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Autore: esserre93    27/03/2017    2 recensioni
Callie era ormai a New York con Penny e Sofia e Arizona da allora non aveva più avuto una persona accanto.
Al Grey Sloan Memorial Hospital arriverà qualcuno che le cambierà la vita.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il giorno dopo Arizona rientrò a lavoro e con sua grande sorpresa notò che le cose erano nettamente migliorate. Aveva incontrato Meredith in caffetteria e le aveva rivolto parola come se non fosse mai accaduto nulla e quando incontrò Eliza decise di sapere come fosse successo.
-Non lo so nemmeno io in realtà. Meglio così, no?
-Beh sì, ma non è possibile che tutto sia cambiato così repentinamente.
-Ma Arizona, sei stata via un po’ di tempo e hanno avuto modo di abituarsi
-Anche con te si comportano bene?
-Si certo, non sono sicuramente una di loro, ma non pretendo nient’altro
-Mm va bene – e le diede un bacio delicato sulle labbra
-Ci vediamo stasera?
-Si certo, da me o da te?
-Vieni da me e dormiamo insieme
-Mmm ci penserò
-Ah devi pensarci? – la mora iniziò a farle solletico.
Arizona si dimenava, ma non aveva intenzione di cedere.
-Allora? Devi pensarci dott.ssa Robbins?
-Ok pietà pietà. Dormiremo insieme. Stavo scherzando ovviamente, dormirei con te per il resto della mia vita
-Vacci piano con le dichiarazioni, Robbins – la mora le fece un occhiolino e tornò al lavoro.
 
La bionda rimase sola e ripensò a ciò che era appena accaduto. Era davvero cambiata da quando aveva incontrato Eliza; con nessun’altra aveva avuto mai questo comportamento, con nessun’altra era mai stata così spontanea. Era davvero felice.
Il pensiero poi andò verso Callie. Perché confessarle quelle cose? Era stata lei la prima a trovare una nuova compagna, era stata lei la prima ad andarsene. Perché ora stava tornando indietro?
Aveva davvero amato la sua ex moglie, aveva amato ogni cosa di lei. Con lei aveva avuto il più bel regalo che potesse aspettarsi: Sofia.
Il matrimonio, però era finito e ne aveva sofferto moltissimo, a tal punto da credere di non essere più adatta a nessun’altra, poi però era arrivata Eliza. Si, Eliza le aveva cambiato totalmente la vita e non aveva intenzione di rinunciare a lei.
Non avrebbe mai dato a Callie il potere di condizionare di nuovo la sua vita in base alle sue volontà.
 
-Dai Amore, siamo in ritardo! Perderò l’aereo!
-Non preoccuparti, faremo in tempo.
 Eliza chiuse la porta alle sue spalle e finalmente salirono in auto in direzione dell’aeroporto
-Lo sapevo che avremmo tardato, non dovevo cedere ai tuoi occhi dolci
-Vuoi forse dire che ti è dispiaciuto il modo in cui ti ho svegliata?
-Assolutamente no, ma più andiamo avanti e più troviamo difficoltà a separarci
-Ma starai via solo un giorno, amore. Pensa che quando verrò a riprenderti sarai con Sofia.
-È vero, non vedo l’ora. Sai che le cose cambieranno, vero?
-Lo so Arizona, ne abbiamo parlato. Non potremo più fare sesso in ogni angolo della casa.
-Ahahah che scema, però è vero. E non verrò più a casa tua e per i primi tempi non dormiremo insieme.
-Lo so Tesoro, non preoccuparti, ci tengo anche io a fare le cose per bene.
-Lo so, non vorrei che ti stia costringendo a fare cose che non vuoi
-Arizona, ne abbiamo parlato molto e sono convinta. Ti amo, più di quanto riesca a dimostrarti.
-Lo so, anche io ti amo.
Nel frattempo la mora aveva accostato l’auto. Le due si salutarono con un bacio sulle labbra e la bionda andò verso l’entrata.
Arizona era agitata. Finalmente avrebbe rivisto sua figlia e soprattutto l’avrebbe riportata a casa.
 
-Ciao Arizona
-Ciao Callie, non hai portato Sofia con te?
-No è rimasta a casa con Penny. Andiamo ti sta aspettando.
Arrivate a casa non appena Callie aprì la porta, Sofia le travolse entrambe con un enorme abbraccio
-Mammine, siete qui finalmente!
-Sofia, ma sono solo andata a prendere la mamma in aeroporto – le rispose Callie
-Lo so, ma è bello vedervi insieme
Arizona rimase sbigottita da quella affermazione. Cercò lo sguardo di Penny e come previsto ci era rimasta male. Solamente Callie aveva gli occhi che luccicavano e Arizona pensò subito che in quella settimana le cose tra lei e Penny non erano migliorate.
-Piccolina, preparato tutte le cose? Domani si parte – riprese la bionda
-Mamma Callie mi ha detto che ci vuole tanto per partire
Arizona rivolse immediatamente lo sguardo verso Callie.
-Ho pensato che magari potessi rimanere più di qualche giorno qui
-Visto mammina?
-Sofia, vai a giocare in cameretta, tra poco arrivo e giochiamo insieme – Arizona voleva affrontare subito l’argomento con Callie e chiese anche a Penny di rimanere
-Mi spiegate cos’è questa improvvisata?
-Arizona, come sai le cose tra me e Callie non vanno bene, oggi sono qui perché aveva bisogno di una mano con Sofia e mi ha fatto piacere aiutarla.
-Infatti è stata una mia idea.
-No Callie, mi sono stancata delle tue idee. A Seattle ho una vita, un lavoro e domani devo tornare, ne avevamo parlato.
-No Arizona, io non ti lascio portare via Sofia, capito?
-Ok ragazze, io vado. Mi sono stancata di questa situazione. Credo di aver sopportato anche troppo. Dal vostro rapporto non ne uscirete vive se continuate così. Callie, credo che noi due non abbiamo nulla da dirci. Ciao Arizona.
Le due rimasero sole. La situazione che si era venuta a creare era surreale. La bionda non poteva credere a ciò che stava succedendo.
-Callie, mi spieghi il motivo per cui ti stai comportando da incosciente?
-Da incosciente, Arizona?  Ti ho confessato di amarti ancora, non posso cancellare tutto nell’arco di una settimana.
-No, però non puoi mettermi i bastoni tra le ruote per quanto riguarda Sofia.
-Perché dobbiamo sempre arrivare a questo punto Arizona?
-Quale punto? Credo di aver sopportato anche abbastanza. Sofia è stata affidata a me e farla venire a vivere con te qui a New York è stato un gesto gentile da parte mia, ora però ho capito che non posso vivere senza di lei, è mia figlia. Perché devi farmi arrivare a dire cose che poco carine?
-Tua Figlia Arizona? Tua figlia? Di tuo non ha nulla.
A quella affermazione la bionda rimase pietrificata e senza pensarci molto alzò la mano e diede uno schiaffo sulla guancia della sua ex moglie, che non si aspettava assolutamente quel tipo di comportamento.
-Scusami Arizona, non so perché l’ho detto
-Lo so io perché l’hai detto: stai rovinando la mia vita e anche la tua. Non ho intenzione di vederti mentre vai a fondo e non rimarrò a guardare mentre porti a fondo anche nostra figlia.
Detto questo Arizona si diresse verso la cameretta in cui stava giocando Sofia. Si fermò sulla soglia e rimase qualche minuto a guardare la sua bambina. Era stupenda e stava pagando per tutti gli errori che le loro mamme avevano fatto e continuavano a fare.
-Ehi mammina, giochiamo insieme?
-Certo piccolina, poi prepariamo tutte le tue cose. Io e mamma Callie abbiamo deciso che domani tonerai con me a Seattle.
-Ti voglio bene mamma e voglio bene anche a mamma Callie
-Lo so piccolina, anche noi te ne vogliamo tanto tanto, ma a volte le cose non vanno proprio come vorremmo, ma vedrai che sistemeremo tutto.
 
Il resto della serata lo trascorsero cercando di non far capire a Sofia della tensione che c’era tra loro due.
Dopo che Arizona mise a letto la sua bambina andò in salotto dove c’era Callie.
-Possiamo parlare? Non voglio partire domani sapendo che hai qualcosa che ti fa star male. So che quelle cose che hai detto non le pensavi davvero.
-Si Arizona, parliamo.
-Allora? Cos’è che ti turba così tanto?
-Le cose qui andavano bene fino a quando non sei tornata tu. Mi ha stravolto la vita, di nuovo.
Non so cosa sia successo, perché ero convinta dei sentimenti che provavo per Penny, ma tu hai avuto sempre un grande effetto su di me e lo sai bene. Ho una grande confusione in testa e non so come uscirne.
-Callie, io vorrei che risolvessi questa confusione. Mi dispiace essere io la causa di tutto questo, ma abbiamo deciso di non ricucire più il nostro matrimonio e con grande difficoltà sono andata avanti. Ti chiedo di non stravolgermi di nuovo la vita. Fallo per me. Ti chiedo anche di non far soffrire Penny.
-Ma perché ti preoccupi così tanto di lei?
-Perché so come ci si sente quando si viene rifiutati da Callie Torres. Vedrai che le cose miglioreranno e potremo essere di nuovo felici, devi volerlo però.
-Grazie Arizona. Non so come fai a parlarmi ancora dopo che ti ho detto quelle cose.
-Ti conosco Callie e so che non sei cattiva.
 
Arizona si alzò dal divano su cui erano sedute e si diresse verso la sua camera, ma Callie la prese per il braccio e alzandosi si trovarono una di fronte l’altra.
-Che stai facendo Callie?
-Nulla, voglio solo abbracciarti – la donna allargò le braccia e cinse il corpo della bionda. Fece un lungo respiro e rimase inebriata dal profumo di Arizona. Sentì  il corpo della sua ex moglie contrarsi, così si allontanò e se ne andò in camera da letto.
Arizona si mise sotto le coperte e decise di chiamare Eliza, che rispose quasi immediatamente.
-Ehi amore
-Ciao Tesoro, come è andata la giornata?
-Tutto bene, ho fatto tre operazioni e poi ho avuto a che fare con tante scartoffie. A te?
-Non molto bene. Ho discusso con Callie, ma abbiamo appena cercato di risolvere.
-Arizona, dimmi la verità: cosa c’è ancora tra voi due?
-Da parte mia nulla, Eliza. Te lo assicuro. Callie invece mi ama ancora e non sa come risolvere tutto questo.
-Arizona, vorrei capire la situazione, ma ammetto di avere un po’ di timore. So il tipo di rapporto che avete avuto, ma so anche che non se ne esce facilmente.
-Amore, come posso fare per farti capire che io amo solo te?
-Torna Arizona.
-Domani io e Sofia saremo da te. Te lo prometto.
 
Quella mattina Arizona si svegliò che era a dir poco agitata. Da lì a qualche ora finalmente lei e Sofia sarebbero tornate a Seattle ed Eliza avrebbe conosciuto la sua bambina.
La situazione con Callie non era semplice, ma decise di non farsi condizionare l’umore, perché per lei e la sua compagna sarebbe stato un giorno importante.
Si diresse in cucina dove c’era Sofia intenta a fare colazione
-Buongiorno principessa? Dormito bene?
-Buongiorno mammina. Sisi, non vedo l’ora di prendere l’aereo.
La bambina amava volare, cosa che invece Arizona odiava con tutta se stessa da quando quel maledetto aereo precipitò.
-Mamma Callie dov’è?
-Sta finendo di preparare le mie cose
Arizona si diresse nella camera della bambina e trovò Callie seduta sul letto, stava piangendo.
-Ti prego Callie, non fare così.
-Solo ora capisco cosa hai provato quando hai deciso di farla partire con me. Come hai resistito tutto questo tempo?
-Con tanta forza di volontà, sapevo che qui era felice e cercavo di esserlo anche io. Callie, ieri sera dicevo sul serio: risolvi la situazione con Penny, so che a lei ci tieni molto e vedrai che sarà più semplice andare avanti. Ora andiamo, altrimenti faremo tardi.
 
Arizona, Callie e Sofia erano in aeroporto. La bambina saltellava per la felicità e ad Arizona si riempì il cuore di gioia nel vedere quella scena. Sapeva che aveva preso la decisione giusta, nonostante Callie stesse soffrendo molto.
-Ehi vieni qui bambolina, fatti dare un mega abbraccio – Callie si inginocchiò di fronte a Sofia e la strinse a se. Ci volle tanta forza di volontà per non far cadere le lacrime che minacciavano di uscire.
-Ti voglio bene mammina
-Anche io te ne voglio tanto tanto. Mi raccomando, non fare arrabbiare mamma ‘Zona.
-Va bene mamma.
-Callie, ora dobbiamo andare.
-Va bene. Ciao Arizona, chiamami non appena sarete arrivate
-Certo. Abbi cura di te
-Ci proverò
 
Arizona e Sofia atterrarono all’aeroporto di Seattle alle 7:00 pm.
La bambina, nonostante l’eccitazione del viaggio, aveva dormito per tutta la sua durata.
Alle 8:00 pm sarebbe arrivata Eliza con la cena, così arrivata a casa decise di fare una doccia a Sofia e poi farla anche lei.
-Mammina io ho fame
-Lo so piccola, tra poco arriveranno le pizze
-Yuppiiiii
Erano appena scoccate le 8:00 pm quando sentirono suonare alla porta.
-Vado io mammaaaaa
Aperta la porta la bambina si trovò di fronte una donna mora, occhi azzurri, sorriso smagliante e con tre pizze tra le mani
-Ciao piccola, tu sei Sofia vero?
-Come fai a sapere il mio nome?
-Me lo ha detto un uccellino e so anche che ti piace tanto la pizza.
-È vero! Anche questo te lo ha detto l’uccellino?
-Esatto.
-Questo uccellino è la mia mamma?
-Lo sai che mi aveva anche detto che sei tanto intelligente?
Alle spalle di Sofia comparve Arizona
-Mamma, questa bella donna dice che un uccellino le ha parlato di me
-Ah si?
-Si mamma, ma secondo me l’uccellino sei tu e questa donna è la persona tanto importante per te.
Le due donne scoppiarono a ridere
-Perché ridete?
-Perché sei una bambina speciale – rispose Arizona.
La bionda fece entrare Eliza e decise di chiamare Callie per avvisarla del loro arrivo.
-Ciao Arizona, siete arrivate? Come è andato il viaggio?
-Si siamo arrivate, Sofia ha dormito per tutto il tempo
-Ora dov’è?
-È in salotto con Eliza, stiamo per mangiare la pizza
-Allora ti lascio, ci sentiamo domani.
Chiusero la comunicazione e andò in salotto. La scena che trovò davanti a sé le fece sciogliere il cuore.
Sofia era sulle gambe di Eliza e le stava raccontando di un bambino dell’asilo che le piaceva.
Eliza la ascoltava attentamente con gli occhi che le brillavano e un sorriso che non le aveva mai visto prima.
La mora si accorse della sua presenza e le fece un sorriso di incoraggiamento.
Era davvero la donna giusta.
   
 
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