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Autore: tanjess    27/03/2017    2 recensioni
Non importa quanto ci vorrà, io ti ritroverò, e quando lo farò, saremo una cosa sola.. Avremo il nostro lieto fine. Non dimenticarti mai quanto sei speciale. Sei il più bello e raro dei fiori Regina... Solo io ti poso rendere felice, tu lo sai, devi solo farmi entrare nella tua vita… Ancora una volta..-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, questo capitolo è decisamente più corto ma ho pensato che fosse il caso di non proseguirlo subito e di lasciare un po si suspance dato il momento. spero sia di vostro gradimento. Un bacio e un abbraccio grande 


Era l’ora X. Emma aveva dato appuntamento a tutta la squadra alle 19 da Granny per poter fare il punto della situazione con i propri compagni. Lei e MeryMargaret erano gia sedute al tavolo e non dovettero aspettare molto l’arrivo degli altri perché poco dopo il pasto ordinato a Granny sbucarono dalla porta Belle, Ruby ed Elsa. Le tre si avvicinarono al tavolo e presero posto accomodandosi accanto alle altre.
-Ti credevo ancora al cantiere.- Affermò MaryMargaret rivolta ad Elsa.
-Sono venuta via prima, ho spiegato la situazione a Kathryn e mi ha detto che potevo benissimo andare, la mia presenza non è indispensabile, e comunque fra non molto smonteranno anche loro, ormai non c’è più luce. Ad ogni modo mi ha detto di farle sapere tutto cio che sarà detto qui.-
-Si ovviamente, ci penserai tu a questo, va bene?- Le disse Emma.
Elsa fece un cenno d’assenso con la testa.
-Accidenti a quella! Non ne posso più, non caveremo assolutamente niente continuando così!- Un esclamazione brutale seguita da un forte botto della porta che sbatteva annunciarono l’arrivo di Brontolo e David.
-Che succede?- Chiese Emma stranita, non tanto per il malumore di Brontolo ma per la faccia di suo padre, e fu direttamente lui a rispondergli.
-Malefica ci prende in giro, eravamo appostati poco lontano dal ristorante cinese in cui si era fermata e indovinate un po’? Ci vediamo arrivare uno con in mano un pasto per due offerto proprio da lei!-
-Gia, non solo sa che le stiamo dietro ma è così tranquilla da prenderci anche per i fondelli!!- Esclamò Brontolo, tirò fuori tutta la rabbia che provava sbattendo sul tavolo il sacchetto che aveva fra le mani.
-Ok ok, adesso calmatevi. Non ha importanza, se vuole prendersi gioco di noi che faccia pure, si crede in vantaggio e a noi va bene così, lasciamoglielo credere- Disse Emma sperando di contenere la calma del suo amico.
-Perché abbiamo forse qualche vantaggio?- Chiese acidamente Brontolo.
-Si, forse si.- Intervenne Ruby.
-Sedetevi e calmiamoci tutti così magari riusciremo ad arrivare a una conclusione.- Insistette infine Belle.
-Almeno ci siamo tutti?- Chiese David.
-No manca Killian ma tarderà un po… - Il tono di Emma si fece leggermente più evasivo.
-Ma possiamo iniziare anche senza di lui. Dato gli ultimi avvenimenti deduco che per voi non ci sia nulla di nuovo- Disse rivolta al padre.
-Dici?- Brontolo usò un tono molto strafottente e si dovette subire un occhiataccia di MaryMargaret che per fortuna lo quietarono per un po’.
-No, nulla di rilevante Emma.- Le confermò in fine David con calma, Emma notò che doveva essere stanco perché aveva l’aria distrutta.
-Va bene allora, noi abbiamo scoperto che cosa ha rubato Lily, ho meglio siccome non lo abbiamo trovato da nessuna parte presumiamo sia quello, ma vi avverto che potrebbe essere lo stesso un gran buco nell’acqua.-
-Di che si tratta?- Chiese Belle visibilmente interessata.
-Un anello che per Regina è stato molto importante.- Chiarì MaryMargaret.
-Un anello?! E che se ne fanno quelle due di un anello?- Chiese un po’ acido Brontolo.
-Beh questo ancora non lo sappiamo ma almeno abbiamo una pista su cui poter lavorare. A tal proposito Belle, vorrei che scoprissi se ci sono incantesimi che potrebbero riguardare oggetti di valore sentimentale come in questo caso.- Emma si rivolse a Belle che annuì con la testa.
-Forse possiamo scoprire qualcosa di più..- Intervenne Ruby attirando l’attenzione di tutti i presenti. Prese a raccontare ciò che aveva scoperto. –Forse se seguissimo un’altra pista potremmo trovare risposte a molte più domande.-
-Del tipo?- La voce di Killian risuonò nell’abitacolo. –Vi prego non vi scomponete per me.- Disse sarcastico. –Scusate per il ritardo ma una faccenda al quanto urgente mi ha tenuto impegnato.-
Si avvicinò ad Emma si chinò al suo orecchio e stando bene attento che gli altri non lo sentissero gli sussurrò. –Il mio contatto è gia all’opera agirà stasera stessa, dobbiamo solo aspettare.-
-Bene..- Emma tornò a concentrarsi sul resto del gruppo. –Allora Ruby che cosa hai scoperto?-
-Oggi ho seguito Lily fino al solito punto ma questa volta ha cambiato strada non è andata dritta per le montagne, è atterrata vicino ad una cascata e ci è entrata dentro. Ho aspettato un po’ ma non l’ho vista uscire, quindi o si è nascosta aspettando che io me ne andassi o dietro quella cascata c’è qualcosa. E’ stata una deviazione insolita. Sarei andata a controllare io stessa ma non sapendo cosa ci potesse essere dietro non ho osato e sono corsa subito qui per potervene parlare.-
-Hai fatto bene, sarebbe stato troppo pericoloso.- Intervenne Granny che era uscita dalla cucina per portare la cena a tutti.
-Si tua nonna ha ragione e questo cambia decisamente le cose. Dobbiamo scoprire cosa c’è là dietro, potrebbe non essere niente come potrebbe essere tutto, ma questo non deve farci abbassare la guardia stiamo sempre parlando di Lily e Malefica. Perciò domani…-
-Uhm… Domani?- Killian la interruppe nuovamente. Emma lo guardò di storto.
–Si perché c’è qualche problema?- Killian le fece cenno di avvicinarsi. –Ti sei gia scordata?.-
-Certo che no, ma non credo che andrà per le lunghe, non so neanche come reagirà.. e in ogni casa credo che in serata potremmo benissimo andare a controllare.-
-Ah beh se la metti così certo, credevo vi sareste trattenute di più.-
-Lo vorrei, ma per il suo bene e è meglio che io non rimanga più del dovuto se tutto dovesse avere una nota positiva, anche perché potrebbe intromettersi qualcun altro e mandare tutto all’aria e non deve succedere.- Killian alzò le braccia in segno di resa, dopo di che Emma tornò al suo posto e riprese a parlare.
-Stavo dicendo, domani Ruby tornerai a tenere sotto controllo Lily e la sera se non ci sono cambiamenti ci incontreremo tutti all’inizio della foresta, ci condurrai alla cascata e vedremo di scoprire cosa nascondono.-
-Quindi domani possiamo riposare.- Affermò Brontolo speranzoso, ma Emma lo smontò subito.
-No Brontolo, mi dispiace ma ognuno di noi dovrà continuare a fare come se niente fosse, o potrebbero sospettare di qualcosa, quindi tu e David starete ancora dietro a Malefica, Ruby seguirà Lily ed Elsa andrà al cantiere. Belle tu vorrei che facessi comunque una ricerca su quel tipo di incantesimi, non si sa mai, magari scopriamo qualcosa che ci può tornare utile.-
-Va bene, non c’è problema.-
-Mamma, tu invece vorrei che domani prendessi Neal e Henry e li portassi un po’ fuori, sai Henry è molto preoccupato e non vorrei che facesse qualcosa di insensato.-
-Tenerlo allo scuro di tutto questo è insensato.-
-Lo so ma non voglio che si faccia false speranze, al momento giusto lo metterò al corrente.-
-Bene adesso che abbiamo finito di chiacchierare possiamo mangiare in santa pace?- domandò Brontolo.
-Sei affamato nano?- Gli chiese Killian.
-Si abbastanza tutto questo lavorare mette un certo appetito!- Rispose scontroso.
-Va bene basta, mangiamo e non pensiamo più a queste cose, almeno per ora.- Disse MaryMargaret guardando Emma e accarezzandole una mano con un aria comprensiva.
L’aria del locale si alleggerì, discorsi semplici e spensierati vennero fuori velocemente e poterono consumare il pasto in maniera piacevole.

20:20

Regina si trovava seduta in macchina sotto casa sua da 10 minuti buoni a riflettere sulle parole di Katrin a pensare se era davvero la cosa giusta chiamare Emma. Il suo cuore al solo pensiero palpitava come quello di un adolescente mentre la sua testa urlava “Contegno per favore!”.
Fissava lo schermo del cellulare come ad aspettare che fosse lei a chiamarla, ma ovviamente la sua attesa e le sue speranze erano vane. Emma lo aveva gia fatto, ci aveva provato e lei non aveva fatto che respingerla. No adesso toccava a Regina fare un passo verso di lei, proprio come aveva detto Katrhyn. Cercò il numero di Emma, digitò sopra il suo nome e restò a fissare il vuoto in attesa di una sua risposta.
Il telefono prese a squillare.
Attese.
“Adesso sei tu che non rispondi?”
Regina era visibilmente nervosa, non stava un attimo ferma.
Attese ancora.

Niente, nessuna risposta.
Adesso chissà se avrò di nuovo il coraggio di richiamarti”
Prese la borsa e le chiavi, uscì dalla macchina, chiuse lo sportello e premette il bottoncino della chiusura.
BAAM
Regina fu spintonata contro la sua macchina e batte là testa sulla carrozzeria, non ebbe tempo di capire cosa stesse accadendo che il suo aggressore le bloccò le braccia dietro alla schiena e le puntò un coltello alla gola. –Ora stai buona e fai ciò che ti dico o qualcuno dovrà piangere sul tuo cadavere domani!- Una voce maschile sussurrò quelle orribili parole al suo orecchio. –Se..- Regina emise un gemito di dolore, parlare le risultava difficile, le faceva terribilmente male la testa e non capiva perché. “Devo aver preso una butta botta..” pensò. Il tempo di formulare quel pensiero che si senti solleticare la tempia e poco dopo la guancia, come quando si piange. Ma lei non stava piangendo e quella sostanza che colava non erano certo le sue lacrime, no, quello era il suo “Sangue!”
-
S-se sono i soldi che vuoi prendili pure, prendi tutta la borsa.- “Sta pur certo che chiunque tu sia non la passerai liscia, me la pagherai molto cara!”
-Oh no, vedi io sono già pagato per fare questo.-
Cosa?”
-E da chi?- Gli chiese a denti stretti, un po’ per il dolore e un po’ per la rabbia.
-Se te lo dicessi rovinerei tutto, ad ogni modo adesso basta chiacchiere.-
Regina sentì un movimento del suo braccio . “Che cosa posso fare?”  quello fu il suo ultimo pensiero, poi ci fu il vuoto totale.

Giovedì 6 Settembre
Ore 9:15

Regina si svegliò seduta su una sedia con braccia e gambe legate. Cercò di strattonare la corda che le teneva legati i polsi ma il nodo era troppo stretto, inoltre la testa le pulsava terribilmente. Si sentiva il lato destro del suo viso tutto appiccicoso e probabilmente era dovuto al sangue colatole dopo la botta presa che ormai si era seccato. L’ambiente in torno a lei era avvolto dall’oscurità, l’unica fonte di luce era una candela poggiata sul tavolo di legno poco lontano da lei. Si guardò intorno cercando di cogliere qualche indizio per capire dove si trovasse, ma quella candela non emanava luce a sufficienza neanche  poter scorgere le pareti.
-Finalmente ti sei svegliata.- La voce del suo rapitore, una voce sgradevole e gutturale, rimbombò nella sua testa da dietro le sue spalle. Regina provò a scorgere l’uomo ma non riuscì a vedere nulla se non l’oscurità che regnava nella stanza.
-Ti nascondi? Non hai il coraggio di far vedere la tua brutta faccia?-
-Wow è proprio vero che riesci ad avere grinta anche nelle situazioni più disperate. Ammirevole. Ma se fossi in te non giocherei troppo col fuoco.-
-Di chi dovrei avere paura? Di te?-
-No assolutamente, io sono solo una pedina, non hai niente da temere. Certo non posso dire lo stesso per colei che muove i fili.-
-Di che stai parlando? Chi ti ha pagato per rapirmi? Cosa vuole da me ?-
-Ah bella domanda, io questo non lo so. Sono solo stato pagato per prenderti e portarti qui. Sai inizialmente dovevo fare tutt’altro, ma poi c’è stato un offerente migliore e non ho potuto rifiutare.-
-Sei più spregevole tu di chi ti ha pagato.-
-Wow mi lusinghi devo farlo più spesso se il mio lavoro è così ben apprezzato.-
Regina chinò leggermente il capo di lato, la testa le stava scoppiando e la ferita alla tempia le bruciava.
-Allora qual è il piano? Tenermi qui fino a che non si farà vivo il tuo burattinaio?-
-No a dire il vero- Regina sentì dei passi, il suo rapitore doveva essersi avvicinato. –Vedi starò qui ancora per poco tempo, ma ho un compito ben preciso.-
Regina chiuse gli occhi. –E sarebbe?-
Lui si chinò e con le labbra sfiorò l’orecchio di Regina per poi sussurrarle.
-Farti soffrire- Tutto ciò che seguì quella frase fu un urlo straziante di dolore che uscì dalla bocca di Regina
   
 
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