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Autore: Najara    03/04/2017    11 recensioni
"È cosa nota e universalmente riconosciuta che due giovani sorelle non vedano l’ora di divertirsi e, un ballo, presenta sempre l’occasione perfetta."
Alex e Kara Danvers stanno per conoscere le nuove vicine, le affittuarie di Netherfield Park, un incontro che cambierà la loro vita.
Un'AU SuperCorp (con accenni Sanvers) nell'ottocento dipinto dal noto romanzo di Jane Austen.
Storia partecipante all’Iniziativa FemUniverse2016 indetta dal gruppo “In Femslash, We Trust (Official Group)".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo: Mrs. Luthor-Danvers

 

“Kara! Kara!” Alex entrò in casa con aria infastidita, una busta bianca stretta nel pugno. “Kara! Nessuno ti ha detto che non si disturba una neo sposa? E con parole come:…” Aprì la lettera e lesse, a voce alta, malgrado sua sorella non fosse ancora in vista, sicura che, ovunque fosse in casa, la stesse sentendo. “…Ho urgente bisogno di parlarti è successa una cosa importantissima, vieni subito!” Riabbassò il pugno e alzò gli occhi per fissarli su miss Luthor. “Oh…” Disse poi chinò il capo in imbarazzo.

“Ms. Danvers-Sawyer.” La salutò la donna e lei dovette sorridere come un’idiota al nuovo nome e all’aggiunta di quel Ms. a cui doveva ancora abituarsi.

“Scusate se urlavo, non sapevo che i miei genitori avessero ospiti.” La giovane Luthor le fece un ampio sorriso, un sorriso che lei non le aveva mai visto sul volto, la guardò meglio e notò il modo in cui la sua postura era rilassata, i capelli sembravano meno severamente in ordine e sul viso della donna, oltre al sorriso, vi era un’aria di beata… felicità?

“Non dovete scusarvi, non mi sono annunciata, vostra sorella sta parlando con vostro padre, non credo che ci metterà molto.”

“Capisco…” In realtà non capiva proprio. L’istante successivo sua madre entrò nel salotto portando un vassoio con del the.

“Alexandra?” L’apostrofò, stupita, sua madre. Era chiaro che in quella casa regnava la confusione in tutti, tranne che in miss Luthor.

“Kara mi ha mandato un messaggio enigmatico… ho creduto che fosse successo qualcosa di…” Si fermò e guardò la loro ospite che sorseggiava in silenzio il the. Che cosa...

La porta dello studio del padre si aprì e miss Luthor scattò in piedi, fissando Kara con occhi interrogativi.

Alex osservò prima lei poi la sorella e improvvisamente capì. La sua bocca si spalancò dalla sorpresa. Gli occhi di Kara erano pieni di una gioia che a stento riusciva a contenere e fece a miss Luthor un deciso cenno d’assenso, mentre sul suo viso si disegnava un sorriso esagerato e le gote le si arrossavano un poco.

“Voi…” Si lasciò sfuggire, ma le due ragazze non sembravano sapere che vi era un mondo attorno a loro, si guardavano e sembrava che fosse l’unica cosa che contava. “Oh per tutti i santi in paradiso…” Borbottò, l’espressione era quella di sua nonna: Alex era veramente sconvolta.

Finalmente miss Luthor sembrò ricordare che non erano sole, perché tornò a sedersi in maniera composta sul divano facendo un sorriso a lei e a sua madre che sembrava ancora profondamente confusa da tutta la situazione.

“Mamma, Alex…” Incominciò Kara avvicinandosi, sembrava stesse levitando invece che camminando. “Io e Lena… ci sposeremo in autunno. Lena ha già parlato con papà e lui ha detto sì.” Annunciò, Alex passò lo sguardo da lei a Lena che aveva abbassato il suo, un sorriso sulle labbra un rossore che lei non avrebbe mai potuto immaginare, sulle guance.

“Questa è una bellissima notizia!” Affermò sua madre riprendendosi prima di lei, forse perché non era a conoscenza dei sentimenti negativi espressi da Kara in ogni occasione in cui si accennava a miss Luthor. Questo però… mesi prima… Alex corrugò la fronte cercando di ricordare, da quant’è che Kara non sbuffava più nel sentire il nome della Luthor, ma invece sospirava?

“Wow.” Affermò solo, sconvolta, ma a Kara sembrò bastare perché sorrise felice. Forse però, avrebbe anche potuto parlare di armi da fuoco, sua sorella non stava davvero ascoltando, i suoi occhi continuavano a tornare su Lena e Alex capì che ne era perdutamente innamorata. Sorrise e scosse la testa incredula e felice. Ora sì che la sua felicità era completa: aveva la donna che amava e sua sorella era la gioia incarnata, nulla avrebbe potuto andare meglio.

 

***

 

Difficile? Aspettare era stata una tortura infinita! Baciare Lena, mentre sua sorella e Maggie guardavano da un’altra parte, era stato il massimo che aveva ottenuto dalla sua futura sposa e niente era stato più insopportabile che doverla lasciare andare via ogni sera o avere con loro sempre qualcuno a fungere da chaperon. Sembrava che ora che erano ufficialmente fidanzate non fosse più possibile trovare un momento in cui indurre Lena a cedere dalla sua presa di posizione. Non che la donna non si fosse pentita un numero di volte uguale al suo, di quella promessa, ma resistettero.

Ora, però, dovevano recuperare il tempo perso.

Lena stava litigando con i lacci del suo abito da sposa e sbuffò infastidita, facendola ridere.

“Non resisterò ancora a lungo…” La punzecchiò Kara. “Se non fai in fretta potrei addormentarmi, dopo tutto è stata una giornata piena di emozioni e…” Le sfuggì un ansimo quando Lena le morse il collo provocandole un violento brivido di piacere.

“Dormire?” Bisbigliò al suo orecchio Lena, mentre veniva, finalmente, a capo del suo abito e lo lasciava cadere a terra. “Io dico che non dormiremo per una settimana…”

“Almeno…” Riuscì a rispondere voltandosi e catturando le labbra della donna in un bacio pieno di desiderio.

Lena accarezzò i suoi fianchi godendo del semplice piacere di poter di nuovo toccare la sua pelle nuda e riempiendola di piccoli brividi, mentre le loro labbra si assaporavano, finalmente senza timore di essere bruscamente interrotte.

“Non riesco ancora a credere di avere una vita intera davanti a me, un vita in cui potrò fare questo ogni volta che ne abbiamo desiderio.” Ora Lena la guardava negli occhi, un sorriso tra il grato e lo stupito sulle labbra, le mani che accarezzavano gentilmente il suo corpo, come se, nel rendersene conto, la sua impazienza fosse svanita, come se avesse afferrato, solo in quel momento, che avevano tutto il tempo del mondo.

“Credici, moglie mia.” Bisbigliò Kara e vide gli occhi di Lena brillare di commozione, una commozione che sentiva anche nel proprio cuore.

Si stese sul letto attirando Lena accanto a lei e riprese a baciarla, prima lentamente, poi con sempre maggiore urgenza e desiderio.

Fecero l’amore con disperato bisogno, poi risero e giocarono prima di fare di nuovo l’amore questa volta con deliberata lentezza iniziando a imparare i desideri una dell’altra, dormirono un poco perché la giornata era stata davvero lunga, ma nel cuore della notte la voglia di amarsi le svegliò e non esitarono a soddisfarla.

“La prima volta che ci siamo viste hai detto che il cielo è rassicurante, perché ovunque siamo non cambia mai.” Le ricordò Lena, stesa accanto a lei, nuda e bellissima alla tenue luce delle candele, appena un velo di sudore sulla pelle dopo aver fatto l’amore con lei.

“Sì, ricordo.” Mormorò Kara baciandole la punta del naso mentre le accarezzava dolcemente il fianco tracciando con le dita percorsi indefiniti.

“Ora sei tu il mio punto di riferimento, il mio amore per te non cambierà mai, ovunque io sarò, ovunque ci porterà la vita io ti amerò, per sempre.” Si sollevò appena e sigillò la sua promessa con un bacio. Kara sorrise, emozionata, poi si morse il labbro, divertita da un pensiero.

“Non credi che sia troppo… romantico?” Chiese. Lena alzò lo sguardo e nel vedere il brillio nei suoi occhi sorrise.

“Mi perdonerai mai per averti presa un po’ in giro quel giorno?”

Mmm…” Mugugnò Kara catturando le sue labbra. “Trova un modo…” Le suggerì e Lena rise attirandola, l’istante successivo, contro di lei in un bacio che si accese velocemente.

“Ho qualche idea…” Le bisbigliò prima di iniziare a scendere lungo il suo corpo e poi tra le sue gambe. Kara la guardò perplessa e quando capì quello che voleva fare arrossì violentemente.

“Aspetta non…” Iniziò, poi le labbra di Lena si posarono su di lei e dalla bocca di Kara non uscirono più parole di senso compiuto.

Lena sorrise appena: avevano l’intera vita davanti, una vita che prometteva di essere felice e piena d’amore. Kara aveva commesso un errore ma, Lena lo sentiva, non lo avrebbe mai più ripetuto. Ogni volta che si specchiava nei suoi occhi vedeva amore, rispetto e profonda fiducia, gli stessi sentimenti che provava lei. Si erano spezzate il cuore a vicenda, ma ora che lo avevano rimesso assieme non avrebbero mai più permesso che succedesse.

 

Se il matrimonio tra Maggie e Alex aveva mostrato l’unione di due caratteri affini, quello tra Lena e Kara mostrò invece come due caratteri, molto diversi, potessero completarsi a vicenda.

Il destino aveva unito Kara e Lena e ora, nessuno, avrebbe diviso le Mrs. Luthor-Danvers.

 

 

Note: E così, anche questa storia finisce. Spero vi abbia emozionato, divertito e appassionato, tanto quanto lo ha fatto con me che l’ho scritta.

 

Spero di potervi proporre presto qualche nuova long, non solo perché adoro scrivere di Kara e Lena e del loro amore, ma perché condividere con voi quello che scrivo è un piacere speciale. Quindi grazie per i vostri complimenti, la vostra passione e il vostro entusiasmo, grazie, semplicemente, di aver speso un po’ del vostro tempo per comunicarmi le emozioni provate nel leggere. J

A presto!

  
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