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Autore: feley_tah    05/04/2017    1 recensioni
Due amiche, le loro avventure e qualche ostacolo lungo la strada da superare...ci sarà un lieto fine?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Quella mattina era tutto così splendente: il sole illuminava la città rendendola particolarmente allegra e bella. Dag aveva preparato la colazione e i miei genitori erano usciti presto a lavoro. Data la bella giornata scelsi di indossare quel vestitino bianco perla che mi aveva regalato mamma per il compleanno. "Vuoi un passaggio, piccola?" "No, Dag. Vado a piedi, grazie comunque" gli sorrisi e vidi che ricambiò. Il suo sorriso dolce rendeva le mie giornate meno faticose e noiose, sapevo che, una volta tornata a casa, lui mi avrebbe offerto una tazza di tè caldo e avrebbe ascoltato i racconti della mia giornata senza annoiarsi, e facendomi ridere commentando qualsiasi cosa. Lo adoravo quando faceva così. La mia vita con Dag era fantastica. Ogni volta che partiva un dolore immenso, ma quando tornava nessuno poteva dividerci e nessuno poteva togliermi il sorriso, come diceva lui. Ormai era da un mese a casa, e doveva tornare in missione a febbraio, avrei preferito lasciasse tutto ma il suo spirito patriotico non aveva fine. Quando partiva era difficile dirci addio, ma lui riusciva sempre a rassicurarmi dicendo parole dolci come “Tornerò solo per te” oppure “Quando tornerò sarò solamente tuo”. Faceva così da tre anni ormai. Era sempre tornato ma la paura era sempre tanta. Insieme a lui la vita sembrava essere più facile: avevamo superato tutto insieme, era come un padre per me. Era lui che mi aveva indirizzato alla danza, mi aveva fatto conoscere tantissime persone e mi aveva difeso da tutto e tutti. Lui era la mia vita. Lui era la persona per cui mi svegliavo la mattina e continuavo a vivere. Perderlo sarebbe stato morire dentro, sarebbe stato perdere la mia stessa vita, il motivo della mia esistenza. Una volta uscita di casa misi le cuffie alle orecchie e iniziai ad ascoltare Christina Aguilera: mi venne voglia di ballare mentre camminavo, ma mi trattenni. Margareth aveva già preparato la sala da ballo per i miei esercizi del lunedì mattina. Avevo un'ora a disposizione e iniziai subito: feci il riscaldamento e poi iniziai a perfezionare i passi della coreografia che Marie voleva preparassi per il saggio di fine anno. C'era ancora qualcosa che non mi soddisfaceva. Le avrei chiesto qualche consiglio l'indomani. L'ora passò troppo velocemente ma fui comunque contenta di essermi esercitata almeno un po', così mi preparai per la mia giornata scolastica. Arrivai a scuola in cinque minuti canticchiando la musica della coreografia, Josh mi aspettava al solito posto con Kate e Erika. Percorremmo il corridoio chiacchierando e salutando tutti quelli che conoscevamo: Mark Thomas mandò un bacio a Erika che lo guardò disgustata, io e Josh iniziammo a prenderla in giro, Georgina Allen guardò timida dalla nostra parte e la salutai gentilmente, Kevin della squadra sportiva continuò a chiedermi di uscire, gli risposi di non correre troppo con la moto nuova, George, il trombettista, sorridente mi ricordò che il professore aveva spostato la lezione in un'altra classe. Poco dopo salutai gli altri e andai alla lezione di musica del professore Higer. "Ci vediamo dopo." mi salutò Josh. Le lezioni continuavano senza fretta, in ogni caso non riuscivo ad annoiarmi. Seguivo il professore senza fatica e prendevo qualche appunto. In questo modo il tempo sembrò volare e ne fui contenta non vedendo l'ora di rientrare a casa e parlare con Dag. Incontrai gli altri miei amici alla lezione della professoressa Lorenz, letteratura era una noia per tutti tranne che per me. Non so il motivo ma adoravo il modo di scrivere di un tempo, la dolcezza dei versi, quel romanticismo che ora era svanito nel nulla e per non parlare della fantasia e delle parole così musicali. Forse era la professoressa che non andava, effettivamente sbagliò diverse volte l'analisi di qualche testo ma nessuno osava mai contraddirla. Le lezioni finirono e i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo. “Il primo giorno è andato!” esclamò Josh rilassato. “Ora rimangono tutti gli altri.- rispose Zach- non vedo l'ora sia Natale!” “Even, anche quest'anno facciamo il gruppo per scienze?” mi chiese Josh. “Io direi di si. A matematica non capivo niente” mi disse Erika. “Ok, allora facciamo lunedì e mercoledì alle 16:30? vi sta bene?” dissi. Erano gli unici giorni in cui ero libera. Martedì e giovedì avevo gli allenamenti quindi mi era impossibile e il venerdì era programmata la serata con mio fratello. “Stasera non posso. -disse Erika guardando Josh- possiamo iniziare mercoledì?” “Per me va bene.” risposi notando una strana complicità tra i due miei amici. Così decidemmo che avremmo iniziato mercoledì. Kate arrivò dopo un po' con il fiatone. “Ragazzi, novità!-disse felice di avere uno scoop da raccontare- Da domani avremmo una nuova compagna” “Speriamo sia carina.” disse Frankie, come al solito pensava solo a una cosa. “Scherzavo, ragazzi” aggiunse dopo che noi ragazze lo guardammo quasi fulminandolo. “Dicono che sia una tipa molto strana” aggiunse Zach. “E tu come lo sai?” chiese Kate stupita. “Cara, ho le mie fonti.” disse scherzando. Chissà chi era. Ero curiosa, ormai ci conoscevamo tutti a scuola e avere una nuova compagna avrebbe portato qualche piccolo cambiamento. In ogni caso l'avrei invitata al gruppo di studio e avrei fatto qualcosa per farla sentire a suo agio in quella scuola. Tra me stessa le augurai buona fortuna.
   
 
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