Dischiuse
gli occhi lentamente, quasi a non voler veramente osservare
qual’era la realtà.
Si accorse guardandosi intorno, che non era cambiato nulla dalla notte
senza
stelle, dalle montagne innevate… Era sempre rimasta
lì. Guardò fuori dalla
tenda e osservò il sole nascere dietro i monti
più alti. Il cielo diventava continuamente
più limpido, senza l’ombra di una nuvola, come la
sua mente ora.
Chichi si guardò le mani. Una era completamente rossa e
addormentata. Aveva su
di essa ancora dei residui di neve, probabilmente era rimasta a
contatto con la
coltre bianca troppo a lungo, eppure non sentiva freddo, piuttosto
avvertiva
una dolce sensazione di calore. Era la stessa mano che aveva stretto
quella del
bambino in sogno.
Si girò di scatto.
Goku dormiva girato dall’altro lato, senza il minimo accenno
a volersi
svegliare. Chichi sorrise, e trattenne a stento una lacrima. Come se
tutto
fosse tornato indietro nel tempo, si ricordò delle mattine
d’inverno, nella
loro modesta casa, quando Goku ogni mattina si stringeva a lei per non
farle
sentire freddo. Sembrava così assurdo non essere riuscita a
ricordarsi nulla di
tutto ciò, quando ora sembrava così chiaro.
“ Mi sento finalmente viva ” si ripeté
più volte nella mente.
Notò in un lato della tenda, delle piccole sfere luminose
che si illuminavano
ad intermittenza. Senza pensarci le prese in mano e uscì
all’aperto.
Guardò a lungo le Sfere del Drago, poi senza esitazioni le
gettò via il più
lontano possibile, in direzioni differenti. Non sarebbe stata capace di
farle
andare in un altro continente come magari Goku, ma finirono abbastanza
lontano
da non riuscire più a vederle, una volta coperte dalla neve.
<< Perché l’hai fatto?
>>.
Chichi sentì la voce profonda di suo marito alle sue spalle,
ma non si voltò.
<< Goku… È stata la scelta giusta
>>
<< Ma tu volevi… >>
<< Ho fatto un sogno, un sogno stupendo >>
<< Un sogno? Talmente profondo da gettare le tue speranze
nella neve di
questo posto? >>
<< Le mie speranze non sono andate perdute. Ho trovato
quello che cercavo
da troppo tempo… Mi sento carica di pensieri, ad ogni
istante che passa se ne
aggiunge un altro appartenente al passato, e lo ricordo chiaro,
limpido, come
se non se ne fosse mai andato >>
<< Chichi... >>
<< Goku, ricordo il nostro primo bacio >>.
Si voltò verso il Sayan con gli occhi colmi di lacrime.
Senza dire altro corse
verso suo marito e lo baciò con tutto il calore che
possedeva in corpo. Il sole
illuminò i loro visi, esageratamente felici e innamorati.
<< È stata la sensazione più bella
che io abbia mai provato, proprio come
allora >>
<< Tu ricordi… Ricordi me >>
<< Dimenticare, non pensavo sarebbe stato tanto
orribile… ma ora, poter
guardare nei tuoi occhi neri e ricordare ogni singolo momento,
è la cosa più
bella che mi potesse mai capitare >>
<< Io non sono realmente qui vero? Non è reale
>>.
Chichi si avvicinò di nuovo alle sue labbra sfiorandole.
<< Il bacio che non scorderai mai… Non
scordarlo mai >>
<< Il nostro bacio >>
<< Il nostro bacio >>.
§
<<
E il nostro primo appuntamento te lo ricordi? Eravamo piccoli,
c’è ancora…
>>
<< Il tuo pugno nell’albero… Certo
che me lo ricordo. Temi davvero che
non mi ricordi qualcosa? >>
<< È successo tutto così in fretta
>>
<< No Goku, abbiamo aspettato fin troppo… Io
ho aspettato fin troppo. Non
ce la facevo più a guardarti e non ricordare
>>.
Era passato solo un giorno.
Chichi e Goku erano tornati a casa la mattina prima carichi di buone
notizie.
Nessuno poteva crederci, nessuno pensava sarebbe successo proprio ora
che
avrebbero voluto usare le Sfere.
Furono avvisati gli amici, i parenti, quasi fosse l’invito a
una cerimonia
importante.
Ma la famiglia Son rimase in casa quella sera. Seduti sul divano a
guardare i
loro video e fotografie, senza trattenere una sola lacrima se questa
chiedeva
di scendere.
“ Ho
aspettato… Mi sembrava impossibile
vivere in un mondo senza ricordi. Ho aspettato… Sono stata
ricompensata. Non
sono più uno di quei fiocchi di neve che sarebbe caduto a
terra morendo inesorabilmente
e si sarebbe sciolto sotto il
sole cocente. Sono uno di quelli che si è trasformato in
qualcosa di magico, magari
nella risata di un bambino che aspetta con ansia che la neve scenda
sulla sua
città. Sono quel fiocco di neve che ce l’ha fatta,
che ha resistito e non è
caduto invano in una triste notte d’inverno ”.
Mano
nella mano Goku e Chichi passeggiavano lungo il prato che si stendeva
di fronte
alla loro abitazione, mai stati così felici, mai stati
così sicuri dei propri
sentimenti.
Un caldo tramonto fece
capolino da dietro le montagne.
<<
È perfetto >>
<< Cosa?
>> chiese il Sayan.
<<
Tutto. Mi sembra di vivere solo ora. Anche prima che perdessi
la memoria ero felice, ma
adesso è come se fossi nata una seconda volta, è
come se la vita mi avesse dato
una seconda chance per permettermi di vivere senza paura, senza
timori… Di
vivere e basta >>
<< Vuoi vivere insieme a me?
>> le chiese Goku prendendola per i fianchi e alzandola
di pochi
centimetri da terra.
<<
È la proposta più bella che potessi mai ricevere
dall’uomo che amo
>>.
I due si sorrisero,
poi il Sayan diventò stranamente serio.
<<
Chichi devo parlarti >>
<<
Parlarmi? >>
<<
Sì, è una cosa importante… E io spero
sia una cosa “positiva” per te,
ma se ti da fastidio devi solo dirmelo, magari sto sbagliando
a… >>
<< Mi
vuoi dire di cosa stai parlando, prendi fiato >> disse
lei
ridendo.
<< Una
volta tu mi chiesi una cosa. Volevi vedere una cosa, ma pensavo ti
avrebbe fatto solo male e ho evitato di parlarne ancora, magari era
stato solo
un momento in cui… >>
<< Goku,
mi sto spazientendo >>
<< Ok,
vieni >>.
Tenendola per mano
condusse Chichi un po’ più distante dalla loro
casa, su una
strada molto familiare. Ai lati della carreggiata si estendevano
un’infinita di
alberi e fiori e poco lontano da loro una macchina rossa era
posteggiata su un
lato.
<< L-la
m-macchina >>.
Si avvicinarono sempre
di più fin quando non si trovarono a un passo dalla loro
auto.
<< Non
era andata distrutta? >>
<< Sai,
Bulma… Tu mi avevi detto di volerla vedere e io ho pensato
che…
>>
<< Hai
fatto bene, finalmente posso farlo >>.
Chichi si
avvicinò alla carrozzeria accarezzandola appena. Non
sembrava avesse
subito nessun danno, tutto era al suo posto, tutto come allora.
<<
Finalmente puoi… ? Distruggerla? >>.
Chichi rise.
<< Certo
che no. Ora posso finire quello che avevo iniziato… Quella
stupenda giornata con te >>
<<
Cosa?! Tu vuoi? >>
<< Forza
entra >> disse accomodandosi sul sedile del passeggero
senza aspettare proteste dal Sayan.
<< Ma
Chichi… >>
<<
Cos’è non sai più guidare? Che marito
deludente… Dai entra >>
disse incitandolo con un sorriso.
Goku entrò,
provò a fare mente locale, ma Chichi interruppe qualsiasi
suo
pensiero con un dolce bacio. Il tramonto si fece più intenso.
<<
Eravamo proprio rimasti a questo punto vero? Non ho paura Goku, non ho
paura di nulla… Siamo insieme >>
<< Ti
amo >>.
Il Sayan mise in moto
e insieme partirono, senza meta, al di là del
sole… I
loro ricordi, il loro amore e basta.
Finalmente è finitaaaaa...oppure sfortunatamente...Non so XD un po' tutti e due. So solo che per creare questo finale ci ho messo tanto lo so, ma ci ho messo come sempre tutta me stessa ( e forse anche di più ). In fondo è una ff scritta parecchio tempo fa, e anzi mi scuso con tutti per le lunghe attese, ma è stato inevitabile per me, per i miei tempi, per maturare le idee. Spero con il cuore vi sia piaciuto tutto, che non vi sia sembrato banale, perchè purtroppo nelle storie d'amore spesso si rischia di essere banali...spero di non esserci riuscita io.
Iniziamo con i ringraziamenti...Ovviamente si inizia con i lettori e recensitori che hanno tenuto viva questa storia interminabile XD. Grazie con il cuore, per le vostre parole... mi hanno dato veramente tantooooooooo <3. Ringrazio Efp per il prezioso spazio che ci concede di liberare la nostra mente...Grazie! Grazie alla musica che spesso è stata insostituibile ispirazione!!
Io ho ancora un sacco di cose da scrivere. Molte sono a metà, molte devono ancora essere iniziate. Per adesso ho concluso questa ff a cui tenevo da morire...Quindi a presto...E continuate a leggere mi raccomando!Bacioni!