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Autore: CremeAthena    01/04/2017    1 recensioni
Dopo aver eliminato Asgore e Flowey, Frisk è riuscito a superare la barriera e presumibilmente a tornare a casa, mentre le sei anime umane raccolte dal re defunto sono scomparse. Da allora regna l'Imperatrice Undyne, che come primo provvedimento ha indetto la caccia agli umani, volendo vendicare il re e la regina uccisi da Frisk, dopo aver giurato vendetta contro questo umano. Ma da allora sono passati molti anni, l'Underground è stato militarizzato, ormai l'uomo non ne sa più nulla.
Ma se una ragazzina cadesse nuovamente nelle Rovine? Quale storia si genererebbe? Cos'è cambiato intanto nel mondo dei mostri?... Scopriamolo insieme.
Genere: Fantasy, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Chara, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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~ Capitolo I-12 ~ A miracle ~


La biondina entrò per l'ennesima volta nella stanza. Aveva deciso con Chara che lei non sarebbe più apparsa... Ma erano già passate almeno una decina di morti, se non di più. Che fosse a causa di qualche osso, di un attacco dei cannoni magici a forma di teschio di dinosauro, o del braccio gigante, per Pleya da sola erano attacchi molto difficili da schivare a causa della sua velocità. Ma ora aveva più o meno imparato il pattern iniziale, a furia di tentativi... Per non parlare dei dialoghi che cominciavano a diventare una vera e propria noia. «Ah... Ah... Ah...» Di nuovo la risata iniziale della scheletrina, seguita poi dalle solite parole: era la guardiana delle rovine, dietro di lei c'era l'uscita, ma gli umani erano tutti violenti, bla bla. Il solito volto, no, anzi, cranio, che cominciava a sudare dopo che la sua iniziale skill per sbatterla a destra e a manca era fallita, ed ecco che cominciava il vero combattimento. La biondina aveva notato che, in modalità completamente casuali ma sempre diverse, riusciva a ottenere nuovi dialoghi dalla sua avversaria, che potevano essere interessanti nonostante un'eventuale sconfitta. Schivo le ossa in arrivo muovendosi di lato, poi respinse la nuova raffica in arrivo agitando il machete, lasciò passare qualche attacco di colore blu. Creò una barriera per difendersi da due colpi dei grandi teschi, per poi cominciare ad avvicinarsi. Per ora era stato lo stesso pattern che lei aveva studiato, ma le era venuta in mente una cosa. Cosa sarebbe successo se avesse provato a colpirla o se l'avesse colpita? Qualche differenza l'avrebbe sicuramente sortito un'azione del genere, e un colpo non avrebbe di certo distrutto la scheletrina.
"Queste domande... Sono i primi passi per puntare ad una genocide. Non fare così, Pleya." Si disse Chara tra sè e sè, lì presente ma senza communicare con la biondina, dato che facendolo la guardiana avrebbe potuto scoprirla. Cosa sarebbe successo se la ragazzina avrebbe scelto quella via? Chara stessa sarebbe impazzita come era successo quando Frisk aveva compiuto la medesima cosa?
L'umana si destreggiò tra le ossa e i Gaster Blasters, riuscendo tra qualche colpo a raggiungere la sua avversaria. Tentò con un affondo, ma la custode schivò con un impeccabile movimento laterale. «Ti sei decisa a mostrare la tua vera natura?» Un improvviso osso penetrò Pleya nel fianco, ma la ragazzina non se ne preoccupò e proseguì: il suo occhio sinistro si accese di rosso scuro, mentre tentava un nuovo fendente laterale. Ancora una volta la scheletrina schivò, questa volta indietreggiando. «Oh, sei debole.» Notò compiaciuto lo scheletro, col suo sorrisetto malvagio. La biondina tentò di nuovo un attacco, ma una debole forza gravitazionale la tirò indietro, facendola finire contro varie ossa che la mandarono a terra. Si rialzò, tastandosi la ferita sanguinante sul fianco, per poi notare che la sua avversaria si era allontanata. «Ahi ahi...» Anche questa volta sarebbe finita male, tanto valeva cazzeggiare un po' e cercare di scoprire qualcos'altro attraverso le parole del mostro, che chiuse le orbite, per poi riaprirle con la sinistra completamente illuminata di giallo. Questo significava..! La biondina schivò velocemente il grosso braccio scheletrico in arrivo, correndo poi verso la scheletrina. Questa volta la avrebbe..! Pleya tentò di colpirla, ma ella evitò... No, anzi, fu l'umana a sentire qualcosa di tagliente che le tagliava lo stomaco, aprendo una lunga ferita sanguinante che la fece crollare. Ugh, anche questa volta... Chiuse gli occhi, attendendo di morire. «Voi umani non siete nulla di speciale, infondo.» Commentò la scheletrina, incamminandosi verso di lei. «Pure quel tipo venuto anni fa non ha avuto chance. Eheheh.» Cosa significava? Aveva forse già ucciso un umano..?

[[ Game Over;
«Pleya... Basta giocare! Sii determinata e impegnati, c'è speranza!» ]]


«Hai ragione, Chara... Questa volta non so cosa mi sia preso, forse ero un po' frustrata.» La biondina si grattò la testa, dopo essere uscita nuovamente dalla stella. Attraversò la soglia, facendo risuonare pesantamente gli stivali contro il pavimento roccioso. La figura in ombra le si presentò subito d'innanzi, con la solita risata, che fu però interrotta dall'umana. «Puoi saltare il monologo iniziale? Sono stanca di questa parte.»
«Oh, sei una di quelli che può resettare... Capisco.» Le ombre si dissolsero, rivelando la piccola figura della scheletrina. L'orbita sinistra si illuminò di giallo, e cominciarono le danze. La biondina cominciò a schivare ossa e Gaster Blasters, a saltare, a correre qua e là per evitare il grosso braccio scheletrico sotto gli occhi, cioè le orbite, della scheletrina, che piano piano si stava controvoglia assopendo. Era passato un po' di tempo, e l'umana era ancora viva!
Pleya si fermò, ne aveva subiti di danni ma ora gli attacchi non arrivavano più... Doveva essersi addormentata come ogni volta che era arrivata a quel punto. Ora, invece di fermarsi a riprendere fiato, la malmessa umana si recò all'uscita dalle rovine, spolverandosi la maglia. Provò a spingerla, ma nulla, sarebbe stato impossibile per qualsiasi umano in realtà. 
«Stai provando a fuggire? Eheh...» Era passato un po' di tempo, quando la voce alle sue spalle si fece sentire, sorprendendola. La scheletrina si era svegliata, e sorrideva ancora come sempre. Pleya si girò e si buttò a terra, non sapeva che la stavano per colpire proprio dei Gaster Blasters, ma immaginava stesse per arrivare un attacco. «Voi umani non scherzate mica, siete tosti...» Sussurrò il mostro, mentre la ragazzina riprendeva a saltare e correre tra i suoi attacchi. Stavano diventando più complessi, con ossa che arrivavano da qualsiasi direzione... Ed erano nuovi pattern.

«Anf... E basta...» La bionda aveva il fiatone, e anche la sua avversaria si stava palesemente sforzando per non assopirsi di nuovo. Un rumore le fece sussultare entrambe, che girarono lo sguardo verso la porta. Un osso magico azzurro aveva attraversato il portone da fuori, poi era diventato normale e aveva dato un potente colpo al muro, accanto alla grossa porta a due ante. Una catena che Pleya non aveva notato si ruppe, mentre il portone cominciava a muoversi.
«AAAAH! AMMIRATE IL GRANDE PAPYRUS!» La voce risuonò mentre la porta si spalancava, aperta da uno scheletro decisamente alto che stava spingendo con una forza disumana, muovendo le gambe talmente velocemente che l'umana quasi non riusciva a vederle. Una volta spalancata completamente l'uscita, avanzò e si mise in posa, mostrando la potenza dei propri muscoli... Che non aveva essendo uno scheletro.
Dietro di lui avanzò un altro scheletrino, che l'umana trovò quasi identico alla custode, specie negli abiti e il sorrisetto, anche se era più divertito che altro. «ah paps, sei un gran pezzo d'ossa.»
«GIA'.» Papyrus tossicchiò e avanzò, seguito dal fratello, e si rivolse a Pleya, che era rimasta stupita e a bocca aperta. «GREETINGS HUMAN! IO SONO IL GRANDE PAPYRUS E LUI E' MIO FRATELLO SANS, E TI DICHIARIAMO IN ARRESTO! SEI PREGATA DI SEGUIRCI, PRIMA CHE IL PIATTO DI SPAGHETTI SI RAFFRED... OPS, VOLEVO DIRE, PRIMA CHE DEBBA FARTI DEL MALE!»
«oops proprio...» Commentò Sans divertito, abbassandosi il cappuccio. Come avrebbe potuto dire di no al sorrisone del fratello più alto? Inoltre... Quella voce le pareva di averla già sentita. La biondina avanzò verso di lui porgendogli i polsi, per farsi ammanettare, ma Papyrus la afferrò per sotto le ascelle e cominciò a esaminarla, come fosse una bambina. Cosa stava facendo? Presto l'umana si sentì avvolta da un calore curativo, che la curò del tutto... Non le era rimasta nessuna ferita!
«Io devo dissentire... E' mio compito eliminarla!» Ringhiò la custode, lasciando cadere a terra il grosso braccio scheletrico.
«IO SONO IL PIU' ALTO DELLA GUARDIA REALE, E TI CONGEDO, AVENDO APPENA CATTURATO QUESTA UMANA. S-39, VAI A FARE QUELLO CHE VUOI, MA TI PROIBISCO DI PARLARNE A CHIUNQUE!» Rispose lo scheletro con calma, dopo aver riposato Pleya a terra, che cominciò con curiosità a guardarsi il corpo.
«andiamo, buddy» disse Sans, facendo cenno alla biondina di proseguire con lui. «lasciamo fare a mio fratello.»
«Mh, io mi chiamo Pleya.» Disse rivolta a entrambi, salutò la scheletrina con la mano e si girò, per poi andarsene fuori con Sans. Fuori per modo di dire, erano ancora nel sottosuolo anche se... Ehy, c'era il sole sopra di loro? C'era anche la neve, che freddo!

«mio fratello è figo, eh?»
«Già, è vero!» Rispose l'umana, sorridendo anche se Sans era davanti a lei e le dava le spalle. «E' anche molto gentile!»
«sì...» Rispose Sans, girandosi appena con la testa. Si fermò e si girò verso di lei, per poi porgerle la mano. «staremo per un po' insieme, io sono sans, sans lo scheletro.»
«Mi sono già presentata, io sono Ple...» Non appena gli strinse la mano ossuta, la pernacchia emise il suo suono. «...Ya?» 
Lo scheletro la guardava sorridendo alla sua espressione. «eheh, lo scherzo del cuscinetto rumoroso nella mano funziona sempre.» Pleya rise, meglio uno scheletro burlone che uno che cerca di ammazzarti, dopotutto. «senti, pal, come avrai già capito non intendiamo arrestarti, anche perchè undyne ti ucciderebbe... ora andiamo a casa, paps ci raggiungerà appena può. conosco una scorciatoia, ma dovresti vedere almeno una volta la strada per le rovine, sai, nel caso ti tornasse utile. per ora, puoi prendere questa» Si tolse la grossa felpa blu e gliela porse, rimanendo con una semplice maglietta bianca.
L'umana la indossò, le stava grande ma era abbastanza calda, contro il freddo era l'ideale. «Grazie, ma tu non avrai freddo?»
«non ho la pelle, kiddo.» Rispose lo scheletrino. «non sento nè caldo nè freddo... ma sento la suoneria del tuo cellulare.»
«...-» Pleya non fece in tempo a ribattere, che il suo cellulare cominciò a suonare. Come era possibile? «Pronto?»
«ohi, buddy!» Eh? La biondina alzò la testa, davanti a sè non c'era più nessuno! Eppure aveva appena distolto lo sguardo per pochi secondi per prendere il telefono! «dietro di te.» L'umana si girò velocemente... Ma non aveva nessuno dietro. Qualcosa le si schiacciò contro la base della schiena... La pernacchia. «wow, se devi andare in bagno potevi dirlo!»
«Aaah, basta Sans!» Gridò Pleya girandosi con le guance rosse, mentre lo scheletro ridacchiava, causando di conseguenza anche la sua ilarità.
«okay, andiamo a casa. ho voglia di ketchup.»
«Sì...» La biondina si mise le mani nelle tasche della felpa, proseguendo dietro lo scheletro. A metà strada della via principale, svoltarono, andando verso sud. Non stavano andando ad una grande città, intuì la biondina. Adesso aveva due amici? Sarebbe stata bene con loro? Papyrus, lo scheletro con la sciarpa rossa le aveva fatto una bellissima impressione con il suo sorriso così puro, stessa cosa Sans, più basso e simpatico, che al contrario sembrava saperla lunga. Tipo, come faceva ad avere il suo numero di telefono?... Gliel'avrebbe chiesto una volta a "casa". Che bello ripetere questa parola dopo tanto tempo...!


 
Angolino dell'autrice:
Con questa parte si conclude il primo capitolo, anche se sentiremo ancora parlare delle Rovine... E ci torneremo sicuramente! Grazie a chi ha seguito fino a qui.^3^
Il titolo di questo capitolo, comunque, sarebbe dovuto essere "First meeting: the skelebros!". Detto ciò, ci vediamo la prossima volta col Capitolo II, bye bye.~~
   
 
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