My Destiny
My Path
<< Neji,
tu vivrai per proteggere Hinata-sama e la stirpe
degli Hyuga >>
<< Si, padre >>
Se
questo è il mio destino, perché opporsi?
Se
è il mio destino finire come mio padre, ben venga, non fuggirò.
Nessuno
può opporsi al Fato, superiore persino agli dei.
Nessuno
ha speranze, né un Fallito né un Genio.
Non ho
mai avuto la presunzione di poter cambiare il mio destino e allora non mi
è rimasto che odiare.
Odiare
chi ha ammazzato mio padre.
Odiare
questa vita già decisa.
Odiare
di essere nato genio tra i falliti.
Odiare
senza poter far nulla per cambiare, seguendo questo cammino già
disegnato, predestinato.
Serbando
un rancore profondo sono andato avanti, un passo dopo l’altro, aspettando
il giorno un cui sarei potuto essere libero dal mio destino.
Guardando
il cielo con questi occhi bianchi aspettavo la morte, ma non mi lasciavo
morire, sebbene sarebbe stata la più grande liberazione.
Non mi
lasciavo morire eppure lo desideravo.
Desideravo
liberarmi di questo marchio che mi aveva segnato, ma continuavo a percorrerlo
quel cammino. E mi convincevo che no, il mio destino non sarebbe cambiato. Mai.
Per
sempre Neji Hyuga.
Per
sempre Hyuga.
Per
sempre il Genio della casata cadetta.
Senza
azzardare, scommettere, giocare.
I dadi
della Sorte avrebbero dato sempre lo stesso risultato.
<< Non stare lì a
singhiozzare sul destino immutabile.
A differenza di me non sei un fallito
>>
Naruto
Uzumaki.
Quel titolo sarebbe stato meglio a me che a
te.
Per la
prima volta azzardai, spiegando le ali.
Il mio
cammino.
Solo Neji.
Non siamo nuvole al vento.
Tu l’avevi capito prima di me, non
è così padre?