Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: LOL_chan    04/04/2017    2 recensioni
Dal testo:
“E davanti a quell’infelice spettacolo, Virgo non potè far altro che osservare, scrutare dentro di lui, dentro Aiolia, già consapevole di cosa avrebbe trovato, rabbia, delusione e tristezza pronte a crescere e trasformarsi in un tornado autodistruttivo.
Nonostante tutto gli stette vicino, per quanto potesse fare, per quanto potesse comprendere.”
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Leo Aiolia, Virgo Shaka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Shaka della Vergine aveva sempre preferito il silenzio al rumoroso chiacchiericcio della vita, al di fuori della Sesta Casa.
Amava isolarsi dal mondo esterno, poiché la solitudine lo aiutava a concentrarsi durante le profonde sessioni di meditazione in cui egli si immergeva con tutto se stesso per gran parte della giornata.

Eppure c’è stato un periodo, di quei giorni di innocenza ormai lontani, in cui le ore erano coperte dalla voce squillante di un bambino suo coetaneo, un perfetto concentrato di spensieratezza e vivacità, un cucciolo di leone che mai sembrava perdere energie e voglia di vivere, nemmeno dopo gli estenuanti allenamenti col fratello tanto amato o successivamente ai giochi con l’altro bambino greco giunto in quella terra direttamente dalle isole di Milos.

Spesso la giovanissima incarnazione di Buddha se lo chiedeva, perché Aiolia s’impuntava spesso di percorrere la rampa di scale che separava le loro dimore per venire a trovarlo? Cos’aveva lui di così particolare per essere spesso  circondato da quel cucciolo troppo curioso?

“I tuoi occhi sono molto belli, ricordano il limpido cielo estivo” disse una volta con un sorriso solare e sincero ad illuminargli il volto infantile e dai tratti ancora morbidi, in quei rari momenti in cui il giovane indiano non teneva le palpebre sigillate per accumulare il proprio Cosmo. Shaka non rispose quel giorno, o perlomeno non a parole, esprimendosi con un lieve e appena accennato gesto del capo.
Una frase di poco conto, dimenticabile, ancor più se buttata così da un bambino di soli sei anni, o almeno così il piccolo biondo credeva…

Si dice che nella vita non bisogna avere rimpianti, di tentare di fare e di dare il meglio, di non lasciare cocci importanti del proprio io alle spalle, in un passato quasi dimenticato.

Gli anni poi passarono, segnarono ferite nel corpo e nell’animo dei giovani guerrieri protettori del Santuario, e Shaka ebbe un posto in prima fila nell’assistere a quella più dolorosa e profonda di tutte, non per lui, ma per un compagno e un amico ormai caro.

Aiolia del Leone passò il periodo più grigio della sua intera esistenza: di giorno una roccia dura da scalfire, anche con le parole più velenose, di notte una povera anima consumata dalla sofferenza e dal dolore, il cui pianto risuonava tra le lisce colonne in marmo chiaro, mescolandosi ai suoni della fauna notturna.

E davanti a quell’infelice spettacolo, Virgo non potè far altro che osservare, scrutare dentro di lui, dentro Aiolia, già consapevole di cosa avrebbe trovato, rabbia, delusione e tristezza pronte a crescere e trasformarsi in un tornado autodistruttivo.

Nonostante tutto gli stette vicino, per quanto potesse fare, per quanto potesse comprendere.

“Un cuore rotto dal dolore è difficile da riparare, ed il tempo può solo cicatrizzare queste ferite… non guarirle…” pensò amaramente.

L’inganno venne infine svelato, il vero traditore sconfitto, la patrona della città e protettrice della Terra condotta sul posto che le spettava di diritto. Eppure questo non riporterà mai in vita Micene, Aiolia lo sapeva benissimo, il cuore alleggerito ma non del tutto privato da quel pesante macigno.

Il destino però volle metterli davanti ad una prova ancora più dura, in una notte apparentemente tranquilla che presto si trasformò nella peggiore delle disgrazie.

I 108 grani del mālā che stringeva tra le dita sottili e pallide riflettevano il pallido bagliore della Luna nel manto stellato, gli occhi azzurri troppo concentrati sui nemici, una volta compagni, che aveva di fronte per osservare anche solo per un momento quei puntini che decoravano l’oscuro cielo notturno. La battaglia incontrò presto la sua fine in seguito ad un forte boato che scosse nelle profondità l’antico Santuario e che distrusse completamente la Sesta Casa.

Intanto, fra le mura del Tempio sottostante, il Cavaliere d’Oro versava lacrime amare per la prematura dipartita del compagno, caduto per proteggere ciò che loro avevano di più caro, lacrime che avevano il sapore di qualcosa lasciato incompiuto, di promesse infrante e parole taciute.

“E il dolore mi attanaglia le viscere… Virgo… no… Shaka… la stella più bella che abbia mai incontrato…”

Prima che la luce della freccia del Sagittario colpì l’ostacolo davanti a loro per raggiungere i Campi Elisi, i due riuscirono a vedersi per l’ultima, vera, volta.

Non servirono parole, solo sguardi, e dentro un sentimento che avevano taciuto a tutti, ma non a loro stessi.

 

Angolo Autrice:
Per prima cosa un immenso grazie per aver letto fin qui. 
Questo scritto lo dedico a GODDESS_OF_LIGHT che ringrazio dal profondo del cuore per avermi dato l’opportunità di scrivere su due personaggi che personalmente amo!
Spero ti possa piacere, un bacio e alla prossima! ♥

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: LOL_chan