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Autore: Frafra9    03/04/2017    2 recensioni
Prologo
Dopo la "cordiale" visita dei Volturi a Forks e la scoperta che Renesmee non è l'unico ibrido tra i vampiri, ne è passato di tempo.
Renesmee è cresciuta e con lei è cresciuta anche l'amicizia verso Jacob, il suo Jacob, fratello/miglior amico e forse anche qualcosa altro che Nessie, deve e cerca di capire cosa prova veramente per il “suo” Jacob. Il ragazzo che le è vicino da quando è nata.
Jacob, dal parte sua, sa di amarla. ma sa che ciò che prova per lei non è, solamente, frutto dell'imprinting. Ma è bensì amore perché l’ha vista nascere e la vede crescere giorno per giorno.
Lei ricambierà questo amore o è solo amicizia?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Siamo in auto verso Port Angeles, per consumare la nostra prima notte di nozze da sposati. Non ci siamo allontanati tanto per via di Willard ancora troppo piccolo perché sia lasciato solo, seppur con qualcuno di fidato e di famiglia, per troppi giorni. Uno è più che sufficiente. E poi fra due giorni partiamo per Los Angeles Jacob, io e Will. 
< È stata una bella festa, vero? > gli domando mentre guida.
< Sì, è stata una bella festa. A parte quell'odioso copricapo > mi risponde sbuffando.
< A nostro figlio, è piaciuto tanto > gli dico ridendo, mentre nella mente ho l'immagine di Will in braccio a Jake che cerca con le manine di prendere le piume. 
< Anche a te è piaciuto o sbaglio? > mi domanda per poi ridere con me.
< Ovvio che sì. Eri lo sposo più sexy con quel copricapo. Ammetto però che ti preferisco senza... niente addosso > gli dico maliziosamente mordendomi il labbro inferiore.
< La cosa è reciproca > - mi dice prendendomi la mano e portarla alle sue labbra - < Manca poco e siamo arrivati >. Annuisco.
 
Arrivati a destinazione. Scendiamo dalla macchina, Jacob prende dal cofano il nostro unico bagaglio a mano con la biancheria e i vestiti per il giorno dopo, uno zaino. Chiude l’auto e tenendoci per mano, ci incamminiamo verso l’hotel. Una volta entrati nella hall, ci fermiamo poi davanti alla reception per prendere la chiave della stanza.
< Buonasera signori, avete prenotato? > ci chiede l'addetto alla reception. 
< Sì e a nome Black > risponde Jacob.
< Black > - dice cercando sul registro i nostri nomi - < Jacob Black e Renesmee Carlie Cullen? >
< Esatto > gli risponde Jake, in nome di entrambe. Io prendo dalla borsettina bianca i nostri documenti d'identità e li porgo al receptionist che ci registra.
< Stanza numero dodici. Primo piano, secondo corridoio sulla destra. E auguri per il matrimonio > ci dice dandoci la chiave. 
Jacob prende la chiave, la mia mano e saliamo le scale. Per un piano, è inutile prendere l'ascensore.
< Come faceva a sapere che siamo spostati? > gli domando.
< Nessie, portiamo le fedi al dito. Tu sei vestita da sposa ed io da sposo > mi dice facendomi notare la sua ovvietà. 
< Allora mio sposo... sbrighiamoci a entrare in camera > gli sussurro all’orecchio e baciandogli poi il lobo.
< Subito mia dolce sposa > mi dice mentre mi prende in braccio e percorriamo così il corridoio fino alla porta della nostra stanza. 
 
Una volta aperta la porta con me in braccio, e varcata la soglia della stanza, mi mette a terra e mi bacia appassionatamente.
< Jake, aspetta un secondo... > gli dico staccandomi dalle sue braccia. Mi guarda senza capire.
Vado davanti alla porta ancora aperta, prendo il foglietto con la scritta "Do not disturb" da sopra il mobile lì vicino e lo appendo alla maniglia fuori la porta, chiudendola poi a chiave. Mi giro sorridendo verso di lui, mentre con una mano, cerco di abbassare giù lo zip del vestito. 
< Faccio io... > mi dice avvicinandosi a me e finire lui di togliermi il vestito mentre mi bacia delicatamente il collo e le spalle nude, per poi risalire su e unire le sue labbra alle mie.
Il vestito cade a terra lasciandomi addosso solamente con un piccolo intimo di pizzo trasparente bianco, reggiseno a fascia e culotte. Mio marito, non dice nulla, anzi si limita a riempirmi di dolci, lenti e bollenti baci sul collo, le spalle, e bocca mentre le sue mani esplorano il mio fondoschiena in un modo ben diverso dalla dolcezza dei baci. E mi piace e anche tanto.
< Aspetta... > gli sussurro con voce roca al suo orecchio per poi allontanarlo nuovamente da me, ma soltanto di pochi centimetri. Sorrido maliziosa e lui ricambia. Comincio a spogliarlo della camicia, baciandogli il collo e scendendo giù fino alla vita ancora coperta dai pantaloni. Mi accarezza dolcemente la testa, mentre le mie mani veloci sbottano i suoi pantaloni, lasciandolo in boxer neri e stretti, dove la sua voglia è molto evidente. Risalgo su, strusciando il mio corpo contro il suo con fare sexy. Le sue mani afferrano i miei fianchi e scivolano lungo le cosce e in secondo mi trovo a cavalcioni su di lui, sesso contro sesso. In questa posizione raggiungiamo il letto, dove si siede con me ancora sulle sue gambe. Mi sgancio il reggiseno sul davanti, mostrandogli i miei seni sodi. Le sue mani e la sua bocca, sono lì a farmi venire i brividi. Le mie mani accarezzano la sua testa, stringono i suoi capelli e la voglia di fondermi con lui sale.
Il respiro diventa ansimo. 
L'ansimo diventa mugolio.
Lo spingo sul letto e lo bacio. 
Ci baciamo. 
Lingue che si rincorrono, si intrecciano fra di loro.
Pelle contro pelle. 
 
Con un gesto secco ci togliamo entrambe l’ultimo pezzo di stoffa che ci separa prima di unirci ed essere una cosa sola.  Ci incastriamo uno dentro l’altro per gran parte della notte, finché stanchi, ma felici ci addormentiamo abbracciati.
 
Apro gli occhi e trovo mio marito osservarmi in silenzio.
< Buongiorno amore. Da quanto sei sveglio? > gli domando dandogli un bacio sulle labbra. Mi stringe a lui.
< Da un po'. Giusto il tempo per chiamare Bells e ordinare la colazione > - mi risponde e prima che domando di Will, continua - < Will, ha dormito tutta la notte. Si è svegliato presto, ha detto Bells, le ha dato il latte e si è riaddormentato >
< Ok, dopo la chiamo e sento. Adesso pensiamo a noi... > gli dico mentre lo bacio su tutto il viso, la mia mano scivola sotto le lenzuola. La risposta alla mia muta domanda non si fa attendere, mi sdraia, si mette sopra di me, sorreggendosi sulle braccia per non pesarmi addosso, mi bacia.
 
< Servizio in camera > dice una voce femminile da fuori la porta bussando.
< Tempismo perfetto > - dico sbuffando e lui se la ride - < Vado io > gli dico scansandolo, la voce è da donna e non voglio che vedano mio marito a petto nudo. Mi alzo prendo dal pavimento i suoi boxer e la sua camicia, li indosso e vado ad aprire. 
< Grazie > dico alla cameriera regalandole la mancia e prendendo il carrello.
< Per regolamento, dovrei consegnare io la colazione e sistemarla sul tavolo > mi risponde lei tenendo ben salde le mani sul carrello.
< Capisco... ma lo consideri già fatto. In finale, l’importante per voi è che l’ordinazione sia consegnata. E lei, l’ha fatto > le dico tirando verso di me il carrello e finalmente lascia la presa. Mi affretto a far entrare il carrello, e a chiudere la porta.
 
Torno da mio marito, con il carrello della colazione che avvicino dalla sua parte del letto, mentre io, vado dalla mia parte del letto regalandogli un piccolo spogliarello sensuale. Via prima i suoi boxer e poi con la camicia semi aperta, gattono sul letto fino ad arrivare e sedermi sopra di lui, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Sto per finire di togliermi la camicia, ma mi ferma e finisce lui. Tra un bacio e un altro facciamo colazione. Finito di mangiare, riprendiamo poi quello che la cameriera aveva interrotto.
 
Dopo esserci amati ancora, ci prepariamo a fatica perché la voglia di stare nel letto e fare ancora l’amore è tanta, e poi devo comprare un qualcosa a mio figlio.
< Fino a un anno fa, compravi per te ora... >- mi dice Jake, mentre tiene in mano due teli da mare nuovi, un verde mela e l’altro giallo limone - < Non guardarmi così, ci sono solo questi >
< Non ho detto nulla. Ti piace questa? > gli domando mostrandogli la foto di un salvagente a mutandina arancione.
< Mi piace, anche se non la ritengo necessaria > - mi dice - < Tanto già so che passeremo più tempo in giro per Los Angeles che in spiaggia >
< Con Will tanti posti, non potremo vederli e staremo in spiaggia. Amore, ti ricordo che un giorno andremo a Disney world > gli dico, mentre andiamo alla cassa a pagare.
< Anche no. Will è piccolo. Ci andremo quando sarà più grande e potrà ricordarsi di esserci stato > mi risponde mentre paga e prende la busta dal commesso.
 
In effetti. ha ragione.
 
Arriviamo in spiaggia.
Jake dispone i nostri teli sotto un ombrellone affittato e si spoglia, restando in costume. Stessa cosa faccio io, mi tolgo il vestito restando in costume.
< Hai deciso di restare vedova adesso? > mi domanda. 
< Perché?> - gli domando facendo una giravolta davanti a lui - < Non mi sta bene? Non ti piaccio? >
mi dice e mi bacia.
< Lo avevo comprato per Los Angeles, però poi ho pensato che, non si addice a una mamma che allatta il figlio e così... oggi, non sono mamma, sono solamente una moglie innamorata pazza di suo marito > gli dico ricambiando i suoi baci.
< Ok questa te la cedo, ma sappi che sono innamorato perso di mia moglie > mi dice pizzicandomi i fianchi.
< Ehi! > cerco di divincolarmi, ma senza risultato. Le sue mani sono più veloci, non mi lasciano andare.
Sorridendo felice, lo bacio. Lo stringo a me.
< Prima un bagno, e poi crema? > mi domanda con voce roca. Abbasso la testa e notò un leggero rigonfiamento sul suo costume.
< Sì > gli rispondo sussurrando con voce roca, consapevole di eccitarlo ancora.
 
Ignorando la gente in spiaggia, mi afferra per mano e comincia a correre verso l'acqua.
< E’ fredda! > gli urlo mentre lo seguo.
< Più avanti è calda > mi risponde lui continuando a camminare mentre mi trascina, dove l’acqua è alta e ci arriva in vita, ma che comunque tocchiamo con i piedi.
Mi allontano poco da lui, e faccio il morto a galla, mettendomi a pancia su e allargando gambe e braccia, come a formare una stella. 
< La mia stella più luminosa > mi dice mettendosi tra le mie gambe aperte e accarezzandole. D'istinto le mie gambe, si chiudono intorno al suo bacino, allungo un braccio verso di lui che afferra. Stessa cosa con l'altro braccio. Ritrovandomi così seduta con la sua voglia sul mio bacino e le sue labbra sulle mie, la sua lingua che preme per entrare nella mia bocca ed io lo accolgo volentieri perdendoci così in tanti baci.
 
Stiamo iniziando a dare spettacolo perché sento delle risatine e bisbigli rivolti a noi. Prima che qualcuno chiami la polizia, meglio smettere.
 
< Luogo pubblico > gli dico ammonendolo.
< Giusto > mi dice e mi fa scendere da sopra di lui. Nuotiamo per un po', anche se la voglia di noi, è palpabile e poi torniamo al nostro ombrellone ad asciugarci. Nel frattempo telefono ai miei, per sapere di Will.
< Nessie, tutto bene? Vi state divertendo? Dove siete? > mi risponde mamma al primo squillo e senza nemmeno darmi il modo di dire niente, neanche un "Ciao".
< Stiamo bene. Ci stiamo divertendo e siamo in spiaggia. Willard? > gli domando.
< Ho già detto a tuo marito, Will stamattina si è svegliato presto, gli ho dato il latte e si è riaddormentato. Adesso è in sala che gioca con Rose > mi dice. 
< Ehi mamma! > - mi dice zia Rose, che ha preso il telefono in mano - < Qui tutto bene. Ha mangiato, fatto il bagnetto e adesso gioca. Lo adoro questo nipotino >
< È stato buono, quindi... > le dico. 
< Sì, ma lui é un bimbo buonissimo! > mi dice la zia. 
le raccomando.
 
Finito di parlare con lei, mi faccio coccolare da mio marito.
< Non preoccuparti di Will, ha nonni e zii che oggi lo coccolano e stasera, riavrà di nuovo noi due > mi dice Jake mentre mi massaggia con la crema, le spalle. 
< Lo so, e sono tranquilla a sapere che ci sono loro > gli dico mentre batto una mano sul suo ginocchio.
< Sei comunque in ansia. Non negare perché lo sento > - mi dice smettendo di massaggiarmi e facendomi girare verso di lui - < Lo sono anch’io, credimi. Ringrazio che domani parte con noi > ci scambiamo un bacio. 
< La nostra prima vacanza in tre > gli sussurro a pochi centimetri dalle sue morbide labbra che aspettano soltanto di essere sulle mie.
 
Ancora sporchi di salsedine e con una fame da lupi, andiamo a mangiare nel ristorante dello stabilimento. Ci facciamo dare un tavolo con vista sul mare.  Ancora con il menù chiuso Jacob ordina un piatto di ostriche.
Nascosta dal menù aperto per vedere cosa scegliere da mangiare, sorrido.
 
< Vieni qua... > mi dice mentre prepara un'ostrica per me. Mi avvicino a lui, apro la bocca, porta delicatamente la conchiglia alle mie labbra e a occhi chiusi succhio via il mollusco che scivola nella mia bocca, deliziandomi il palato. Stessa cosa faccio io con lui. Finito con le ostriche, ecco arrivare i due primi e il secondo solo per lui, siamo sazi.
Con la pancia piena e la voglia di fare ancora l'amore, si torna in hotel.
< Una bella doccia, è quello che ci vuole adesso > dico sensualmente mentre mi spoglio del vestito leggero e del costume.
< Direi di sì... > mi dice spogliandosi anche lui dei suoi abiti.
Entriamo in bagno, dove Jake gira la manopola della doccia per regolare la temperatura dell'acqua, mentre io mi osservo allo specchio. 
 
Che capelli orrendi. Stamattina non erano così...
 
< La doccia è pronta > mi dice Jake mentre mi abbraccia da dietro e con le mani stringe i miei seni, chiudo gli occhi e butto indietro la testa lasciando che la sua lingua accarezzi il mio collo.
 
Baci...
Succhiotti...
Carezze...
Ansimi...
Gemiti...
Facciamo l'amore sotto la doccia e continuando ad amarci, anche una volta usciti dal bagno, sul letto che profuma di pulito fino a quando il sole non si tinge di arancione.
< Mi sa che sia ora di tornare a casa > dico abbracciata a lui.
< Hai fretta di andare via da qui? Perché io no, ho ancora voglia di te > mi risponde e mi bacia.
< Ho anch’io voglia di te, ma... > gli dico, ma non mi fa finire di parlare che si riappropria delle mie labbra.
< Sshh... > sussurra sulle mie labbra.
La mia risposta è muta, solo un sorriso e le mie mani che accarezzano con lentezza il suo petto muscoloso fino a scendere lì, dove il suo membro si risveglia. Anche lui, comincia ad accarezzarmi il petto, soffermandosi sui seni e scendere poi giù a donarmi l’ennesimo piacere. Quel piacere che solo la persona che ami, sa darti con tutta se stessa. 
 
Prima di tornare a casa da nostro figlio, ci facciamo un’altra doccia insieme, ma stavolta stiamo attenti a non rifare l’amore perché entrambe sappiamo che poi. non smetteremo più.
 
Parcheggiata l’auto davanti casa Cullen, non c’è nessuno. Casa è al buio e comincio a preoccuparmi. Sto per telefonare a mia madre ma Jake mi ferma.
< Sono alla riserva e sulla spiaggia > mi dice.
< Che ne sai? > gli domando.
< Ho appena letto il messaggio di Bells. Guarda > mi risponde mostrandomi il cellulare.
 
 
Stiamo andando alla riserva. Ci vediamo dopo in spiaggia.
Bells

 
 
< Andiamo a casa > dico ridandogli il telefono.
< Non vuoi più riprenderti nostro figlio e vuoi subito andare a casa? > mi domanda.
< Certo che voglio riprendere nostro figlio. Per casa, intendevo la riserva > gli rispondo.
< Lo avevo capito. Ti stavo solo prendendo in giro > mi dice ridacchiando.
 
Arrivati a First Beach, il primo ad accorgersi della nostra presenza è Will che comincia a chiamarci a modo suo e battendo le mani felice. Corro verso di lui, lo prendo in braccio e lo riempio di baci. Jacob ci raggiunge, anche lui lo coccola. Ci è mancato, anche se non sembrava, vista la giornata appena trascorsa. 
 
Ci sediamo sul tronco li, assieme ai Cullen e ad alcuni lupi, tra cui Embry e Seth, giusto il tempo di scambiarci qualche opinione sul matrimonio, e tornare a casa. Siamo stanchi, anche se non si direbbe vista la giornata appena trascorsa.
A casa ci aspetta il resto dei Black. Alla cena, hanno pensato Rachel e Rebecca, così noi dobbiamo sederci a tavola e mangiare soltanto.
 
Una volta andati via, mentre io do il latte a Will e lo cambio mettendogli il pannolino e pigiama pulito, Jake pensa a caricare le valige in auto, in modo tale che domani partiremo subito. Quando torna in stanza, mi da      il cambio, lui pensa a far addormentare il piccolo ed io vado in bagno. Quando torno, li trovo nel letto, uno accanto all'altro che dormono beati, così mi metto il pigiama e mi corico accanto a loro nel letto.
< Notte amori > sussurro spegnendo la luce sul comodino.
 
 
*Note Autore*
 
Eccoci qui all’ultimo capitolo di questa storia. Che dire i due neo sposi, vanno in una piccola luna di miele che dura una notte e un giorno, prima del grande viaggio verso la California, insieme al piccolo Black. Era inevitabile che stando soli, i due si danno alla pazza gioia nella loro stanza di albergo. Sono stata abbastanza pervy?  
Ci vediamo la prossima settimana (imprevisti permettendo) con l’epilogo.
Frafra
   
 
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