Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta
sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=JGwWNGJdvx8. Ed
Sheeran - Shape of You.
Autore:
Kamy.
Fandom:
Dragonball.
Personaggi:
Vegeta; Bulma.
Pairing:
Het. Vegeta/Bulma.
Rating:
Verde.
Warning:
Leggero Ooc.
Wordcount:
544.
Challenge:Uova
di Prompt.
Prompt:
Chimera.
CHIMERA
Bulma
sbadigliò,
guardando lo schermo del televisore davanti a sé.
Nello
schermo c’era la
figura di Lunch, accomodata in una poltrona, sporta in avanti. Porgeva
un
microfono alla donna che le era accomodata nella poltroncina accanto
alla sua.
Quest’ultimo teneva tra le mani un libro e mostrava la
copertina alla
telecamera.
“Il
suo ultimo lavoro si
chiama: Chimera. Sa dirci perché?” chiese Lunch.
“Ovviamente.
La chimera
era un mostro della mitologia greca con muso di leone, corpo di capra,
coda di
drago, capace di sputare fiamme. Però, ai nostri giorni, sta
a significare un
sogno assurdo, un’utopia irrealizzabile. Ed è
proprio di questo che parlo nel
mio libro: di una società perf…”
rispose con voce vellutata.
Bulma
spense la
televisione, interrompendo il discorso della scrittrice.
Aggrottò la fronte e
abbassò lo sguardo, stringendo le labbra fino a farle
sbiancare.
“La
nostra società è
tornata evoluta dopo secoli di oscurantismo. Siamo riusciti a rialzarsi
dopo le
guerre nucleari, quelle spazio-temporali che c’erano soltanto
ai tempi di mio
nonno e alle barbarie. Ogni giorno eroi coraggiosi impediscono a mostri
alieni,
a divinità e abitanti di altri dimensioni di distruggere la
Terra. Però a
quell’idiota non va bene e millanta di mondi ancor
più perfetti” sibilò. Si
alzò in piedi e si passò la mano tra i corti
capelli azzurri.
“Se
sei veramente
idealista, cambiala tu la società. Impegnatici”
sibilò. Si allontanò dal divano
e si diresse verso il corridoio della casa, nella direzione del suo
laboratorio.
“Donna,
contro cosa
borbotti? Non ero nemmeno in casa”. Briefs riconobbe la voce
del marito e si
voltò, osservando il saiyan raggiungerla.
Vegeta
teneva le braccia
incrociate al petto, che si alzava e abbassava al ritmo del suo respiro.
Bulma
si mise una ciocca
azzurra dietro l’orecchio e scrollò le spalle.
“E
se non fossi l’unico
argomento dei miei pensieri?” domandò. Vegeta si
tolse l’asciugamano che teneva
intorno al collo, lo passò intorno ai fianchi di Bulma e la
trasse a sé. La
bacio, premendo rudemente le sue labbra su quelle di lei. La moglie
chiuse gli
occhi, si sporse sulle punte e ricambiò il bacio. Socchiuse
le labbra con un
mugolio di piacere. Vegeta approfondì il bacio, fece
scivolare la lingua tra le
labbra protese di lei e accarezzò quelle di lei. Si
scambiarono una serie di
baci rapidi, ansanti, arrossandosi le labbra a vicenda. Il rossetto di
Bulma
sporcò il viso abbronzato del saiyan.
Vegeta
si staccò da lei
e gli appoggiò la fronte spaziosa contro la sua, pallida.
“Sarebbe
un grave reato”
mormorò roco. Bulma si mordicchiò il labbro, le
iridi azzurro cielo erano
liquide e luminose.
“Hai
mai avuto un sogno
irrealizzabile?” chiese con voce tremante.
Vegeta
fece aderire il
proprio corpo a quello di lei, continuando a stringere
l’asciugamano. Bulma
arrossì, vedendo la propria figura riflettersi nelle iridi
color ossidiana di
lui.
“Non
ho mai permesso a
me stesso di sognare altro che la vendetta. Ed era già
qualcosa che non
sembrava avrei mai potuto avere”. Le sorrise.
“Quello che sto vivendo adesso,
va ben oltre i sogni irrealizzabili che non mi sono mai arrischiato a
immaginare” ammise con voce roca.
Una
lacrima rigò il viso
di Bulma che gli sorrise.
“Abbiamo
ancora tanto da
fare insieme” promise l’inventrice, appoggiandogli
la testa sul petto
muscoloso.