verrai giudicata. Verrai giudicata per ogni tua azione.» Lo scheletro fece una pausa, nella sua orbita sinistra comparve un grosso occhio giallo luminoso, che osservava l'umana. «Non hai fatto nulla... Ma sei già stata qui. Hai già resettato, vero? Hai ucciso tutti e ti sei fermata qui non riuscendo a battermi, non sei mai uscita, quindi hai deciso di resettare, e io non posso ricordarmelo. Per questo...» Il sorriso sul volto del mostro si era allargato, mentre Pleya, confusa, chiedeva mentalmente spiegazioni a Chara, ma non ce ne fu tempo: la guardiana alzò una mano puntandola verso la biondina, che si trovò improvvisamente sbattuta indietro, fino a sbattere violentemente al muro.
Ed era solo l'inizio. Lo scheletro cominciò a muovere la mano ad una velocità impressionante verso tutte le direzioni, casualmente, e il corpo abbandonato di Pleya era costretto a seguire ogni direzione, finendo ogni volta a sbattere contro una parete rocciosa, ad una velocità impressionante.

Quando fu tutto finito, Pleya cadde a terra, sangue e lacrime le si mischiavano sotto gli occhi, il suo corpo era ridotto a uno straccio sanguinante e in stato di semi coscienza.

[[ -19,999999999999999999999999 9 9 9 9 9 9 Hp. ]]

«Pleya! Ascoltami, io non posso farci nulla, ma tu sì!» Lo spirito di Chara la raggiunse dopo un primo sbigottimento, tentando di aiutarla invano, dato che non poteva toccarla. «Chiudi gli occhi e concentrati! Presto vedrai due tasti "Continua" e "Reset"! Premi il primo, fidati di me!»
Lo scheletro si avvicinava lentamente al corpo dell'umana, ma si fermò prima del tempo. Aveva visto qualcosa che la impanicò. «Non sei da sola? No, aspetta, mezza anima? Cosa significa?» Mentre rifletteva, la biondina a terra stava cercando di non morire e di concentrarsi, isolando il dolore che sentiva per tutto il corpo. «Non importa, alla tua prossima morte, human.» Dietro la piccola figura della guardiana comparve in volo un grosso cranio di una sorta di dinosauro, che aprì la bocca e cominciò a caricarsi con una potente energia bianca, per poi spararla sotto forma di raggio, che investi il corpo di Pleya e lo polverizzò...

«Ci è mancato poco, fiù... Mi faceva tutto così male!» La ragazzina ricomparve appena fuori dalla Sala del Giudizio, tutta intera. Sospirò allegramente per poi tornare indietro, pensierosa sul da farsi. Di certo non avrebbe subito ritentato quella sfida, era stata completamente inerme contro la guardiana.
«Sai, è identica a un altro scheletro... Ed è anche forte quanto lo era lui.»
«Identica? Uhm, sua sorella forse?» Chiese Pleya, mentre camminava nuovamente lungo il lunghissimo corridoio, calciando ogni tanto i sassolini ai lati del passaggio.
«No, lui aveva solamente un fratello minore.»
«Allora potrebbe essere una specie di clone, come nei film di fantascienza!» La biondina rise in seguito a quell'affermazione, ma Chara parve incupirsi.
«Uhm... E' perfino possibile, vista la tecnologia che hanno sviluppato qua sotto...»
«Tecnologia?... Ho un'idea!» L'umana si fermò e tirò fuori il cellulare, per poi sbloccarlo e cominciare a cercare il numero del professor Sadd. «Gli chiederò se può aiutarci a contrastare quell'attacco che mi sbatteva a destra e a sinistra! Così sarò in grado di parlarle, almeno.»

«Pronto?» Rispose la voce bassa dello scienziato, dall'altra parte della cornetta.
«Professore! Sono io Pleya, ho bisogno di un aiutino!» La giovane rispose in modo forse un po' troppo vivace, visto che le era mancato un po' stare con lui.
«Dimmi, di cosa si tratta?»
«C'è un mostro che mi sballottolava qui e lì solamente muovamente le mani, e non saprei come contrastarlo, puoi aiutarmi?» L'aveva spiegato in modo da far schifo, e l'interlocutore infatti potè capire poco, se non nulla.
«Puoi spiegarti meglio, non ho capito nulla...» Rispose egli, sforzandosi di comprendere, dato che avrebbe voluto davvero aiutarla. «Per fortuna stai bene, comunque.»
«Ahaha, sì...» Che risata falsa fece, ma non se ne preoccupò e continuò a parlare. «Era un attacco che mi muoveva, un attacco...»
«Gravitazionale?» Suggerì Chara, sedendosi sull'aria in attesa di proseguire.
«... Gravitazionale, ecco!» Pleya terminò la propria frase, sorridendo all'amica e ringraziandola mentalmente. 
«Vedrò cosa posso fare, raggiungimi appena puoi, va bene? Stammi bene.» Sadd la salutò, per poi chiudere dopo aver udito la risposta della ragazza, un semplice «Ciao, ti ringrazio!».

Le due si rimisero in marcia, verso il labirinto, poi verso il laboratorio dello scienziato. «Non credo basterà per sconfiggere la Guardiana, sai?...»
   
 
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