Film > Bling Ring
Segui la storia  |       
Autore: Light2015    28/03/2017    0 recensioni
E' quando tutto sembra essersi sistemato che sorgono i veri problemi. Un arresto e un ricatto non saranno le sole questioni che Alex, Nicki, Mark, Cloe e Sam dovranno fronteggiare... un uomo che torna in città, una proposta al momento sbagliato e un segreto tra amici mineranno tutto ciò che di certo è stato negli ultimi due anni. E allora... come what may, qualsiasi cosa accada, verso il gran finale...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3
Deal. With the Devil.


Il lungomare di Santa Monica al mattino era uno dei miei luoghi preferiti di sempre. Quando io e Nicki raggiungemmo il “Sunset”, c'erano già Mark e le ragazze ad aspettarci. Lui mi abbracciò, un po' come se non mi vedesse da tanto. In realtà erano state meno di due settimane, in più ci eravamo sentiti quasi ogni giorno. A parte la sera del carcere. Ci sedemmo nei divanetti fuori dal locale e ordinammo da mangiare. Solitamente mi piaceva fare colazione fuori ma da quando abitavo a Malibù avevo iniziato ad apprezzarla di più anche a casa.
- “Ho fatto un po' di ricerche ieri sera su internet e non ho trovato niente di strano riguardo a Paris” Disse Sam. “Quindi vuol dire che è proprio una cosa tra noi e lei, non ne ha fatto parola con nessuno. Altrimenti l'avrebbe saputo chiunque su internet”
Cloe fece una faccia poco convinta “Sempre che sia davvero lei...”
- “Beh ci sono le sue generalità sulla mia denuncia alla polizia” dissi.
- “Chissà cosa vuole”
- “Non lo so ma è veramente una rottura di coglioni. Non si può mai stare tranquilli”
Arrivò da mangiare.
- “Avrà anche denunciato Alex, ma sa che siamo coinvolti tutti. Ha scritto “Venite tutti e cinque”. Cristo chissà quante immagini nostre avrà.”
- “Saprà anche tutto quello che le abbiamo rubato”
- “Si ma perchè non ci ha mai denunciati tutti prima se sapeva?”
- “Se avesse voluto l'avrebbe fatto... c'è sicuramente dell'altro”
Mentre noi dibattevamo sui come, i ma e i perchè, notai che Nicki non aveva ancora aperto bocca. Guardai alla mia sinistra e la vidi concentrata a fissare un punto lungo la passeggiata.
- “Nicki? Va tutto bene?”
- “Si... si...”
Si voltò verso di me con un sorriso malinconico. Le avvolsi un braccio intorno alle spalle rivolgendo frettolosamente lo sguardo nello stesso punto dove stava guardando lei ma non notai niente di strano.
- “Mi sembrava di aver visto una persona che conoscevo ma mi sono sbagliata. Allora...” disse tornando a rivolgersi a tutti. “Stasera andiamo con due macchine, ci possiamo vedere direttamente la, tanto la strada la sappiamo. Anzi, stavolta abbiamo anche l'invito”

 

***


L'ingresso principale della villa della Hilton riportò alla mente parecchi ricordi. Soprattutto uno: quella sera quando pensai che quel pezzo di asfalto sarebbe stato l'ultima cosa che avrei visto.
- “Forse era meglio se non venivi” mi disse Mark notando quel mio attimo di riflessione.
- “Naaa, figurati. Piuttosto, immagino che qualcuno debba suonare il campanello”
C'era effettivamente una sorta di citofono sulla destra della cancellata e Cloe si propose come volontaria. Entusiasta all'idea di citofonare a Paris Hilton.
- “Cosa dico?”
- “'Siamo noi, quelli che ti hanno derubata'” risposi.
Premette il bottoncino e il cancello si aprì con uno scatto senza che ci venisse posta alcuna domanda. Entrammo in po' titubanti nonostante conoscessimo benissimo la proprietà. Arrivati al portone notammo che era semiaperto anche quello. Cloe vi appoggiò una mano e prima di spingere si voltò a guardarci. Nicki annuì. Io feci spallucce. Non è che avessimo molta altra scelta. L'interno era ben illuminato, lucente, lussuoso oltre ogni immaginazione. Soprattutto l'imponente scalinata principale in marmo che protava al piano superiore. Quando eravamo venuti per i nostri furti eravamo sempre rimasti più o meno in penombra, non avremmo mai acceso così tante luci. All'improvviso fece capolino una ragazza bionda, di bell'aspetto anche se troppo magra. Pensai fosse una modella. Ci sorrise.
- “Paris vi aspetta di là, seguitemi”
Mi infilai le mani nelle tasche della giacca e mi avviai seguito da Mark e le ragazze. Il pavimento era talmente limpido da potercisi specchiare e la gomma della suola delle mie scarpe scricchiolava fastidiosamente ad ogni passo. Rimanemmo al piano terra e una volta in fondo al corridoio ci fermammo davanti ad una porta chiusa.
- “Prego” Disse la ragazza bionda.
Visto che ero davanti io mi occupai di aprire. L'immagine che mi si presentò aveva un che di surreale. La stanza era spaziosa ma arredata con colori tendenzialmente rosa. Dai tappeti, alle pareti, alle sedie. E al centro c'era lei. Paris. Seduta su una ingombrante poltrona fucsia. Come una regina sul suo trono all'interno della sua reggia. Sorrise vedendomi, ma sembrò di più un ghigno.
- “Entrate, avanti... non siate timidi. So che non lo siete”
Avanzai lasciando che entrassero anche gli altri. Una volta dentro, la ragazza bionda chiuse la porta alle nostre spalle lasciandoci soli con lei. Paris continuava a sorridere ma nessuno se la sentì di dire una sola parola.
- “Bellini che siete.” disse spostando lo sguardo dall'uno all'altra. “Non sapete quanto vorrei vedervi dietro le sbarre”
- “Cosa sai?” chiese Sam. Lei rise.
- “So che siete entrati almeno tre volte in casa mia portando via vestiti, gioielli, soldi e chissà cos'altro” Almeno tre. Saranno state anche sette o otto se contiamo quando io non facevo ancora parte del gruppo e le visite di Alexis e dei suoi ragazzi. Pensai di informarla di quest'ultima cosa.
- “Non siamo sempre stati noi. C'è anche un altro gruppo che...”
- “Oh lo so bene. Lo so bene. Alexis Neiers si è costruita una carriera grazie alla mia fortuna, o sfortuna. Voi invece siete stati molto più discreti.” Soffermò il suo sguardo su di me. “Tu sei Alex vero? Il ragazzo che un anno e mezzo fa circa è stato quasi ucciso da due agenti qui davanti per difendere la sua fidanzata...” Guardò Nicki che era al mio fianco. “E tu sei la fidanzata, immagino”
- “Cosa vuoi da noi?” Chiese lei.
- “Vorrei indietro tutto quello che mi avete rubato fino all'ultimo centesimo e come ho detto prima, vedervi in cella ma...” Alzò l'indice, come per avvertici, era molto teatrale. “Ma ho deciso che rinuncerò a tutto questo se svolgerete qualche lavoretto per me”
- “Che tipo di lavoretto?”
- “Avete esperienza ad entrare nelle ville, siete organizzati e affiatati. Ci sono delle persone nello show business che mi hanno fatto qualche torto. Voglio che entriate nelle loro case e le mettiate a soqquadro. Letteralmente. Se trovate qualcosa di valore potete anche tenerlo, non mi interessa. In cambio non vi denuncerò e amici come prima. Che dite? A parte che non mi sembra che siate nella posizione di poter contrattare”
Aveva ragione, non avevamo scelta. Era un ricatto bello e buono ma era l'unica via per non rovinarci.
- “Cosa intendi per mettere a soqquadro?”
- “Per cominciare pensavo che potreste appiccicare questi per tutta la casa di Kenye West” Tirò fuori da un tavolinetto dietro la poltrona una manciata di volantini, fogli A4 con il suo primo piano stampato sopra. “Si c'è la mia faccia ma nessuno potrà provare che l'idea venga da me, sarà visto solo come uno scherzo da qualche fanatico”
- “E se qualcuno dovesse vederci?”
- “Non accadrà, mi assicurerò che possiate entrare indisturbati e se dovreste mai finire nei guai vi tirerò fuori io”
- “Quante volte dovremmo farlo?”
- “Sette. Ma saranno tutte idee diverse. Come le sette piaghe d'Egitto, le sette piaghe della Valley.”
Mi sembrò assolutamente folle e, di nuovo, teatrale. Ma non avevamo altra scelta. In più l'idea di poter comunque tenerci oggetti di valore mi allettava.
- “Per me va bene...” dissi.
- “Meraviglioso”
- “Quindi, vediamo se ho capito bene” Nicki fece qualche passo avanti “Paris Whitney Hilton, tu ci assicuri che se noi entreremo in sette ville facendo ciò che dici tu alla fine ci lascerai stare?”
- “Si”
- “E che se finiremo nei casini ti preoccuperai di aiutarci?”
- “Esatto”
- “Anche perchè... se cadremo, ti porteremo giù con noi”. In quel momento Nicki fu il ritratto della minaccia e per la prima volta vidi Paris cancellare il sorriso dal suo volto.
- “Affare fatto”. Si strinserò la mano. Patto col diavolo, ma non ero sicuro di sapere chi delle due lo fosse.
- “Allora, quando cominciamo?” chiese Sam.
- “Vi manderò nei prossimi giorni tutto l'occorente, compreso un van. Almeno girerete più comodi e senza dover usare le vostre auto”. Paris si portò una mano sotto al mento e il suo sguardo, questa volta, si fermò proprio su Sam. “Quel coprispalle è mio per caso?”
- “Oh, questo? Eh... beh, può essere, si...”
Mark alzò gli occhi al cielo, Cloe rise. “Cazzo Sam... hai scelto proprio la serata giusta per indossarlo”
- “Potrebbe esserlo come no! Chi se lo ricorda dove l'ho preso! Paris guarda, potrebbe essere anche di Megan Fox a quanto ne so”
Uscimmo dalla villa e tra di noi c'era parecchia eccitazione. Ci fermammo davanti alle nostre auto, io e Nicki dovevamo tornare a casa a Malibù ma io ero un fiume in piena.
- “Guardando il lato positivo ci potremmo arricchire ulteriormente e con una sicurezza in più. Cazzo chissà cosa troviamo da Kanye! Poi dai, sono solo sette... secondo me è un'occasione. Certo è pur sempre un ricatto ma...”
- “Se non è soddisfatta di qualcosa può sempre incastrarci” riflettè Cloe. “Non dovremmo fare cazzate perchè ha le prove e ci può rovinare”
- “Oh ma ragazzi...” Nicki sorrise, si appoggiò alla mia auto. Aveva gli occhi che brillavano. Tirò fuorì il cellulare che spuntava dalla tasca dei cortissimi jeans che indossava. L'audio si sentì chiaramente:
- “Quante volte dovremmo farlo?”
- “Sette. Ma saranno tutte idee diverse. Come le sette piaghe d'Egitto, le sette piaghe della Valley.”


Allargai le braccia incredulo. Lei mandò avanti la registrazione.

“Paris Whitney Hilton, tu ci assicuri che se noi entreremo in sette ville facendo ciò che dici tu alla fine ci lascerai stare?”
- “Si”
- “E che se finiremo nei casini ti preoccuperai di tirarci fuori?”
- “Esatto”


Dopotutto, il diavolo veste Prada.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Bling Ring / Vai alla pagina dell'autore: Light2015