Crossover
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Autore: Suikotsu    06/06/2009    7 recensioni
Ares, il dio della guerra, è tornato sulla terra in un corpo mortale per sconfiggere una volta per tutte Atena, la sua eterna rivale, circondadosi dei suoi feroci guerrieri e di combattenti ben noti ai cavalieri di bronzo. Ma prima di attaccare la Grecia e di risvegliare la sua armata vuole invadere il Giappone, alla ricerca della sua sposa, la ragazza con lo spirito del fuoco dentro di sé: Rei Hino.
Cross-over Saint Seiya-Sailor Moon.
Mi raccomando, ditemi se qualcosa non vi convince, se i personaggi vi sembrano OOC, se ci sono plagi di altre storie, ma soprattutto commentate!!!
Nota: personaggi lievemente OOC
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le guerre degli dei'
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LA FORZA DI SHUN


Ringraziamenti:

XBankotsu: Ho, sono contento che ti sia piaciuto! Questo invece di sicuro ti lascerà di stucco, cosa che di sicuro ti è successo non appena hai letto il titolo...sii pronto al più sconvolgente degli eventi!
XNicoranus83: Hai ragione, ormai la fine è vicina!
XCrybaby: Mi dispiace ma hai contato male, ci sono altre tre divinità minori, per Rei bisognerà aspettare qualche capitolo. Riguardo a Leonida non credo ne fosse proprio innamorato, era solo attrazione fisica(lui non era tipo da smancerie, per intenderci).
Xharua_96: Grazie, ma toglimi una curiosità: a parte Minako e Hyoga c'è qualche buono che tu non voglia vedere morto?(dimmi magari chi ti sta più sulle scatole che lo faccio riempire di mazzate).
XIllidan: Forse hai ragione...diciamo che ne ha apprezzato la determinazione nel raggiungere i propri obiettivi e il consiglio che li ha dato.


Ami e Shun entrarono in una grande stanza: ovunque intorno a loro c'erano segni di devastazione e morte.
I due si guardarono attorno: i cadaveri dei soldati giacevano a terra con le armature rotte, altri erano appesi al soffitto, altri ancora avevano lasciato la loro sagoma sui muri, mentre i corpi dei mostri erano carbonizzati.
La sailor si avvicinò ad un cadavere, ma poi sussultò, inorridita, nel vederne il volto: il volto di una persona che era morta nel terrore più profondo.
"Conosco solo una persona capace di fare una cosa simile." - disse Shun.
"E chi sarebbe?" - chiese la ragazza senza staccare gli occhi dal cadavere.
"Mio fratello Ikki."
La ragazza rimase spiazzata: mai avrebbe pensato che una persona gentile e pacifica come Shun avesse un fratello capace di compiere un simile massacro.
"Questi uomini sono morti da poco. Non può essere lontano."
Le mura tremarono e, benché lontano, si udì un grido di battaglia.
"Appunto. Mio fratello sa badare a se stesso, ma credo che abbia bisogno di aiuto questa volta. Sento che il suo non è un avversario qualunque."
I due partirono per aiutare il saint, che nel frattempo si stava battendo con dei soldati.
"Fatemi passare!" - urlò Ikki sferrando il suo colpo.
In pochi secondi decine di guerrieri vennero annientati.
Una donna in armatura si avvicinò alla battaglia.
"Complimenti, sei davvero forte."
Ikki lanciò un uomo vicino a lei, mancandola di proposito di meno di mezzo metro; il soldato si schiantò contro il muro, sfondandolo.
"Fatti da parte. Io non faccio distinzioni tra uomini e donne."
"Modera il linguaggio! Sappi che difronte a te hai Keres, dea al seguito di Ares!"
"Che tu sia una dea o un'umana, ti conviene sparire se ci tieni a non fare una morte orribile."
"Ma non farmi ridere!"
La donna creò un'onda d'urto alzando una mano, ma il saint la evitò facilmente con un balzo.
"Ali della fenice!"
L'attacco investì la donna, ma lei divise le fiamme col suo potere.
Il cavaliere atterrò, studiò l'avversaria per un istante e cominciò ad espandere il suo cosmo, facendo diventare d'oro l'armatura.
I due attaccarono assieme ed incrociarono le mani, dando il via ad una prova di forza: lo scontro si risolse in parità ed entrambi caddero a terra.
Ikki fu il primo ad alzarsi e puntò il dito contro l'avversaria gridando:
"Fantasma diabolico!"
Un raggio bianco attraversò la mente della dea, ma non ebbe alcun effetto.
"Credi forse di poter piegare la volontà di una dea? Non essere ridicolo!"
La fenice si lanciò alla carica con un pugno, ma Keres si mosse di lato e lo colpì sul collo, gettandolo a terra.
"Sei morto!"
Ikki si voltò di scatto e lanciò alcune delle sue piume, ferendo la mano della donna.
Keres spalancò le braccia e decine di fiamme rosse apparvero alle sue spalle.
"Pioggia infernale!"
Una pioggia di fuoco cadde sul saint, ma l'uomo fermò facilmente tutti i colpi.
"Che cosa?"
"Il fuoco è il mio elemento. Come puoi sperare di battermi con le fiamme?"
Le mani della donna furono avvolte da un alone nero: aveva intenzione di sferrare il suo colpo migliore.
Ikki si preparò ed unì i pugni per lanciare il suo attacco.
I due attaccarono senza aprir bocca, lanciando rispettivamente un raggio nero e fiamme.
"Ikki!" - gridò Shun arrivano con Ami.
La fenice lo vide con la coda nell'occhio e non appena notò che il fratello stava venendo in suo soccorso, gridò:
"Stanne fuori! Questa è la mia battaglia!"
"Come temevo." - disse Shun - "Non vuole il mio aiuto."
"Cosa?" - chiese Ami - "Ma così...."
"Mio fratello non vuole mai aiuto, neanche nei casi più disperati. È abituato ad arrangiarsi."
La prova di forza durò a lungo, ma alla fine la dea ebbe la meglio ed Ikki venne travolto dal colpo: la sua armatura andò in frantumi e l'uomo fu spedito contro un muro che venne sfondato.
"Ikki!" - gridò Shun correndo ad aiutarlo, ma la dea si intromise.
"Ora è il tuo turno!" - disse colpendo il giovane con un pugno.
Ami intervenne e cercò di fermare l'avversaria, ma inutilmente.
"Sono una dea! Gli dei sono superiori a voi mortali!"
Il cavaliere di Andromeda esitò ad attaccare una donna, e Keres ne approfittò per travolgerlo con un'onda d'urto.
"Shun!"
La dea prese la sailor per la gola, cominciando a strangolarla; la ragazza scalciò, ma non riuscì a liberarsi.
A quella vista nemmeno Shun riuscì a restare calmo ed usò le sue catene, che colpirono Keres al viso.
La dea perse la presa e barcollò all'indietro.
"Ami!" - gridò Shun correndo a soccorrere la ragazza; la giovane tossì, poi disse sorridendo:
"Non preoccuparti, sto bene."
"Ancora per poco!"
Keres lanciò una sfera d'energia, ma il saint la deviò con la catena.
"Ora basta."
Shun si alzò, ed Ami lo fissò un istante: c'era qualcosa di diverso nei suoi occhi.
"Pagherai per aver fatto del male a mio fratello e alla mia amica!"
"Ho, ma poverino, sei arrabbiato? Ora lo raggiungerete insieme!"
La donna fece per attaccare, ma si ritrovò immobilizzata da un vento violaceo che proveniva dal saint.
"Non riesco a muovermi!"
Shun si mise in posizione e cominciò ad espandere il suo cosmo con tutte le sue forze, come quando aveva combattuto col cavaliere dei Pesci, diventando però molto più forte.
"Nebulosa di Andromeda!" - gridò il ragazzo creando un vento violaceo e travolgendo la sua avversaria con tutta la sua potenza.
La dea non ebbe scampo e perfino la sua armatura si riempì di crepe, poi cadde a terra, sconfitta.
Il saint cadde in ginocchio per lo sforzo, e la sailor lo soccorse subito.
"Shun, stai bene?"
"S...sì..."
La ragazza lo abbracciò dolcemente.
"Mi dispiace."
"Per cosa?"
"Già, per cosa?"
La ragazza si voltò e vide Ikki senza un graffio con l'armatura perfettamente integra.
"Ma...ma...ma..."
"Io sono la fenice, e la fenice è immortale. Quanto a te..."
"Fratello?"
"Ce l'avevo in pugno! Che bisogno c'era di interferire?"
"Ma...fratello..."
"Mi sembrava di averti già spiegato sia contro Shaka che ad Asgard che non ho bisogno di aiuto!"
Shun abbassò lo sguardo, mortificato, ma a quella vista Ami ebbe uno scatto d'ira e si mise davanti al cavaliere.
"Senti un po', è questo il modo di ringraziare?"
"Cosa?"
La ragazza gli puntò il dito contro, lasciando di stucco i due fratelli.
"Shun ha rischiato la vita per aiutarti, e tu lo ringrazi così? Forse perché non vuoi ammettere di aver avuto bisogno per una volta dell'aiuto di tuo fratello minore? Faresti meglio ad essere più umile, sai?"
La ragazza si fermò un attimo per riprendere fiato, chiedendosi cosa l'avesse spinta a reagire in quel modo, lei che era la più tranquilla e riflessiva del gruppo.
"Che grinta." - commentò Ikki - "Forse però hai ragione. Ha, prima ti ho visto abbracciare Shun, sei la sua fidanzata?"
A queste parole i due arrossirono completamente.
"Cosa?! No no no, io...cioè...lui..." - disse agitando le braccia per l'imbarazzo.
"Questo mi basta. Sei un'amica della biondina con i codini? Sei vestita come lei."
"Usagi! Come sta?"
"L'ho lasciata indietro assieme ad un ragazzo in smoking."
"Cosa? E non li hai aiutati?"
"Lo faccio per il loro bene; bisogna imparare ad arrangiarsi."
Mentre parlavano Keres cominciò a rialzarsi.
"Crepate!" - urlò lanciando il raggio nero.
Ikki lo fermò con una mano senza neanche voltarsi a guardarla.
"Stupida. Lo stesso colpo è inutile due volte, specie se indebolito. Ali della fenice!"
Keres ne venne travolta ed uccisa.
"Bene. Vogliamo andare?"
Ami si voltò verso la direzione in cui avrebbe trovato la sua amica, ma poi si ricordò di Rei, restando per un attimo indecisa.
"Credo che se la caverà, dopotutto c'è Mamoru con lei..."
La ragazza vide che Ikki era già partito.
"Meglio che lo raggiungiamo. Prima arriviamo prima sconfiggiamo Ares." - disse il saint.
"Va bene."
I due partirono di nuovo; benché preoccupata per le sue amiche, Ami fu felice di poter stare ancora da sola con Shun.
"In fondo è un così bravo ragazzo...oddio non mi starò innamorando di lui?!"



Piccola nota: Shun non è certo il mio preferito, ma dato che spesso fa brutte figure ho pensato di dargli un'occasione.
  
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