The Mansion Where None Should ENter

La casa in cui nessuno dovrebbe entrare
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Il cancello aperto come a voler invitare i visitatori ad entrare, celava al suo interno un giardino incolto diviso in due da un sentiero ricoperto di ghiaia che conduceva al portone di un'enorme villa.

Un gruppo formato da quattro ragazzi di età compresa tra i 16 e i 22 anni, conosciuti in tempi di guerra come "potenze dell'asse", spinti dalla curiosità aveva deciso di dare un'occhiata.

ー Vee~ È davvero qui. ー Veneziano fissava la facciata della villa con ostentata felicità e determinazione.

ー Credevo fossero solo voci ー il giapponese provò a mascherare lo stupore nella sua voce ma fallì ー non avrei mai pensato di trovarla davvero.

Prussia avanzò trascinando i piedi nella ghiaia ricoprendo così gli stivali di una sottile patina opaca ー Sembra molto decadente... non male. ー osservò guardandosi intorno.

ー Io non credo sia molto interessante.

ー Sono d'accordo. Perché non ci limitiamo a dare un'occhiata fuori e ce ne andiamo?

Il commento di Germania, nonostante l'appoggio di Giappone non fece cambiare affatto idea ad Italia e Prussia.

ー Aww~~ Dopo tutto il casino che abbiamo fatto per trovarla? ー L'espressione di Veneziano si fece implorante ー Dai, andiamo dentro, solo per un pò!

La nazione teutonica sospirò sconfitta aprendo la pesante porta d'ingresso, si guardò indietro un'ultima volta prima di varcare la soglia.

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ー È più pulito di quanto pensassi ー esclamò Italia allegro.

ー H-hey, possiamo andarcene ora?

ー Qual è il problema, West? Sei spaventato?

Germania stava per ribattere ma fu interrotto da un rumore, tutti si voltarono verso il corridoio alla loro destra.

ー Sentite... dovremmo davvero andare ora. ー tentò di persuaderli nuovamente accarezzando la schiena a Veneziano che, spaventato, l'aveva abbracciato.

ー Oh, non essere illogico. Non ci sono fantasmi o cose simili. Dov'è finito il tuo buon senso? ー Il nipponico fece qualche passo verso la fonte del suono prima di essere interrotto dall'albino del gruppo ー Nihon... fai attenzione.

Rimase sorpreso dal tono in cui l'alleato aveva pronunciato la frase ma si limitò ad annuire ー Lo farò. Vado solo a vedere cosa succede. Torno subito.

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Percorrendo il corridoio di destra, il giapponese si trovò in una stanza che poteva essere considerata una cucina.

Vicino al lavello c'erano dei cocci di ceramica bianca, si avvicinò per esaminarli.

Sembrava un piatto rotto da poco, forse era stato proprio quello, cadendo, la fonte del rumore.

Raccolse un piccolo pezzo di ceramica e iniziò a rigirarselo tra le dita "cosa poteva averlo fatto cadere?"

Sulla parete opposta al salottino c'era una dispensa piena di cibo sicuramente immangiabile e una porta, la curiosità era tanta ma quello non era il momento adatto per giocare all'esploratore, soprattutto da solo.

Doveva tornare dagli altri.
Se si fosse presentata l'occasione avrebbero controllato più tardi cosa nascondeva la porta.

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Quando Giappone tornò nell'atrio lo trovò deserto.

ー E quindi se ne sono andati? ー il suo stupore iniziale si trasformò in frustrazione ー Deplorevole.

Sospirò sconfortato, l'idea migliore era andare nella direzione opposta.

Corridoio di sinistra.

Appena svoltato l'angolo trovò ad accoglierlo una figura grigia che si stagliava contro la porta impedendone il passaggio.

Per una persona controllata come lui non fu difficile spegnere il cervello rimanendo pietrificato lì, in bella vista.

Fortunatamente sembrava che la creatura fosse di spalle e non potesse vederlo.

In un attimo, così come era comparsa, quella grigia creatura scomparve lasciando Giappone solo con i battiti veloci del suo cuore facilmente udibili in quel silenzio.

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