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Autore: AllisonHermioneEverdeen    26/03/2017    1 recensioni
Fin da piccola, Liv Winchester ha sempre saputo che il buio è qualcosa di cui avere paura.
Non è mai stata davvero bambina, inghiottita dall'oscurità del mondo quando era ancora troppo piccola per capire quello che succedeva intorno a lei.
Non ha mai avuto molte sicurezze nella sua vita, seguendo il padre nella sua folle caccia.
Ma ha sempre avuto un motivo per andare avanti, per rialzarsi dopo la morte del padre, per trovare la forza di ridere e scherzare di nuovo...
Quel motivo ha due nomi: Sam e Dean Winchester. La sua famiglia.
Quando Dean è morto, reclamato dagli inferi, ha creduto di morire.
Ma adesso è tornato, e Liv dovrà tirare fuori tutta la forza e il coraggio che possiede per affrontare l'ennesimo colpo che la vita non si stanca di sferrare contro la sua famiglia...
Perché non puoi chiamarti Winchester e aspettarti di avere una vita tranquilla!
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Third Winchester'
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Capitolo sei



Il demone si gettò contro Liv con ferocia, buttandola a terra. La ragazza rotolò sul pavimento, la bottiglietta d'acqua santa salda in mano. Si mise in ginocchio cominciando a svitarla più velocemente possibile; quando il demone le si lanciò di nuovo addosso, Liv gli spruzzò l'acqua santa in piena faccia. Il viso cominciò a fumare mentre il demone gridava di dolore.
Liv approfittò del momento di distrazione del nemico per alzarsi in piedi e correre verso il pugnale anti-demoni, che era sul tavolo di metallo pieno di armi, poco lontano da lei. Lo prese in mano e sospirò di sollievo.
- Attenta Liv! - gridò Sam. La ragazza si voltò di scatto: il demone le era arrivato alle spalle. Liv alzò il pugnale per colpirlo, ma lui le afferrò il polso e le diede una testata, poi, senza darle il tempo di riprendersi, le sferrò un calcio nello stomaco. La ragazza cadde in ginocchio, tossendo. Sam, Dean e Bobby si dimenarono, ma non riuscirono a liberarsi: potevano solo stare a guardare.
- Sei più debole di quanto pensassi, - ghignò il demone sferrandole una ginocchiata in faccia. - E pensare che girano molte storie su di te, "Figlia degli Angeli " -. Liv non capiva di cosa diamine stesse parlando, ma in quel momento era l'ultimo dei suoi pensieri: riuscì ad evitare un calcio nello stomaco, rotolò per terra e si rialzò, pugnale in mano. Il demone le sferrò un pugno, ma la ragazza lo evitò, afferrò il braccio a mezz'aria e tirò il demone verso di sè, conficcandogli il pugnale nel petto. Il demone gridò, poi cadde a terra, morto.
Bobby, Dean e Sam, liberi dalla presa demoniaca, corsero verso Liv.
- Tutto bene? - chiese Dean.
- Si, - rispose Liv, asciugandosi il sangue che le usciva dal naso, - quel demone picchiava forte -
- Era qui per te, - sussurrò Sam.
- E' il secondo demone in due giorni che vuole ucciderti: qualcosa bolle in pentola, - affermò Bobby.
- Mi ha chiamata " Figlia degli Angeli "... - sussurrò la ragazza.

Quando la mattina dopo Liv entrò sbadigliando in cucina, Dean, Sam e Bobby capirono immediatamente che non aveva chiuso occhio quella notte: aveva due occhiaie terrificanti e gli occhi arrossati dalla stanchezza.
- Buongiorno, - li salutò, lasciandosi cadere nella sedia accanto a Sam.
- Credo che tu abbia un bisogno disperato di caffè, - affermò questo.
- Potresti avere ragione, - sbuffò Liv.
- Ecco a lei, principessa, - sorrise Dean porgendole una tazza di caffè fumante.
- Cosa ti preoccupa? - ribattè subito la ragazza. Dean, Sam e Bobby si scambiarono uno sguardo.
- Ma che dici... -
- Dean, - lo interruppe subito Liv - mi chiami principessa solo quando sei preoccupato -. Il ragazzo si sedette di fronte alla sorella, sospirando.
- Va bene, - disse - volevo farti svegliare un po' prima di parlarne, ma sembra che dovrò arrivare dritto al punto: hai subito due attacchi in due giorni, e non abbiamo idea di chi sia il mandante - .
- Non sappiamo neanche cosa intendesse quel demone con " Figlia degli Angeli " - sospirò Liv cominciando a bere il suo caffè. - O se gli angeli esistono: io non ne ho mai sentito parlare, e voi? -. Dean evitò lo sguardo della sorella.
- Avanti, diglielo, - lo incitò Bobby.
- Dirmi cosa? - incrociò le braccia al petto Liv.
- Quando abbiamo evocato Castiel, ieri notte, ha detto di essere un angelo, - spiegò Dean. Per un attimo, tutti rimasero in silenzio ad osservare Liv, che inizialmente rimase immobile, come paralizzata, poi balzò in piedi.
- Quando avevi intenzione di dirmelo?! - esclamò.
- Proprio adesso! - ribattè Dean - Non potevo certo sganciare la bomba ieri notte: eri ferita e sfinita! -. Liv aprì la bocca per replicare, ma incrociò lo sguardo di Sam. " Calmati " le diceva quello sguardo, " sai che ha ragione, non litighiamo per una sciocchezza ". Fin da piccoli, Sam era stato in grado di calmare la sorella con quello sguardo, e funzionò anche in quel momento: Liv fece un respiro profondo e cercò di schiarire la mente.
- Allora gli angeli esistono, - disse infine.
- Non credo che Castiel sia un angelo solo perchè afferma di esserlo, - ribattè Dean incrociando le braccia al petto. Sam alzò gli occhi: erano stati tutta la mattina a discutere di quell'argomento, non ne poteva più!
- Ma se lo fosse, - continuò Liv - allora potrebbe avere tutte le risposte che cerco -
- Liv... -
- Dobbiamo evocarlo di nuovo -
- Non se ne parla neanche! - ribattè Dean.
- E perchè? -
- Per prima cosa voglio essere sicuro che dica la verità, prima di averci di nuovo a che fare, - rispose il ragazzo - e poi, ti sei forse dimenticata l'effetto che ti ha fatto la sua presenza durante la seduta con Pamela? -. Liv sbuffò e si dovette trattenere dal prendere a calci il muro. Si sentiva come se fosse arrivata ad un vicolo cieco: le risposte erano tutte lì, al di là del muro, ma lei non aveva idea di come superarlo.
- Va bene, niente evocazione, - borbottò tra i denti - ma ho bisogno di saperne di più -. A quel punto di voltò verso Bobby, che aveva osservato tutta la scena dallo stipite della porta.
- Perchè guardi me? Ti assicuro che non sono un angelo, - affermò l'uomo.
- Tranquillo, non mi è mai venuto il dubbio, - sorrise divertita la ragazza - ma forse hai qualche libro che parla dell'argomento -. Bobby la guardò: era così speranzosa che rasentava la disperazione.
- D'accordo, forse ne ho qualcuno, - ammise.
Li condusse nel salotto e cominciò a frugare tra i libri dietro la scrivania. Quando riemerse aveva della polvere in testa, metà ragnatela appesa al berretto e una pila enorme di libri in mano.
- Diamoci da fare, - disse a mò di invito. Liv non se lo fece ripetere due volte! Afferrò il libro più pesante e si accomodò sul divano, cominciando a sfogliarlo.
Dean, invece, rimase a fissare la pila come sperando che sparisse.
- Beh, che aspetti? - lo scosse Bobby - Comincia a leggere -. Il ragazzo strinse le labbra e afferrò il libro più piccolo e leggero.
- Tu, - e indicò Sam con un gesto di stizza - portami una fetta di torta -.

Liv era arrivata a metà del librone che si era presa, ma non aveva trovato nessun indizio sulla propria natura. Il demone aveva detto che era una " Figlia degli Angeli ", ma cosa significava? Era abbastanza sicura che i suoi genitori fossero John e Mary Winchester, però forse il demone intendeva " figlia " in un altro senso...
Girò pagina.
- Dean! - esclamò con un sorriso incredulo. Suo fratello corse subito da lei.
- Che c'è? - chiese. Liv gli mostrò la pagina: era la figura di un angelo che portava via dall'Inferno un'anima.
- Questo ti basta come prova? -. Dean distolse lo sguardo dall'immagine, seccato.
- No, è solo una figura, - ribattè.
- Dean... - sospirò Liv - perchè il pensiero che un angelo ti abbia salvato dall'Inferno ti spaventa tanto? -.
- Perchè avrebbe dovuto salvarmi? Perchè me? Significa che esiste anche un " Dio "? E se anche fosse, perchè è rimasto a guardare la nostra schifosisssima vita che andava allo scatafascio ancora, e ancora, senza fare niente, e improvvisamente si interessa a me? Cosa avrei di così speciale? -. Ecco, era esploso: aveva rivelato cosa pensava veramente. Adesso Liv capiva tutto...
La ragazza posò il libro e si alzò in piedi.
- Tu non credi di meritartelo, - sussurrò. Dean evitò il suo sguardo, ma lei non si fece scoraggiare.
- Non so cosa spinga Dio ad interessarsi a te, ma posso assicurarti che non conosco persone più degna di questo privilegio. Non sarebbe giusto che, dopo una vita di fatica e morte, finalmente i buoni vogliano aiutarci? -.
- Non lo so Liv, - sospirò Dean - mi sembra troppo facile -. I due fratelli si sedettero sul divano.
- Forse sono io che spero con tutta me stessa che siano angeli, - disse infine Liv in un sussurro. - Forse voglio solo credere che tutti questi miei poteri provengano da qualcosa di buono... -. Dean si voltò a guardare la sorella, ma questa aveva gli occhi bassi. - Forse ho solo bisogno di sentire di essere una persona buona -.
- Ascoltami, - affermò deciso Dean - non sappiamo se questo Castiel dica la verità o meno, e non sappiamo neanche cosa intendesse quel demone, ma so una cosa per certo: tu sei una persona buona. E non importa qualce dia l'origine dei tuoi poteri: non potrà cambiare ciò che sei. Guarda Sammy: ha sangue demoniaco nelle vene, eppure è un fratellino rompiscatole e fin troppo buono, anche con i suoi nemici -. Liv sorrise alzando lo sguardo.
- Hai ragione, - disse.
- Aspetta, mi stai dando ragione? - ribattè divertito il ragazzo - Devo segnare questa data nel calendario! -
- Ma smettila! - esclamò Liv, per poi afferrare il cuscino accanto a sè e scagliarlo contro il suo fratellone. Dean cercò di ripararsi con le braccia, poi prese un altro cuscino e " rispose al fuoco ". In poco tempo i due fratelli erano in preda alle risate e circondati da piume.
Purtroppo, Bobby entrò in sala interrompendo quel momento di ilarità. All'uomo dispiaceva far spegnere quelle risate, sopratutto considerando i quattro mesi di apatia di Liv, ma non aveva molta scelta.
- Dobbiamo andare, - affermò.
- Perchè? Cosa è successo? - chiese Dean.
- Ho un'amica, si chiama Olivia ed è una cacciatrice, - spiegò Bobby - l'ho chiamata quattro volte per questa faccenda degli angeli, non ha risposto. Non è da lei ignorare tutte queste chiamate, dobbiamo controllare che stia bene -.

Appena Sam tornò a casa, partirono.
- Dovreste smetterla di farmi sedere sempre dietro, - sbuffò Liv salendo in macchina: Dean e Sam si erano già accomodati suoi sedili davanti.
- Ognuno sta al suo posto in auto, - ribattè Dean.
- Hai solo paura che, stando davanti, non ti permetterei di ascoltare gli AC/DC, - incrociò le braccia al petto la ragazza.
- Ma che dici... - rise nervosamente il ragazzo. Sam sorrise e scambiò uno sguardo divertito con Liv. Dean li ignorò e mise in moto.

- Tu rimani in macchina! - ordinò il maggiore dei Winchester alla sua sorellina.
- Non se ne parla neanche! Non puoi segregarmi in auto ogni volta che usciamo da casa! - esclamò Liv.
- Qualcuno sta mandando dei demoni ad ucciderti! Nell'Impala ci sono trappole anti-demoni: ergo, resti in macchina, - ribattè Dean. Liv guardò Sam in cerca di sostegno, ma il ragazzo sospirò.
- Questa volta ha ragione, - si limitò a dire. Liv sbuffò e si risedette in auto, seccata.
- Traditori, - bofonchiò tra i denti guardando i due fratelli andarsene. Avrebbe voluto far notare loro che aveva ucciso entrambi i demoni mandati a farla fuori, ma tanto non l'avrebbero ascoltata. Odiava questa situazione: lei era una cacciatrice, correva incontro al pericolo e gli faceva saltare le cervella! Di certo non restava in auto a farsi proteggere!
Così decise: basta farsi segregare.
Aprì la portiera e uscì dall'Impala, correndo nella casa dove erano entrati Sam, Bobby e Dean. La scena che le si presentò davanti la fece inorridire: una donna riversa per terra davanti al letto, il petto squarciato. Bobby uscì subito dalla casa e Liv lo lasciò passare: non se la sentiva di fermarlo.
- Accidenti, - mormorò avvicinandosi.
- Che ci fai qui? - la " accolse " subito Dean.
- Il mio lavoro, - ribattè la ragazza.
- Torna in auto, - le ordinò il suo fratellone.
- No, Dean, - affermò Liv - non ho intenzione di restare in macchina per tutto il tempo solo perchè dei demoni mi hanno attaccata: so badare a me stessa, non sono più la bambina di dieci anni che aveva paura del buio e si rifugiava nel tuo letto, adesso ho venticinque anni e caccio mostri -. Sam e Dean si scambiarono uno sguardo: Liv aveva ragione, dovevano smettere di trattarla come se fosse una bambola di porcellana, fragile e da tenere al sicuro.
- Va bene, - sospirò Dean. Liv gli sorrise grata.
- Allora: sale, rilevatore di onde magnetiche... - Sam guardò i suoi fratelli - sembra opera di un fantasma -
- Altro che fantasma! - esclamò Liv avvicinandosi al corpo.
In quel momento entrò Bobby: aveva il cellulare in mano e sembrava scosso.
- Tutto bene? - chiese Dean. L'uomo giocherellò con il cellulare, nervoso.
- Ho chiamato altri cacciatori nei dintorni, - spiegò - neanche loro rispondono al telefono -. I tre fratelli si scambiarono uno sguardo preoccupato.
- C'è qualcosa in ballo, vero? - chiese Sam. Non c'era bisogno di rispondere.
Liv si inginocchiò accanto al cadavere, sospirando: quella donna non meritava una morte del genere. D'altro canto, Liv sapeva bene che i cacciatori non muoiono di vecchiaia in un bel letto, circondati dai propri cari.
Stava per rialzarsi, quando vide qualcosa... scostò le coperte del letto per guardare meglio e rimase paralizzata a guardare.
- Ragazzi... - sussurrò. Sam, Dean e Bobby la raggiunsero: per terra, quasi sotto al letto, c'era una scritta fatta di sangue. Una sola parola: Winchester.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Lo so, sono in ritardo: mi dispiace, ieri ho avuto la giornata piena!
Spero che questo capitolo vi piaccia, in caso contrario non esitate a dirmi cosa ho sbagliato! O cosa vorreste migliorassi.
Ho dovuto collegare la seconda puntata della quarta stagione con questo capitolo, perchè l'Apocalisse c'entra molto anche con Liv.
A proposito di Liv: i primi indizi cominciano a farsi vedere... Cosa ne pensate? Avete già delle ipotesi?

Grazie di cuore a Biota e Jerckchester per le loro recensioni:

Biota: Si, Liv è un misto tra i due fratelli; sono contenta di essere riuscita a renderla impetuosa e sensibile com'è, con la sua forza e la sua independenza ma anche l'amore che la lega a Sam e Dean!
Di certo Liv ha molti tratti in comune con Mary ( con la Mary giovane, non quella nuova della dodicesima stagione, che si sta rivelando un po' una mezza delusione... ). Di aspetto fisico mi sono divertita a darle i capelli biondi della madre e gli occhi verdi del padre.
Aspetta e vedrai da cosa nascono i poteri di Liv! E sono impaziente di far entrare Castiel nella mia fic...

Jerkchester: spero che anche questo capitolo sia abbastanza lungo e invogli la lettura, anche se l'ultima scena è " ispirata " alla seconda puntata della quarta stagione. Mi dispiace per gli errori di battitura: le mie dita si muovono talmente veloci che a volte non me ne accorgo! Spero di essere riuscita a rendere bene anche la scena d'azione iniziale: l'azione è buona parte di Supernatural ( tra una risata, un pianto disperato e una morte improvvisa di qualche personaggio a cui ci eravamo affezionati! ) e ci tengo a renderla bene.
Liv ci tiene davvero tanto a tenere unita la sua famiglia, sono felice di aver reso questa parte di lei bene. Spero continuerà a piacerti anche nei prossimi capitoli!
Per quanto riguarda il biglietto: Dean doveva lasciare una traccia di sè alla sorella, o Liv avrebbe cominciato a fare strage di demoni per trovarlo, ma in effetti mettere tutti i particolari di quello che stava facendo è stata un po' una forzatura ai fini di trama, spero di non dover più ricorrere a cose del genere.
Per quanto riguarda i poteri di Liv: tranquilla, non voglio renderla una super-eroina capace di tutto con un schiocco di dita, detesto quel tipo di personaggi, perciò i suoi poteri finiscono qui. Anche perchè i Winchester sono grandiosi proprio perchè, nonostante sono dei " semplici umani ", continuano a combattere e a salvare il mondo, spingendosi oltre i loro limiti e pagandole il prezzo.

Detto questo, grazie ancora e al prossimo sabato!
AllisonHermioneEverdeen

   
 
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